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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Finito il dí, la sera fu cagione di fare ristare la battaglia. E gli Alamanni, avendo perduto il loro piú valente signore, si raccolsono sotto il re di Buemmia; e furono a consiglio; e trovato il danno che avieno ricevuto, diliberorono di mandare ambasciadori a Gostanzo, cioè a Fiovo, a dimandare accordo. E trovata l'ambascieria per andare, come fu presso al giorno, Fiovo fece di sua gente due schiere, e andavano verso e' nimici. La novella venne al re di Buemmia; ed egli mandò via gli ambasciadori, e' quali scontrorono Fiovo che veniva, e gli parlarono. Fiovo rispuose che s'eglino si battezzassino, arebbono ogni buono accordo; altrimenti ch'eglino si difendessino. Gli ambasciadori tornorono al campo, e feciono l'ambasciata; e d'accordo tutti s'accordorono di battezzarsi; e cosí si fece l'accordo. Buemmi e Storlicchi e tutta la Magna di qua dal Danubio si battezzorono, e Baviera; e con questo giurarono fedeltá al re di Francia per cento anni.
Fiovo, tornato in su el fiume del Reno, fece per rimembranza della vettoria principiare una cittá, dove puose campo, quando passò el Reno; e puosegli il suo primo nome, cioè Gostanza, perché egli aveva nome Gostanzo; ma ella ebbe due nomi, cioè Gostanza e Fiore, e fu da prima governo di tutto il paese. E tornato Fiovo in Dardenna, incoronò Fiore, suo minore figliuolo, di Dardenna; e diedegli per moglie una fanciulla che fu presa in Dardenna, chiamata Florinda, figliuola del re Asiradon, di cui nacque Lione e Lionello e Uliana bella: ma erano ancora fanciulli re Fiore e Florinda.
E Fiovo si tornò in Francia, e diede licenzia a tutti e' signori della Magna; e tutti gli giurorono fedeltá; e perdonò Attarante, e fece a tutti grande onore. E Riccardo le Bavier di Buemmia e Attarante tornarono in loro paese. Poi gli fu presentato Gilfroy di Santerna, il quale si battezzò; e Fiovo gli rendè Santerna sua cittá. E fu fedele barone; e di lui nacque la gesta di Conturbia. E fecesi per tutto il paese gran festa della sua tornata e della sua vittoria. E Fiorello e Fiore, figliuoli del re, crescevano con grande allegrezza; e cosí il filiuolo di Giambarone, chiamato Riccieri, che fu il primo paladino di Francia.