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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Partito Riccieri dalla abbandonata Drusolina, ed ella tutto quel giorno, se non da Dio accompagnata, andò soletta per quello diserto, e la sera si rammaricava delle sue pene; e maggiore dolore aveva pegli due figliuoli, ch'ella non aveva di sé. E giunse a una fonte d'acqua chiara, quando il sole era per andare sotto, alla quale erono quattro vie, e non v'era presso abitazione. Ella si pose a sedere allato alla fonte piagnendo e baciando i due figliuoli; e allattògli el meglio ch'ella potè, ed ella mangiò certe frutte selvatiche, ch'ella aveva ricolte per la selva; e avendo e' due figliuoli in braccio, sempre si raccomandava alla Reina di vita etterna. Come piacque a Dio, ella s'addormentò nel dolore, e tutta la notte istette co' due figliuoli in braccio a quella fonte, e da ogni braccio ne teneva uno.
La mattina per tempo v'apparí uno ladrone, ch'era chiamato per lo paese Giogante, non per ciò ch'egli fosse, ma pel nome; e vide questa donna dormire con questi due figliuoli in braccio. Accostossi pianamente a lei e pianamente gliene tolse uno, e portollo via. E partito il ladrone Giogante, v'apparve uno grande lione, e tolsele l'altro. Drusolina si destò, e vidde il lione ch'aveva preso il figliuolo in bocca. Pensò ch'egli avesse mangiato l'altro; ma perché ella sentiva quello piagnere, ella, vinta piú dalla tenerezza del figliuolo che dalla paura, correva drieto al lione co' sassi e con grida il meglio ch'ella poteva: e 'l lione pianamente le fuggiva dinanzi; ed ella, per riavere il figliuolo, lo seguitava il meglio ch'ella poteva.