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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XIV.

Come Carlo Magno fu ingenerato, e Berta riconosciuta

dal re Pipino e dal re Filippo suo padre.

 

Quando ognuno fu andato a dormire, el re Pipino e Bernardo menarono Berta in su lo carro, e Bernardo si partí. E quando Pipino si volle accostare a Berta, ed ella disse: «Signore. andiamo prima nel letto». Ed ella con le sue mani lo scalzò, e quando furono entrati nel letto, Pipino l'abracciò, ed ella cominciò a piagnere, e disse: «Lodato sia il vero Iddio e la sua santissima Madre, ch'io sono giunta al luogo ch'io potrò dire la mia ragione». Lo re si fermò e disse: «Come la tua ragione? Hai tu padre o madre altro che Lamberto, o avesti mai marito?». Ed ella l'abracciò e pregollo per Dio ch'egli la stesse a udire; ed ella disse: «Io ho padre e madre e marito». Disse il re: «Chi è tuo padre?». Ed ella disse: «Il re Filippo d'Ungheria è mio padre, e 'l re Pipino, imperadore di Roma e re di Franza, è mio marito, ed io sono Berta dal gran pie'». Disse Pipino: «Come se' Berta, che la lasciai a Parigi ammalata?». Disse Berta: «Quella è Falisetta, e pregovi, signore, che voi udiate come la cosa sta». Allora contò ella al re come Falisetta fu allevata in Ungheria, e come ella la menò seco, e tutta la cosa come era stata insino a quello carro, sempre piagnendo e domandando misericordia. Lo re Pipino le cercò i piedi, e trovò come Bernardo e Gherardo e Morando e Ramondo gli aveano detto; e considerando la cosa per fanciullezza da parte di Berta essere mossa, e da parte di Falisetta per malizia, giurò di farne alta e rilevata vendetta. Nondimeno volle sapere se Berta era vergine, e secondo l'umana natura usò il matrimonio, e trovolla vergine. E in quella notte ella ingravidò in uno fanciullo maschio. El re le disse la mattina: «Berta, egli è qui lo re Filippo tuo padre: tutto questo è stato fattura di Dio, che mi mandò in questa parte e fece ch'uno cerbio mi ci condusse». Ella si rallegrò molto del padre. La mattina venne Bernardo di Chiaramonte a buona ora al carro, e Pipino gli disse la cosa come stava, e Bernardo si maravigliò molto, e tanto parlò col re, ch'egli era il giorno chiaro. E quando si partirono dal carro, si missono Berta inanzi. E andando alla casa di Lamberto, lo re Filippo era levato; ed entrando Berta in casa, Berta si scontrò con lui, ed egli si fermò e guatolla, ed ella guatò lui; e riscontrandosi gli occhi del padre e della figliuola, si riconobbono, e 'l padre le guatò il pie' e disse: «O figliuola mia!». Ed ella insieme a un'otta disse: «O padre mio!» e gittossele a' piedi ginocchioni. El padre l'abracciò piagnendo, e Pipino fece serrare l'uscio e fece chiamare Ramondo di Treves e Morando di Riviera, e in presenza di tutti fece dire a Berta tutta la novella come ella è passata; e quivi giurarono di sagreto tra loro che di questo si facesse giusta vendetta. Lamberto si gittò ginocchioni dinanzi al re Pipino e a Berta, dimandando subito misericordia, perché l'aveva molto biasimata perch'era andata a dormire col re Pipino. E Berta dimandò di grazia al padre, re Filippo, e al re Pipino che a Lamberto fussino maritate le figliuole. E 'l re Pipino fe' dire a Lamberto come l'aveva trovata, e 'l , che la cosa conferia l'una con l'altra. E ordinarono ch'ella rimanesse quivi tanto, ch'eglino mandassino per lei segretamente, perché i loro nimici Maganzesi non se ne avvedessino; e cosí ritornarono a Parigi, ed ella rimase a casa di Lamberto.




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