Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Capitolo XXIII.

Come Mainetto innamorò di Galeana.

 

Intervenne ch'uno Galeana andò in su la sala dinanzi al re Galafro, e vidde Mainetto servire di coltello dinanzi al suo padre; ed ella, tornata alla madre, disse: «Voi mi fate servire di coltello da uno vegliardo, e dinanzi a mio padre, ch'è vecchio, serve Mainetto, ch'è giovane. Io voglio ch'egli serva di coltello dinanzi da me». La reina la sera tanto fece, ch'el re Galafro fu contento, e la reina mandò per Mainetto e dissegli: «Tu servirai dinanzi alla mia figliuola; fa che tu sia onesto, e sopra tutto di vestimenti», perché Mainetto vestiva corto. Ed ella gli donò uno ricco vestimento di scarlatto, lungo insino a' piedi, e fu messo a servire Galeana; e Ragonese, cioè Morando, fu messo a servire dinanzi al re Galafro. E non passò uno mese, che Galeana fece apparecchiare in una camera per sé e per tre altre damigelle; e questo faceva ella perché ella ardeva dell'amore di Mainetto; ed egli non la guatava mai, e non le voleva ancora bene. Essendo apparecchiato, ella tenne modo ch'ella rimase in camera con la sua segretaria e con Mainetto, che tagliava loro inanzi; e Galeana disse a Mainetto motteggiando: «Dove sta la tu' amanza?». Mainetto diventò tutto rosso e vergognoso, e non le rispuose, e di molti colori per vergogna si mutò. Disse la segretaria: «Dimmi, Mainetto, hai tu ancora amore di donna?». Ed egli rispuose: «Altro dolore mi tocca che amore di donna!». E sospirando si rammentò della morte di suo padre, e cominciò a lagrimare; e tanta tenerezza venne a Galeana di lui, ch'ella pianse, e dimandò Mainetto chi egli era e donde era. Rispuose: «Io sono di Barzelona, figliuolo d'uno mercatante che perí in mare». Disse la segretaria: «Madonna, egli non è degno del vostro amore, poich'egli è di bassa condizione». Rispuose Galeana: «Io non gli credo, perché l'atto suo non lo dimostra d'essere mercatante». E disse a Mainetto: «Io voglio che tu sia mio amante». Rispose Mainetto: «Merzé per Dio!». E gittossi ginocchioni e disse: «Madonna, io sono povero scudiere, non vi fate gabbo di me». Ed ella vidde ch'egli dubitava, e dissegli: «Io conosco che tu dubiti: sappi che l'amare non viene se non da gentilezza d'animo». Disse la sagretaria: «Egli è di variati amori, ma chi ama dirittamente, egli è gentile amore». Disse Mainetto: «Come può amare gentilmente chi non è di gentile lignaggio, come sono io, nato di borgese?». Galeana lo riguatò nel viso e rise, e Mainetto aggiunse e disse: «Io non amerò mai donna, insino ch'io non ritorni in casa mia». E Galeana si riserbò tutte le parole che Mainetto aveva dette, e cavossi di testa una gioia di fiori; e Mainetto le era presso, ch'ella gliela volle mettere in capo; ma egli non la volle ricevere. Poco stante tornarono l'altre damigelle, e come ebbono mangiato, si partí Mainetto. E da poi molte volte Galeana mostrava pure d'amarlo tanto onesta, quanto ella poteva. Per questo non si potea tanto Mainetto difendere, ch'egli non fosse vinto dall'amore, e cominciò segretamente drento dal suo cuore amare lei, ma non si dimostrava, com'ella a lui.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License