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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Di fuori di Balda era uscito lo re Balante e re Galerano con tutta la loro gente; e chiamato Balante tutti i sua caporali per fare le schiere, allora que' dua traditori, figliuoli del re Fiore di Dardenna, si feciono inanzi, ciò fu Lione e Lionello, e inginocchiaronsi dinanzi al re Balante e al re Galerano, e domandorono di grazia la prima schiera contro al loro padre. Disse lo re Galerano: «Questo è ragione». E disse loro: «Siate valenti, che se noi vinciamo questa battaglia, voi sarete re e signori del reame di Francia, e uno di voi sará imperadore di Roma». E diede loro la prima schiera con diecimila saraini; la seconda tolse Balante per sé con ventimila saraini; la terza lasciò al re Galerano. Allora si mossono i dua traditori contro al loro sangue. Giá erano schierati i cristiani in questa forma. La mattina, quando il re Fiorello ordinava le schiere, Tibaldo di Lima s'inginocchiò dinanzi al re Fiore, e domandogli la prima schiera; ed egli gli rispuose che la addomandasse al re di Francia; ed egli cosí fece. E re Fiorello lo mandò al papa, il quale gli die' la benedizione, e pregòllo ch'egli fusse buono cavaliere. E tornato a re Fiorello, gli donò la prima schiera con diecimila cavalieri; la seconda condusse il re Fiore con quegli di Dardenna, che furono quarantamila cavalieri; la terza tenne il re Fiorello di Francia, che furono sessantamila; la quarta e ultima lasciò col papa, ch'erano novanta migliaia, e tutte le reali bandiere, ammaestrando ognuno di bene fare. E 'l papa disse la mattina la messa, e benedisse tutti i cristiani, e maladí tutti i pagani.