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Michele Lacetera
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D

La nostra civiltà rischia grosso perché la

confusione sta producendo esseri disadattati,

milioni di giovani che hanno

perduto il pensiero. Dopo essersi spente

nelle campagne le lucciole si stanno spegnendo

anche nelle teste. (Marco

Lodoli).

dajje e dajje, inter. a furia di insistere,

continuando un’azione con ostinazione.

gammone, fr. id. trovare un’intesa

segreta su qualcosa, tramare un inganno a

danno di qualcuno, come i giocatori che,

in segno di intesa, si toccano con le

gambe sotto il tavolo.

er pilotto, fr. id. romanesca sta per

infastidire, annoiare mortalmente.

dannataru, s. m. funesto, nocivo, che

provoca molti danni.

dazio, s. m. imposta sulle merci introdotta

in un territorio e il luogo dove tale

imposta si paga. La gestione del dazio

con la conseguente riscossione nel tempo

in cui il servizio ha funzionato è stata affidata

alternativamente alla mano pubblica

(Amministrazione comunale) o ai privati.

Per molti anni la direzione dell’ufficio del

dazio di Zagarolo è stata affidata al

Direttore Giuseppe Verde.

decina, s. f. misura di peso equivalente a

kg. 3. 300.

defocatore, distruttore, incendiario.

defora, avv. prep. fuori, all’aperto.

denanzi, avv. prep. davanti.

dentenne, v. intr. dare a intendere.

dereto, avv. prep. dietro.

dessajò, avv. quaggiù, in giù.

dessassù, avv. quassù, in su.

dicidotto, agg. num. diciotto.

dicinnoi, agg. num. diciannove.

didinu, s. m. mignolo.

didone, s. m. pollice, alluce.

digiunè, s. m. tavolinetto da salotto con

tre piedi, forse usato per consumarvi la

colazione. Evidente francesismo déjeuneur”.

dimà, avv. domani.

dina, falsa bestemmia usata spesso come

intercalare. “Ve l’aripeto mo, zitti per

dina(G. G. - Belli, La sovranezza) Assai

comune l’espressione Porcu ddina”.

dindarolu, s. m. salvadanaio di terracotta.

Il vocabolo contiene una evidente onomatopea.

dindi, s. m. pl. soldi, nel linguaggio dei

bambini.

direzione, s. f. indirizzo.

disculu, agg. discolo, indisciplinato, scapestrato.

Fr. id. Mannà quadunu a li disculi

(mandare qualcuno in riformatorio

o casa di correzione).

ditalinu, s. m. detonatore. In italiano

ditalino è una cartuccia a polvere per

pistola a ripetizione (De Mauro).

diùnu, s. m. digiuno.

doa, agg. num. due.

doci, agg. dolce, carino, affettuoso.

Doganella, (Consorzio Acquedotto),

l’Ente che eroga l’acqua agli zagarolesi

unitamente agli abitanti di Colonna,

Frascati, Montecompatri, Monteporzio,

Palestrina, Rocca Priora e San Cesareo. Il

Consorzio ha sede a Frascati e uffici periferici

in altri comuni. Sfrutta le acque

delle sorgenti della Doganella situate

nella zona dei pratoni del Vivaro, comune

di Rocca Priora, e, in misura limitata, le

acque del Simprivio. La rete idrica serve

tutto il centro abitato e ha raggiunto anche

molte località di campagna. Recentemente

la gestione delle acque è passata


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all’ACEA (Azienda Comunale Elettricità

e Acqua).

don Falcucciu, s. m. personaggio fantastico

che un tempo doveva essere stato

molto ricco prima di cadere in miseria

tanto che si suol direaremanè comme a

don Falcucciu co’ ‘na mano denanzi e

una dereto”. (senza niente, nudo come un

verme).

doppodimà, avv. dopodomani.

doppopranzo, avv. nel pomeriggio.

dorgissime, s. f. pl. cerimonia religiosa

che si svolgeva nella chiesa di S. Lorenzo

nell’ottava dopo Natale, dal 26 dicembre

al I gennaio. Detta “delle dorgissimeda

una preghiera che iniziava con le parole

Iesu, puer dolcissime(Gesù, bambino

dolcissimo). L’ottava era organizzata

dalla Confraternita degli agonizzanti e i

confratelli, prostrati a terra, pregavano la

Madonna come refugium agonizantium

(rifugio degli agonizzanti).

L’invocazione veniva ripetuta tre volte ad

alta voce. Sembra che gli ultimi confratelli

a cantare “le dorgissimesiano stati i

signori Raffaele Bizzochi e Luigi Saioni.

dormì da piedi, fr. id. diffusa in molte

parti d’Italia. Mostrarsi indifferente, trascurare

di occuparsi di qualcosa. Dormiva

all’altro capo del letto il coniuge che

voleva evitare i rapporti sessuali con l’altro.

drittonacciu, s. m. furbastro, furbacchione.


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LA DOTE

Organizzare un matrimonio significava

anche contrattare tra le parti l’ammontare

dei beni che i genitori mettevano a disposizione

dei futuri sposi che costituivano

la dote. Non poterne disporre poneva

una ipoteca negativa sulla stessa possibilità

di sposarsi e se nonostante tutto il

matrimonio si combinava bisognava contentarsi.

Non poteva avere alcuna pretesa

di nessun genere chi si presentava all’altare

a mani nude e a tasche vuote.

Le famiglie che potevano permetterselo

cominciavano ben presto a pensare alla

dote delle figlie accumulando pazientemente

tutto quanto poteva contribuire ad

accrescere le possibilità della fanciulla di

fare un buon matrimonio. La roba esercitava

un forte richiamo sui giovani e l’interesse

si coniugava con la simpatia e l’amore.

Molto spesso l’homo oeconomicus

prevaleva su tutto il resto. Quando le

nozze erano state ormai concordate si

procedeva alla verifica della dote e la

roba veniva fatta stimare da una vera

professionista esperta in “estimo matrimoniale

dettastimatrice”(v.)

L’avvenimento rivestiva una certa solennità

e l’intera famiglia con annessi e connessi

compreso il vicinato partecipava

alla cerimonia della consegna. Quasi mai

c’erano sorprese in quanto tutto era stato

precedentemente concordato tra i genitori

dei futuri sposi. Tuttavia non ci si fidava

delle parole e si metteva mano a carta

e penna per lasciare tracce ben visibili di

ciò che si faceva onde evitare possibili

contestazioni. Una vera scrittura privata

stesa su carta bollata. Tutto il paese veniva

messo al corrente dell’accaduto e il

fatto veniva variamente commentato sia

nel bene, in caso di doti cospicue, che nel

male in caso di fatti più modesti. Tutti

sapevano e ognuno diceva la sua. In tal

modo l’intera società esercitava una specie

di controllo su quanto accadeva

anche all’interno delle case.

Gli elenchi della roba venivano compilati

con estrema pignoleria e tutto veniva

annotato e valutato con precisione ragionieristica.

Si riporta di seguito il dispositivo di un

contratto di nozze completo che assumeva

il titolo di “carta totale”. (v.) La copia

originale del documento, riportata nelle

pagine seguenti, è stata generosamente

messa a mia disposizione dal compianto

Augusto (Agostino) Cani.

Nota di tutto ciò e quel tanto da Anna

Tagliacozzi si assegna e costituisce in

dote alla sua figlia Secondina Procesi del

fu Lorenzo di Zagarolo, presente e sotto

croce segnata, in occasione del di lei

matrimonio con Antonino Nati di Emidio

sottoscritto. Il seguente corredo viene

descritto e stimato dalla pubblica stimatrice

Elisabetta Bonafede vedova Fallani.

Oggi 26 febbraio 1876

Fodera di paglione di tela di canepa .. 6

Fodera di materazza e di quattro

cuscini … 8

Coperta da letto di percalle … 2,50

Lana di materazza e coperta imbottita

… 28,84

Lenzuolo di mussola ricamato con due

foderette ………………. . -7

Quattro paia di lenzuola di canepa.. 32

Una camicia di mussola da uomo…0,80

Diecinove camice da uomo di tela

marzola… 32,30

Dodici camice da donna di tela marzola

…16,80

Quattro paia di foderette di tela marzola

… 4,00

Tre paia di foderette di mussola …1,40

Quattordici salviette di tela marzola

con frangia … 6,30

Un tovagliolo di tela marzola … 0,80

Una tovaglia di due teli di tela … 3,00

Quindici asciugamani parte di canepa

parte di lino … 6,00


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Due vesti bianche di cotone, una di

mussola ricamata … 3,80

Undici fazzoletti da spalle parte ricamati

parte di lana e parte di maglia fissa

… 13

Dieci zinali parte di seta, parte di

maglia fissa, parte ricamati … 4,00

Venti fazzoletti parte da sudore parte

colorati … 2,00

Due panni di Lilla da testa … 4,40

Quattro vesti di lana con suoi corpetti

…16

Quattro guarnelli di percalle con suoi

corpetti …5,60

Ventuno paia di calze …8,40

Cinque busti ricoperti di varia stoffa

…19

Quattro guarnelli due di tela due di

cotone … 3,60

Un lenzuolo di stoppetta con una

camicia e una parannanzi … 2,40

Un paio di bottoni d’oro, un’anello

d’oro ed una corona col crocifisso

d’argento … 8,37

Rame lavorato ad uso utensili domestici

… 13,02

Cassa di noce lustra ... 11,16

(seguono altre voci relative al godimento

di un vigneto con annesso tinello fornito

di posti per le botti, di botti e caratelli e

altri attrezzi e il documento si chiude con

la seguente dicitura:

Con la presente da valere Antonino Nati

di Emidio e Secondina Procesi fu

Lorenzo di Zagarolo promettono e si

obbligano di prendersi per marito e

moglie unendosi nel vincolo del Santo

Matrimonio secondo i riti di Santa Chiesa

statuiti nel Sacrosanto Concilio di

Trento”.

I futuri sposi , presa visione di quanto disposto

dai rispettivi genitori, si dichiaravano

soddisfatti di quanto disposto e

affermavano di essere sicuri che la dote

stabilita avrebbe contribuito a tenere ben

salda la loro unione.

In altri documenti risalenti alla stessa

epoca del precedente nell’elenco sempre

puntiglioso dei beni della dote si trovano

indicati un carretto tutto guarnito con

cavallo, oggetti da falegname, oggetti da

fuoco, ferri da stiro, un libro con copertina

d’argento, quadri e altri oggetti assortiti.

Veniva sempre espressamente detto

che la dote aveva lo scopo di alleggerire

il peso del matrimonio. Avere dei beni a

disposizione aiutava certamente a campare.

Era sempre meglio che non averne.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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