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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
La sventurata Berta, la quale rimase a Sutri con Orlandino, dove Milon d'Angrante l'avea lasciata, e giá erano passati sei anni che Milone era partito, ella viveva di limosine ch'el figliuolo le recava, ed era fatta molto scura della sua persona; e altro non è da credere. Era in Sutri uno gentile uomo, il quale era luogotenente o vero signore per li Romani, e avea nome Luzio Albino, e avea uno suo figliuolo, ch'aveva nome Rinieri. Questo fanciullo aveva quattro anni piú che Orlandino. Essendo in Sutri molti giuochi fanciulleschi, alcuna volta con le pietre, alcuna volta con le mazze, Orlandino si trovava alcuna volta con quelli fanciulli a questi giuochi, ed essendo vinto dalla fanciullezza, entrava in questi giuochi e sempre quella parte con cui egli teneva vincevano, perché a ogni giuoco egli faceva piú fieramente che niuno degli altri, e faceva ognuno maravigliare: e fusse che giuoco si volesse, o pietre, o mazza, o braccia, o pugna, tutti gli altri fanciulli gli fuggivano dinanzi; e alle braccia molti maggiori di sé gittava per terra, e se alcuno minore di lui avesse voluto fare con lui, egli non voleva. Alcuna volta, faccendo quistione, batteva quegli ch'erano molto maggiori di lui. Gli uomini di Sutri molto si maravigliavano della grande forza ch'egli aveva, essendo in etá d'anni undici.
Al tempo della primavera si cominciò uno giuoco tra' fanciulli nella cittá di Sutri, a fare alle pugna, e in molte parti della cittá si faceva questo giuoco; e molte parte v'erano, che quando perdevano, e quando vincevano; alcuna parte v'erano che mai perdevano per lo luogo forte, alcuna v'era che sempre perdevano, ed erano sempre dileggiati dagli altri fanciulli. Eravi una parte, che si chiamava San Pietro in trono, abitata da povere persone; e perché v'erano pochi fanciulli, ogni volta perdevano. Questi fanciulli s'accordorono insieme e menarono Orlandino dal lato loro; e giunti nel giuoco de' pugni, si cominciò la zuffa. Orlandino non sapeva fare, e toccava di molti pugni per lo viso, ma quanti egli ne giugneva, che abracciava e gittavagli per terra, per modo che tutti gli altri gli fuggivano dinanzi. Per questo si dolevano quelli dell'altra parte, e dicevano non essere buon giuoco. Quelli della parte d'Orlandino gl'insegnavano a fare sanza gittare in terra, onde egli imparò a fare a' pugni. E passato quello anno in questo giuoco, l'altro anno, essendo Orlandino entrato ne' dodici anni, ricominciato il giuoco delle pugna, Orlandino con quelli di San Pietro in trono si ritrovava, perché l'aveano imprima eletto nella loro compagnia, e facevangli molte limosine per amore di Dio.