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Gasparo Gozzi Prose Varie IntraText CT - Lettura del testo |
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LX.
Narrano le antiche cronache ch'egli fu già in Portogallo un uomo dabbene, il quale avea un suo unico figliuolo da lui caramente amato; e vedendo ch'egli era di animo semplice e inclinato al ben fare, stavagli sempre con gli occhi addosso, temendo che non gli fosse guasto da' corrotti costumi di molti altri. Di che spesso gli tenea lunghi ragionamenti, e gli diceva che si guardasse molto bene dalle male compagnie; e gli facea in quella tenerella età comprendere chi facea male, e perchè facea male. Il fanciullo udia le paterne ammonizioni; ma pure una volta gli disse: Di che volete voi temere? Io son certo che non mi si appiccherà mai addosso vizio veruno, e spero che avverrà il contrario, ch'essi ad esempio di me diverranno virtuosi. - Il buon padre conoscendo che le parole non faceano quel frutto ch'egli avrebbe voluto, pensò di ricorrere all'arte; ed empiuta una cestellina delle più belle e più vistose pere che si trovassero, gliene fece un presente. Ma riconosciuto a certi piccioli segnali che alcune poche di esse erano vicine a guastarsi, quelle mescolò con le buone. Il fanciullo si rallegrò, e come si fa in quell'età, volendo egli vedere quante e quali fossero le sue ricchezze, mentre che le novera e mira, esclama: Oh padre! che avete voi fatto? A che avete voi mescolate queste che hanno magagna con le sane? - Non pensar, figliuol mio, a ciò, risposegli il padre; queste pere sono di tal natura, che le sane appiccano la salute loro alle triste. - Voi vedrete, ripigliò il fanciullo, che sarà fra pochi giorni il contrario. - Sì, sarà, non sarà; il padre lo prega che le lasci per vederne la sperienza. Il figliuolo, benchè a dispetto, se ne contenta. La cestellina si chiude in una cassa, il padre prende le chiavi. Il putto gli era di tempo in tempo intorno perchè riaprisse; il padre indugiava. Finalmente gli disse: Questo è il dì, ecco le chiavi. - Appena potea il fanciullo attendere che la si voltasse nella toppa. Ma appena fu la cestellina aperta, che non vede più pere, le quali erano tutte coperte di muffa e guaste. Oh! nol diss'io, grida egli, che così sarebbe stato? Non è forse avvenuto quello ch'io dissi? Padre mio, voi l'avete voluto. - -Non è questa cosa che ti debba dare tanto dolore, rispose il padre baciandolo affettuosamente. Ma tu ti lagni ch'io non abbia voluto credere a te delle pere. E tu qual fede prestavi a me, quand'io ti dicea che la compagnia de' tristi guasta i buoni? Credi tu ch'io non possa compensarti di queste poche pere che hai perdute? Ma io non so chi potesse compensar me quando tu mi fossi guasto e contaminato.
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