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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Passato l'anno che Buovo e' figliuoli erono stati in Ischiavonia, Guido e Sinibaldo, figliuoli di Buovo, avendo sentito ch'uno ammiraglio, mandato per lo passato dal re Buldras, padre di Margaria, nella provincia di Dalmazia vicina alla Ischiavonia, s'era fatto signore dopo la morte del re Buldras, la quale signoria toccava a Margaria ed a Terigi; e piú che egli aveva preso tutta la Corvazia, per questo Guidone ne parlò a Buovo e a Terigi, e diliberarono di mandargli ambasciadori, dimandando e' due regni e 'l tributo di tutto il tempo ch'egli era stato signore, secondo l'entrata che prima soleva rendere al re Buldras d'Ungheria. E lo 'mbasciadore fu uno gentile uomo di Ragugia, e andarono a una cittá chiamata Ascilacca, ed ivi trovarono Arpitras, che giá fu ammiraglio, e feciono l'ambasciata per parte del loro re Terigi, domandando la signoria o 'l detto trebuto. Udito Arpitras questa ambasciata, rispose: «Perché voi siete d'una buona cittá, io non vi farò oltraggio, perché io spero di qui a poco tempo d'esserne signore; ma voi ritornerete al re Terigi, e ditegli che io lo manderò inanzi che sia uno anno a guardare la rocca d'uno vile castello, come ha fatto egli e 'l suo padre, e non vorreno che porti corona sopra a' signori del regno d'Ungheria. E direte a Margaria che si guardi ch'io non le metta le mani a dosso, ch'io la farò ardere come meritrice, che è andata come lussuriosa malvagia a menare Buovo d'Inghilterra in questi paesi per la lussuria che commisse con lui in prigione, e non si vergognò di camparlo, avendo morto il suo fratello carnale. E voi, ambasciatori, per tutto questo giorno sgombrate il mio terreno, se non io vi farò impiccare a uno albero». Gli ambasciatori presto si partirono da Ascilacca e tornarono in pochi dí a Sinella, portando al re Terigi loro signore la sopradetta ambasciata.