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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Mentre che Buovo si forniva di gente, essendo tornato Guido d'Italia e menato grande soccorso di gente e certa vettuvaglia, la terra avevono bene armata. E lo re Arbaulle d'Ungheria venne in Dalmazia con Trifero, e avevano centocinquanta migliaia di saraini; e qui s'aggiunse con loro lo re Morapes e gli Albini con centoventi migliaia di saraini, sí che il campo loro era dugentosettanta migliaia di saraini; ed era per tutti e' confini della Magna e del Frioli grande paura, sentendo tanta gente ragunata, perché poco tempo inanzi Attilla fragello dei, anticesso re di questo re Arbaul, avea fatto grande rovina di cristiani. E perché questa gente era tanta moltitudine, ne feciono tre parti, e campeggiarono in tre luoghi; e questo feciono per lo disagio delle cose necessarie. El primo campo erano e' Turchi, e aggiunti con loro diecimila Ungheri, sí che il campo di Trifero erano cinquantamila; el secondo, Morapes di Ruscia questo avea, con seco Tartari e Polani e Bussini, ed era il suo campo centomila; e 'l terzo campo con tutto il resto, che erano centoventi migliaia, era il re Arbaul d'Ungheria. E come e' Turchi furono partiti dagli altri, s'andorono accampare dove fu Ascilacca, e stettonvi un dí e una notte, e l'altro giorno passarono le montagne, e 'l terzo giorno corsono alle porte di Sinella, non sapiendo che gente vi fusse ancora venuta. Ma Guido era tornato d'Italia cinque giorni inanzi col sopradetto soccorso.
Ora i Turchi correvono predando il paese. Levato il romore nella cittá, tutta la gente s'armò, e Guido uscí di verso terra e assalí le bandiere de' Turchi; e trovandole molto sprovvedute, perché non temevono che gente fosse nella cittá sí grossa, fu fatto di loro grande tagliamento. E in questa uccisione Buovo s'aboccò con Trifero e diedonsi due gran colpi2, e la gente di Trifero ripresono cuore alla battaglia, in tanto ch'e' cristiani non arebbono potuto sofferire, cioè quelli ch'erano con Buovo. Buovo cominciò avere il peggiore; ma Guido, che gli veniva cacciando per lo piano di verso la marina, trovò la gente del padre che giá cominciavano a fuggire. Guido sgridandogli gli fece rivolgere alla battaglia, e veduto Trifero, gli corse a dosso, e combattendo insieme Guido gli ruppe l'elmo con la spada e spiccògli la visiera; ma Trifero gli uccise il cavallo sotto. E veggendo Trifero e' cristiani che venivano drieto a Guido, che giá mettevano in fuga la sua gente, lasciò Guido a pie' e cominciò a fuggire. Come fu partito, e Buovo giunse dove era Guido a pie', e domandollo come gli era morto el cavallo. Buovo ismontò e disse: «O figliuolo mio, per cavallo non dee rimanere che tu non rifranchi il tuo onore»; e smontò a terra di Rondello, e disse a Guido: «Monta qui su». E Guido non voleva, e Buovo gliele comandò. Come fu a cavallo, seguitò drieto a Trifero e giunselo a pie' della montagna; e Buovo con molti armati seguiva drieto a Guido. Come Guido giunse il nimico, cominciò la battaglia con lui; ma pochi colpi si dierono, che Guido gli misse la punta della spada pel viso e ficcogliele insino di drieto per la collottola; e quando tirò la spada a sé, cadde Trifero morto a terra del cavallo. E furono quello giorno morti trentacinque migliaia di Turchi dalla gente di Buovo, e con vettoria tornarono a Sinella, dove si fece grande festa della vettoria; e trovarono ch'erano morti millecinquecento cristiani, e molti feriti.