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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XXIII.

Come Fiovo con l'aiuto de' cristiani di ponente, cioè Inghilesi,

Irlandi, Brettoni, Sansogni, Franciosi, Provini, cominciò

guerra con gli Alamanni, e prese prima Dardenna.

 

Regnando Fiovo in signoria, e pensando che aveva due figliuoli, e alcuna volta udiva biasimare il re Artú ch'era stato re di Brettania, perché non aveva acquistati molti paesi e fatti fare cristiani; e ancora pensando alla santa bandiera e al conforto che l'agnolo gli aveva dato, diliberò d'acquistare uno reame che era in sul mare Oceano verso la Magna, chiamato Dardenna, presso al fiume del Reno.

Fiovo fece suo sforzo; e passò nel regno di Dardenna con quaranta migliaia di cristiani; e fu con lui lo re d'Inghilterra e il re d'Irlanda e 'l re di Brettagna, ciò fu Codonas. In poco tempo vinse il reame di Dardenna, perché lo re Asiradon assalie il campo, e fue subito morto, e el reame s'arrendè. E presono quattro cittá: la prima fu Dardenna, la seconda fu Lipismans, la terza Cibilcales, la quarta Argentosa, poste presso al fiume detto nel paese Oblinga. Per questo due fratelli del re Asiradon, chiamato l'uno Balante di Balda e l'altro Galerano di Scondia, per tutta la Magna n'andarono, e mandarono a tutti e' signori dolendosi e raccomandandosi. Per la quale cosa la maggiore parte de' signori della Magna feciono consiglio insieme in Cologna: Flavieri, Gismani, Norigoni, Nizimbors, Storlicchi, Buemmi, Ungari, Polani. Tutte queste e molte piú province e reami feciono consiglio contro a Fiovo, e tutti erano infedeli, pagani, saraini e tartari. Alla fine non furono d'accordo, salvo che due fratelli, nati antichi d'una schiatta detti Istorlis (oggi si chiamano quelli di Storlicchi): l'uno aveva nome Chiarintanor, e l'altro Attarante. Questi s'accordorono col re di Buemia e col duca di Flaviera e con Balante e con Galerano; e feciono grande sforzo di gente, e posono el campo presso al monte Gulas, donde esce il Danubio e 'l fiume del Reno.

Fiovo, che sentí la grande gente che si ragunava, raccolse e' suoi baroni, e significò la grande gente che contro a loro veniva. Molti, e quasi tutti, davano per consiglio di tornarsi a Parigi e di lasciare fornite le terre che avevano prese di gente; ma il romito e Giambarone sempre a questo contra dissono, consigliando che si mandasse per gente in Franza e in Sansogna e in Brettagna, rammentando che Oro e fiamma non poteva partire di campo sanza vettoria. Per questo conforto tutti gridarono che la battaglia s'aspettasse. E mandarono per grande gente; e furono ottantamila cristiani. E passarono el Reno, e feronsi incontro agli Alamanni; e quelli dicevano per lo campo che Fiovo si fuggirebbe, quando sentisse la loro venuta. E Fiovo comandò che 'n su il fiume dove s'era posto fosse cominciato una fortezza al campo di legname e di fossi (e cosí fu fatto), e ch'eglino lo chiamassono Gostanzo.




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