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Stando ai dati ISTAT le persone che in

Italia dichiarano di continuare a parlare

il dialetto raggiungono il 60 per cento.

(T. De Mauro).

jacchiarà, v. intr. chiacchierare, parlare.

jacchiarata, s. f. chiacchierata.

jai, s. f. chiave.

jaiu, s. m. viaggio.

janna, s. f. ghianda.

jaru, s. m. gìgaro (Arum maculatum),

pianta selvatica dalle larghe foglie che

cresce nei boschi e nei luoghi freschi e

ombrosi. Si tratta di una specie velenosa.

Della famiglia delle Aracee.

jempu, agg. pieno, riempito, sazio.

jénneru, s. m. genero.

jerusicu, s. m. cerusico, medico, chirurgo.

Detto delle persone che solo in base

ad esperienze manuali erano in grado di

compiere operazioni di modesta importanza

come praticare un salasso, cavare

denti, fare piccole incisioni.

jettà, v. tr. 1) gettare, buttare via. 2) puntare

una somma per una scommessa. 3)

lanciare un numero durante una conta nei

giochi dei bambini.

jì, v. intr. andare. Ind. pres. Eo ajo, tu a,

issu a, noa jamo, voa jate, issi aco. Ind.

imp. jeo, jei, iea, ieamo, jeate, jéano. Ind.

fut. Arrajo. arrà - arrà, arremo, arrete,

arraco. Cond. Pres. arrìa, arristi, arrìa,

arremmo, arreste, arrìano. Part. Pass. Jtu.

jjò, avv. giù, in basso.

jocca, s. f. chioccia.

jocchià, v. intr. chioccolare, fare il verso

ai merli e ai tordi per richiamo.

jocchiu, s. m. 1) chioccolo, oggetto usato

dai cacciatori per il richiamo ai merli e ai

tordi. 2) sedere, culo.

jodu, s. m. chiodo.

jottonizia, s. f. ghiottoneria, golosità.

jottu, s. m. ghiotto, goloso.

jùcchiaru, s. m. trappola per talpe. Una

sorta di stretto imbuto dal quale è impossibile

uscire.