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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XXVIII.

Come fu preso lo re Galafro e' figliuoli.

 

L'una gente s'apressava all'altra. Lo re Polinoro nella giunta si scontrò con Marsilio e abattello, e Balugante gli ruppe la lancia a dosso. Lo re Polinoro trascorse insino alle loro bandiere, e gittolle per terra: Marsilio fu rimesso a cavallo, gli africani missono in fuga quelli di Saragozza. Poi venne al campo lo re Galafro e Falserone, e percosse lo re Polinoro e ruppegli la lancia a dosso, e non lo piegò d'arcione; e rotta la lancia, lo re Galafro voleva trarre la spada, ma Polinoro lo fedí aspramente della spada, che lo fece tutto uscire di memoria. Polinoro l'abracciò e trasselo d'arcione, e diello preso a' sua cavalieri, e mandollo al re Bramante: e rientrato nella battaglia, tutta la gente di Saragozza fu sconfitta e 'nsino drento a' fossi furono cacciati; e furono tra presi e morti ottomila o piú. E tornati e' tre fratelli al palazzo, la madre loro molto gli sgridò dicendo: «O codardi figliuoli, dove avete lasciato il vostro padre? Ora chi sará da tanto che lo racquisti?». Disse Balugante: «Date Galeana per moglie al re Bramante, e racquisterenlo». La sera dopo vespro molto pregò la reina Galeana che togliesse per marito Bramante, ed ella disse: «Io vi risponderò domattina». E la sera domandò Morando a che modo rispondere. Disse Morando: «Dite che voi volete inanzi morire». Ed ella cosí rispuose alla madre. Essendo la sera venuto a notizia al re Bramante come Marsilio era cagione ch'egli non aveva auto Galeana, molto minacciò Marsilio, egli e Polinoro; e la mattina Polinoro s'armò e venne a dimandare battaglia presso alla porta a corpo a corpo. Allora s'armò Marsilio e venne a campo, e fu abattuto e preso; e poi venne al campo Balugante, e fu prigione; e poi venne Falserone, e lo re Polinoro lodò Falserone per lo piú franco e forte di tutte e tre e' fratelli, e menògli presi al re Bramante; ma per dispregio fece andare Marsilio a pie' insino al padiglione del re Bramante. E giunto al padiglione, Bramante dimandò lo re Galafro se nella cittá era alcuno barone ch'avesse ardire di pigliare arme contro a lui. Rispuose che no.




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