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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XXII.

Come Galeana, figliuola del re Galafro, innamorò di Mainetto,

e volle la ghirlanda dell'erba da Mainetto.

 

Passato l'anno che Morando e Carlo, chiamato Mainetto, giunsono a Saragozza, intervenne ch'el re Galafro andò a mangiare il primo d'aprile a uno suo giardino, e feciono apparecchiare in su la prateria all'ombra di certi alberi, e mangiavono a sedere in su tappeti in terra, all'usanza d'Alessandria e di Soria; e Mainetto serviva istando ginocchioni in terra, e aveva in dosso un anzelin corto adorno di certi fregi d'ariento, ed era in zazzera. E stando in questo modo, giunse nel giardino una figliuola del re Galafro, chiamata Galeana, e aveva seco venti damigelle molto pulite e belle alla guisa di Spagna: e giunte dinanzi al re, Galeana andò abracciare suo padre, ed egli l'abracciò e disse: «Maometto t'apparecchi buona ventura». Non vi fu alcuno re o signore che non si levasse ritto a farle riverenza; e poi ella sonò una arpa, e l'altre danzavano; e mentre ch'elle danzavano, e Mainetto tagliava dinanzi al re ginocchioni. Ella lo guatò, e tanto gli piacque, ch'ella innamorò fieramente di lui. Ella non era ancora in etá d'innamorare, ma questa fu fattura della maggiore potenza, per quello che doveva seguire, imperò ch'ella aveva anni dodici, e non gli compieva ancora. E quando el re Galafro ebbe mangiato, si partí e tornò alla cittá; e Mainetto, andando per lo giardino, si fece una gioia d'erba, cioè una ghirlanda, e missesela in testa. Galeana lo mostrò a una sua segreta compagna e disse: «Quello giovane che serve dinanzi a mio padre di coltello, volesse Maometto ch'egli fosse mio marito!». La damigella la guatò e disse: «Taci, matta, che se' di grande legnaggio, e vorresti uno famiglio per marito!». Disse Galeana: «O che sai tu chi colui si sia? L'abito suo certo dimostra ch'egli è gentile uomo. Io voglio ch'egli mi doni quella ghirlanda ch'egli ha in testa»; e apressatasi onestamente a lui, gliela domandò. Subito Mainetto s'inginocchiò e disse: «Madonna, questa ghirlanda non è da voi, imperò ch'ella vorrebbe essere di rose e di fiori, che questa è da saccomanni». Alla fine gliela donò. La quale gioia fu cagione di maggiore amore dalla parte di lei, e tennela molto tempo tra' sua gioielli. Mainetto non le poneva amore, perché era avvolto con l'animo in altri pensieri; e ancora aveva Mainetto sempre per usanza ogni mattina celatamente dire molte orazioni e di pregare Iddio che gli desse grazia di ritornare in casa sua, e fece molti voti a Gesú Cristo, se egli tornava nel suo reame e in signoria. E tornati dal giardino alla cittá, si stettono molti anni a Saragozza cosí sconosciuti, circa di cinque anni inanzi ch'egli innamorassi di Galeana, tanto ch'egli aveva anni ventuno e Galeana quindici anni.




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