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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Passato lo secondo giorno, lo re Filippo addomandò licenzia a re Pipino di tornarsi in Ungheria, e raccomandavagli Berta. Disse il re Pipino: «Come dite che volete partire? O voi non siete stato con meco se non due giorni! Io voglio che voi veggiate la mia caccia del Magno, e holla fatta per vostro amore apparecchiare». E 'l re Filippo, per non lo turbare, rispuose che l'aveva molto caro di vederla: e cosí fu l'altra mattina la caccia apparecchiata. Lo re Filippo comandò alla sua mogliera ch'ella vicitasse Falisetta e dimostrassi di nolla conoscere. Disse la reina: «O signor mio, tu la chiami Falisetta, ma io la chiamerò sempre Falsetta, che lo è bene stata falsa e malvagia per me»: e per queste parole fu sempre poi chiamata Falsetta. Lo re Pipino e 'l re Filippo montarono a cavallo, e con loro andò Bernardo di Chiaramonte e Ramondo di Treves e Morando di Riviera e molti altri. E usciti di Parigi e giunti nel bosco, la caccia si cominciò. La brigata si spandeva per lo bosco, e tutto il dí seguitarono con grande piacere la caccia. Essendo in sullo vespro, lo re Pipino ferí d'una saetta uno cerbio, e vedendolo avere fedito, gli misse drieto uno suo segugio, e partissi seguitando la traccia, tanto che egli prese il cerbio e legollo in sul cavallo. E voleva tornare a' compagni, ma egli s'era tanto avvolto per la selva, ch'egli non seppe tornare a' compagni, ma trovò il fiume del Magno. E andando su per lo fiume, arrivò alla casa del sopra detto Lamberto, dov'era Berta del gran piede, sua vera moglie, e smontò da cavallo e chiamò se persona vi stava. Lamberto gli rispuose, e come lo vide, lo riconobbe e disse ridendo: «O Monsignor 'rois' de Franza, che andate voi facendo tanto a notte in queste parte?». Disse il re: «Per mia fe', io honne smarrita la via e la mia brigata»; e dimandò se alcuno ve ne fussi arrivato. Rispuose Lamberto di no. Poi domandò quanto era da lí a Parigi. Rispuose Lamberto: «E' ci è cinque leghe». E disse: «Signore, se vi piace stare qui, io ho del pane fresco e ho del salvaggiume salato e fresco». Lo 'mperadore se ne rise e disse: «E io cosí farò». E ismontò, e puosesi a sedere in su uno grande fascio di legne da fuoco. Lamberto chiamò le sue figliuole per farlo servire, e cavato un pane schiacciato del forno, comandò a Berta che lo portasse in una tovagliuola bianca al re Pipino.