1-ammae | ammal-bagag | bagal-chiav | chicc-costu | cotal-dovet | dovev-fritt | friul-incor | incre-levat | lever-mostr | motib-penur | percu-quere | queri-ritor | ritra-servi | servu-strin | strio-umori | uncin-°
grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
2002 Pros, XXIV | i paesi sono dipinti in cotali opere, e vi si veggono,
2003 Pros, LXXVII | E perchè ci ha ad essere cotanta diversità di buona e di
2004 Pros, XLI | somigliano a' capelli, vanno alla cotenna del capo, e s'aggiungono
2005 Pros, LXXV | che la povera Taddea ne fu cotta fracida; onde il putto la
2006 Pros, LXXVI | se l'avesse avuto i piè cotti; ed io fra il guardar così
2007 Pros, LXVII | ti dirà quello che gli cova nell'animo. - I ringraziamenti
2008 Pros, LXVII | quello che di dentro vi covasse. - Sia come tu vuoi, gli
2009 Pros, VIII | delle madri che aveano covate le ova dond'erano usciti;
2010 Pros, XXII | perciò altro che miglior cozzone che gli altri suoi mozzi
2011 Pros, XXVI | vecchia bottega di Egesia, di Cratete e di quell'Isolano, stretti,
2012 Pros, LXXV | polpe, e buon sangue le crea.~Vermiglia è quando a letto
2013 Pros, LXIII | che abbia la facoltà di creare e d'inventare qualche bella
2014 Pros, XXXIX | sua bella cognizione, e creasse una dolce armonia nel vivere
2015 Pros, LXVI | capo si aggirano, furono create per te; che questa terra
2016 Pros, XIX | dire ch'essa sia un uovo creativo della danza, della poesia,
2017 Pros, XXX | di spensierato, di mal creato, o peggio; tanto che la
2018 Pros, XIII | riforma, perchè volle essere creatore di empietà che sono avute
2019 Pros, XLI | più belle e più compiute creature che mai uscissero di mano
2020 Pros, LXI | a cianciare; e tanto più crebbe la festa fra loro, quando
2021 Pros, LIV | per sua mala ventura, che crebbero un giorno le acque a cagione
2022 Pros, LXXII | di noi a questo nome, e credemmo ch'egli scherzasse; ma il
2023 Pros, XXV | capo questo capriccio e credendolo, non vi era alcuno che non
2024 Pros, LXIX | ora questo, ora quello, e, credendomi di far bene, a cantar per
2025 Pros, XXX | che sendo tu infermo, e credendoti d'essere intero, se' mentalmente
2026 Pros, XVI | quale ha per fondamento di credenza il dover essere schernito
2027 Pros, LXIX | foglio.~ ~ ~Annotazione.~ ~Crederà alcuno che questo sogno
2028 Pros, XXVI | montagna, nel principio crederai impossibile l'andar su,
2029 Pros, LIV | Olimpiade è dovuto". Io non crederei che un vincitore quale Alessandro
2030 Pros, XXVIII | speranza ch'è questa di poter credermi specchio; mentre che vi
2031 Pros, XIII | sufficiente misura, con cui dee credersi a' critici. Le nostre ipotesi
2032 Pros, XXV | Io ti direi nol fare, se credessi di poterti far cambiare
2033 Pros, LXXV | intorno i bicchieri; non credeste già certi bicchierini abortiti
2034 Pros, LIV | censurarti, bell'umore? Che, ti credevi tu, che io te l'avessi a
2035 Pros, XLI | soggetto alla furia de' creditori. Ebbe ricorso a coloro ch'
2036 Pros, LV | fuor di que' fori da lui creduti occhi, è quella dottrina
2037 Pros, XXX | quasi albero piantato in crepature di terra arida produca a
2038 Pros, XXVI | nominerai abbottinamento, il crepuscolo punta di notte. Talvolta
2039 Pros, LXVIII | abbandonarle mai, perchè le crescano a poco a poco e futtifichino
2040 Pros, LXIII | lingue. Il qual benefizio cresce in doppio, se la storia
2041 Pros, XLIX | cura che quel corpiccino crescesse quanto si potea bello e
2042 Pros, LXV | l'un dì più che l'altro cresceva, nè altro avea in animo
2043 Pros, LXIX | le ciglia? In esse ci è cresciuta la barba? E siamo così pallidi,
2044 Pros, XLIX | le pístole di Cicerone; cresciuti, lasciano quella lingua
2045 Pros, XX | di lana, nè di piuma, di crini o di altro pelo, ma di aria,
2046 Pros, XLII | lini coperta, da splendidi cristalli attorniata, pieni di squisiti
2047 Pros, XXXVIII | non fosse coperto da un cristallo, acciocchè ognuno potesse
2048 Pros, XIII | della critica colle cose criticate.~Egli è vero che l'autore
2049 Pros, LXXI | fosti. - Cominciarono a crollare i rami di quella, non altrimenti
2050 Pros, XLVIII | disordini di quelli che danno il crollo al temperamento dell'uomo,
2051 Pros, LXXVII | non so in qual modo, mi si crollò di sotto a' piedi il pavimento,
2052 Pros, XLI | Quello che di lui fosse, la cronaca nol dice per ora; ma ritorna
2053 Pros, LX | Favola.~ ~Narrano le antiche cronache ch'egli fu già in Portogallo
2054 Pros, LXXIV | che bene stesse; tanto lo crucciava la tardanza che facevano.
2055 Pros, XXXVIII | effetto?~ ~Sbattuto da un crudelissimo soffiare di venti contrarj,
2056 Pros, XIII | il bene di Giurio; e poi crudelmente lo assalisce, lo morde e
2057 Pros, XXVI | scherzanti fanciullini, chiamati cubiti dagli Egiziani; tali intorno
2058 Pros, LXXV | lei, e si diede di mano a' cucchiai da tutti i lati con tanta
2059 Pros, XXXV | non ho bevuto altro che un cucchiajo d'argento di brodo in una
2060 Pros, XIX | salario a chi spenda, a chi cucini, a chi serva. In casa ci
2061 Pros, LIV | aggrapparsi su per li più alti cucuzzoli de' monti, e a pascer le
2062 Pros, LXVI | aperto il suo finestrino sul cucuzzolo dell'Olimpo, deliberò di
2063 Pros, LXVIII | inaequalis est,~et a peculiari cujusquam pendet ingenio; leges~autem
2064 Pros, XLV | ho veduto più volte nella culla un fanciullino nato allora
2065 | cum
2066 Pros, LXXIII | Una femminetta friulana mi cuoce un poco di carne di bue
2067 Pros, XIV | e quando soverchiamente cuocevano, lo ricopriva, e a tempo
2068 Pros, XXVI | arrandellare, e per sole adoprerai cuocitura celeste, e l'arra nominerai
2069 Pros, XIII | qui ex iis solis sapere cupiunt. Ecco dunque il primo principio
2070 Pros, LXXIII | Uscii del Ridotto, e nulla curandomi più nè di freddo, nè di
2071 Pros, LXVIII | ci sarebbe uno, che non curandosi di altro che di mettere
2072 Pros, XXXIV | cenno aperto ad alcuno, o curarmi di essere tenuto per un
2073 Pros, LXIX | con parsimonia e di non curarti punto di agi e di abbondanza
2074 Pros, LXIV | avendola per infingardaggine curata mai, atterriscono tutti
2075 Pros, LXXII | acquietarvi l'animo, e non vi curate del restante. -~Dappoichè
2076 Pros, LXVI | prima non si erano punto curati; e si vedea da ogni lato
2077 Pros, LXXVII | essi per breve tempo si curerebbero del fatto mio, come tengono
2078 Pros, I | ci pare muffatto e non lo curiamo; e mentre che scriviamo
2079 Pros, LXXIII | maschio, vuole che non si curino di quel poco che posseggono,
2080 Pros, XXIX | di rimanere spettacolo a' curiosi: ma qual età sarà mai stata
2081 Pros, LXXVI | della stanza mia; ond'io curioso di saper chi fosse, dissi:
2082 Pros, XIV | giudicioso fiore, e non si curò di essere troncato da quelle
2083 Pros, LIV | pecora agere consueverint.~Q. Curt. lib. VII.~ ~Ognuno di voi
2084 Pros, LIV | leggendo jeri in Quinto Curzio i fatti di Alessandro; perchè
2085 Pros, XLVII | tuttavia, se io non saprò custodirmi contro agli assalti del
2086 Pros, XXVI | che si dimena come una cutrettola camminando, che ha testa
2087 Pros, XXVI | modestia di sè: Forse, o dabben giovane, se' tu stato mandato
2088 Pros, XXIV | Leucippe e di Clitofonte, di Dafni e Cloe, e somiglianti pazziuole
2089 Pros, III | delle cordelle, de' veli damascati, de' veli broccati, di seta
2090 Pros, LXXVI | colorita in viso come una rosa damaschina, e l'avesse un'aria di sanità
2091 Pros, LXXII | virum! contempsit omnia, et~damnatis humanae vitae furoribus,
2092 Pros, XIII | Bayle, dice: Nunc plus inde damni, an emolumenti ad lectores
2093 Pros, V | spera più mai; poichè pochi danaruzzi vagliono mobili, vestiti
2094 Pros, LVI | nella furia del camminare dandomi di urto, mi facevano aggirare
2095 Pros, XXVI | inciampare, porgendoti la mano, e dandoti il modo di trovare quel
2096 Pros, XVI | santissime leggi del non danneggiare altrui, s'egli sarà allevato
2097 Pros, XXIX | ereditarie sia più ad esse dannosa che utile. Gli uomini di
2098 Pros, LXXVI | questo uno studio non solo dannoso e ritrovato da certi ingegni
2099 Pros, IX | amico. - E io fra me; oh, danzano così fatti corpi in questa
2100 Pros, XLI | nè d'atti graziosa, sei dappertutto dove ti volgi, dalle avversità
2101 Pros, XLV | vorrestu più cianciare, dappoich'egli avrà empiuti gli orecchi
2102 Pros, XXXVII | sono però tali in sostanza, dappoiche queste a man destra sono
2103 Pros, XXXVII | bene. E sai tu che, bevute dappresso alla fonte, le fanno tremare
2104 Pros, LIV | istarci quieti, che per darci pensieri. Ma io non voglio
2105 Pros, LXXIII | da lei apparecchiato per darlo a cui ella vorrà. Fu tratto
2106 Pros, LXXVII | e parea che non potessi darmi pace; quando, non so in
2107 Pros, LIV | cima, e quando vi siete, datemene il segno con panni bianchi.
2108 Pros, XXXVIII | chiamato il giovane a me, e datogli una grandissima somma d'
2109 Pros, LXXIX | eleganti e giudiziosi poeti. Datosi a queste due applicazioni,
2110 Pros, XXXIII | principale benefattrice e datrice di tante grazie, quante
2111 Pros, XXIX | nomi di spondei, trochei, dattili e asclepiadei, che per non
2112 Pros, XXVI | come dice il proverbio, davvi dentro senza lavarti i piedi,
2113 Pros, LXXV | o Galeno:~Il suo dottor debb'esser Ghirigoro.~Un giovanotto
2114 Pros, XI | estrinseca, se gli fai avere la debita relazione col cuore dell'
2115 Pros, LV | loro, ma solamente la mia debolezza. Perchè esse fanno quello
2116 Pros, XXIV | leggere l'Uomo di qualità, il Decano di Killerina, la vita e
2117 Pros, XXVI | maraviglie grandissime di noi e decantarci e stupirsi e averci in somma
2118 Pros, XLIV | cirimonie, e con anticaglie di decenze e di bella creanza.~ ~ ~ ~
2119 Pros, XIII | divedere una incertezza decisiva de' suoi principj, nei quali
2120 Pros, XXV | squisitamente tanto pel decoro, quanto per la solidità;
2121 Pros, XXX | il mondo sia pervenuto a decrepitezza; e che quasi albero piantato
2122 Pros, XXV | tempio di Bacco, e la lira dedicarono al tempio di Apollo, in
2123 Pros, XXV(5) | Pianta dedicata a Venere. Lo sferza l'autore
2124 Pros, XVIII | pilastri e colonne; i primi dedicati alla guarigione degli uomini,
2125 Pros, LXII | raccomandazione di lettera dedicatoria o di proemio che poco giova,
2126 Pros, XIII | conosciute dipende la fede che deesi prestare all'autore. Premessi
2127 Pros, XXX | Malattia dunque e sanità, a definirle, sono due stati dell'uomo,
2128 Pros, VIII | uccelli esse erano sozze e deformi con quelle piume bige e
2129 Pros, XXIX | semota, suisque~Temporibus defuncta videt, fastidit et odit.~
2130 Pros, LVI | trattansi a questo modo i defunti! E avreste mai avuto in
2131 Pros, XXV | io so bene che le non si degnano di venirti appresso, non
2132 Pros, XXIII | guardava bieco e appena si degnava di dirgli due parole. Ora
2133 Pros, LXVIII | parole, che le veraci. Tu déi sapere ch'io sono quell'
2134 Pros, XXV | la qual cosa se ne andò a Delfo con magnificenza e sontuosità
2135 Pros, LXXX | presi la penna in mano e deliberai di seguire la sua volontà,
2136 Pros, LV | ma non seppi tra me però deliberare affatto s'egli fosse veramente
2137 Pros, LI | dabbene; ma non seppe mai deliberarsi ad eseguire il suo pensamento,
2138 Pros, LXVI | ostinati e sì poco avvezzi alla delicatezza, che tu giureresti di aver
2139 Pros, XIX | gli assetta in passini delicati, in capriuole trinciate,
2140 Pros, LXXIII | e voltatane una in cui delineato era un asso, posivi sopra
2141 Pros, XXIV | tuffati nelle morbidezze e ne' delirj di Venere. Mi basterebbe
2142 Pros, XXVI | è il buono, che per via deliziosissima e principalmente corta,
2143 Pros, LXIII | bottega, ma piuttosto un delizioso spettacolo da teatro con
2144 | delli
2145 Pros, XXV | Bellerofonte le lettere?~Vedendo Demetrio cinico un certo ignorante
2146 Pros, LXVIII | di Tebe. L'uno e l'altro demmo le leggi a diversi paesi,
2147 Pros, LXIX | viene in campo la pensata di Democrito, il quale afferma che i
2148 Pros, XLIX | Veritas in puteo est.~ ~Quando Demócrito disse questa sentenza, volle
2149 Pros, LXVII | ella stata scambiata da Demogorgone in topo, e avendo per lungo
2150 Pros, XXI | il padre non voglia dar denari.~ ~Dissemi uno in una polizza
2151 Pros, I | che in vita ti diei poco denaro:~Or che la morte ho qui
2152 Pros, XLI | prego, carissimi figliuoli, deponete gli odj e lasciate le risse,
2153 Pros, XXXVIII | accogliendolo per isposo, deporre tutta lieta la sua ruvidezza.
2154 Pros, LVII | di Memoria erano quasi in deposito tutte le cose raccolte,
2155 Pros, LXXIII | perchè, prosequire altro; ma deposte le carte sì partì, lasciandomi
2156 Pros, XIII | erudizione, la quale è atta a depravare l'uomo morale e l'uomo civile.
2157 Pros, LXVIII | tempo, andammo celatamente depredando qua fanciulli, colà fanciulle,
2158 Pros, XVIII | molti buoni e cortesi uomini derise e scacciò da sè, prestando
2159 Pros, XXVII | corretti con le beffe e con la derisione. Quando da questi principi;
2160 Pros, XXXII | tranquillità che non possono derivare nè dal solo Piacere, nè
2161 Pros, XIII | dizionarj universali non è derivata dagli antichi, e per quanto
2162 Pros, XIX | sono come da sua origine derivate, perchè fra le mura dell'
2163 Pros, LIII | cosa essa sia, nè donde derivi quell'invasazione che si
2164 Pros, XXVI | Esiodo con un bel dire già lo descrisse, onde non è bisogno ch'io
2165 Pros, XLII | antichi poeti per la Fortuna descritta. Veniva essa in una navicella
2166 Pros, XXVII | costume dell'oratore da lui descritto al parere di tutti, commenda
2167 Pros, LXXVI | dunque quale cominciai a descrivermi, egli mi parve in un súbito
2168 Pros, LV | avviluppato in alti ragionamenti, descriverò quali fossero. Quella ch'
2169 Pros, XLVII | delle tempeste, e a far descrizioni di campagne innondate, come
2170 Pros, XXXIII | ne rimanevano solitarie e deserte. Domani la facea questa
2171 Pros, XXVI | finalmente, passato un lungo deserto, pervenire in Egitto: tanto
2172 Pros, LXXIX | vedessi~Del mio Deluca il desïato aspetto;~Qual se agli orecchi
2173 Pros, III | lode di questo bel tratto, desidera senza avvedersene che muojano
2174 Pros, LVI | popolari; alcuni altri che le desiderano più massicce e di polso.
2175 Pros, LXVI | sono le migliori da essere desiderate. Anzi io voglio che tu medesima
2176 Pros, XXX | chiamarsi beato. Questo desideratissimo mezzo ha nome Convalescenza;
2177 Pros, XXII | se non che l'amico mio desideri che si dica il contrario
2178 Pre | coi sopraddetti vantaggi desideriamo, con quanto abbiam di cuore,
2179 Pros, LXXVII | tu mi creda ancora; anzi desidero che fra te medesimo consideri
2180 Pros, LXVII | bestialità, che quando egli desiderò che gli uomini avessero
2181 Pros, LXXIII | rinchiusa nelle scarselle, tutta desiderosa e ardente di noverare quante
2182 Pros, LXXIV | vedere. - Era l'ora del desinare; troncano i ragionamenti,
2183 Pros, LXXIX | E non mi giova. Di veder desio~Il già lunge da me partito
2184 Pros, LXXIX | dell'ingegno mio, de' miei desiri~Cibo sarete, io scioglierò
2185 Pros, LXI | bella ed amata fanciulla dessero a lei la vittoria; struggevasi
2186 | desso
2187 Pros, XIX | le mura dell'osteria si desta l'entusiasmo di tutte. Quivi
2188 Pros, XXVI | parlar tuo rifiorire, e destano chi ascolta a diritto ed
2189 Pros, XXXII | fine i carboni accesi a destarlo. Le nostre carni consuete
2190 Pros, LXIX | altamente gridando per la via mi destarono, e non vidi più nè Omero,
2191 Pros, III | prova del gran traffico destato dalle femmine, fuorchè la
2192 Pros, XLI | percosse gli orecchi, ond'io destatomi all' improvviso, non potei
2193 Pros, LXVI | questo giovinetto il quale ti desterà alle grandi opere, e metterà
2194 Pros, I | mutabilità e tramutazione destò in me tanta meraviglia,
2195 Pros, XLII | de' convitati, perchè i destri e bene avvezzi servi ad
2196 Pros, LXXIX | te cortese aita! -~Tanto dettai nell'età prima e verde,~
2197 Pros, LXXVIII | sentano quello che tu sentisti dettando? come potresti tu indurli
2198 Pros, XXIV | tutti gli storici, i quali dettano le cose che nascono sotto
2199 Pros, LXXV | sottoscritta dalla Taddea e dettata non so da cui, di questo
2200 Pros, LVI | più che la nebbia; onde dettogli così fra me addio, e augurandogli
2201 Pros, XXXV | amica mia per un braccio, e dettole una parola all'orecchio,
2202 Pros, XXVI | anche dagli sponsali di Deucalione e di Pirra, guida il tuo
2203 Pros, XLII | benissimo che la mia immagine ti deve essere rimasa scolpita dentro.
2204 Pros, XIX | XIX.~ ~L'amore all'osteria devesi noverare tra le belle arti~ ~ ~
2205 Pros, LXIX | sostengon le a Febo alme devote.~Eterna fama poi compensa
2206 Pros, LI | sopra i circostanti per devozione: egli ha sciolto i bracchi,
2207 Pre | ora a quella di sogno, di dialogo, di ragionamento, sa a lungo
2208 Pros, XXXVII | quel seggio di purissimo diamante? Ella è Verità figliuola
2209 Pros, LXX | secondo le forze vostre vi diate ad infastidire i miei nimici.
2210 Pros, LXV | posso altro fare per voi. Diavi il Cielo consolazione e
2211 Pros, X | quella che tace i proprj; e dicane ognuno che vuole, ma io
2212 Pros, XXV | vecchierella forestiera di Larissa, dicendogli la verità, gli trasse questo
2213 Pros, LXIII | di un'improvisa e lunga dicería; e questi anche erano benissimo
2214 Pros, LVI | dalle maligne voci e dalle dicerie di chi punto non mi conobbe?
2215 Pros, LXXVII | questa vita.~ ~Ecquem esse dices in mari piscem meum?~Quos
2216 Pros, LXXVII | quella, avresti giurato che dicevi il vero. Così va quando
2217 Pros, XVI | iscambio di statuti. Per dichiarare con qualche netta comparazione
2218 Pros, LV | pochissimo umor dentro. Dichiaratemi questo segreto, perchè io
2219 Pros, XXIV | che l'altro. Vegnamo alla dichiarazione, che non paresse ch'io farneticassi.
2220 Pros, LXXV | con tutto il rispetto mi dichiaro sua serva fedelissima~ ~
2221 Pros, XXVI | prestaci fede quando ti diciamo che t'insegneremo cose facilissime
2222 Pros, LXXV | anno facendo la pervenne a' diciotto anni; tanto che la ci parea
2223 Pros, LXXII | ho mai ritrovate in altri dicitori. Tutti coloro che fanno
2224 Pros, LXXVI | facendo io al presente, dícovi che sono l'Infingardaggine.
2225 Pros, XLVIII | In pertusum ingerimus dicta dolium.~Plaut.~ ~Mettiamo
2226 Pros, XXIII | indugiare altro, Giove gli diè bando giù dal cielo e ne
2227 Pros, XXVII | vino, molto ben pieno, e diedelo in mano a Giunone, e tanto
2228 Pros, I | vale,~Fe' che in vita ti diei poco denaro:~Or che la morte
2229 Pros, XXVII | e a quello, tanto che~ ~Dier nelle risa que' beati Numi,~
2230 Pros, V | privata utilità non bramar dieta e digiuno comune. Non divenir
2231 Pros, XLI | a tutti uscire Giove, e dietrogli una lunga schiera di Deità;
2232 Pros, XIII | egli apertamente insegni e difenda gli errori; ma li propone
2233 Pros, XIII | voluto eziandio giudicarle, difenderle ed assottigliarle a loro
2234 Pros, LXI | difficoltà; l'una che per difenderti debbo scoprire a' nemici
2235 Pros, LVI | mentre ch'io era al mondo, mi difendeva, e dicea: Come puoi tu dir
2236 Pros, LVI | mia con tanto calore mi difendi dalle maligne voci e dalle
2237 Pros, LIV | mente che le censure e le difese non hanno mai fine, onde
2238 Pros, XVIII | appunto ritrovai l'orticello difettivo di ogni frutto, posi gli
2239 Pros, XVIII | malfattori. Ci sono poi altri difettuzzi, i quali venendo stimati
2240 Pros, XXXV | malinconico, che la rendea differente dal vestir comune. Le maniche
2241 Pros, LXIX | la quale con un erto e difficilissimo giogo parea che salisse
2242 Pros, XLIX | disse già un valentuomo, ma difficilmente si conserva senza corruzione
2243 Pros, XLVIII | ogni altra materia; ma non diffido però, che non ci volino
2244 Pros, XXVII | tutto a ricordarsi della diffinizione che fece Aristotile della
2245 Pros, V | utilità non bramar dieta e digiuno comune. Non divenir fattore
2246 Pros, LXIV | primo ha certi proemj, certe digressioni, quanto allo stile stringate,
2247 Pros, XXIII | questo non si fa; e qui si digrossa, e qua si ripulisce, e qua
2248 Pros, LXIX | essere in sulla cima, e si diguazzano colà fra le pozzanghere
2249 Pros, XIII | cose che scandalosamente dilettano; cosicchè non viene attaccata
2250 Pros, LXX | gran signore, il quale si dilettava di tutt'i punti della gola,
2251 Pros, XXIV | sempre provata una somma dilettazione nel leggere le opere de'
2252 Pros, III | appagare il buon gusto e la dilicatezza nell'abbigliarsi. Molti
2253 Pros, XXVII | innamorate, o altre sì fatte dilicatezze, le quali all'incontro,
2254 Pros, XLVIII | in sè gli uomini) di que' dilicati e fini pensieri che si traggono
2255 Pros, XX | macola: nettale e asciugale diligentemente con bianchissimo pannolino
2256 Pros, LXXVI | con infinito studio e con diligentissima cura voglia perdere il cervello
2257 Pros, LXIII | cadute di acqua; in un altro diligentissimi intagliatori in legno si
2258 Pros, LIX | nella pazienza. Lo fo anche diligentissimo in tutte le sue facende,
2259 Pros, XXXIX | mente, e che con infinite diligenze, esercizio, pratiche e mille
2260 Pros, XXVI | vántati di averlo fatto, dillo a tutti, e di tempo in tempo
2261 Pros, LXIX | Seneca, io mi sono cotanto dilungato dal mio proposito primo
2262 Pros, LXIII | uscita. Ma io veggo che mi dilungo alquanto dal proposito mio,
2263 Pros, XXII | Macedone convenga il soprannome diMagno.~ ~Qual capriccio stimoli
2264 Pros, XXVI | ch'è tutto bello, che si dimena come una cutrettola camminando,
2265 Pros, VI | uscire di casa, e passeggiava dimenando le sue membroline co' più
2266 Pros, LV | quattordici anni in qua che mi dimenticai del mondo e di que' rumori,
2267 Pros, LXIX | di fare ogni suo volere, dimenticandomi di tutte le cose terrene;
2268 Pros, LVII | ragionare del fiume della dimenticanza, delle ombre de' morti,
2269 Pros, LIV | immaginazione poetica, pervenni a dimenticarmi di me, e a leggere il foglio
2270 Pros, LIV | granajo, non so come statavi dimenticata, nella quale vi avea una
2271 Pros, I | dissotterrare; e queste, state dimenticate, riescono come nuove e piacciono.
2272 Pros, XXXIII | condizione al grado di ricchi, dimenticatisi di quanto aveano detto prima,
2273 Pros, XXXVIII | sotto il velo d'un parlare dimesso. Il sacerdote adocchiatomi
2274 Pros, XXXV | dove ella vedea soverchia dimestichezza di parole o d'attucci, incontanente
2275 Pros, LXXI | colei principalmente che dimorai teco sempre assidua pel
2276 Pros, LXX | la natura mia è fatta per dimorare in luoghi ampj e spaziosi.
2277 Pros, XLI | al piede d'una montagna. Dimorarono quivi l'uno e l'altra lungo
2278 Pros, XXIII | dalla corte nostra, ora dimorassi qual maestro e insegnassi
2279 Pros, XXV | età fanciullesca sia quivi dimorato mai. Anzi a te non è lecito
2280 Pros, LVII | mai. La favola è questa.~Dimoravano anticamente un in albergo
2281 Pros, LXIX | passioni, lodai la virtù, dimostrai i segreti delle deità, la
2282 Pros, LXVIII | hanno arrecato il rimedio, dimostrando in poche parole, come ognuno
2283 Pros, LV | partecipe il publico, per dimostrargli che di quanto mi è avvenuto
2284 Pros, XXXVIII | isola avea veduti, volli dimostrarmi degno di cotanto onore col
2285 Pros, XXIII | Nettuno e Minerva, volendo dimostrarsi valenti più l'uno che l'
2286 Pros, XLII | e in ogni argomento si dimostravano periti nelle buone dottrine.
2287 Pros, XXVI | animandoti a seguitarlo, e ti dimostrerà di Demostene, di Platone
2288 Pros, LXXVI | e asciutti, che par che dimostrino che voi abbiate poco e di
2289 Pros, XXVI | che glielo richiedeva, dimostrò qual fosse il sapientissimo
2290 Pros, LXXVII | Quest'aria, che ci sta dintorno, immagino che la sia le
2291 Pros, LVI | lettere, che quasi mai non si dipartì da uno stanzino, mai non
2292 Pros, XXXII | giurarono di non mai più dipartirsi, e camminare fino a tanto
2293 Pros, LXXVIII | queste sono quasi anella dipendenti dalle prime. Osservarono
2294 Pros, LXXVI | cervello a ritrovare vincoli e dipendenze che stringano e facciano
2295 Pros, XXVII | caratterizzare persone difettose e dipingerle in iscrittura. De' poeti
2296 Pros, LXXII | aver bene sinchè vivete, dipingete a voi stessi le cose in
2297 Pros, XLII | la fosse; perchè uno la dipingeva con uno aspetto, un altro
2298 Pros, LXIX | si dovessero gli uomini diportare ne' male avventurati punti
2299 Pros, LII | sapienza e prudenza si è diportato? Non è maraviglia che gliene
2300 Pros, XXVI | nobile e riputato. Così ti diporterai fuor di casa e dinanzi agli
2301 Pros, LXXX | loro guidati, venivano per diporto a vedere, e mi davano sempre
2302 Pros, XI | dover nostro, la preghiamo a dirci chi ella sia; poiché ci
2303 Pros, LXXIV | gioviale, per modo che voi direste talora ch'io abbia il fistolo
2304 Pros, XXVI | passini, ondeggiando col diretano. Se non ti lodano, sdégnati
2305 Pros, LXXIV | tutte le altre stagioni. Voi direte di subito: lo te lo credo.
2306 Pros, XIII | che non ad altro aveva dirette le forze del suo ingegno
2307 Pros, XIII | frammischiano dogmi insidiosi, diretti a zappare i fondamenti della
2308 Pros, VII | filamenti avessero preso altra direzione, né che una sostanza molle
2309 Pros, XLV | anche tu avessi animo di dirgliene in faccia, egli ti avrà
2310 Pros, XXV | ordine di parole; quello che dirittamente è scritto, o con poco fondamento,
2311 Pros, XXV | quello stendere, e queste dirizzare al bersaglio, che ti pare?
2312 Pros, XXV | sarebbe una disonestà a dirla; e per le tue laidezze se'
2313 Pros, I | in un momento. E che vi dirô io di più? che quando la
2314 Pros, III | hanno animati noi ancora a dirozzarci. Chi nega ad esse la lode
2315 Pros, XXXVI | egli vedea occhi di bragia, dirugginar denti, impallidire, o arrossare,
2316 Pros, LXIX | e colà renduta scoscesa, dirupata e rotta da massi, da non
2317 Pros, LXVI | dentro alle viscere di due disabitate caverne, avrebbero fino
2318 Pros, LXVI | sè, facendo una pessima e disagiata vita. Erano l'erbe e le
2319 Pros, XV | mandarvi un messo, con tanti disagj e dispendj, che quasi ognuno
2320 Pros, XLI | poscia in terra, e da Momo disaminata sottilmente, fu ritrovato
2321 Pros, LXXVII | ricordandomi mille infilzate disavventure l'una dietro all'altra. -
2322 Pros, LXIX | vi furono alcuni che mi discacciarono dal paese loro; tanto ch'
2323 Pros, LXX | qua, cred'io, non verrò discacciata così tosto, nè i seguaci
2324 Pros, XII | dalla casa in cui abitava discacciato, fuggitosi dalla città e
2325 Pros, LXXIX | speranza. Non sarà, spero, discaro a' leggitori il vedere come
2326 Pros, XXVIII | salgano allo insù o all'ingiù, discendano, io sono specchio. Vedete
2327 Pros, LXXVIII | descrive la venuta di Apollo: Discende dalla sommità dell'Olimpo
2328 Pros, LXIII | là a cencinquant'anni i discendenti del benefattore venivano
2329 Pros, LXXIX | ombra. Sapea oltre a ciò discendere, quanto il volea, allo stile
2330 Pros, LXXII | penetrativa mente che mai discendesse ad illuminare la terra,
2331 Pros, LII | liberos suos docebant, quod discendum esset jacentibus.~Senec.
2332 Pros, LXXII | sono suo vero e sviscerato discepolo. - Parlava questo uomo dabbene
2333 Pros, XXVI | sarai uomo acuto sì per discernere quanto bisogna, come per
2334 Pros, V | e le buone dalle false discerni; ma la somma miseria del
2335 Pros, XXXIII | dalla sapiente Minerva, discese, mandatoci da Giove, quaggiù,
2336 Pros, XLVI | Non vitae, sed scholae discimus.~Senec. Epist.~ ~Non impariamo
2337 Pros, LXXIV | fuori da tutti i lati, e non discopra, almeno in parte, il carattere
2338 Pros, LXI | possono lunghissimi Soli più discoprirli, così la Bugia della maldicenza
2339 Pros, XIX | far presto; e queste sono discordanze di natura. L'osteria, o
2340 Pros, LXVI | deliberò di metter fine alle discordie loro.~Avea egli costassù
2341 Pros, XXV | gargagliò una cosa tanto discosta dalla musica e sì materialaccia,
2342 Pros, LXIX | te le dai in coscienza e discretamente, le sono buone, nutritive
2343 Pros, LXIX | ministrare al corpo tuo un discreto cibo che ti rianimi, che
2344 Pros, XXI | animo con questo mezzo alla discrezione. Le moderate voglie non
2345 Pros, XXXIII | di subito il più tristo disegno del mondo, e fu quello di
2346 Pros, XXIV | battaglie continue, quelle disfide, quegli amori eroici tirati
2347 Pros, LIX | suonando con la tua tromba, o disfidi altrui per pungere, o ti
2348 Pros, XXV | barbara pronunzia tutto lo disfigura e sconvolge; ridendosi del
2349 Pros, XLVII | luogo di qui colà, che le disgrazie a pena sanno dove trovarlo.
2350 Pros, LVII | una ciarliera, ch'io ne disgrazio la più plebea donnicciuola
2351 Pros, LXXIX | cosperse,~Ma lievi e preste al disgregarsi all'aura,~Nè da' nervi congiunte,
2352 Pros, XLI | guardatura malinconica e disgustata di sua fortuna. Di che non
2353 Pros, XXV | vita tua, che sarebbe una disonestà a dirla; e per le tue laidezze
2354 Pros, VIII | e abbandonarono il luogo disonorato dallo sparlare delle importune
2355 Pros, XLI | questo scompiglio e miscuglio disordinato è cagione non solo di cose
2356 Pros, XXXII | tanto veggo magri, sparuti e disossati quelli che non pensano ad
2357 Pros, XXVI | imitare, e vuole che tu disotterri orazioni già da lungo tempo
2358 Pros, XV | messo, con tanti disagj e dispendj, che quasi ognuno romperebbe
2359 Pros, XLII | colà dove io non sono larga dispensatrice de' miei doni, filosofia
2360 Pros, XVIII | ha buona speranza, poi si dispera di non cogliere nulla; e
2361 Pros, XLIX | tutti anima e movimento, si disperano~[Footnote A: Platone nell'
2362 Pros, LIV | giungere; tutti gli altri ne disperarono, noi ne facemmo sperienza;
2363 Pros, LXXVI | si grattò il capo quasi disperata di poternelo più rilevare;
2364 Pros, XXXVII | solitarj e poco meno che disperati condurranno da qui in poi
2365 Pros, LXVI | sicchè uscite della gola si disperdano subitamente, ma hanno veste
2366 Pros, XLI | suo letto, per le valli si disperde, se non è dalle rive o dagli
2367 Pros, LXIX | potrà punto nuocere, e si disperderà da' venti, che seco portano
2368 Pros, XLII | intorno, non pensarono a disperdere i benefizj miei con la furia
2369 Pros, XIII | la verità; se poi queste dispiacciono, non è colpa dell'osservatore.
2370 Pros, XXXI | vera utilità dello spirito, dispiace agli uomini comunemente;
2371 Pros, LXXI | già divenuto cieco. Se mi dispiacesse questo fatto, ognuno lo
2372 Pros, IX | tempo gioviale, che non dispiacevano a guardargli. Domandai ad
2373 Pros, LXXVII | corteggiata da mille cose dispiacevoli e piene di spasimo e di
2374 Pros, XIII | Gazzetta. A molti avranno dispiaciuto perchè non n'erano interessati,
2375 Pros, XLI | per la seconda vita, ma dispongo gli animi loro in guisa
2376 Pros, XIX | un sì sì universale, e si dispongono a mente gli spassi, le vivande,
2377 Pros, LXXIII | e ne può ora a suo modo disporre; essa ha apparecchiate quelle
2378 Pros, XIII | ragionevole di regola per disporsi a leggerlo. Questa disposizione
2379 Pros, LXXIV | Veneziani preso nel cuor suo, dispose del tutto di voler a Venezia
2380 Pros, XIII | disporsi a leggerlo. Questa disposizione dee essere accompagnata
2381 Pros, XXXIII | sè, e renderla alle sue disposizioni ubbidiente.~Per la qual
2382 Pros, LXXIX | quanto alcuni altri non dispregevoli ingegni potrebbero appagarsi
2383 Pros, LIV | in un luogo sì ampio, e dispregiata l'antica abitazione, nuotò
2384 Pros, LV | mia. Io non le ho però mai dispregiate, nè le dispregio; ma i ritratti
2385 Pros, XLI | mai. I parenti, da lui già dispregiati, si fecero anch'essi beffe
2386 Pros, LVII | conto di nessuno; e tutti dispregiava, principalmente i suoi vicini.
2387 Pros, LVIII | picciole debbono essere disprezzate.~La morale che si può trarre
2388 Pros, LXXIII | agli occhi. Questi tali disprezzatori di ogni pericolo sono i
2389 Pros, LXXI | durò buona pezza fra noi la disputa del sì e del no, io le dissi
2390 Pros, LXXI | fattezze! Vuoi tu dunque disputar meco di bellezza e di grazia?
2391 Pros, LXXI | fu tra loro terminata la disputazione con mia grandissima maraviglia,
2392 Pros, XXVI | oratore, e ne' magistrati fo disputazioni, rovinando per lo più la
2393 Pros, LXVI | dolcissima lingua un'armonia non dissimile da quella che dicono i periti
2394 Pros, XXVI | quasi nati in altro paese e dissonanti. Bastiti che la porpora
2395 Pros, I | alle antiche e le torno a dissotterrare; e queste, state dimenticate,
2396 Pros, XLV | all'unisono, e l'armonia si distende così ampiamente, che lo
2397 Pros, LXIX | così fatto? Come si può distendere ad opere grandi e nobili?
2398 Pros, XXV | altro segno potresti tu mai distinguere da te stesso gli antichi
2399 Pre | fragranza, che la si sentisse distintamente venire da fiori e frutti
2400 Pros, XIII | favole, i libri autografi distinti dagli apocrifi, e di tutto
2401 Pros, XVI | almeno fosse fatta una distinzione, che fossero scherniti coloro
2402 Pros, XIII | di tutte le stiracchiate distinzioni che possono farsi, indicano
2403 Pros, LXXVI | opera mia e carità mia per distogliere gl'ingegni da' pensieri
2404 Pros, XXXIII | dovesse le ricchezze sue distribuire per essere fra' suoi confratelli
2405 Pros, XIII | ipotesi così l'ordina e distribuisce, che il leggitore, se non
2406 Pros, XXXV | qui stata prima, avrebbe distribuito il giuocare per modo che
2407 Pros, LVII | e Giudizio, con prudente distribuzione, ogni cosa misurava, perchè
2408 Pros, XIII | questo fatto non venendo distrutto dalla giustificazione delle
2409 Pros, XVIII | la società degli uomini disturbata. Ci sono alcune colpe le
2410 Pros, LXIX | tempo dell'autunno l'aria disuguale, or fredda, ora umidaccia
2411 Pros, XXXVIII | rimirava quella sì nuova e disusata generazione di genti, eccoti
2412 Pros, XXXI | fra' popoli, coi vestiti disusati fra tutti, a lume di torce,
2413 Pros, XXVI | queste cose ti dirà quel disusato uomo, rancido, e che veramente
2414 Pros, LXXVII | anche saporiti in conto de' disutili e de' nocivi. Io ci giuoco
2415 Pros, XLI | sdegnate quest'umile,~dimora, ditemi qual grande e nobile~palagio
2416 Pros, XLII | sanctior, nec bonis exemplis ditior fuit.~Tit. LiV.~ ~Non vi
2417 Pros, XLII | villanelli, stanchi per li diurni lavori, sui tagliati manípoli
2418 Pros, LXXIX | Se delle sante d'Elicona Dive~Sempre con forte infaticabil
2419 Pros, XIII | osservabile, dacchè essa dà a divedere una incertezza decisiva
2420 Pros, LXIV | affatico per esser breve,~divengo oscuro.~ ~Fu trattata un
2421 Pros, XLI | amore, nè la sua compagnia divenirgli grata giammai, gli disse
2422 Pros, XXV | credi tu che perciò egli divenisse in un subito bello e vigoroso,
2423 Pros, LXXI | indurandosi le mie carni, divenni quella che ora vedete fra
2424 Pros, LI | là a poco tempo le cuffie diventan creste. Ho veduti pendenti
2425 Pros, XXXIII | pensieri. I primi a poco a poco diventano dinanzi a loro vili e plebei,
2426 Pros, XV | cordialità, tutte amore. Diventi un innamorato, uno astrologo,
2427 Pros, XLV | fino le nostre pazzie, e diventiamo nemici sfidati e mortali
2428 Pros, XXXIX | s'ella negli studj suoi diverrà troppo altamente contemplativa,
2429 Pros, LX | ch'essi ad esempio di me diverranno virtuosi. - Il buon padre
2430 Pros, XXXI | o il costume di quelli. Diverresti allora una spezie di pestilenza,
2431 Pros, XXXVI | universale s'usano; e se vengono diversificati i modi delle ceremonie,
2432 Pros, XXXIV | clamor et repente quies. Diversis animorum motibus pavebant,
2433 Pros, LXXX | Nello stesso punto io vidi a dividersi in più parti la terra; e
2434 Pros, XXVI | anca, pronunzia co' trilli, dividi l'una parola dall'altra
2435 Pros, LXXX | avvedersene essi punto, divien costume, e si stende per
2436 Pros, XLI | stizza per la moglie zoppa, divisero le paterne facoltà, e ognuno
2437 Pros, LXIV | di una facciati intera, diviso in più membri, in ognuno
2438 Pros, IV | prima bene il terreno e divisolo in diversi solchi, quivi
2439 Pros, LXXVIII | poetico.~ ~Nec studium sine divite vena,~Nec rude quid prosit
2440 Pros, XLVI | tropi e altri cancheri che divorano la giovinezza senza frutto,
2441 Pros, LXII | oca; ma se il suo nome va divulgandosi fra quindici o venti persone,
2442 Pros, LXVIII | invecchiati, inutili, e noi dobbiam fantasticare e sudare per
2443 Pros, LII | majores nostri) liberos suos docebant, quod discendum esset jacentibus.~
2444 Pros, LXVI | ritrovi una súbita capacità e docilità a' tuoi soavi legami; laddove
2445 Pros, XXVI | questi saranno i suoi primi documenti.~Ma lasciamo ch'egli medesimo
2446 Pros, LXXIX | qualche parte all'animo mio doglioso, e alla mestizia di molti
2447 Pros, LXXII | tanto si pregia, che con le dolcissime sue occhiate, giurerebbe
2448 Pros, LVI | e passar qualche ora ne' dolcissimi ragionamenti delle Muse,
2449 Pros, LXVIII | alla distruzione. Di che, dolendoci noi dinanzi a Giove, egli
2450 Pros, XLI | antichi annali delle Fate, che dolendosi una volta molto agramente
2451 Pros, LXX | fatto, che non ho cagione di dolermi delle mie invenzioni. Sono
2452 Pros, XLVII | veduti alcuni a temere e a dolersi non solo di cose presenti,
2453 Pros, LXXI | non abbia da qui in poi a dolerti, che mentre ognuno passa
2454 Pros, IV | beccando il miglio, non si dolesse che il lucherino vi trovasse
2455 Pros, XLIII | sembrano sempre in agonia, e si dolgono che la fortuna è cieca.~ ~ ~ ~
2456 Pros, XLVIII | pertusum ingerimus dicta dolium.~Plaut.~ ~Mettiamo le parole
2457 Pros, LXX | alla Gotta; la quale con dolorosa voce gli rispose: Oh! fratello,
2458 Pros, I | ormai che fare,~Si disperava dolorosamente;~Nè più vedendo qual terren
2459 Pros, LXV | occhi loro proprj. Oh quante dolorose lagrime mi par di vedere
2460 Pros, LXXI | stavo fra cotanti e così dolorosi pensieri, udii una voce
2461 Pros, LXXIX | agli occhi miei lo copre?~Doloroso mio stato! Il vero intendo,~
2462 Pros, LXIX | discapito, diss'egli, come ti è doluto? - Se, io dissi, avessi
2463 Pros, I | faccia, tramutandosi, e domandandole io chi ella fosse e a che
2464 Pros, XXXV | compagnia si sciolse; e domandandomi ognuno s'io avessi cosa
2465 Pros, LXIX | venne voglia un giorno di domandare ad una delle Muse, che mi
2466 Pros, LXVII | prendendogli la mano in atto di domandargli per compassione quello che
2467 Pros, LXVII | quasi quasi non sapea che domandarle, stimando che la fosse una
2468 Pros, LXXVI | andar tanto a lungo. Se mi domandate ch'io faccia un compendio
2469 Pros, IV | vecchio strano, il quale domandatomi quel che sapessi fare, e
2470 Pros, LIII | tirare a te con le tanaglie. Domandoti che studii nelle passioni
2471 Pros, XXII | Fece poi quel gran fatto di domare Bucefalo: fu egli perciò
2472 Pros, XXXV | bene ch'ella parlasse così domesticamente con uomo. Io allora mi diedi
2473 Pros, LXIII | nazione, e nazione, che la domestichezza de' costumi e il più morbido
2474 Pros, XXV | certi maladetti uomini suoi domestici, i quali nel lodavano, e
2475 Pros, LIV | calles et pene~invias rupes domi pecora agere consueverint.~
2476 Pros, XIII | intemperante che si è prefisso di dominare lo spirito di chi lo legge,
2477 Pros, XXVI | pochissimo tempo averla in tuo dominio, mentre se' ancora vigoroso,
2478 Pros, LIV | quelle. Mandò ogni cosa a donare a Sisigambi, facendole dire
2479 Pros, LI | veduti pendenti sì lunghi che dondolavano fino alla metà della gola,
2480 Pros, XXV | Fornisci una scimmia di dondoli d'oro (dice il proverbio),
2481 Pros, XXXIX | ella con la sua poca forza donnesca lo tirava da un lato, egli
2482 Pros, LII | godendosi, come dire, di una doppia rappresentazione. Anzi di
2483 Pros, XXV | doveano quelle tavolelle dorare.~Quale speranza hai tu mai
2484 Pros, XXV | bellissimo, ornato di porpora e dorato, e lo leggi in modo che
2485 Pros, LXVIII | alle bisogne della città; dorè lo condurremo noi? - Abbiamo,
2486 Pros, XXV | come quand'egli cantò di Doride:~ ~Di Dionisio è venuta
2487 Pros, LXII | libro fino a tanto ch'io dorma. - Un altro che avrà collera
2488 Pros, LXXX | parlò in questa forma: Oh dormiglioso, oh pigro! che fai tu in
2489 Pros, XXXII | cagioni diverse avendo poco dormito, andavano sbadigliando e
2490 Pros, LXVII | sciocco, chi bestia. Non dormiva più la notte, non mangiava
2491 Pros, XXV | Stendigli a foggia di letto, e dórmivi sopra; appiccategli con
2492 Pros, LXVI | Dispersi per li dirupati dorsi delle montagne e fra le
2493 Pros, LV | buona vita; e ajuto con le doti a maritarsi le figliuole,
2494 Pros, XLII | erano quali si convenivano a dottissimi uomini; e in ogni argomento
2495 Pros, LXXV | Ippocrate o Galeno:~Il suo dottor debb'esser Ghirigoro.~Un
2496 Pros, LXVII | io sto nelle mani del mio dottorello; e poi voltosi a lui, gli
2497 Pros, LII | medesimi, e dice fra sè: Odi dottori magri, che vogliono giudicare
2498 Pros, XXVI | della Persia all'Egitto. Doveansi circuire montagne, poi per
2499 Pros, XXIII | vicinanza. Quanto al toro poi, dovendogli quelle corna ch'io gli veggo
2500 Pros, LXXVIII | di sapere in qual forma dovess'essere acquietata l'ira
2501 Pros, LXX | quaggiù i luoghi a' quali dovete andare. Quivi sono altissimi
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