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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo VII.

Come Fiovo capitò a uno romito nella marina di Corneto;

e tre dí era stato sanza mangiare.

 

Giunta la gente a Gostantino, lo rimissono a cavallo, e ritornossi a Roma, minacciando molto il figliuolo, e diegli bando della vita. Quando entrava drento, Giambarone, ch'era armato drieto a Gostantino, chiamò uno cugino di Fiovo che aveva nome Sanguino, e disse «Io so che Gostantino ène adirato contro a me. Per l'amore di Fiovo, il quale se ne va solo, io ti priego che dinanzi a Gostantino il tuo cugino e io ti siamo raccomandati». Disse Sanguino: «Per certo che sanza me tu non seguirai Fiovo; e vo' lo seguitare insino alla morte». E drieto a Fiovo s'inviarono.

Fiovo, come dal padre si partí, cavalcando verso Toscana si rivolse su per la marina, e per le selve di Corneto si smarrí, e andò tre notte e due giorni avviluppandosi per quelle selve. E il terzo giorno arrivò la sera a uno romitoro; e picchiato l'uscio, venne fuori uno romito armato, e gridò: «Malvagio ladrone, alla tua morte se' venuto». Fiovo se gli inginocchiò, e disse: «O santo uomo, io non sono ladrone, ma sono assai di gentile legnaggio, e sonmi perduto per questi boschi. Giá fa tre giorni che io nonn'ho mangiato; onde io vi priego per l'amore di Dio che voi mi soccorriate. Iddio ve lo meriterá per me». Quando il romito lo 'ntese e pose mente all'atto suo, gli venne piatá, e disse: «Amico, io nonn'ho da mangiare, se Dio non ce ne manda. Ma mettiamo il cavallo in luogo che le fiere non lo mangino». E missonlo drento a uno palancato, dove teneva il suo cavallo, il quale era magro, e dierongli dell'erba inanzi; e poi entrorono nel romitoro. E 'l romito, fatto il segno della croce a Fiovo, lo benedisse, e poi lo domandò chi egli era. Fiovo gli disse: «Io sono di gentile legnaggio»; ma non gli disse però chi egli era.

Essendo l'ora tarda, giunse alla stanza del romitoro Giambarone e Sanguino, e' quali, come di sopra è detto, vennono drieto a Fiovo; e non potendo giugnerlo, seguitorono le pedate; e avevano male mangiato. E 'l romito pensò che fossero ladroni che per la selva avessono veduto Fiovo e venissono per rubarlo; e similemente credeva Fiovo.




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