1-cela | celes-esang | escla-lasci | lasso-piove | pitag-scopp | scopr-varia | vasi-zucch
Parte
501 XVIII | O esempio in terra di celesti virtù, disse l'uomo, sei
502 XIX | Muoveva a pietà, con quei cenci addosso e quel viso smunto:
503 XXIV | allettasse le curiosità cennando da una copertina di volume,
504 XXV | diede a batter le strade in cerca di occasioni, che gli consentissero
505 XIX | pezzente!, protestò l'uomo cercando di svincolarsi dalle dita
506 XXV | nodo, che già lo avvinceva, cercò a tentoni, dietro di sé,
507 XII | Uhm! Uhm! Può accendere un cero. Ma è verità sacrosanta
508 | certa
509 XVI | E d'altra parte, quale certezza ho che costei sospiri per
510 XIV | ampia coda e dall'esigua cervice, abbandonato il natio cortile
511 VI | sederti qui, dietro questo cespuglio, così rimarremo nascosti.~
512 XXI | azzurri occhi, e la donna cessava di lacrimare. Ma né il bastone
513 XIII | insopportabile! Che fuoco di fila di chiacchiericci e di pettegolezzi! Perché,
514 XXV | curiosità. E non si può chiamar disonesto lo sfoggio di
515 XXIII | rivolto alla figlia?~— Volevo chiamarla, giuro: fanciulla degna,
516 X | di nozze. E potevan, poi, chiamarsi col nome di nubi i futili
517 XVII | l'umanità, se fosse stata chiamata ad udirle, avrebbe tratte
518 X | accolta di mascoline prefiche, chiamate per una cerimonia mortuaria.
519 XXI | un bimbo o un somaro, si chiamava Macario.~I patimenti del
520 IV | compiere un'azione malvagia.~Chiare parole, queste, che aprivan
521 I | santità, volle appalesare con chiari segni la propria missione
522 XX | che il pio martire dèsse chiaro segno della propria benignità.~
523 VIII | inoltre, schivo d'ogni scena chiassosa e d'ogni scandalo.~— Guanto
524 XVIII | eccidio di innumerevoli chicchi, tolti all'opera di prolificazione
525 XIV | che modo potrò meritarlo?, chiede Macario.~— Mostrandoti gentile
526 XIX | s'è avvicinato umilmente, chiedendo che gli pagassi da pranzo.
527 IV | pizzi e le seterie: e non chieditrice di compensi!~La gentildonna,
528 XXV | falsetto, gli mormora:~— Nulla chiedo, se non amare. Vuoi tu che,
529 XXIII | essa, nuda? E che altro chiedono le donne, se non di mostrarsi
530 XXII | rispondeva Macario.~Un giorno gli chiesero, in presenza di una formosa
531 III | Ma qual è il farmaco?», chiesi. «È l'amore!», sentenziò
532 XIV | sorrisi e cenni e un lieve chinar del capo risponde. E sembra
533 XII | il venerando esculapio, chinati gli occhi e gli occhiali
534 XV | formosità della sposa. E già si chinava a svegliar la dormiente
535 XXIV | sentinella a fianco dei pubblici chiostri, ove i passanti sostano
536 XVIII | profondo.~— Signore, si chiude!~Voce gentile, ma energica,
537 XVI | pagliericcio.~Poi, corse a chiudersi nella propria stanza e,
538 III | piccola!~— Abbia pazienza. Chiudo per evitar la corrente.
539 XV | giorni senza che la vergine, chiusa entro la rocca nemica, dèsse
540 XX | Assisi, le ascetiche membra chiuse nel rozzo saio, s'aggirava
541 V | e tranquilla con le sue cianfrusaglie allineate in ordine nelle
542 XIX | sfaccendati intorno ad un ciarlatano.~— Cos'è stato?~— Un tentativo
543 | ciascuna
544 | ciascuno
545 XX | delle nostre parole e a cibare, in tal modo, il nostro
546 XVIII | semplice frugalmente si cibava. Or avvenne che un giorno,
547 XX | per osare così sciocchi cicalamenti in presenza di persone autorevoli?
548 I | Sofonisba, in un batter di ciglia la sbottonò ove le carni
549 V | smorza, dilegua; poi l'uscio cigola lievemente. Macario, nello
550 XX | così Macario, indossato il cilicio della penitenza, si aggirava
551 III | E mi fanno gola anche le ciliege, se somigliano alle sue
552 XIV | due mani virili; la doppia ciliegia della bocca, quasi fosse
553 I | garbata bottiglia dal collo cilindrico rivestito di un fodero di
554 XXII | sostenuto inflessibile il cimento e, forse, indotta una peccatrice
555 XII | Clorinda.~— Collega benemerito, cincischiò il vegliardo, come son lieto
556 VI | giovine a scavalcarne la cinta. Entrambi avrebbero pur
557 XVIII | arabescata da fregi di grigia cioccolata che, incrociandosi, formeranno
558 VI | annoderebbe la chioma!~— Oh, i cioccolatini al rosolio! E non sei già
559 | Cioè
560 XIV | minuscoli e nelle narici il cipreo olezzo e nelle pupille le
561 VII | ai giuochi violenti dei circhi? Era sovra una piazza, il
562 X | insoddisfatto stimola la fantasia e circonda di maggior fascino il momento,
563 X | fortunato Macario. In una sola circostanza, parve che una tempesta,
564 X | ringraziamenti al cielo, poiché tali circostanze permettavano a una bocca
565 XIV | Macario e lo astringe a citar la legge ed i testi.~— Donna,
566 XXI | due coniugi in lite.~E il ciuco drizzava le orecchie, e
567 XIV | mentr'ella si sventola civettuola e con misteriosi cenni e
568 VI | orsù, quel nastro. Com'è civettuolo, e con quale grazia mi annoderebbe
569 XIV | E per te Clorinda, sposa civilizzata e progressista, adoprando
570 XII | volle lasciarmi un suo cocente ricordo. Ed ella, caro Macario,
571 XIV | te, i pavoni dall'ampia coda e dall'esigua cervice, abbandonato
572 XXI | temperamento bastonando codesta tua dolce consorte?, rimbrottava
573 XVIII | Macario, con le proprie mani, coglieva erbe mangerecce per i campi
574 | coi
575 XV | svariati latticini della colazione avrebber calmati i sensi
576 XX | singoli, bensì anche alla collettività intiera, che nessuna lite,
577 | collo
578 XXI | dolce consorte?, rimbrottava collocandosi in mezzo a due coniugi in
579 XXIII | il mio amico migliore mi colma di elogi e con magniloquenza
580 XV | provvidenza e si accingeva a colmarlo di carezze e di onori. Ma,
581 XVIII | passando innanzi ai canestri colmi d'uova.~— Né toglierò ai
582 XVI | macchiare quell'innocente colomba? E il mantello di virtù,
583 XVIII | ogni forma, ove vini d'ogni colore promettevan sollievo a ogni
584 XXIV | rimbrottarli aspramente se una colorita figurina, priva di veli,
585 XXI | paesano e la vittima.~— Perché colpisci coi pugni codesto tenero
586 XIV | gli uomini malvagiamente coltivavano il loro orgoglio e i vizi
587 II | volte, durante il giorno, còlto di sorpresa da qualche spettacolo
588 XV | il talamo, ove una serica coltre modellava le potenti formosità
589 [Titolo]| chiamato dal proprio re a comandarne gli schiavi, nessun argomento
590 XVI | ravvedimento. Necessitava, dunque, combattere ciascun vizio con l'arma
591 XII | urlò costui, che piacevole combinazione! Avrei data qualunque cosa
592 IV | mia mano?~Un giovane, che cominci a correre, non rallenta
593 III | Finirò se la pedagoga vorrà cominciare.~— Badi che le lezioni costano
594 XVIII | lampadarii di cristallo, cominciarono lietamente a dare il melanconico
595 VI | bacio.~— Allora, abbiamo già cominciato!~— Sì, certo. Ma, dopo?~
596 XII | e le fiamme dell'inferno comincierebbero la lor opera di giustizia
597 X | della felicità!, dicevano i commensali alzando il calice propiziatore.~—
598 VI | Che gioia!~Altro silenzio, commentato irosamente dalle raganelle
599 XXIII | Il tuo amico migliore commentò, in crocchio arguto, lo
600 XVI | principii adottati, ogni fallo commesso contro la sacra tavola delle
601 XXI | porgermi aiuto ond'io non commetta violenza contro altrui.~—
602 XVIII | parteciperò alla spesa, non commetterò alcun peccato!, sentenziò
603 II | snocciolare il mea culpa, tu commetti peccato solo perché ad esso
604 XVIII | mucchio le frutta.~— Io non commetto peccato, poiché disapprovo
605 II | non udirle, una fiumana di commosse lamentele non tardò a sgorgare
606 XXV | non pecca, neanche il suo compagno potrà esser tacciato di
607 IX | turbamenti mossero ben presto a compassione il dotto esculapio.~— A
608 VII | compra di un fiero leone onde compensare l'ammaestramento che non
609 V | sottrarsi allo scandalo, aveva compensato, con un pronto dono di polizze
610 IV | seterie: e non chieditrice di compensi!~La gentildonna, inoltre,
611 XVI | perspicace affittacamere, Macario comperò un'effemeride in forma di
612 IV | poiché vorrebbe indurmi a compiere un'azione malvagia.~Chiare
613 XIII | disse solenne Macario.~E, compilato in laboriose veglie un programma,
614 XIV | tuo nome non delitti si compiono, bensì opere buone e feconde.
615 XXIII | tempo in tempo assieme a compiti e sempre variati uomini.
616 XII | Qualche mal di testa; ma, in complesso non mi lamento.~— Uhm! Uhm!
617 XXI | di fortuna mi ha vuotata completamente la borsa.~— Consigli tu
618 [Titolo]| non volle mai consentire a completarla in alcun modo e, piuttosto
619 XXII | cammino se la tentazione, complicandosi, non fosse ricorsa alle
620 II | ostacolarlo, ne diviene complice!~Un mattino, mentr'egli
621 X | creme, la sposa accoglieva i complimenti con un lieve sorriso, porgendoli
622 [Titolo]| Vita di Gioseffo ebreo, composta per delizia e conforto delle
623 VII | martire, si adattò a far compra di un fiero leone onde compensare
624 VI | aveva un nuovo capriccio.~— Comprami, orsù, quel nastro. Com'
625 VI | E non sei già volato a comprarli?~— Che gentile orlo d'oro,
626 VII | possedendo il denaro per comprarlo, vuol mettere un balzello
627 XVII | Economie~ ~Lassativo (non comprato) L. 1,50~ ~Spese necessarie~ ~
628 XXV | stretta al suo braccio, comprendesse il pensiero del martire.~—
629 VII | ti costringo. Dicevo...~— Comprendo! Parco vuoi spendere: e
630 XVI | alla camera della donna, comprese il motivo del trattamento
631 XIV | Macario urta del gomito e comprime il piede della consorte:
632 XII | ciascun coniuge siano messi in comune con l'altro.~
633 XIII | non fosser quelli della comunione dei beni. Clorinda, di fatti,
634 VIII | impazienza la prova; poiché, non concedendo neppure il tempo di trarre
635 XV | ottennero che la fanciulla concedesse udienza all'orbato sposo
636 V | obiettava Macario.~— Dunque, concedimi tempo per approfondire sino
637 XXIII | Macario una lettera così concepita:~«O uomo pio, le tue vicine
638 XVIII | lor nutritiva bevanda!, conchiudeva osservando pietoso le secchie
639 XIV | abbigliamento notturno.~— Così sia!, conclude Macario.~Seduta entro suberba
640 IX | oceano di luce.~Poiché, a concluder nozze, occorrono due persone,
641 VIII | Macario sarebbe riuscito a concluderlo, se non avesse mostrato
642 XXV | Peccatrice, dunque, non è costei, concludeva Macario tra sé e sé, poiché
643 [Titolo]| con Gioseffo ebreo~~ Nella conclusione della Mirabile Vita di Gioseffo
644 XIV | Clemente.~Poi, fedele al patto concluso, si accinse a servire da
645 XV | plorante Macario, gridò la condanna senza appello:~— Hai torto,
646 XVIII | di una gialla salsa ben condensata.~— O peccatore!, gemette
647 XVIII | campi e poi, di scarso sale conditele, da persona semplice frugalmente
648 XVI | sollecitudine spinse entrambi a condividere i disagi e le noie della
649 XVI | Acconsento, ribatté Macario: a condizione, però, ch'io possa, prima,
650 XIII | cugina Undimilla con le sue condoglianze per lo smagrimento e il
651 XVI | tetto, Macario deliberò di condurre vita esemplare e specchiata,
652 VIII | VIII~ ~Dolenti meditazioni condussero, infine, Macario a discernere
653 XIV | amico, con lui sottovoce confabula, sporgendosi tutta all'infuori.
654 XV | creatura esisteva, degna di confidenza e capace di porgere aiuto
655 IX | in cura una donna, egli confidò a Macario, ricca in ugual
656 XIII | Ma cumuli di polverume e confusione di mobili rendono inabitabile
657 XIII | uomini, che non sian stretti congiunti).~~~~~~20 - 21.30:~~~~Conversazioni
658 XIV | schiude di nuovo.~— O Anselmo, coniglietto del mio orto, entra, entra
659 XII | impongono che i beni di ciascun coniuge siano messi in comune con
660 XXI | collocandosi in mezzo a due coniugi in lite.~E il ciuco drizzava
661 XII | aver notizie del fortunato connubio. Ah, Clorinda! Quanti rimpianti
662 XXV | non baratri di nequizia, conobbi.~Parve che la donna mascherata,
663 XXIII | tue vicine di alloggio, conoscendoti così virtuoso e verace e
664 XXIV | che salutava una vecchia conoscenza.~
665 XIX | umili pannicelli, non potrei conoscere il cuore degli uomini.~Un
666 XXV | fuggire il peccato, bisogna conoscerlo. Come mi arrogherò io, debol
667 III | ancora. Molti macachi, ho conosciuti: e, tuttavia, mai ne vidi
668 XXV | disse infatti, tu non hai conosciuto l'amore. È colpo d'ala,
669 XVII | i quattrini sian pochi. Conscio di queste sublimi verità,
670 XIX | fittume della moltitudine, consegnarono il martire, pesto e sbrindellato,
671 XIX | Pagherai il pranzo: e mi consegnerai il portafogli!, urlò Macario.~
672 XVII | inutili quelle necessarie.~Di conseguenza, egli rinunciò al lassativo.
673 VII | pace i leoni, adesso, e consenti ch'io ti accompagni.~— Fino
674 VI | un impegno di giuoco gli consentì di placare il fratello per
675 XXV | cerca di occasioni, che gli consentissero di dar segno delle proprie
676 IX | saranno protette dai testi e consentite dalle costumanze, rispose
677 V | gesti, che sarebbero stati consentiti soltanto a un padrone.~—
678 IV | sorte amica, che gli avea consentito di salvarsi lasciando solo
679 IX | Ma io son risoluto a conservarmi puro, obiettò il pio giovane.~—
680 XXIII | si deduceva che «visti e considerati i documenti ecc. e udite
681 XV | gli amici.~E già Macario considerava il nuovo ospite come inviato
682 V | pace all'anima sua! E mi consiglia, e mi aiuta a tenere a galla
683 [Titolo]| beato te, che possiederai un consimil tesoro.~Ed egli, che pietoso
684 V | vedovella era così pronta a consolarlo con i baci e le parolette
685 XVII | rinunciò al lassativo. E si consolò della lunga malattia, sopraggiunta
686 XXIII | migliori e i gazzettieri e le consorti. Tuttavia il martire, senza
687 XVIII | mentr'egli era intento alla consueta raccolta, un rispettabile
688 XXIV | giorno, Macario, essendo nel consueto modo, udì una voce che,
689 XXIII | e lacrimanti uscivano i consultatori dalla casa di Macario. E
690 XXV | travolge; è fuoco, che ti consuma. Domani, allontanandoti
691 XVII | Polonio, si scioglievano e si consumavano onde sopperire ai vuoti,
692 XIII | brutali colpi di ferro hanno contaminato e bruciacchiato il candore
693 V | conosco il tuo amore! Oh, poco contano i denari: e ancor meno gli
694 IX | monche apparivano dopo i contatti fuggevoli avuti con la realtà.
695 XVII | benvenuto, esclamò Macario contemplando con intenerimento il florido
696 X | più dolce all'anima della contemplazione di un oggetto amato e non
697 XVIII | da lui rispettato poiché, contenendo farina, rappresentava un
698 III | intenso era il suo sforzo onde contenere le risa. Ma, ad un tratto,
699 XIII | ribatté sillaba.~— Ora sarai contento, o caro, disse lieta la
700 XXV | a tessere elogio del lor contenuto. Macario, volgendo gli occhi
701 XXIII | savii, che il tuo libro contiene solo tre pagine interessanti
702 XXIII | missione.~In un appartamento contiguo, abitavano una madre e una
703 V | forma, che in ogni altra contingenza sarebbe stata fonte di inesauribili
704 III | gonfia di parole; e avrebbe continuato a discorrere un pezzo. Ma,
705 XX | dunque, l'umanità onorarci: e continui docile a nutrirsi delle
706 XXIII | arde di amore per me e di continuo manifesta, nei più svariati
707 XIV | consorte: e inutilmente si contorce sul sedile e sbuffa, sudando.~—
708 XVIII | peccatore!, gemette Macario contorcendosi un poco.~— Quindi, un'anglica
709 XX | turbava più gli animi e la contrada. Allorché, di fatti, sorgeva
710 XVI | ciascun vizio con l'arma della contrapposta virtù. E poiché Clorinda,
711 X | verso un unico sfocio le lor contrastanti energie, se zia Sofonisba
712 VIII | tuttavia, lento si svolse il contratto: né Macario sarebbe riuscito
713 XIII | parentela.~~~ ~Umile e contrita, Clorinda si adoprò subito
714 IX | desiderii, Macario s'avviò contrito verso il focolare domestico.
715 XVII | Macario sul finire della convalescenza, allorché ricevette la visita
716 XX | capitò in un crocchio di conversatori.~— Nessuno ha diritto d'
717 XIV | fosse oasi di riposo nella conversazione, è sfiorata di tempo in
718 XIII | congiunti).~~~~~~20 - 21.30:~~~~Conversazioni con la parentela.~~~ ~Umile
719 XXII | rinneghi il peccato e si converta.~Come avrebbe potuto, il
720 X | tua meraviglia dovrebbe convertirsi in plauso, poich'io correvo
721 X | mensa nuziale, i numerosi convitati scacciaron le tetre idee
722 XXIV | curiosità cennando da una copertina di volume, ma ponevasi soventi
723 XIII | sillaba.~— Guarda che lucide coppe e che terse porcellane,
724 VI | Perché, dopo, avrò maggiore coraggio.~Nuovo silenzio. Le raganelle,
725 II | insieme al corpo, con una corda robusta.~Così, Undimilla
726 XVIII | il portafogli.~Prima di coricarsi, il martire scrisse nell'
727 X | stata deposta una ricca corona di fiori con larghi nastri
728 I | della virtù anche nelle corporali faccende. E poiché il duro
729 IX | E puro rimarrai, se le corporee impurità saranno protette
730 XII | focherello si accese nel corporeo involucro dello sposo e,
731 III | pazienza. Chiudo per evitar la corrente. E ho bisogno di spiegarle
732 XX | bocche di tutti cominciò a correr proverbiale la frase:~—
733 X | stesso?~Osservata mentre correva ilare incontro ad un giovin
734 X | convertirsi in plauso, poich'io correvo fiduciosa incontro all'avvenire.
735 VI | da lettere. Và, dunque! Corri! Non sai che devo scrivere
736 X | Undimilla vergine sfidando col corrucciato sguardo gli oppositori.~
737 I | missione opponendo un fiero corruccio agli osceni allettamenti
738 VI | atterrita.~— Va a casa, tu: e di corsa!, dice la stessa voce, mentre
739 XXIII | leggiadria, di vivere in Corte.~E, tornato a casa, davanti
740 V | davvero! Per questo, dunque, corteggiavi la mia padrona? Per derubarla,
741 X | Funebre era, veramente, il corteo; e i fiori eran fiori di
742 XIV | irrequieto e il nobile aedo e la cortigiana ricca di facondia e di vezzi.
743 XIV | con scudi di argento; e le cortigiane apron le labbra solo per
744 XIV | cervice, abbandonato il natio cortile e strappata una penna al
745 III | cominciare.~— Badi che le lezioni costano un occhio.~— Si spieghi.~—
746 XVI | con la voce o i gesti.~Sii costante nei propositi.~Sii verace
747 III | tua terra, ove il rimedio costituirebbe scandalo e, quindi, peccato». «
748 II | zia Sofonisba?~Ma le notti costituivano il suo maggior supplizio,
749 VII | andasse di gran trotto, a costo di fiaccare la nuca, se
750 IV | pomeriggio di domani, sarò costretta ad uscire.~— Per qual motivo,
751 I | i visceri del golosetto, costringendolo a metter da banda ogni scrupolo
752 XIII | a tuo marito.~— E chi mi costringerà a ubbidire?, ribatté ella
753 VII | Che importa! Vorresti costringermi a infangar gli scarpini?~—
754 II | orizzonte di fuoco e lo costringevano ad agitarsi nell'incubo
755 VII | gli scarpini?~— A nulla ti costringo. Dicevo...~— Comprendo!
756 XXV | Pagana è, certo, questa costumanza. E tuttavia non si può negare
757 IX | testi e consentite dalle costumanze, rispose quel savio.~— Il
758 XVIII | ubbidienza alla volontà del Creatore, Macario, con le proprie
759 XII | paragone! Ma bisogna proprio credere ch'ella sia nato con la
760 XX | presenza di persone autorevoli? Credi forse, di trovarti fra mezzo
761 XXII | all'ultimo. Ma infine, il crepacuore l'ha ucciso.~— Sola è, dunque,
762 VI | raganelle, di lontano, ridono a crepapancia.~— Son veramente sciocchi,
763 XVII | profondità delle orbite.~Mangiò a crepapelle, bevve a garganella; poi,
764 V | infatti, cadute le ombre del crepuscolo, la gentil vedovella insinuò
765 VIII | tanti, che si spacciavan per cresi!~— Uomo dabbene son io:
766 XX | funzionario, se drizzi la cresta e guardi, come dall'alto
767 XVII | una mensa sfolgorante di cristalli e carca di cibi e ricca
768 XVIII | aurei e di lampadarii di cristallo, cominciarono lietamente
769 XIX | Al ladro! Aiuto, buoni cristiani! Accorsero da ogni parte;
770 XX | basata sovra il mutevol criterio degli uomini, si risolve
771 XXV | volto della donna sembrava crivellata superficie di luna.~— Sei,
772 X | obiettò a Macario:~— Perché ti crucci, invece di rallietarti?
773 XV | della vergine pietosa.~— Non crucciarti, disse costei: tua moglie
774 XIII | mentre sono segregata in cucina? E Macario non ribatté sillaba.~—
775 XXII | amici di un tempo...~— Ahi, cugino! Un morbo crudele tolse
776 II | finito di snocciolare il mea culpa, tu commetti peccato solo
777 [Titolo]| della propria unilaterale cultura, egli non volle mai consentire
778 XIII | la donna.~— Sì, certo! Ma cumuli di polverume e confusione
779 [Titolo]| accuratamente da sé, si faceva cuoprire anche dagli altri.~Candido
780 [Titolo]| verecondia, che, non pago di cuoprirsi accuratamente da sé, si
781 I | di bronzo — e, anche, i cuori e le facce degli uomini —
782 XII | lasciando Macario immerso in cupa perplessità. Ma ecco, in
783 X | tuo consorte è simile a Cupido, l'Iddio bendato!~— Avrai,
784 XXII | alla mia onestà.~— Perché custodisci, dunque, sotto chiave le
785 XXIII | avea riposta e teneva ben custodita la pecunia. Ed ecco giungere
786 V | vergine e martire. Ma la dabben vedovella era così pronta
787 IX | sull'orlo di una voragine di dannazione, come oserei mettere al
788 III | nelle malattie gravi, sono dannosi e non utili. E poiché la
789 XI | E furon naturali i vasi? Dapprima ritenni, nel pudico buio
790 XVIII | dispensatrice di gaiezza, darà termine al pranzo d'addio.~—
791 XXV | tu non altro obolo dovrai darmi, se non l'amore, sussurrava
792 IV | ammennicoli! Solo il marito non dava inciampi di sorta; sorrideva,
793 XXIII | poiché sovra le loro labbra — davanzali per il geranio del cuore —
794 XVI | esempio quale ubbidienza si debba ai dettami, raccolti in
795 XXIII | esaminato il caso e fatte le debite ponderazioni, ognuno scrollava
796 VIII | riscatto di polizze e un debito di giuoco e un leone, egli,
797 XXV | conoscerlo. Come mi arrogherò io, debol creatura, il diritto di
798 XXII | impadronisce dell'altrui punto debole?~Per fortuna, la Provvidenza,
799 I | sostegno e cibo alle ancor deboli forze del bimbo.~Era, questo
800 XVI | raccolti in questo nuovo Decalogo:~ ~Non parlar male del tuo
801 XIII | delle altre stanze mentre mi dedicavo alla camera nostra? ~
802 VI | un fratello perdinotti, dedito al giuoco, ma che vigila
803 XXIII | foglietto, dal quale si deduceva che «visti e considerati
804 XXIII | rivolto alla madre?~— Volevo definirla, giuro: donna mezzana di
805 XXIV | offesa. E tali erano la delicatezza dell'anima e il rigore della
806 XIV | Progresso! Nel tuo nome non delitti si compiono, bensì opere
807 II | minaccia guatava il corpo del delitto.~— Dunque, concluse allorché
808 XII | Questo non è brucior demoniaco, bensì segno di ubbidienza
809 XVIII | fumiganti, sovra la mensa. E un denso intingolo di fegatini li
810 XV | mano, piegava il volto per deporre su questa il bacio del gentiluomo,
811 XVII | poco le riserve d'adipe, depositate nelle membra di Polonio,
812 X | ciascuna delle quali era stata deposta una ricca corona di fiori
813 XVIII | pingui di carne tritata saran deposti, ancor fumiganti, sovra
814 V | corteggiavi la mia padrona? Per derubarla, vuotarle la bottega? Ma
815 VI | troveremmo pagine, ov'è descritto come si principia.~— Non
816 V | a braccetto, per i viali deserti, agevolavano quella dolce
817 XIX | urlò Macario.~Il luogo era deserto. E le forze del martire,
818 IX | abbattere, saziandoli, i desiderii, Macario s'avviò contrito
819 II | peccato!, singhiozzava, destandosi, l'infelice adolescente:
820 II | Qualche volta, sull'alba, destato di soprassalto da un'insopportabil
821 XIV | è il bastone del pastore Destino, che guida il gregge degli
822 XVI | quale ubbidienza si debba ai dettami, raccolti in questo nuovo
823 XVII | Perché due ore or sono ho dettato un altro testamento al notaio.~—
824 III | un savio esculapio mi ha detto che c'è un solo rimedio:
825 XV | minacce interporsi fra le devote labbra e la femminea epidermide.
826 IV | stato veramente cortese. Dia pur qua: e si accomodi.
827 XVI | costei sospiri per opere diaboliche piuttosto che per estasi
828 I | ma situata nella parte diametralmente opposta del corpo. E fu
829 XIII | bruciate: e vedrei sogghignar diavoli maschi anziché streghe femmine,
830 XII | egregiamente.~— Uomo fortunato! Diavolo d'un uomo, che è riuscito
831 XII | eccellenti palombari. E, dica, caro Macario, come va la
832 X | la via della felicità!, dicevano i commensali alzando il
833 VII | A nulla ti costringo. Dicevo...~— Comprendo! Parco vuoi
834 XIV | delle tue scarrozzate, egli dichiara nel rincasare. Se veramente
835 VIII | femminea diffidenza.~— Perdona, dichiarò la donna ratificando l'accordo:
836 VII | accompagni.~— Fino alla soglia.~— Dici?~— Dico che i nervi mi han
837 VII | Fino alla soglia.~— Dici?~— Dico che i nervi mi han data
838 | Dieci
839 XXI | anima. E molte occasioni diedero a questa il modo di rivelare
840 XIX | è mancata sin anche per difendere il mio portafogli?~
841 XXIII | rispondere di ingiurie e di diffamazione.~Esperti legulei accorsero
842 XVII | Macario scoprì la fondamentale differenza tra spesa necessaria e spesa
843 XXV | sostegno al rimanente e, differenziando l'uomo dai quadrupedi, lo
844 X | dissidio. E, senza nuove difficoltà, si giunse al giorno del
845 VIII | proprio peculio alla femminea diffidenza.~— Perdona, dichiarò la
846 I | Macario, vivere e morire diffondendo intorno a sé un acuto odore
847 XX | della propria benignità.~Diffusasi rapidamente la voce di quegli
848 XVII | sopperire ai vuoti, scavati dal digiuno: e gli occhi, per l'addietro
849 V | di viandante, si smorza, dilegua; poi l'uscio cigola lievemente.
850 XVII | con pupille ormai quasi dileguate nella buia profondità delle
851 X | felicità?~Le nubi, dunque, dileguavano: e il sorriso rifioriva
852 X | Macario e Clorinda, sua diletta consorte, abbandonata la
853 XVIII | fegatini li renderà ancor più dilettevoli.~— O peccatore!, gemette
854 XII | occhi e gli occhiali a un diligente esame, sentenziò:~— Questo
855 XXIII | ecco il reo presentarsi, dimagrito e perplesso, innanzi al
856 XVI | dispensa per chiedere a qualche dimenticato pezzo di pane un momentaneo
857 IV | attenderò... Ah, smemorata! Dimenticavo che, proprio nel pomeriggio
858 IX | che tu li trascuri e li dimentichi.~— Ma io son risoluto a
859 XIX | XIX~ ~Dimesse sdrucite vesti indossava
860 XXV | po' tremanti, la soglia.~— Dimmi parole tenere e calde, o
861 XXIV | XXIV~ ~Avea dimostrata Macario, sin dalla prima
862 XX | prima di voi. E qual merito dimostrate, or dunque, imitando e seguendo
863 XXI | scrisse sul taccuino:~«Ho dimostrato dolcezza; ma gli uomini
864 [Titolo]| Candido in sommo grado si dimostrava egli, inoltre, e alieno
865 XVII | riputandomi povero, si dimostrerà generoso».~Quella sera,
866 III | rimproverarmi? Se ancora dimostro qualche impaccio da bennato
867 XVIII | né avrebbe potuto opporre diniego a una così pia preghiera.
868 XVIII | Minerva, e il vino, amato da Dioniso, e le stesse frutta avean
869 XX | accumulandosi nelle mie casseforti, dipende da un semplice cenno di
870 XVII | uomini. La vita e la morte dipendono, dunque, da esso: poiché
871 VIII | prescegliere una pedagoga diplomata nelle amorose dottrine e
872 XVII | un individuo può accampar diritti sull'esistenza se i quattrini
873 VII | tanto e tanto bisogno di dirozzarsi...~E, con questo tono, la
874 XVI | entrambi a condividere i disagi e le noie della veglia.
875 I | Con irati gesti e mugolii disapprovatori egli respinse, dunque, ben
876 XVIII | commetto peccato, poiché disapprovo la spesa, continuava a monologare
877 VI | sui due piedi, pedagoghi e discepoli a un tempo: ma, ahi! per
878 XXIII | avete da dire in vostra discolpa?~Macario guarda le accusatrici,
879 X | sguardo gli oppositori.~Discordi erano le opinioni: e gli
880 XX | incaglierebbe: e la fiaccola della discordia incendierebbe il legname
881 III | e avrebbe continuato a discorrere un pezzo. Ma, in buon punto,
882 IV | giovane, con cui accalorata discorri?».~— Macario, ella è uomo
883 XVI | propositi.~Sii verace nei discorsi.~Fuggi l'impudicizia.~Non
884 X | della cerimonia nuziale, il discorso cadde sovra i fiori di arancio.~—
885 XVII | interni travagli: e laboriose discussioni intavolava seco stesso,
886 XIV | un rapinatore di borse, disdegnando i pochi spiccioli dei viandanti,
887 XXII | l'ospite, anch'esso, ha disertato?~— L'ospite ha resistito
888 XXV | Macario d'Egitto!, urlò il disgraziato martire.~E svenne.~
889 III | appunto per svincolarmi e disimpacciarmi. Il gruzzolo me lo diede
890 XXV | curiosità. E non si può chiamar disonesto lo sfoggio di quelle parti
891 XXI | doloroso dilemma di rimaner disonorato o di uccidermi, prego che
892 XVI | visitar, di nottetempo, la dispensa per chiedere a qualche dimenticato
893 XIII | amor del cielo!, supplicò disperato Macario. Berrei latte acido
894 II | confidenze, quanto poco appariva disposta la fanciulla ad allontanarsi
895 V | specie se ella sia sovrana dispotica in una ben assettata bottega
896 XXI | spose soggette al marital dispotismo e sin anche gli animali
897 XXV | guida. E meditava:~— Per disprezzare e fuggire il peccato, bisogna
898 [Titolo]| sposa, i quali piangendo gli dissero:~— Beato te, beato te, che
899 XXI | violenza, disse: e poiché gravi dissesti, non da me causati, mi pongon
900 XIV | Prima che tu ti lasciassi distaccare, rigoglioso pomo, dall'albero,
901 XXI | percosse: e la sua voce si distendeva come un arcobaleno, ad annunciare
902 XVII | testamento al notaio.~— Lo distruggerai!, gridò Macario.~— Troppo
903 XVII | spesa del lassativo dovrebbe distruggere gli effetti benefici di
904 XVIII | raccomandandomi che non disturbassimo il suo riposo.~Macario si
905 XVI | calunniato un pagliericcio e disubbidito alla Legge».~
906 VI | voce, mentre un minaccevol dito si appunta verso la pulzella.~
907 II | lunghi colloqui ed aspri diverbi. Qualche volta, sull'alba,
908 V | prometti, a tua volta, che diverrai pedagoga.~Il domani, infatti,
909 IV | più dolci. Ma altre, e ben diverse, seguivano:~— Il posto è
910 XVI | il motivo del trattamento diverso. Ma, come uomo pio, deliberò
911 V | liberarmi dagli impegni e divider, poi, meco il dominio.~La
912 IX | una solida azienda, poteva dividere a mezzo non solo le gioie,
913 II | invece di ostacolarlo, ne diviene complice!~Un mattino, mentr'
914 [Titolo]| rinunciare a questo nobil divisamento, preferì, sfuggendo alle
915 XXIV | una stanza con un tramezzo divisorio ove, a giusta altezza, si
916 [Titolo]| l'esempio della propria docilità e amando con sommo fervore
917 XXIII | che «visti e considerati i documenti ecc. e udite le parti lese»
918 XXI | taccuino:~«Ho dimostrato dolcezza; ma gli uomini non mi han
919 VIII | VIII~ ~Dolenti meditazioni condussero,
920 XII | va la salute?~— Qualche dolore qui, al capo, per il resto,
921 XVII | il cuor tuo, ricordando i dolori sofferti, si mostrerà, certo,
922 XIV | apron le labbra solo per domandar la mercede. Nessun orgoglio
923 IV | cenno di volerle, puta caso, domandare: «Chi è, o cara, codesto
924 XVII | vorrebbe rivederti, e, forse, domandarti perdono.~— Qual è la malattia?,
925 XXI | codesto tenero fanciulletto?, domandava a un padre brutale fermandogli
926 XI | rispose costui alle impazienti domande. Ma nulla sapevo; e nulla
927 XIV | sposina.~— E quali prove domandi della mia gentilezza?~—
928 III | essere svegliato per tempo, domattina?~La voce, che passava a
929 V | e divider, poi, meco il dominio.~La vedova sospirò, e aggiunse
930 XXI | impartiti nel passato, mi donan qualche diritto alla tua
931 XIX | parsimonia, e conosco la somma, donata a te dalla consorte nell'
932 X | cui una pronta spiegazione donava, anzi, luminosità solari,
933 VII | uomini, ricchi e generosi, donerebbero anche la vita per trovarsi
934 XX | Accogli con modestia i doni del cielo!, rimbrottò mite
935 [Titolo]| procinto d'impalmare una gentil donzella, ma non avendo ancora consumato
936 XIV | di due mani virili; la doppia ciliegia della bocca, quasi
937 XV | si chinava a svegliar la dormiente con un onesto bacio maritale,
938 VI | notte, mentre i famigliari dormivano il sonno dei giusti, la
939 [Titolo]| volgendo vergognosetto il dorso ogni volta, ch'egli vedeva
940 IX | creatura, poi disse:~— Le doti del corpo mi sembran preclare.
941 IX | presto a compassione il dotto esculapio.~— A che vuoi
942 XVI | intervento o intervento dottorale implorassero, sopraggiunse
943 IX | esculapio parlava secondo dottrina e, per il buon fine di guarire
944 VIII | diplomata nelle amorose dottrine e porgerle il compenso segnato
945 | dov'
946 IX | medico. L'anima ha gravi doveri verso il proprio involucro
947 XII | qualche significato. Però, dovette presto interrompere le tormentose
948 XXV | E tu non altro obolo dovrai darmi, se non l'amore, sussurrava
949 X | arancio.~— E perché non dovrei adornarmene?, chiese la
950 X | Macario:~— Tributarmi lode dovresti, e non biasimarmi, poiché
951 XXI | coniugi in lite.~E il ciuco drizzava le orecchie, e il bimbo
952 XX | ridicolo è un funzionario, se drizzi la cresta e guardi, come
953 XVIII | prezzemolo e di altre ghiotte droghe, racchiuse nel lor tiepido
954 IV | è tra faccende: e me ne duole! Né altro potrò offrirle,
955 XVIII | E, per ugual motivo, le dure patate e i morbidi piselli
956 XIII | sì! Ma questi panini son duri ai denti e spalmati di burro
957 | Ebbi
958 XVIII | alleandosi con la nebbiosa ebrezza — cadde in un sonno profondo.~—
959 | ecc.
960 XII | per il quale occorrano eccellenti palombari. E, dica, caro
961 VII | questo tono, la musica a così eccelse vette giunse, da far perdere
962 I | primi vagiti, difatti, l'eccelso personaggio, che doveva
963 III | mingherlino, ma, in compenso, eccessivamente irrequieto.~— Per favore,
964 XVIII | farina, rappresentava un eccidio di innumerevoli chicchi,
965 XVI | casalingo mercè un annuncio economico, inserito nelle gazzette
966 XVII | segnando poi sul bilancio:~ ~Economie~ ~Lassativo (non comprato)
967 XX | Macario e traendo motivo di edificazione dai risultati dell'approccio.
968 XVII | dovrebbe distruggere gli effetti benefici di una spesa necessaria
969 XXII | l'ardito colpo di mano si effettuava, irrompesse entro la stanza
970 I | così potente è la sanatrice efficacia della virtù anche nelle
971 [Titolo]| Nepomuceno, storico dell'egizia Alessandria?~— Ma che Alessandria
972 XII | al capo, per il resto, egregiamente.~— Uomo fortunato! Diavolo
973 XX | E tale era il beneficio, elargito da quel sant'uomo non solo
974 XXIII | costumi, e concluse: «Egli è elefante nella proboscide, ma, nel
975 III | gli altri scimmiotti ti eleggeran subito principe. Che pensi?
976 XXII | rifiutando la prova, a un così elementare obbligo degli uomini pii
977 XXV | quadrupedi, lo aiutano ad elevarsi verso il cielo.~Ma ecco
978 XXIII | amico migliore mi colma di elogi e con magniloquenza esalta
979 XX | aggirava per le campagne a elogiare le creature e il Creato,
980 XXV | seta luccicavano a tessere elogio del lor contenuto. Macario,
981 XII | della consorte.~— Collega emerito, esclamò costui dopo i convenevoli
982 VII | che i nervi mi han data l'emicrania.~— Eviterò di baciarti la
983 XI | sentii come trasportato nell'empireo: ma le mie labbra, piene
984 XVIII | chiude!~Voce gentile, ma energica, di cameriere frettoloso.~
985 X | sfocio le lor contrastanti energie, se zia Sofonisba non si
986 XII | racchiudessero le parole enigmatiche.~Ma, trascorso qualche altro
987 XVII | un registro-cassa, ove le entrate e le uscite stessero le
988 [Titolo]| questo modo di dire, ormai entrato nell'uso. L'Autore, di fatti,
989 XXIV | sorveglianza, ch'egli non solo entrava nelle botteghe dei librai
990 III | donna, e di donna giovane.~— Entri! Così, potremo intenderci
991 X | col nome di nubi i futili episodii, cui una pronta spiegazione
992 | eppure
993 XVIII | le proprie mani, coglieva erbe mangerecce per i campi e
994 XVII | ammontano a due milioni, saranno ereditate dal pio nipote Macario s'
995 XXIV | attorno a sé affinché l'ermellino del pudore rimanesse senza
996 VIII | a discernere il proprio errore e a ravvedersi. Di fatti,
997 XXIII | elogi e con magniloquenza esalta le mie virtù e fattezze.
998 XXIII | scrisse un sagace articolo esaltando l'arte e i pregi del mio
999 IX | più edificante. Macario esaminò la dolce creatura, poi disse:~—
1000 XIII | aperta in modo da lasciar esangue il barile.~— E come volevi,
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