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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
La mattina vegnente fu l'apparecchio grande per fare sposare Margaria, e Buovo mandò per Drusiana ch'ella venisse alla festa; e quando ella giunse con tutta la sua bella compagnia, non si potrebbe dire quanto ella era venuta adorna di vestimenti, e con un velo sottile sopra alla faccia, e' due suoi figliuoli adorni come signori. Maravigliavasi Gilion di tanta biltá. E come ella giunse in sala, Buovo disse: «Donna, tu m'hai detto che tu sai dove è Drusiana: io ti priego che se tu la sai, che tu me la insegni, imperò che io ho promesso di torre per moglie questa gentile donna, e dammi per dota tutto il reame d'Ungheria». Disse Drusiana: «Io ho ordinato che dopo desinare ella verrá dinanzi a voi con due figliuoli ch'ella ha di voi; e s'ella non viene, sposate la novella sposa». Buovo aspettò, e dopo molte feste fu data l'acqua alle mani: quivi era Margaria con piú di cento donne. E posti a tavola tutti e' baroni, e Guidone cominciò a tagliare di coltello dinanzi a Buovo, e Sinibaldo a mescere il vino e a fare la credenza. E' servidori non gli volevano lasciare fare, ma Buovo comandò gli lasciassino fare. Giá cominciavano a dire e' baroni: «Per certo questi due giovani somigliano molto Buovo». E servendo cosí dinanzi a Buovo, e parlando e' baroni di questi giovanetti, Buovo udí alcune parole e domandò Teris dalla Rocca: «Che dicono questi signori?». Disse Teris: «Signore, e' dicono che questi infanti vi somigliano, e dicono che questo che vi serve di coltello vi rende aria piú che l'altro». Disse Buovo: «O fratello mio Teris, Domeneddio il volesse!». E voltossi a Guidone ch'era il maggiore, e disse: «Avete voi padre?». Rispuose: «Signore sí, Iddio ce lo mantenga!». Ed egli domandò: «Come ha nome vostro padre?». Guidone rispuose come Drusiana gli aveva insegnato: «Egli ha nome Buovo d'Antona, figliuolo del duca Guido d'Antona»; e diventò tutto rosso, e cominciò a piagnere. Buovo diventò di piú colori, e domandò Sinibaldo: «Tue hai padre?». Ed egli rispose di sí, e disse come aveva detto Guidone. Disse Buovo «Come avete voi nome?». Disse Guidone: «Io ho nome Guidone, e costui ha nome Sinibaldo, e nascemmo nel diserto di Polonia, e voi siete il nostro padre, e quella che siede lá si è Drusiana, la nostra madre». Allora tutti e' baroni si rizzarono e le donne, e Drusiana si scoperse il viso del velo, e corse inverso Buovo. ed egli andò inverso lei, e abracciolla e baciolla, e con tutto che fosse tanto tempo stata sanza lui, egli la vidde tanto adorna com'egli la solea vedere: egli la riconobbe e abracciolla. Era sí grande il pianto d'allegrezza, che la lingua non lo potrebbe dire. Drusiana cadde, e fu da Buovo sostenuta, e le sue compagne l'abracciarono; ma tutte le donne d'Antona, spezialmente quelle di Sinibaldo dalla Rocca e di Ruberto dalla Croce, e di molte altre, la portarono nella camera di Buovo. Ed egli si volse a' figliuoli con grande tenerezza, ed eglino si gli gittarono a' pie' ginocchioni, e dissono: «Padre nostro, sopra tutte le cose noi vi raccomandiamo la madre nostra, che con tanta fatica ci ha nutricati nella corte del re Erminione d'Erminia, sempre sconosciuta, e noi non sapemmo mai chi fosse nostro padre, se non poi che noi giugnemmo in Antona». Buovo non potè loro rispondere; ma egli gli abracciò e baciò, e amendue gli benedisse, e quando potè parlare disse: «O figliuoli miei, in quanta fortuna fosti ingenerati, e in quanta fortuna nasceste! E io fui la balia che di terra vi levai e fasciai». E mentre che egli diceva queste parole, gli abracciava e baciava, rendendo molte volte grazie a Dio che gli avea guardati e rimandati a casa loro.
Non si potrebbe dire la grande allegrezza che fece Sinibaldo dalla Rocca, pigliandoli in braccio amendue; e diceva: «O Signore Iddio, tanto sia tu lodato, quanto tu se' degno; perché io perde' uno Buovo e tu me n'hai renduti tre». Egli era vecchio, e non si poteva saziare di toccargli, piagnendo di tenerezza. Ruberto, Terigi, Riccardo di Conturbia e, poco stante, la duchessa della Rocca a San Simone uscí della camera e abracciògli. E Buovo entrò nella camera, e trovò Drusiana rivestita e ritornata in sé: egli da capo l'abracciò e baciolla. Allora gli contò ella come ella si partí dagli alloggiamenti co' due figliuoli in braccio per paura di due lioni, e come ella arrivò alla nave, e come ella andò in Erminia; e Buovo le contò la morte di Pulicane, e come egli il battezzò. Molto ne increbbe a Drusiana di Pulicane, e pregò Iddio per lui. Allora giunse in camera la baronia co' due figliuoli di Buovo, e con loro era Gilione d'Ermina, e gittossi in ginocchioni dinanzi a Buovo e a Drusiana, e chiamavali madonna e signore, dicendo: «Come vi poteste voi mai tanto tenere celata al vostro padre? Ora come tornerò io a lui sanza voi? sanza uno di questi mia giovani signori? Oh quanta allegrezza sará al mio signore re Erminione!». Allora si partirono dalla camera e tornarono in su la sala; e la festa era maggiore; e come furono posti a sedere gli uomini e le donne, Drusiana sedeva allato a Buovo, e aveva allato a sé Sinibaldo, suo figliuolo, e Buovo avea allato a sé Guido.
Allora giunse in su la sala Margaria con grande compagnia di donne, e inginocchiossi a' piedi di Buovo con molte lagrime, e disse: «O signor mio, io mi vi raccomando, poi che Iddio v'ha renduto la vostra legittima sposa con due cosí graziosi figliuoli, i quali Iddio ve gli salvi e facci valenti cavalieri: ora, da poi che Iddio v'ha fatta grazia, io vi priego che voi abbiate misericordia di me, che non ho altro padre, né altro fratello, né altro signore che voi». Buovo le rispose: «Io non posso avere altra donna, perché la nostra legge lo comanda; ma io ti darò uno gentile barone per marito». Ed ella disse non si partire dal suo comandamento. E Buovo parlò a Sinibaldo dalla Rocca di darla per moglie a Teris suo figliuolo. Sinibaldo malvolentieri acconsentí; ma quando fu domandato Teris, egli accettò, e mill'anni gli parve, e sanza indugio la giurò e sposolla; e non avendo anello da sposarla, Drusiana gli donò l'anello con che Buovo aveva sposato lei, e la sua madre di Teris gliene donò un altro, e diegli di dota il reame d'Ungheria e tutta Schiavonia. Buovo promisse d'essere loro campione, acquistare e difendere e aiutare con ogni sua potenzia e mantenergli nella signoria d'Ungheria contro a chi contro a loro facesse; e fatto questo sagramento, fece chiamare da parte Sinibaldo dalla Rocca e Teris, e disse loro: «Io voglio che noi facciamo tutti una festa, e che voi diate Fiorigia per moglie a Riccardo di Con turbia». E' furono contenti; e fu chiamata la fanciulla, e Riccardo la sposò; e Buovo gli donò uno ricco anello d'oro, ed ebbe Riccardo di dota la cittá di Lima; e fu per uno mese tanto ricca la festa, che lingua d'uomo non lo potrebbe dire. E Drusiana fece molti grandi doni del tesoro di suo padre; e finito il mese, ognuno prese licenza da Buovo e ritornarono negli loro paesi. Buovo regnava ad Antona con Drusiana, ed ebbe da poi Buovo di Drusiana cinque figliuoli maschi e tre femine. Ma non vennono in prosperitá di vivere: solamente rimase con Guido e con Sinibaldo, suoi primigeniti, sí che egli ebbe dieci figliuoli di Drusiana inanzi che egli avesse Guiglielmo, che fu poi re d'Inghilterra.
Terigi dalla Rocca passò in capo dell'anno in Ungheria, e Buovo l'accompagnò e incoronollo del reame d'Ungheria, perché era morto lo re Buldras; e poi si ritornò ad Antona, e rimase con Teris Sinibaldo, suo padre, e la sua madre, che avea nome Aluizia. E tornato, Buovo regnò con Drusiana in grande allegrezza, tanto che egli era giá vecchio e avea giá auti i sopra detti figliuoli di Drusiana.