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Gasparo Gozzi
Prose Varie

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-ammae | ammal-bagag | bagal-chiav | chicc-costu | cotal-dovet | dovev-fritt | friul-incor | incre-levat | lever-mostr | motib-penur | percu-quere | queri-ritor | ritra-servi | servu-strin | strio-umori | uncin-°

                                                                 grassetto = Testo principale
     Parte, Capitolo                                             grigio = Testo di commento
1002 Pros, XLIV | sacca, le valige e l'altro bagaliume che dee seguire Alessandro? 1003 Pros, I | fantastiche, scrivono mille bagatelluzze, che a leggerle tutte non 1004 Pros, VI | cantimbanco o venditore di bagattelle, e che con tale imitazione 1005 Pros, VI | la maschera che facea il bagattelliere ingabbiò il pappagallo, 1006 Pros, XII | desiderava, ora con lagrime bagnava gli occhi, ora col riso 1007 Pros, XXV | articolata parola, o ti se' nel bagno spogliato, o non ti se' 1008 Pros, XXVI | scritturelle di quel bajone d'Isocrate, di quel privo 1009 Pros, XXVI | cervellini lieti e quelle bajucole della gioventù ti empiono 1010 Pros, LXII | di coloro che li leggono balbettando, facendo conto di virgole 1011 Pros, XII | Interesse, che per opera del baldanzoso fanciullo gli fosse tolta 1012 Pros, LXXVII | altri, come chi dicesse la Balena. Nuotano a schiere i diletti 1013 Pros, LXXV | sostenuta dall'armatura delle balene; ha due bracciotte bianche 1014 Pros, LXXVIII | sicchè rimanga affatto in tua balía, e tu lo signoreggi allora 1015 Pros, LXIX | bene armonizzati suoni e i balli delle leggiadre Muse che 1016 Pros, IX | veduta scuola siffatta di ballo, dissi al mio conoscente; 1017 Pros, XI | altri come essi chiamati balordi, ceppi e degni di ogni gastigo, 1018 Pros, LXXIII | fra il sì ed il no mezzo balordo, trassi della tasca que' 1019 Pros, XXXVIII | sentissi in un subito a balzar il cuore, sicché i polsi 1020 Pros, XXXIII | del mondo, e fu quello di balzare affatto dalla signoria il 1021 Pros, XXIX | pensava ad altro, che se fosse balzata ora a questa, ora a quella, 1022 Pros, LXII | in terra, il libro sarà balzato di qui colà sopra una tavola, 1023 Pros, XXXVII | tutti que' dirupi e quelle balze coperte di umane ossa, le 1024 Pros, XXXI | de' sei anni, quelli della bambineria di dodici, e di venti, e 1025 Pros, VI | rane: questi sono spassi da bambini. - Allora la maschera che 1026 Pros, XXVI | come tu sarai giunto a banchettare sedendo, quando vedrai dall' 1027 Pros, XXV | commedia tutta intitolata i Bapti? E non ti sentisti tu a 1028 Pros, XI | ne sarebbero andati sulla bara o alle mani del cerusico, 1029 Pros, LXII | atterrano col dire ch'è un barbagianni. Il pover'uomo tanto più 1030 Pros, XXVI | parole, o le avrai proferite barbare, unico rimedio è la sfacciataggine, 1031 Pros, XI | quella contrada che si chiama Barbaria delle tole m'incontrai in 1032 Pros, LIII | popoli la ruggine della barbarie. Io non dirò che cosa essa 1033 Pros, XXV | poni un tratto mente a' barbieri, e vedi che i più periti 1034 Pros, LXXIII | a piedi, o prendere una barcaccia così a caso qual essa viene. 1035 Pros, LXXI | delle frutte. Ed ecco che le barche approdano co' padroni, si 1036 Pros, VI | parea di dare nelle ugne del bargello o di entrare in qualche 1037 Pros, LXIII | o latini, ma ricordansi Bartolommei, Filippi, Ambrogi, che hanno 1038 Pros, XIX | esempio, ha molte voci alte, basse, stridule, sonore e vattene 1039 Pros, XII | giuocava da a alla bassetta con un monte di monete da 1040 Pros, XVIII | altro colonne un poco più bassette de' pilastri, ma aveano 1041 Pros, LIV | appresso che fossi divenuto bassotto e grasso, e finalmente che 1042 Pros, VIII | dond'erano usciti; e non bastando loro, quando uno di essi 1043 Pros, LXX | quali non avrei campo che bastasse in queste casipole, sicchè 1044 Pros, LXXIII | mondo? Credi tu che ti fosse bastato anche un guadagno maggiore? 1045 Pros, LI | gola, di corti che a pena bastavano a coprire il forellino fatto 1046 Pros, XXIV | ne' delirj di Venere. Mi basterebbe questa sola testimonianza 1047 Pros, VI | facea giuocare parecchie bastiuole~ ~ ~Egli mi parea di essere 1048 Pros, XXV | topi, casa alle tignuole, o bastonate a' servì per la poca diligenza 1049 Pros, XI | aveano per aste in mano certi bastoncelli lunghetti, forniti con frondi 1050 Pros, LXVI | sempre o colle pugna o co' bastoni facevano zuffe e battaglie; 1051 Pros, XXV | vostro Basso sofista, o quel Batalo suonator di pifferi, o Emiteone, 1052 Pros, XXXV | parolina all'orecchio, chi lo battea con un ventaglio così un 1053 Pros, LXII | scorsa una facciata, che battendo il piede in terra, il libro 1054 Pros, LXVII | tremare a nervo a nervo, e gli battevano i denti per modo che quasi 1055 Pros, XXVI | grande! ripetilo spesso, batti l'anca, pronunzia co' trilli, 1056 Pros, LXXIII | dissi fra me; Ecco ch'io batto così forte le mascelle, 1057 Pros, IX | la ne andasse a tempo e a battuta col suono che era prestissimo, 1058 Pros, XX | dall'albero con mano, non battute con pertica: attendi tempo 1059 Pros, IV | posto i miei libri in certi bauli, era salito in una nave, 1060 Pros, XXXVII | l'aria con la sanguinosa bava e col fiato. La donna che 1061 Pros, LVII | fanciulli manifestarono chi bazzicava loro per casa. Quegli che 1062 Pros, XXXII | bellezza. Presentaronsi alla beata reina i due viaggiatori 1063 Pros, LXXIX | dottrine,~E colse il frutto di beate messi.~Voi dell'ingegno 1064 Pros, IV | mi parea che il passero, beccando il miglio, non si dolesse 1065 Pros, XLII | sicchè a me pare che si beccassero il cervello, e che facendosi 1066 Pros, XLI | volpi, nervi di bertuccia, becchi di civette e lingue di papagalli 1067 Pros, XXVII | prende per argomento il voler beffare un oratore de' tempi suoi, 1068 Pros, XVI | commendazione, ma ne viene beffata.~Di qua nasce che fin da' 1069 Pros, XXV | presiedevano alla festa, tenendosi beffati da tale sfaciataggine, l' 1070 Pros, XIII | abbominio, qual uomo che, beffeggiandosi di tutto, ora d'un sentimento 1071 Pros, XLI | Anassagora fu uno de' più begli umori dell'antichità; cioè 1072 Pros, XXV | e portarlo intorno come Bellerofonte le lettere?~Vedendo Demetrio 1073 Pros, XXXVII | intonacata con due dita di belletto, e in iscambio di quel modesto 1074 Pros, LV | di lei e le rientra pel bellico, tanto che que' poveri vasi 1075 Pros, LXXVIII | mettesse un certo che di bellicoso nell'animo di tutti prima 1076 Pros, XXV | di pifferi, o Emiteone, bellimbusto di Sibari, i quali vi dettarono 1077 Pros, XIII | spirito di chi lo legge, e, bendandogli gli occhi, condurlo qual 1078 Pros, LXXV | gli ha legati,~Onde son benedetti e accompagnati.~Solchi, 1079 Pros, XXIX | spalla, e con la paterna benedizione mandansi in branchi alle 1080 Pros, LXIII | cencinquant'anni i discendenti del benefattore venivano per accidente alla 1081 Pros, XXXIII | ch'essa era la principale benefattrice e datrice di tante grazie, 1082 Pros, XXXIII | più che prima sotto la sua benefica mano, le posero tanto amore, 1083 Pros, XXXIII | umana generazione, perchè beneficando gli uomini in universale, 1084 Pros, LXVII | verso coloro che le hanno beneficate; onde la prima cosa che 1085 Pros, XXXIII | poveri non vengano da lei beneficati. Chi vorrebbe che tutti 1086 Pros, LXIII | accidente alla casa del beneficato, ritrovavano fra' posteri 1087 Pros, XXXIII | incontanente a favorire con le sue beneficenze ora questo, ora quello in 1088 Pros, XXXIII | lascio che a tuo piacere benefichi gli uomini in generale; 1089 Pros, XIV | godere i primi raggi di quel benefico pianeta; e quando soverchiamente 1090 Pros, LVI | ad alcuno, e s'egli non beneficò, fu perchè non potè farlo? 1091 Pros, LXIX | benchè la polizza non esca benefiziata, piuttosto che dar colpa 1092 Pros, LXIII | e di ; e a cui toccano benefiziate, a cui bianche. Una di esse 1093 Pros, XXX | viscere a guadagnare. S'egli è benestante, o ch'egli ha a rivedere 1094 Pros, LXIX | quanto amore e con quale benignità mi prestano nelle mie occorrenze 1095 Pros, XXXVII | di così grato aspetto, è Benivolenza, del cui ufficio la principale 1096 Pros, LXXIV | punto giungesti (dopo il benvenuto e i consueti abbracciamenti), 1097 Pros, LV | io mangio, del vino ch'io beo, e di tutti gli altri agi 1098 Pros, XXV | tutto luce di oro, smeraldi, berilli, giacinti. Si vedea un bello 1099 Pros, LXIII | acqua, chi le ceste de' berlingozzi, con tanta destrezza e ubbidienza, 1100 Pros, I | per esempio, a Parigi, a Berlino, a Vienna, in Amburgo e 1101 Pros, XXVII | piacevolezze; donde forse il Berni medesimo trasse e acquistò 1102 Pros, XXXV | ore. Giuocano, cianciano, berteggiano. Fanno quel che vogliono. 1103 Pros, XLV | intorno richiede che quel bertuccino venga commendato; altrimenti 1104 Pros, IV | parlare bestialmente, bestemmiare con loro, mi aveano in concetto 1105 Pros, IV | strabocchevolmente bere, parlare bestialmente, bestemmiare con loro, 1106 Pros, LXXVIII | l'aria. Prima ferisce i bestiami, poco dopo i Greci, sicchè 1107 Pros, XXXIX | vi fu mai verso che quel bestione volesse intenderla; e mentre 1108 Pros, VI | essere una donnicciuola. La bestiuolina era ammaestrata per modo, 1109 Pros, XLVIII | tuttavia non mangiando e non bevendo soverchiamente, facendo 1110 Pros, XXVI | Sii giuocatore di carte, bevitore, scorretto, femminacciolo; 1111 Pros, XXI | venticinque anni. I larghi bevitori hanno sempre sete, ma il 1112 Pros, XXXV | racconta le sue infermità. Bevuta la tazza dell'acqua, e mostrando 1113 Pros, XXV | soave girar del capo, la biacca, il mastice e il liscio, 1114 Pros, XXXV | fece l'inventario delle sue biancherie, delle stoffe, degli argenti, 1115 Pros, LXXIV | che riluceva per nitore e bianchezza. E veggendo quel naso lungo 1116 Pros, LIV | datemene il segno con panni bianchi. Io moverò il campo, e svierò 1117 Pros, XX | asciugale diligentemente con bianchissimo pannolino di bucato, e non 1118 Pros, LXVIII | fantasticare e sudare per dar da biasciare a quelle loro sdentate gengíe, 1119 Pros, XXIV | dovrebbe, e per conseguenza biasima le altre: un altro ha timore, 1120 Pros, VIII | degli altri uccelli, e a biasimargli quanto poteano. Ma vedendo 1121 Pros, XVI | all'incontro è la povertà biasimata universalmente. Venga o 1122 Pros, VI | di Senofonte, e altamente biasimava la usanza del danzare di 1123 Pros, LXIV | essere stati brevissimi. Biasimavano cotesti tali il periodeggiare 1124 Pros, LXIX | taccia di adulazione e i biasimi di satira; ma nelle persone 1125 Pros, XXII | mani degli scrittori sta il biasimo o la riputazione altrui. 1126 Pros, LI | di esempio, bello è nella Bibbia a leggersi quel consiglio 1127 Pros, XXIII | pure ognuno lo guardava bieco e appena si degnava di dirgli 1128 Pros, VIII | deformi con quelle piume bige e con quegli occhiacci gialli 1129 Pros, LV | principale; imperciocchè bigia, rossigna, nericcia, vermiglia, 1130 Pros, XVIII | arrossire. Fra gli altri biglietti, uno sopra una colonna dicea: 1131 Pros, XXXV | tuono,~ biquadri, o bimolli, o altra chiave;~Ma il lor 1132 Pros, XXXIII | e che per grazia di lei biondeggiavano i campi d'abbondantissime 1133 Pros, III | quei merluzzi che chiamansi biondi e de' quali si fa oggidì 1134 Pros, XXXV | regola, tuono,~ biquadri, o bimolli, o altra chiave;~ 1135 Pros, LXII | e legatomi a canto una bisaccia con tutte le mie scritture, 1136 Pros, LXXIII | ogni luogo vi si ciancia e bisbiglia, vi si fanno mille atti, 1137 Pros, XXXIV | Tac. Ann. lib. I.~ ~Un bisbigliare non inteso, stridere atroce, 1138 Pros, XXXVII | affatto da quelle velenose bisce, ne li toglie via di , 1139 Pros, XXV | cetera molto bene antica coi bischeri di legno, e con una veste 1140 Pros, XVII | tutti e tre dissero che bisognava darsi fra loro un segno 1141 Pros, XVIII | si fabbricavano le cose bisognevoli alla vita, vi erano alcune 1142 Pros, LXXVII | altri: il nascere nudi, bisognosi di tutto, senza poter adoperare 1143 Pros, XXV | degno di riso col corpo bistorto e debole, che fa una diceria 1144 Pros, LV | terreni, e parea di udire i boattieri con quella loro mattutina 1145 Pros, XXXVII | ch'ella finge di ridere, e boccheggia come un pesce uscito dell' 1146 Pros, XIV | finestra, dando luogo ad un bocciuol di rosa nuovamente venuto 1147 Pros, XXXII | per altrui. Il meglio è un bocconcello colla salsa di tempo in 1148 Pros, XLIV | non ho bisogno di queste boje. Qual superbiaccia è questa? 1149 Pros, XLVII | domani t'aggrava un pan bollito? Perchè vuoi tu dunque fantasticare, 1150 Pros, LXXI | sentissi un grandissimo bollore nel capo, gli orecchi mi 1151 Pros, XXXVI | prestar fede alla~ingannevole bonaccia di questo mare?~ ~Cerimonie, 1152 Pros, XLII | A' suoi un certo Guido Bonato si acquistò il nome del 1153 Pros, XLII | maior, nec sanctior, nec bonis exemplis ditior fuit.~Tit. 1154 Pros, XIX | figliuoli, avoli, zii: chi borbotta, chi rantaca, chi indugia, 1155 Pros, XLVII | ch'è peggio, impallidire, borbottare, tremare. S'io empiessi 1156 Pros, LVII | con la vicina; e Giudizio borbottava fra denti, tanto che furono 1157 Pros, LXVI | faci~L'arte cambiolla. Un borïoso cero~Ornato d'oro e di ben 1158 Pros, XXXVI | degli atti, è stata questa borra, questo vento, e vano riempimento 1159 Pros, LXXIII | apparecchiate quelle mani e quelle borse nelle quali dee entrare. 1160 Pros, XXXII | mascherate di ninfe, di deità boscherecce e di altro; e in tutti i 1161 Pros, LXXI | uscirono fuori di certi boschetti non so quali bestie domestiche, 1162 Pros, XXVI | com'esse, e metti mano ai bossoletti delle manteche e de' lisci, 1163 Pros, XXXVII | naturali. Quivi non c'è bossoli, non lisci, non manteche. 1164 Pros, XXXVIII | divenuto nel viso pallido come bossolo, ed ogni mio atto palesava 1165 Pros, XLII | bicchieri; di si spillavano botticelli e prendevansi fiaschetti, 1166 Pros, XX | chiaro: mettilo in pulite bottiglie e con diligenza turate, 1167 Pros, LI | devozione: egli ha sciolto i bracchi, è uscito del seminato, 1168 Pros, XLV | figliuol pezzato come un bracco. Oh! va, e dì' a costui 1169 Pros, XLIV | vivere da stesso. Que' brachierai de' nostri maggiori aveano 1170 Pros, XVIII | vento o dalla gragnuola; ora brama la pioggia e ora il buon 1171 Pros, V | per privata utilità non bramar dieta e digiuno comune. 1172 Pros, XXVI | quella rettorica da te tanto bramata. Essa intanto sopra la sommità 1173 Pros, XXVI | pensa di esser giunto dove bramavi; e senza ostacolo, se ubbidisci 1174 Pros, LXXI | venirne al fatto.~Che ognuno brami quello che non può aver 1175 Pros, LXXX | gratitudine ripieno, e sempre più bramoso di non essere inutile in 1176 Pros, LIV | e finalmente gli pose la branca addosso, e non lo lasciò 1177 Pros, XX | campo, fa tuo conto, una brancata per decina di noci o per 1178 Pros, XXVII | di lui, ne avrei un buon branco da nominare in questo luogo, 1179 Pros, XXV | e l'opera di Agave, gli brancò il libro e squarciollo, 1180 Pros, LXXI | vedea più punto, e andava brancolando, già divenuto cieco. Se 1181 Pros, LXXIII | fra tante delizie della Brenta e del Terraglio, io non 1182 Pros, LXXX | al Publico.~ ~Excursusque breves tenta~Virg. Georg, lib. 1183 Pros, LVI | defunto vivo.~ ~Omnia humana brevia et caduca sunt, infiniti~ 1184 Pros, LXIV | Sulla brevità degli Stili~ ~Brevis esse laboro,~Obscurus fio.~ 1185 Pros, XV | particolare di scriverle brevissime e in una maniera, che io 1186 Pros, LXIV | credono di essere stati brevissimi. Biasimavano cotesti tali 1187 Pros, LXXII | Gli amici miei erano una brigatella di galantuomini che andavano 1188 Pros, LXIV | ristretti, saporiti. Ogni cosa brilla in quelle loro parole, tutto 1189 Pros, XIX | sulle muraglie; si fanno brindisi in versi; visi si dipingono 1190 Pros, XXVII | schiera; perché lasciando il Brini capo e maestro di quest' 1191 Pros, IX | misuratamente e con un certo brio mescolato, ch'io ne rimasi 1192 Pros, III | veli damascati, de' veli broccati, di seta e filo, o di seta 1193 Pros, XXXV | un cucchiajo d'argento di brodo in una scodella di porcellana. - 1194 Pros, XI | capelli tutti arruffati, brontolando le si spiccarono da e 1195 Pros, XXXV | fracasso e lo intruono.~Il Bronzino.~ ~Sia natura, o educazione, 1196 Pros, XIII | della filosofia, di Giacomo Bruchero, T. IV, P. I, pag. 574 e 1197 Pros, I | bella o brutta, bianca o bruna; perch'ella avea tutte queste 1198 Pros, LXXII | vedete poi di un colore brunetto, giallognolo, traente alla 1199 Pros, XLVIII | mirerà come le quadra bene il bruno arrecatole quel per la 1200 Pros, XXXVIII | porvi mente, o talora con sì brusche occhiate lo rimirava, che 1201 Pros, LXIV | nella materia; sempre è brusco, sempre conciso nell'argomento 1202 Pros, I | giovane o vecchia, bella o brutta, bianca o bruna; perch'ella 1203 Pros, XXIX | facciano le parrucche di bubole8. Da tutte queste cose si 1204 Pros, XXII | quel gran fatto di domare Bucefalo: fu egli perciò altro che 1205 Pros, LXI | disgrazia, incominciò a bucinare agli orecchi di uno, che 1206 Pros, LXXII | di fuori, ma non trovino buco da penetrarvi dentro! E 1207 Pros, LXVIII | vi si è fatto dentro un bucolino, guizzano fuori tutti l' 1208 Pros, XLIV | mensa, e far servire le sue budella alla gloria del vincitore 1209 Pros, LXXIII | cuoce un poco di carne di bue ed una pollastra, e non 1210 Pros, XXV | dappoichè ti lasci, come un bufolo, menar pel naso e credi 1211 Pros, LXXVIII | LXXVIII.~ ~Sul Buongusto poetico.~ ~Nec studium sine 1212 Pros, LXXI | rive. Io veggo parecchi burchielli molto ben ripieni di masserizie 1213 Pros, XXVII | scrittore di commedie, per burlarsi e far ridere gli Ateniesi 1214 Pros, LXXV | conoscerò se il signor Velluto burlavano, quando dicevano, con quegli 1215 Pros, XXVII | campo ch'è questo allo stile burlesco, e se egli si può motteggiare 1216 Pros, XLIV | collo in qualche fogna o burratto, mi disse che no; ma che 1217 Pros, LXXV | Solchi, fossati, foreste, burroni,~Vanghe, zappe, rastrelli, 1218 Pros, VI | andava fuori, altro che per buscare qual cosa; e dove non vedea 1219 Pros, XXXVIII | inestricabili trame l'accusa per buscarsi l'illecito guadagno, s'io 1220 Pros, LXXIII | infreddassi di modo che ne buscassi una malattia; e, in iscambio 1221 Pros, LV | persona viva.~Dante, Inf. c. I.~ ~ ~Passeggiando ne' 1222 Pros, XV | mille dolcezze. Infine, io caccerei fuori dal genere epistolare 1223 Pros, XLVIII | pensieri che vengono, e li cacciano fuori come ne vanno. Si 1224 Pros, XXV | ebbero sì a sdegno, che ne lo cacciarono fuori del teatro colle sferzate. 1225 Pros, LXXV | uomini spalancava le gole, e cacciava fuori altissime strida di 1226 Pros, LIV | gagliardo di lui, se lo cacciò tra que' suoi molti filari 1227 Pros, XVI | avvezza l'orecchio alle cadenze del suono, la gamba, il 1228 Pros, XVIII | guardasi molto bene di cader in errore la seconda volta. 1229 Pros, LXXVII | venir finimondo? che ti cadessero addosso le stelle? che gli 1230 Pros, XIII | persuadersi di quelle cose che cadono sotto l'umano giudizio, 1231 Pros, LVI | Omnia humana brevia et caduca sunt, infiniti~temporis 1232 Pros, LVI | terrene cose brevi sono e caduche,~e ninna parte occupano 1233 Pros, XLIX | stento, e pare che il mondo caggia loro addosso quando debbono 1234 Pros, XLI | nell'acqua, comechè le non caggiano sotto gli occhi nostri, 1235 Pros, I | di un tedio mortale. Per cagion mia si trovano le cose nuove: 1236 Pros, XXVII | la quale è difetto che cagiona difformità senza dolore, 1237 Pros, XXV | che tratti al suono molti cagnacci insieme, lo fecero a pezzi. 1238 Pros, XXV | a dire che cotesti tuoi cagnotti e adulatori non solo ti 1239 Pros, LXXVII | peschiera e di ogni uomo. Cala un'altra volta l'amo, gli 1240 Pros, XLVIII | luogo, e principalmente ne' calamai, dove si ravviluppano nelle 1241 Pros, LXXII | rosignuoli e delle più dilicate calandre; e s'ella stordisce tutti 1242 Pros, LVII | parlò del crescere e del calare dell'acqua, delle nature 1243 Pros, LV | uomo potessi chiamare che calasse il ponte o per preghiera 1244 Pros, IV | nuvole degli uccelli che si calavano, e si udiva un festivo schiamazzo 1245 Pros, LXX | a cavare la terra, dove calcando col piede sulla vanga, come 1246 Pros, LXXVIII | scena Agamennone, Achille, Calcante, i Greci. La passione della 1247 Pros, VI | come se alcuno gliel'avesse calcata dietro co' piedi. Ma mentre 1248 Pros, LXXIV | lavorati, con un cappellino calcato in capo, e con una faccia 1249 Pros, XXXIII | balzò giù dal cielo con un calcio, ond'ella, rovinando giù, 1250 Pros, LXIX | ho mai fatto sopra ciò i calcoli miei per timore, vedendo 1251 Pros, XLII | infilzare, fuoco accendere, caldaje e pajuoli bollire. In un' 1252 Pros, XLI | correva dietro, pregandola caldamente che seco si rimanesse; ma 1253 Pros, L | fare, e per lo più sono più caldi e fervorosi ragionatori 1254 Pros, XLIII | viaggio prospero. - Entro nel calesso; e non sarò andato oltre 1255 Pros, L | e sembrano Arabi, o di Calicutte.~Ma quello di che più si 1256 Pros, XLVII | abbi sospettato che sia di calida o di fredda qualità, e nocivo 1257 Pros, XXV | Tegeti delle spoglie del calidonio cinghiale, i Tebani dell' 1258 Pros, LXI | cui lingua si sgombra ogni caligine e nebbia che offusca gli 1259 Pros, LIV | perducite ad me, qui per calles et pene~invias rupes domi 1260 Pros, LXXV | abbiano ad essere indurate da' calli, e che quel delicato avorio 1261 Pros, LXI | innocenza sua liberata dalla calunnia; la quale per opere della 1262 Pros, XXXVIII | suoi ben trascorsi anni, calunniando a torto un suo congiunto; 1263 Pros, XXV | altro uso farne, che un calvo del comperar pettine, un 1264 Pros, LIV | tu che tu dei andar col calzar del piombo, e procurare 1265 Pros, XXVI | scarpetta sicionia, che con calzaretto bianco è più vistosa; molti 1266 Pros, XXV | oltre a ciò con attillate calzette volea sempre vedersi ornati 1267 Pros, XXIX | impazzava più a voler variare, a cambiar lo stato suo, a voler salir 1268 Pros, I | vederla di tempo in tempo a cambiarsi. La veste sua era di più 1269 Pros, LXX | bene l'uno e l'altra se cambiassimo abitazione. - Il Ragno fu 1270 Pros, LXXIV | scorgere uomini e donne cambiati di aspetto, e forse ti farai 1271 Pros, LXXIII | forse avvenire ch'io avessi cambiato condizione? Quante voglie 1272 Pros, LXXII | Ma vedendo ch'egli non cambiava faccia, e parea più che 1273 Pros, LXII | i lati. Ogni giorno misi cambieranno gli ascoltatori: oggi canterò 1274 Pros, LXXII | fossero stati alquanti giorni cambierebbero ragionamento e direbbero: 1275 Pros, LXXX | della terra; vadasi, e si cambino l'erbe e le piante selvagge 1276 Pros, LXVI | cera. In varie faci~L'arte cambiolla. Un borïoso cero~Ornato 1277 Pros, XLII | avessi voluto. In tutte le camere vedeansi libri di ogni qualità 1278 Pros, XLVIII | animo, tutta la testa. Il cameriere le annunzia che vengono 1279 Pros, LXIII | tua, quando anche avessi camerieri, staffieri, lacchè e ogni 1280 Pros, LXXV | materasso e di mezza dozzina di camicie, che avendo prima a nascere 1281 Pros, XLVII | dubitare che fra le migliaja di camini, uno te ne cadesse addosso, 1282 Pros, XLIV | boria, a divenire come i cammelli, le sacca, le valige e l' 1283 Pros, XXV | accadesse, se col capo alto camminasti, imitando andare, modi e 1284 Pros, LXXVI | furia che fate, quando avete camminato lungamente. Queste sono 1285 Pros, XXVI | Rettorica legittimamente, se camminerai per quelle, come coloro 1286 Pros, XXVI | quel che abbisogna mentre cammini, e parte avvisandoti prima 1287 Pros, XLVII | e a far descrizioni di campagne innondate, come se tutto 1288 Pros, LXIV | chi suona sempre la stessa campana? Quanto è a me, sono di 1289 Pros, LV | fruste, di cornetti e di campanelli qui convenire da ogni parte; 1290 Pros, XXXIX | grossolane, suona, come dire, un campanelluzzo, e la chiama a sé. Ella, 1291 Pros, LV | dall'alto, entrava in un canaletto, e quivi scorrendo limpido 1292 Pros, LXIII | sedie soffici, di lunghi canapè, in un altro luogo, se non 1293 Pros, XLVI | concordanze, tropi e altri cancheri che divorano la giovinezza 1294 Pros, LIII | dei Veneziani, in quelle candide anime che per la loro sottilità 1295 Pros, LXXV | cilestri appariscono tutti candore e semplicità, e pare che 1296 Pros, VI | furono presentate in un canestro due dozzine di ostriche 1297 Pros, XIII | quali poi con facilità si cangiano in ispiriti detti forti.~ 1298 Pros, LV | colori, che formavano un cangiante, il quale sfuggiva sì agli 1299 Pros, XXXII | letticciuolo che parea un canile.~La mattina i due compagni 1300 Pros, XLII | rifiatare entrava per le canne un'aria piena di tanta salute, 1301 Pros, XXI | degli odori, che in fine la cannella e i gherofani non pizzicano 1302 Pros, XXX | sughi per la gola, o con un cannellino per segrete parti, quello 1303 Pros, XVIII | pratici esploratori con certi cannocchiali di sì acuta forza, che passano 1304 Pros, XVII | dove vedrete salci, alni, cannucce o erba molto alta e verde; 1305 Pros, LXXII | giudica omaggio e tributo. Un canovaccio prende nelle sue mani figura 1306 Pros, LXVIII | se vi fosse modo da poter cansarle, per rompere qualche maglia. 1307 Pros, XIX | dipingono co' carboni; si canta quanto esce della gola; 1308 Pros, XXVII | eccellente lira di Apollo e le cantanti Muse, ch'è con bella voce 1309 Pros, LXIX | credendomi di far bene, a cantar per le vie qualche buon 1310 Pros, XXVI | Quando non vi ha più cosa da cantarla, se tu chiamerai giudici 1311 Pros, LXV | che vennero ne' miei versi cantati, i quali verranno in ogni 1312 Pros, XXIV | quelli il poema di Dante, cantato per le vie allora fin da' 1313 Pros, XXVI | dalla cicala le api, e da' cantatori a coro coloro che intuonano.~ 1314 Pros, XXVI | passo, quell'andare, quel canterellare, quella pianella, e quel 1315 Pros, XVIII | parlava da a , e talora canterellava così fra denti, il quale, 1316 Pros, LXII | cambieranno gli ascoltatori: oggi canterò a cento, domani ad altri 1317 Pros, VI | mascheratosi contraffacea il cantimbanco o venditore di bagattelle, 1318 Pros, LXIX | greppo a sedere un uomo canuto con una prolissa barba, 1319 Pros, XXXI | spiccando nell'ultima agonia una canzonetta. Altri in più guise vestiti, 1320 Pros, LIII | spiega il Petrarca nel suo Canzoniere, e con quanta nobiltà! Egli 1321 Pros, XLVI | vi vedea molti fioriti e capaci giovani, i quali studiavano 1322 Pros, XIV | lo traeva fuori della sua capannetta, e gli faceva godere i primi 1323 Pros, XXVIII | tempo diventa una bestia, un caparbio, un disutilaccio, anzi nocivo 1324 Pros, XLI | capo, e s'aggiungono alla capellatura; e così dite de' nervi, 1325 Pros, XI | meritato la prigione o il capestro: queste buone femmine hanno 1326 Pros, XLV | una, e che dee succiare il capezzolo all'altra. E tuttavia la 1327 Pros, LXXVII | mari piscem meum?~Quos cum capio, si quidem cepi, mei sunt,~ 1328 Pros, LXXVII | mani. Allora solamente può capire di che qualità sieno. Qual 1329 Pros, XXVI | principalmente corta, da capirvi anche i cavalli, e che piacevolmente 1330 Pros, LII | legni condotti a porto, capitani, soldati, mercatanti, ricchi 1331 Pros, LXXVII | pesci se prima non gli sono capitati alle mani. Allora solamente 1332 Pros, XXXVIII | niun altro forestiero è qui capitato, e sappi che solamente a 1333 Pros, XXXVIII | esso sperienza di quanti mi capitavano alle mani. Intanto fu pubblicato 1334 Pros, XVIII | fattura de' pilastri, e per capitello di sopra portavano una specie 1335 Pros, LXVII | più grasso tordo che mi cápiti alle mani. Fino a qui vi 1336 Pros, XXXIV | e gradi; e hanno i loro capitoli e le loro proprie divisioni, 1337 Pros, LXXIV | trapunto lavorati, con un cappellino calcato in capo, e con una 1338 Pros, LXXII | Le penne delle oche e de' capponi, con le quali si adorna 1339 Pros, III | ancora coperti di pelle di capra e unti di grasso, come gli 1340 Pros, LIV | starsi continuo con istatue o caprette. E se sono dabbene, puoi 1341 Pros, XIV | le signore, ma dalle più capricciose ballerine che facciano in 1342 Pros, LXXI | se ad alcuno venisse il capricco di spiccare un granello 1343 Pros, XIX | in passini delicati, in capriuole trinciate, in elementi attitudini 1344 Pros, LXVIII | lavoro. Pialla, sega, fa capruggini a questo pezzo, a quello, 1345 Pros, XIII | voluptatem afferre possunt, captantes, redundare queat, merito 1346 Pros, LXXIV | corticibus summit horrenda carat.~Virg. Georg.~ ~I coloni 1347 Pros, LV | narrato a una a una i loro caratteri e tutti que' danni che per 1348 Pros, XXVII | occulti tasti de' costumi, e caratterizzare persone difettose e dipingerle 1349 Pros, LIII | che studii nelle passioni caratterizzate da Omero con quella infinita 1350 Pros, VIII | civette la bellezza de' cardellini, le variate penne delle 1351 Pros, XIII | equivoca, s'egli, spezzati i cardini della riverenza dovuta al 1352 Pros, LXXVII | seno materno; i vezzi, le carezze, e tutto quello che fanno 1353 Pros, XXXVII | sempre fiorite, di frutti cariche, e spirano un odore beato; 1354 Pros, V | di oro è a te oltremisura carissimo, e non pensi intanto quanti 1355 Pros, XXXVI | che non vengano da quella caritativa fonte ch'io dico. Se v'ha 1356 Pros, LXXII | quello ch'è limosina delle caritative persone, lo giudica omaggio 1357 Pros, LXXIX | lagrime mie, questi miei carmi.~ ~ ~ 1358 Pros, LI | tocco più volte al tempo del carnevale di vederne alcuna allo specchio 1359 Pros, XXX | la pazzia, la stizza e le carote, e ch'egli avrà voluto fare 1360 Pros, XXVI | della salita, appena andare carponi per difficili e sdrucciolosi 1361 Pros, LV | vedevansi i vendemmiatori che carreggiavano le uve, e poco appresso 1362 Pros, XXXII | continuamente quella benedetta carretta delle faccende.~ ~ ~ ~ 1363 Pros, XXIX | dire che vi fossero argani, carrucole, e altri ordegni che più 1364 Pros, XXV | di pelle gli copri, o di cartepecore, come se n'avessi a trar 1365 Pros, XXXV | come per usanza cotidiana, casalinga, senza un pensiero al mondo. 1366 Pros, LXIII | quel continuo aggiramento cascano dall'alto di qua e di ; 1367 Pros, XLVIII | tanto piena l'aria, che caschino in ogni luogo, e principalmente 1368 Pros, XLI | valore. Edificò per lei un casino sopra un fiume, fece giardini, 1369 Pros, LX | cestellina si chiude in una cassa, il padre prende le chiavi. 1370 Pros, XXV | Perdicca, di Alessandro, di Cassandro e di altri re, le domandò 1371 Pros, XXV | peravventura che sieno dotte le casse de' libri, come quelle che 1372 Pros, XXV | cerusici, i quali si apprestano cassettine di avorio da mettervi le 1373 Pros, XLII | sempre un certo affanno nel casso, e uno scapito nelle ginocchia 1374 Pros, LXXV | grossi figliuoloni~Dalla casta unïon di questi duoi.~La 1375 Pros, LXXI | Egli mi par già di vedere i castaldi, avvisati per lettera dell' 1376 Pros, LXVI | nascimento allevata fra le caste braccia della sapiente Minerva. 1377 Pros, XXVIII | con le apparenze de' suoi castelli in aria, per ingannarci, 1378 Pros, XXXV | bocca prudenza, temperanza, castità e altre buone cose; tanto 1379 Pros, LXXII | Di buoi, di pecore, di castrati non me ne curo; di seminare, 1380 Pros, LXXIII | prestando orecchio alle casuali parole altrui, era quel 1381 Pros, LXXIV | tuo soggiorno le tane e le catapecchie. Chi è nemico dell'umanità 1382 Pros, I | tossa ad assalire.~Onde il catarro tanto e tanto ingrossa,~ 1383 Pros, XIII | religione qualche cosa più del catechismo. La idea de' dizionarj universali 1384 Pros, LXVI | nell'altra a guisa di una catenella; ma tanto invisibile, che 1385 Pros, XXXVII | convenga ed ha in mano quelle catenuzze d'oro; quegli è Amore, ufficiale 1386 Pros, LXXI | cima del dito mignolo, le cateratte svanirono, e vidi ch'io 1387 Pros, XLV | donne qual Giovanna, qual Caterina, qual Margherita: per altro 1388 Pros, XXXII | manna. All'incontro certi Catoni vorrebbero che non si uscisse 1389 Pros, XXXVII | gli pare un sogno e cosa cattedratica, non da mondo. Finalmente 1390 Pros, XXVII | sferza; e con quel tuono cattedratico ci fanno fuggir mille miglia 1391 Pros, XIII | illustri, non solamente tra i Cattolici, ma eziandio tra gli eterodossi, 1392 Pros, XXVI | rovinando per lo più la causa, e promettendo agli sciocchi 1393 Pros, XXVI | vestir male; che non si può causarsi da ciò, perchè senza questo 1394 Pros, XXVI | volere, vincitore sarai nelle cause, la moltitudine delle genti 1395 Pros, XIII | il Dizionario del Bayle cautamente, che bisogna saper di quello 1396 Pros, LXXIII | giudizioso, e giuoca con tanta cautela e artifizio che non potrebbe 1397 Pros, XIII | che il leggitore, se non è cauto e illuminato, facilmente 1398 Pros, LXXIII | noverai i ducati miei, indi la cavai un'altra volta senza trarneli 1399 Pros, XXVI | sopra un coccodrillo o un caval marino, come rappresentanlo 1400 Pros, XLIX | a' sett'anni, lo facevano cavalcare e andare a caccia fino a' 1401 Pros, XXIV | con Amadis di Gaula, col cavaliere Splandiano, con don Rogello 1402 Pros, XXII | alla caccia e agli esercizj cavallereschi; ma che una volta invitato 1403 Pros, XXV | altro che non sappia che sia cavallerizza; se il primo si prenderà 1404 Pros, XXIX | la maraviglia del mondo, cavamenti di laghi, che oltrepassano 1405 Pros, XLIX | mai si arrischiarono di cavarla fuori di , ma la guardano 1406 Pros, LXXIII | corpo, che non ho potuto cavarmele mai ancora? Se io ho ad 1407 Pros, XXI | sia conceduto il modo da cavarsele; ma non saprei però qual 1408 Pros, LXXVI | avreste detto che la ne cavasse fuori piombo; e come se 1409 Pros, LXI | ond'egli entrò subito nella caverna, ed ella ritornò colà d' 1410 Pros, XV | raccomandare chi meriterebbe una cavezza: in somma, in tutte le altre 1411 Pros, LXVIII | anni di sua testa e con le cavezzine in sul collo, entrando in 1412 Pros, LXV | tonache e mantelletti di caviale e di aringhe.~ ~ ~ 1413 Pros, LXXVII | urto alla funicella, la caviamo fuori, e guardiamo di subito 1414 Pros, V | fame aggravato aggiri con cavilli, fingi di volerlo mandare 1415 Pros, XLII | cortile arrecavano agnellini, cavretti, polli: villanelle con cestelline 1416 Pros, LXXV | scambietti e a gambettare come cavriuoli, innalzandosi di tempo in 1417 Pros, XXVI | Prima però, come già fece Cebete, io ti voglio far con le 1418 Pros, LXXII | alla difesa, e converrà che ceda il cuor suo al parlatore. 1419 Pros, XXX | canna d'Esopo, la quale cedendo al gran soffiare del vento, 1420 Pros, LXX | palagi e che tu mi dovresti cedere le abitazioni più grandi. - 1421 Pros, LXXI | aria le loro verdi fronde i cedri, gli aranci, e spargono 1422 Pros, XXV | tondi, o con zafferano e cedro gli tingi, o di pelle gli 1423 Pros, LIV | venne all'insù nuotando un cefalo, il quale per caso abbattutosi 1424 Pros, XXXV | condotto; di che m'avvidi al ceffo che gli faceano parlandogli 1425 Pros, XXV | egli è cosa più facile il celare sotto ad un braccio cinque 1426 Pros, LXVIII | tempo in tempo, andammo celatamente depredando qua fanciulli, 1427 Pros, LXXV | in qua che si dovessero celebrar le nozze negli ultimi giorni 1428 Pros, LXXV | Rabbujato che le fossero celebrate secondo la usanza con alquanti 1429 Pros, LXXIV | intelletti, celebre pe' suoi celebratissimi figliuoli. Annojatosi di 1430 Pros, LXXIV | patria di sagaci intelletti, celebre pe' suoi celebratissimi 1431 Pros, LXII | de' Persiani, quegli che celebrò in libri le vittorie de' 1432 Pros, XXVI | stati più veloci, non colla celerità ci avete vinti, ma per avere 1433 Pros, LXVI | è impossibile che il suo celestiale ragionamento possa essere 1434 Pros, LXIX | alcuno che questo sogno celi in varj segreti; e chi 1435 Pros, LXVIII | tempo in tempo uscire delle cellette loro i fanciulli e passare 1436 Pros, XXV | in città di giorno, la si celò in seno fra le vesti, e 1437 Pros, XXXII | dov'ella a pena ebbe di che cenare, e un letticciuolo che parea 1438 Pros, LXIII | per modo che, se di a cencinquant'anni i discendenti del benefattore 1439 Pros, XXXI | nocchi delle dita apparenti; cenciosa come un accattapane, col 1440 Pros, XXXV | scarnato, con un colorito di cenere, d'aria malinconica, ma 1441 Pros, XIII | che siasi perduta o fra le ceneri della biblioteca de' Tolomei, 1442 Pros, XLIII | certi nugolonacci neri, cenerognoli, da' quali esce un acuto 1443 Pros, XVIII | Via degli oziosi, Via de' censori, Via degl'ipocondriaci, 1444 Pros, LIV | foglio con intenzione di censurarlo. Le osservazioni intorno 1445 Pros, LIV | fatto vedere che son uomo da censurarti, bell'umore? Che, ti credevi 1446 Pros, LV | la vita mia ora che vengo censurato dal mondo. Io non ho altro 1447 Pros, LIV | mi venne in mente che le censure e le difese non hanno mai 1448 Pros, XXV | tessalo della generazione de' Centauri, e segnato col marchio della 1449 Pros, LXXIII | oltrepassavano ora le tre centinaja fra oro e argento, e li 1450 Pros, XIII | interamente cavato dal suo centro, e ha voluto metter la mano 1451 Pros, LXXVII | Quos cum capio, si quidem cepi, mei sunt,~habeo pro meis.~ 1452 Pros, I | sciocco e strano,~Chè da lunge cercai tanta ricchezza!~Io l'avea 1453 Pros, LVII | usciti dal primo albergo e cercandone un nuovo, eccoti che per 1454 Pros, I | e si può dire in mano:~Cercarla altrove fu poca saviezza. -~ 1455 Pros, XLII | scambiarono opinione, e la cercarono per vie così strane e così 1456 Pros, XXX | tranquillità che fu sì lungamente cercata da' più sottili ingegni 1457 Pros, LXXX | anni servito. Io ho inoltre cercato in più luoghi di ravvivare 1458 Pros, VI | Verrò qualche altro ; cercherò nuove cose; ma così sarà 1459 Pros, LXVIII | ogni modo di tempo in tempo cerchiamo di sfuggire da queste lodevoli 1460 Pros, LXI | intorno si cominciò a fare cerchiellini, soffiando Malizia nel cuore 1461 Pros, XXIV | presentano, quali imitazioni cerchino per dilettare maggiormente, 1462 Pros, XV | di un modello, gentili, cerimoniose, vestite come dire da festa, 1463 Pros, LXVI | arte cambiolla. Un borïoso cero~Ornato d'oro e di ben pinte 1464 Pros, LXXIV | saltello, grido, corro a' cerretani, a pulcinella, tengo a ciance 1465 Pros, VI | VI~ ~Sogno sopra un Cerretano che facea giuocare parecchie 1466 Pros, XXX | avergli cari, poich'essi ne certificano d'una convalescenza universale.~ ~ ~ ~ 1467 Pros, LXXVI | sofistici per istemperare le cervella del prossimo, ma vôto affatto 1468 Pros, XXXVIII | apparire quello che non è. Il cervellaccio cattivo e guasto forma pensieri 1469 Pros, XIII | inavvertenza dei soldati di Cesare, o fra le rovine del palazzo 1470 Pros, XIII | fra le rovine del palazzo cesareo in Roma, o fra i codici 1471 Pros, LV | assicurava di nuovo; ma non cessando noi di andare, quantunque 1472 Pros, XXIX | di cuffie, le quali non cessano mai, e mostrano che ancora 1473 Pros, LXXIX | sì liete parti;~ perciò cessar io posso d'amarti,~Chè a 1474 Pros, LXXVIII | che il Nume ha fatta già cessare la pestilenza. Così andando 1475 Pros, LXXVIII | qual modo la pestilenza cessasse, qual riparo potessero ritrovare 1476 Pros, LXIII | paese ritrovata. Oggidì è cessata questa occorrenza. Quasi 1477 Pros, XLII | tua amica, tu non hai però cessato giammai di seguirmi e di 1478 Pros, XXVIII | tu che per essere desto cessino le tue fallaci immaginazioni? 1479 Pros, XLII | cavretti, polli: villanelle con cestelline d'uova, con canestretti 1480 | ché 1481 | checché 1482 Pros, XXVI | di tutt'i retori, come a Cherefonte, che glielo richiedeva, 1483 Pros, XLI | fanciulla, ed essere la più cheta e fortunata Fata di tutto 1484 Pros, XXXIV | inteso, stridere atroce, chetarsi a un tratto. Con movimenti 1485 Pros, XXXVIII | tempo il mare di sotto, e chetatisi tutti i maligni venti, un 1486 Pros, XLV | al nome del cielo, e sta cheto come olio nel vase, che 1487 Pros, XXXV | de' piedi. - In tal guisa chiacchierando giungemmo ad un uscio illuminato 1488 Pros, XLVIII | che ognuno si conforti a chiacchierare; e questo è indizio ch'entra 1489 Pros, XXXV | tutti gli fecero festa, chiamandolo a nome, principalmente le 1490 Pros, L | so in qual forma io debba chiamarli; ma sono uomini che fanno 1491 Pros, XXIII | non vi fosse macola, sì lo chiamarono a e gli dissero: Lingua 1492 Pros, VII | meriti di essere ricordata.~Chiamasi questo modo da' suoi inventori 1493 Pros, XXIII | preveduto. Di che Giove, chiamatolo a di nuovo, gli disse: 1494 Pros, XLII | strane e così nuove, che si chiamavano filosofi fino coloro che 1495 Pros, XXVI | cosa da cantarla, se tu chiamerai giudici con una certa galanteria 1496 Pros, XLI | moglie, ch'io al presente chiamerò la Fata dell'Avversità. 1497 Pros, III | capriccio e volubilità; ma la chiamino come vogliono, essa è grandissimo 1498 Pros, XXVI | ecco che prima io non mi chiamo più Fotino, come soleva, 1499 Pros, LXXIV | vezzosa Bettina, la strepitosa Chiara, e fo mille altre coserelle 1500 Pros, LXXX | con quella o facondia o chiarezza che avrei voluto. Egli è 1501 Pros, XXXV | biquadri, o bimolli, o altra chiave;~Ma il lor suggetto è il


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