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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Quando il papa ebbe intesa l'ambasciata, fece subitamente ragunare suo sforzo, e mossonsi da Roma con dodici cardinali in sua compagnia e bene sessanta migliaia di buoni cavalieri; e venne per Toscana e per Lombardia, e passò in Franza. E sentendo il re come il papa personalemente venia con grandissima compagnia, subitamente gli si fece incontro con grande quantitá di baroni e di signori e di cavalieri; e come furono acozzati insieme, il re con grandissima riverenza si cavò la corona di capo e disse: «Padre santissimo, io vi raccomando il mio figliuolo Fioravante». Allora il santo Padre gli disse: «Tu puoi assai chiaramente vedere se egli mi cale del tuo figliuolo, che io in persona co' miei cardinali e tanta buona gente siamo venuti alla tua requisizione». E il re rispose: «Mille merzé n'abbiate voi, Padre santissimo!». E quando furono riposati due giorni, e il re fece raunare tutta la sua gente; e quando furono ragunati tutti, si trovarono centocinquanta migliaia di cavalieri, e all'onore di Dio e della Vergine Maria tennono il cammino verso Dardenna. E quando furono presso alla terra, la novella andò al re Fiore sí come il re di Franza veniva con grandissima moltitudine di cavalieri. Allora il re Fiore si gli fece incontro con grandissima gente; e quando il re vidde l'Apostolico di Roma, si trasse la corona di capo, e fecegli tanto onore e riverenza, quanto seppe e potè; e quando vidde il re Fiorello, feciono grande festa insieme, e entrarono col Padre santo insieme nella terra. E quando furono bene riposati, e il re Fiorello di Franza domandò de' suoi figliuoli. Allora il re Fiore incominciò a lagrimare, e disse: «E' miei figliuoli m'hanno morto e vituperato. Fioravante mi capitò alle mani, e io non lo conobbi, né lui né 'l compagno, e mai seppi chi eglino si fussino insino che eglino furono presi». E stando in questo ragionamento, Tibaldo di Limia giunse in sul palagio; e giugnendo alla camera, e' vidde tutti questi signori che stavano molto pensosi. Egli con grandissima riverenza s'inginocchiò, faccendo quella riverenza che si richiedeva a tanti e tali signori come erano costoro.