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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo LIX.

Di molte fanciullezze d'Orlandino; e come Rinieri, figliuolo di Lucio Albino,

gli diede una gotata; e come si vendicò.

 

Una vicinanza di Sutri, detta Borgolungo, aveva molti fanciulli, e vincevano un'altra vicinanza, dove stavano molti mercatanti, e' quali s'acozzarono con quelli di San Pietro in trono, e cominciarono a vincere tutti quelli ch'erano vicini; e ogni volta che vincevano, tutti gridavano: «Viva Orlandino!». E avendo uno dí vinti molti luoghi di ridotti, s'arrecarono a fare giuoco in uno luogo presso alla piazza, ed ivi in due parte tutti i fanciulli della terra cominciarono a fare la zuffa de' pugni: ed era dall'una parte capitano Orlandino, e dall'altra Rinieri, figliuolo di Luzio Albino. Ora, essendo la zuffa grande, Orlandino venne alle mani con Rinieri. Orlandino lo conosceva e riguardavalo, ma quelli della sua parte gridavano a Orlandino che gli desse. Allora Orlandino l'abracciò e gittollo in terra, e gli altri furono in rotta; e andavangli vincendo e cacciando del luogo dove la zuffa si faceva. E ritornando indrieto Orlandino, e Rinieri si gli fece incontro, e accostatosi a lui, disse: «Chi t'ha fatto capitano contro a me?», e alzò la mano e diegli una guanciata; e Orlandino gli die' uno pugno in sul viso e gittoglisi adosso e gittollo in terra e diegli di molti calci e pugni; e nessuno non lo aiutava. E tornato la sera Rinieri a suo padre tutto pesto, fece grande lamento; e l'altro giorno il padre ordinò che Orlandino fusse preso e menato dinanzi da lui. Orlandino tornò la sera alla madre, e avea gli occhi lividi per li pugni, ed ella domandava quello ch'era stato; ed egli le contò quello che egli aveva fatto del giuoco de' pugni, e dissegli quello che Rinieri gli avea fatto e quello che egli aveva fatto a lui. Berta cominciò a piagnere, pregandolo che non andasse piú contro a Rinieri, dicendogli: «Il suo padre ti potrebbe fare villania, ch'egli è signore della terra».

L'altra mattina Orlandino andò a Sutri acattando, e' famigli di Luzio Albino lo presono e menaronlo dinanzi a Luzio, e aveva Orlandino drieto piú di cento fanciulli. E Luzio lo domandò perché aveva cosí battuto Rinieri suo figliuolo. Orlandino contò tutto il giuoco de' pugni, e come Rinieri gli aveva data una guanciata; e quando Luzio udí la cosa, chiamò il figliuolo e dissegli: «Brutto ribaldo, dunque mi dicesti tu iersera bugie?». E fece lasciare Orlandino, e fece fare la pace, e fece dare a Orlandino del pane e del vino e della carne. Ed egli ritornò a Berta e dissegli ogni cosa; ed ella ne fu molto allegra, che prima n'aveva malinconia. E venne Orlandino in tanto amore a' fanciulli della cittá, che egli aveva piú limosine assai che non solea, intanto che, in ogni festa dove si trovavano a essere assai fanciulli, sempre Orlandino era fatto signore, e gridavano: «Viva il pellegrino Orlandino!». Ed essendo presso alla festa maggiore della cittá di Sutri, e trovando pochi dí inanzi i fanciulli in su la piazza maggiore, ed erano piú di cento ed avevano Orlandino in mezzo di loro, e gridavano: «Viva Orlandino!», e volevanlo fare signore per la festa che aspettavano.




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