Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Quando lo re Salatiello seppe la venuta di Balante, mandò richiedendo sottoposti e amici, e ragunò quarantamila saraini, tra' quali venne uno giogante, signore delle montagne di Girtibin e di Guzalari, e avea nome Argoriante, con diecimila saraini. E vennono incontro a Balante; e rapressandosi l'uno campo a l'altro, Balante fece due schiere: la prima diede a Sventura con diecimila saraini, l'altra tenne per sé, e vanno verso e' nimici. Saputo Balante come Argoriante v'era per suo nimico, volle tornare adrieto, ma Sventura tanto lo confortò, che lo accese alla battaglia. Lo re Salatiello fece due schiere: la prima diede ad Argoriante con ventimila saraini, e altrettanti ne tenne per sé. Milone guidava la sua schiera molto ordinata; ognuno se ne maravigliava; e' nimici venivano molto sparti e male in ordine: e cosí veniva la schiera di Balante. Milone tornò insino a Balante e disse: «O capitano, voi non tenete l'ordine che tenne Anniballe contro a' Romani al guidar delle schiere». Balante uno poco si vergognò e ristrinse la sua gente e lodò molto Sventura. Milon si mosse confortando la sua schiera; e giunta l'una schiera all'altra, si cominciò grande romore e grande battaglia. Milone uccise il primo, e riauta la lancia, percosse Argoriante e gittollo per terra inaverato, imperò ch'egli era a pie' sanza cavallo. E quando si rizzò, bestemmiò la loro fede, e minacciava Milon di morte: e apresso entrò nella schiera, facendo grande uccisione con la sua schiera. Milone n'andò insino alle bandiere di questa schiera, e gittolle per terra, e per sua grande prodezza, ritornando indrieto, s'aboccò con Argoriante, lo quale al primo colpo uccise il cavallo sotto a Milon: e combattendo a pie', Milon al secondo colpo gli tagliò la coscia sinistra. Allora entrò nella battaglia il re Salatiello, e misse in fuga tutta la schiera di Milone, e lui fu accerchiato intorno, e francamente a pie' si difendeva allato al morto giogante. Quando Balante vide la sua gente fuggire, disse: «Ahi Maumetto, io me lo pensai bene, quando diedi la prima schiera, e non sapevo a cui!». In questa giunsono certi de' fuggitori, gridando: «O Balante, o che fai che non soccorri quello cavaliere che ha morto Argoriante il giogante?». Quando Balante intese questa novella, fu molto allegro, e corse con la sua schiera alla battaglia, facendo grandi fatti d'arme; e riscontrato lo re Salatiello, con la spada in mano combattereno insieme. Milon fue dalla gente del re Balante rimesso a cavallo, e correndo per la battaglia s'abatté ad andare verso quella parte dove Balante combatteva col re Salatiello. Vedendo Balante, subito si mosse per ferire il re Salatiello, ma egli lo vide venire, e sapeva ch'egli era quello ch'avea morto Argoriante, onde egli per paura di lui si arrendè a Balante e giurò fedeltá al re Agolante; e presono tutte le sue terre, e menoronlo al re Agolante, che gli rendé tutte le sue terre, e da lui le ricognobbe. E poi fece lo re Agolante grande gente, e menò Balante e 'l re Salatiello e Sventura, perché Balante molto lodò Sventura al re Agolante per valente cavaliere, e dissegli come aveva morto Argoriante giogante, e però lo menò seco Agolante, e menò seco Triamides, figliuolo che rimase del re Bramante, e menò Ulieno di Sarza. E passò la Morea, Libia e l'Egitto per la Soria, ed entrò nel regno di Persia contro a Manadoro di Cipri e al soldano, ch'erono fuggiti dinanzi a Troiano, suo maggiore figliuolo. E qui si feciono molte battaglie, fra le quali in una grande battaglia uno re, chiamato per nome Manadoro, di grande statura e in su uno grande cavallo, entrò nella battaglia col re di Persia e fece grande danno nella gente d'Agolante. Egli prese lo re Salatiello e portavalo via; e portandolo, Sventura l'assalí, ed egli lo percosse d'una bastonata e abattello da cavallo; e ristrignendo Salatiello per portarlo via, ed egli vidde lo re Agolante nella battaglia: lasciò lo re Salatiello e assalí Agolante, e datogli uno grande colpo, l'abatté, e per forza di braccia lo cavò d'arcione e inverso le nimiche bandiere lo portava. E levato il romore tra gli Africani, Sventura, ch'era rimontato, e Balante, seguitando Manadoro, giuntolo, in prima Milon gli diede uno grande colpo in su l'elmo per sí grande forza, ch'egli lasciò cadere lo re Agolante; e Balante giunse e tagliògli il braccio destro nel volersi volgere inverso Sventura; e ivi fu morto Manadoro e riscosso lo re Agolante. E seguitando la battaglia, Balante uccise il soldano di Persia; e auta questa vittoria, presono in poco tempo tutta la Persia, ed ebbono novelle che Almonte avea presa Assiria e Media, e che Troiano era fatto signore di tutta la Turchia, ed era nella Magna Erminia con grande gente. E da ivi a pochi giorni venne novella che Almonte passava le montagne Taurens ed entrava nella terra Persia per andare nell'India; e come dall'India s'erano mossi quindici re con grandissima moltitudine di Tarteri e d'Indiani, e venivano contro ad Almonte. Per questa novella il re Agolante si mosse, e per molte giornate cavalcò tanto, che egli s'aggiunse col suo figliuolo Almonte con grande moltitudine di gente e di baroni.