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Gasparo Gozzi
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    • XX.   Ricetta per fare un dilicatissimo rosolio di noci.
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XX.

 

Ricetta per fare un dilicatissimo rosolio di noci.

 

Tutte le cose che possono giovare alle arti utili o alle dilettevoli ancora, meritano d'aver luogo in questi fogli. Mi giungono due notizie: l'una è una ricetta per fare un dilicatissimo rosolio di noci; l'altra è un'invenzione o metodo nuovo di riempire i materassi di un letto non di lana, di piuma, di crini o di altro pelo, ma di aria, per avere un letto morbido e soffice che non possa essere uguagliato da altro letto del mondo. O vero o falso che sia l'uso di esso letto, l'invenzione è capricciosa e il lavoro è di tale industria, che sarà forse grato il leggerlo per la sua novità. Nel presente foglio darò la ricetta del rosolio.

Scegli noci non troppo verdi secche, ma tali che di dentro il gariglio sia buono a mangiare e il guscio non affatto duro: coglile dall'albero con mano, non battute con pertica: attendi tempo asciutto, e vedi che non abbiano macola: nettale e asciugale diligentemente con bianchissimo pannolino di bucato, e non vi lasciare picciuoli, se vi fossero rimasi; appresso gittale col mallo intorno, come sono, in pulitissimo mortajo, e soppestale col pestello, finchè tu ne abbia una specie di pasta, la quale metterai in un vaso capace di terra, versandovi sopra per ogni decina di noci una boccia da mezza libbra di squisita acquavite: tura il vaso con pannolino a più doppi, e sopravi carta pecora; lo toccherai più per due mesi, a capo de' quali colerai quanto hai nel vaso per un pannolino di bucato più volte, scambiando ad ogni colatura il pannolino: misura il tuo liquore, e giúngevi per ogni boccia quattr'once di zucchero, e così rimettilo nel tuo vaso che avrai prima fatto lavare e nettare: tura di nuovo il vaso come prima e lascialo un mese; allora feltra il liquore un'altra volta, che sarà maturo e chiaro: mettilo in pulite bottiglie e con diligenza turate, per valertene quando vorrai. Non avendo questo rosolio grato colore all'occhio, glielo potrai far acquistare, pestando con le noci alquante foglie spicciolate di papavero di campo, fa tuo conto, una brancata per decina di noci o per ogni boccia d'acquavite, e avrai cosa gratissima al gusto.

 

 

 




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