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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XIII.

Come Pipino parla con Berta, e non conoscendola,

ordinò di dormire la notte con lei in sul carro.

 

Giugnendo Berta dinanzi al re Pipino, s'inginocchiò a' suoi piedi con una gentile apparenza, ch'el re disse tra sé: «Questa non ha atto di villana»; e guatandola nel viso disse: «Se la reina non avesse male, per mia fe' io direi ch'ella fosse dessa e ch'ella mi volesse fare qualche beffa, tanto la somiglia costei». E inanzi che Lamberto venisse col vino, disse Pipino, guatandola nel viso: «Se' tu figliuola di Lamberto?». Rispose Berta: «Troppo sono io sua figliuola!». Disse Pipino: «Vuo' mi tu baciare, e mariterotti». Ed ella rispose tutta tremante: «Io farò ciò che voi vorrete». Disse Pipino: «E se Lamberto è contento, vuoi tu dormire con meco ista notte?». Ed ella rispose: «Signor mio, io farò la vostra volontá». E quando Lamberto ebbe dato bere al re, ed egli disse: «Lamberto, è questa tua figliuola?». Rispuose Lamberto: «Ella è mia figliuola, e piú che figliuola». Disse Pipino: «Io voglio ch'ella dorma stanotte con meco». Disse Lamberto: «Signore, merzé per Dio! S'ella non è contenta, non le vogliate fare violenza, e oltraggio in casa mia neanche a me». Disse il re: «S'ella non è contenta, io non farò forza né a te né a lei». Lamberto si volse a lei e disse: «Vuoi tu dormire stanotte col re Pipino?». Ed ella rispuose di . Quando Lamberto l'udí, molto se ne turbò, e disselo alla sua moglie, ed ella disse: «In casa mia non entrará ella piú, come mala femmina ch'ella debbe essere; e ben diceva io ch'ella doveva essere una meretrice». E stando in questo parlare, ed egli arrivò Bernardo di Chiaramonte e Morando di Riviera, e smontati, dissono al re: «Voi ci avete dato malinconia». Lo re disse a Lamberto che tenesse quella giovane celata, ch'ella non fosse veduta, ed egli cosí fece. Intanto giunse lo re Filippo d'Ungheria e tutta la gente della caccia, e raccogliendosi quivi a' suoni de' corni, quivi cenarono tutti. L'allegrezza era grande, che avevano ritrovato lo re Pipino; e quando ebbono cenato, e Pipino disse a Bernardo: «Egli ha in questa casa una bella giovane, e hammi promesso di dormire questa notte con meco. Fammi acconciare uno alloggiamento dove ti pare, e guardati dal re Filippo, per amore della reina ch'è sua figliuola». Bernardo voleva ch'el re Pipino dormisse in casa, ma Lamberto non volle, e Bernardo non lo volle sforzare, ma egli tolse uno carro ch'era fuori della casa, e fecelo tirare in su la riva del fiume, e fecelo di sopra acconciare per modo con uno letto di sopra, che due persone vi potevano dormire, e di sopra lo fece coprire di ricchi adornamenti e di panni e di verzura e di fronde; e ognuno andò poi a dormire, chi qua e chi pigliando alloggiamenti. Lo re Filippo dormí in casa di Lamberto, ed era addolorato per la figliuola, e Lamberto per la reina, la quale si faceva chiamare Falisetta per non essere conosciuta; e cosí era addolorata la moglie di Lamberto.




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