Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Capitolo XXXIX.

Come Buovo per avventura trovò una nave, la quale lo portò in ponente

con Terigi dalla Rocca a Santo Simone, e n'andò sconosciuto.

 

Per non lasciare la storia, ritorna l'autore a parlare di Buovo, il quale, avendo sotterrato Pulicane nella foresta e non trovando Drusiana, ritornò dove aveva lasciato la nave, e non la trovando, seguitò il fiume alla seconda infino alla marina, e aspettava pure che qualche nave passasse che lo levasse. E stette cosí quello giorno e la notte con grande fame; e la mattina, in su l'ora di terza, vidde una nave grossa che passava per alto mare, ed egli fece tanti cenni e con gridare, che quelli della nave lo viddono, e, calate le vele, gittarono l'ancore e mandarono il battello maggiore a otto remi insino a terra, e dimandarono in lingua inghilese chi egli era. E Buovo rispondeva loro ch'egli era uno sventurato cavaliere, e pregògli ch'eglino lo togliessino in nave; ed eglino, vedendolo tanto bello cavaliere, misono lui e 'l cavallo nello battello e portaronlo alla nave, e missono lui e 'l cavallo in nave. Questa fu fattura di Dio, che questa nave arrivasse qui, imperò che 'l signore di questa nave era Terigi dalla Rocca a Santo Simone, il quale, avendo auto notizia che Buovo era in Erminia, si partí d'Inghilterra e venne in Erminia per trovarlo; e non lo trovando, n'andò a Polonia, e aveva sentito ch'egli era a Montefeltron, e come egli s'era partito; onde egli immaginò che Buovo per terra andrebbe cercando sua ventura; onde egli aveva soldati una bella compagnia e menavagli in ponente, perché suo padre faceva sempre guerra a Antona. E quando vidde Buovo, lo domandò donde egli era e come aveva nome. Buovo disse che aveva nome Agostino l'Ermino. E Terigi lo domandò se egli aveva mai veduto Buovo; ed egli disse: «Io l'ho bene udito menzonare». Allora domandò Buovo da mangiare; e mentre ch'egli mangiava, lo domandò Terigi se egli voleva andare con loro a una guerra in ponente. Disse Buovo: «Io andrei a casa della mala ventura; ma come si chiama dove voi mi volete menare?». Disse Terigi: «In Inghilterra, a una rocca che si chiama la Rocca a San Simone, che fa guerra con una cittá che si chiama Antona, che n'è signore uno traditore di Maganza che ha nome Duodo, che uccise il duca Guido d'Antona a una caccia per tradimento della moglie». E Buovo lo domandò in che modo e perché l'uccise; e Teris gli contò tutta la storia. E Buovo cominciò a lagrimare, e diceva che lagrimava per tenerezza che aveva di quello Buovo ch'eglino dicevano. Allora gli domandò Teris donde egli aveva auta quella arme che egli portava nello scudo. Disse Buovo: «Perché me ne domandate voi?». Disse Teris: «Perché il padre di Buovo portava propio questo lione rosso nel campo azzurro con questa sbarra d'argento». Disse Buovo: «Una donna che mi fece cavaliere mi donò questa arme». E navicando, Buovo gli promisse di fargli compagnia insino al fine della guerra.

Per molti giorni navicarono; e 'ntrò Buovo tanto in amore a Teris, che egli pregò tutti quelli ch'egli aveva soldati che lo facessino loro capitano; ed eglino cosí feciono. E navicando giunsono in Cicilia, e quivi forní Teris la brigata di cavalli, e forní due altre navi di cavalli; e andaron per mare insino a Avignone, cioè alla foce del Rodano; e indi n'andarono per terra al porto di Bordeus, e misse in nave trecento cavalieri, e condussegli al porto di Giunsal, presso alla Rocca a due giornate. E ivi smontarono, e armati montarono a cavallo, e andarono alla Rocca a San Simone; e Sinibaldo venne loro incontro con altrettanti cavalieri: era con lui Riccardo di Conturbia. Non si potrebbe dire la grande allegrezza che fece Sinibaldo della tornata del figliuolo, ch'era stato a tornare uno anno e sei mesi; e dimandollo se egli aveva sentito niente di Buovo. Ed egli contò dov'era stato, e quello che aveva di lui udito, e come aveva soldato costoro, e dove aveva trovato messer Agostino l'Ermino, e come l'aveva fatto capitano. E Sinibaldo ne fu molto allegro; e andaronne alla Rocca; e ne' borghi fu alloggiata tutta questa gente. Ognuno faceva allegrezza, salvo che Riccardo di Conturbia, per l'amore che portava alla contessa Fiorigia: e giá avea gelosia di messere Agostino, che era tanto onorato.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License