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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
La disgrazia di Berta fu che, vinta dal pellegrino animo e giovinile intelletto, quando ella vide il re Pipino, si raccordò che la madre le avea ditto ch'egli era vecchio; ma non gli disse quanto era disutile della persona e sozzo, in tanto ch'el suo dolore si dimostrò per lo mutare del viso. Di questo s'avidde Grifone di Maganza, e puosevi mente. Ed entrando dentro a Parigi, la festa era grande; e 'n sul palagio giunti, Berta non si potea rallegrare. Ed essendo andata in camera, Falisetta la dimandò perché istava cosí pensosa. Ed ella rispuose: «Sorella mia, la mia madre ti mandò per mia compagna e per mia segretaria, che di te mi fidassi e con teco potessi dire ogni segreto; e per tanto, se tu vorrai fare lo mio volere, io sarò fuori di tanto dolore». Ed ella rispuose: «Io farò ogni cosa che vi sará di piacere insino alla morte». Disse Berta: «Tu sai che piú volte ci è stato detto come noi siamo l'una come l'atra, e non ci conoscerebbe persona, salvo che a' piedi. Io voglio che istanotte tu aberghi con lo 'mperadore in mio cambio, imperò ch'io sono la piú dolente femmina del mondo». Rispose Falisetta: «Oh me, madonna, e se lo 'mperadore se ne avvedesse, egli mi fará ardere. Ma io vi risponderò istassera». E cosí tornarono tra l'altre donne e vennono in su la reale sala.
Falisetta, pensando sopra il fatto della imperatrice, mandò per Grifone e per Spinardo, e disse loro quello che Berta le aveva detto. Udendo Spinardo queste parole, l'abracciò e disse: «Questa è la tua ventura: farai ogni cosa di che ella ti prega; ma fa, se tu puoi, che istassera tu la meni giuso nel giardino ch'è allato alla camera del re, e tornerá' ti a dormire nella camera con lo 'mperadore. E fatti sposare, e poi ti va a letto con lui, e fa tutta la sua volontá». Disse Falisetta: «Io non vorrei che Berta ricevessi impedimento; inanzi vorrei io morire». Ed eglino gli dissono: «Se tu fussi imperadrice, di che hai tu temenza? E chiamati Berta come fa ella; tu la somigli, nessuno non ti conoscerá». Falisetta molto disse di no, e pure tanto le dissono, ch'ella acconsentí al tradimento. E tornata Falisetta alla camera, domandò di vedere il giardino ch'era allato alla camera, e vidde lo giardino e una entrata allato alla guardacamera, donde la imperatrice potea andare in questo giardino. E poi ch'ebbe bene stimato ogni cosa, si ritornò in sala. E poco stette, che Berta andò di sala in camera e disse a Falisetta: «Come hai pensato di fare?». Ed ella rispuose: «La vostra volontá; ma io penso dove voi starete intanto». Disse Berta: «io starò nella tua camera». Rispuose Falisetta: «Le mie compagne vi conosceranno»; e allora la menò sopra a una finestra del giardino, e parlandole disse: «Voi potete stare in questo giardino, e quando il re dormirá, e io verrò per voi, e dirò alle compagne mie ch'io ho a stare con voi». E cosí furono accordate di fare, e ambe ritornarono in sala.