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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Quando la reina d'Ungheria fu un poco riposata, disse al re Filippo: «Io voglio andare a vedere la mia figliuola». E mossesi con molte donne, con molti famigli e gentili uomini, e andonne alla camera dove stava Falisetta; ed ella per malinconia e per paura s'era addormentata. La reina voleva entrare nella camera, e certi famigli de' Maganzesi, e anche certi di loro, dicevano: «Voi non potete entrare, imperò ch'ella dorme, e' medici non vogliono che se gli favelli. Ma istate uno poco, e tornate, ch'ella sará levata». La reina d'Ungheria s'adirò e diede delle mani nell'uscio e aperselo, e disse: «Come dite voi ch'io vada e torni? Non è ella mia figliuola?». Ed entrò drento, e trovò ch'ella dormiva. Ed ella subito gli pose le mani a' piedi, e subito conobbe che questa non era la sua figliuola. E prese uno cerotto di cera acceso, e guatolla nel viso, e subito conobbe ch'ella era Falisetta. Fece vista di nolla conoscere e ch'ella fusse la sua figliuola, e disse: «Ella dorme sí bene, ch'io nolla voglio destare. E quando sará risentita, verrò da lei». E tornossi alla sua camera, e ristretta col re Filippo, segretamente gli disse piagnendo: «Omè, signore mio, la nostra figliuola debbe essere morta, che questa che si chiama Berta è Falisetta, ch'io la conobbi; e però non ci è venuta incontro. Io voglio che noi lo diciamo al re Pipino». Disse il re Filippo: «Donna mia, non fare cosí, imperò che se la cagione viene dal re Pipino e noi dicessimo niente, egli ci farebbe morire. Ma noi ce ne andremo in Ungheria, e io darò tale ordine, che noi lo cacceremo di Parigi e di tutto il reame, e faronne sí aspra vendetta, che sempre ne sará memoria. Ma io la voglio vedere imprima». E andonne in sala e vicitò il re Pipino, mostrando grande amore e allegrezza. E stato un poco, disse al re Pipino: «Andiamo a vedere la 'mperadrice». E Pipino fu contento, e presonsi per mano. La reina d'Ungheria lo seppe, ed ella si mosse e andò per essere con loro alla presenza. E' Maganzesi erano tutti armati con molti in compagnia celatamente. E giunti nella camera, lo re Pipino fece accendere molti doppieri, e 'l re Filippo gli toccò la mano e parlò con lei, e subito la riconobbe, ma non dimostrò niente, e felle festa come a figliuola. Disse Grifone di Maganza: «Il meglio si era, signore, a lasciarla riposare». La reina d'Ungheria v'era presente, e molto meglio la riconobbe: e allora si partirono e tornarono a' loro alloggiamenti. Disse Grifone a Falisetta: «Tu se' franca, ch'eglino non t'hanno conosciuta». Rispose Falisetta: «Iddio 'l voglia, ma io ne temo». E tornati alla camera, el re Filippo fece segretamente grande cordoglio con la sua donna, e per quello giorno non si dimostrò altrimenti.