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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Benché Gostantino avesse fatto battezzare tutta Roma e la baronia di corte, era in corte uno greco che aveva nome Saleone, signore di molte provincie di Grecia, ed era grande amico di Gostantino, e non s'era voluto battezzare, e un poco di parentado teneva con Gostantino, perché Gostantino per antico tempo e' suoi erano stati di Grecia. E stando Saleone a corte, un dí intervenne uno strano caso. Gostantino era in sala. Essendo grande caldana, domandò da bere; e non essendovi il servidore della coppa, Gostanzo, il quale fu al battesimo chiamato Fiovo, prese la coppa e portò bere al padre; e quando ebbe beuto, gli rendè la coppa vota. Fiovo si partí dal padre, e in quella che egli si partí, e il padre lo richiamò; e in questo rivolgersi al padre scosse la coppa del vino, e quello poco della sgocciolatura andò in sul mantello a Saleone, che Fiovo non se ne avidde. Forse pensò Saleone lo facesse in pruova; nondimeno essendo savio com'egli era tenuto, si lasciò correre all'ira, e diede a Gostanzo detto Fiovo una grande gotata, e apresso disse: «Ribaldo poltrone, se io non riguardassi all'onore di tuo padre, io ti torrei la vita». Fiovo si partí molto doloroso di sala, e andossene in camera piangendo, piú per rispetto del luogo che per altro; e peggio gli pareva, che parve che Gostantino non se ne curasse, tanto amava Saleone.