1-cela | celes-esang | escla-lasci | lasso-piove | pitag-scopp | scopr-varia | vasi-zucch
Parte
1001 XIV | entra, entra liberamente!, esclama Clorinda.~Il giuoco dei
1002 II | con anima rappacificata esclamare:~— Mi è usata violenza!
1003 XVII | un nano. E dal registro escluse, inesorabilmente, ogni spesa
1004 XIII | Ricevimento delle amiche (esclusi gli uomini, che non sian
1005 XXIV | poiché la verencodia ha sede esclusiva negli occhi, Macario si
1006 XVI | appunto, in grazia di queste escursioni notturne ch'egli, passando
1007 XX | rapidamente la voce di quegli esemplari costumi, non ci fu persona,
1008 XVII | dunque, da esso: poiché un esercito non può offrirsi in olocausto
1009 III | ha soggiunto che l'amore esige luogo acconcio a evitare
1010 X | ella domandò. Le nozze esigono i fiori d'arancio. Li abbia,
1011 XIV | pavoni dall'ampia coda e dall'esigua cervice, abbandonato il
1012 XVIII | appesi nelle botteghe e gli esili uccellini gettati in mucchio
1013 XIV | grandi vizi più non esistono. Esiste, invece, un idolo adorato
1014 XV | casa.~Una sola creatura esisteva, degna di confidenza e capace
1015 XIV | poiché í grandi vizi più non esistono. Esiste, invece, un idolo
1016 XXIII | Macario guarda le accusatrici, esita, poi con impeto risponde:~—
1017 IV | non rallenta il passo per esortazioni. E certo, nonostante il
1018 XXV | tenere e calde, o uomo!, esortò, non più in falsetto, la
1019 XXIII | ingiurie e di diffamazione.~Esperti legulei accorsero a porgere
1020 IV | così e così da un orafo esperto.~— Potrò ritirarlo io stesso,
1021 II | pentimento e a fermi propositi di espiazione. Undimilla, adesso, non
1022 XV | all'apparir di Macario, esplose in così rumorosa e terrificante
1023 I | scrupolo di pudicizia e ad esporre alla luce una nudità rosea
1024 X | allegra vita osserva una gemma esposta nella vetrina dell'orafo:
1025 III | No, figliuolo, se non è esposto a nudo e non dà scandalo».~
1026 XV | cagnolino, ha linguaggio espressivo più di qualunque uomo.~
1027 V | il primo ammaestramento essenziale.~— Troppo ti amo, sospirava:
1028 | essersi
1029 XVI | diaboliche piuttosto che per estasi angeliche?~Una notte, mentr'
1030 II | corpo — egli si chiedeva esterrefatto:~— Cosa sono, dunque, e
1031 XVI | di natura schiva d'ogni estraneo intervento o intervento
1032 I | forato come un capezzolo, all'estremità: e avrebbe fatta la delizia
1033 XIX | morbo, si trova, oggi, in estremo bisogno. Conosco la tua
1034 XVI | XVI~ ~Esule dal domestico, tetto, Macario
1035 XIII | zia Sofonisba con le sue eterne querimonie per le fantesche
1036 XVII | rispose il disputatore.~— Eureka!, gridò allora Macario.
1037 X | letizia, che si addice ad eventi consimili. Invermigliata,
1038 X | giunse al giorno del fausto evento. Tranquilla era la sposa,
1039 XXIV | Macario verso sé stesso, evitando perfino di prender bagni
1040 III | amore esige luogo acconcio a evitare ogni motivo di scandalo
1041 XIX | pene di orbato sposo ed evitarti di sudar con la fronte.
1042 VII | han data l'emicrania.~— Eviterò di baciarti la fronte.~—
1043 | Fa
1044 I | e, anche, i cuori e le facce degli uomini — scivolò all'
1045 | facendo
1046 XIV | e la cortigiana ricca di facondia e di vezzi. Oggi, o Civiltà,
1047 | fai
1048 V | Ma la barca ha qualche falla. Ed egli lo sa: anzi, sta
1049 III | rischi di metterti sopra una falsa strada.~La specchiera doveva
1050 IV | È un albergo di cattiva fama. Le pare?...~Né il luogo
1051 XXI | necessità di morire per fame o di aggredire, in un angolo
1052 XXI | coi pugni codesto tenero fanciulletto?, domandava a un padre brutale
1053 | fanno
1054 XVII | creature vive in ombre e fantasmi. A poco a poco le riserve
1055 XIII | eterne querimonie per le fantesche introvabili! E com'è irritante
1056 [Titolo]| si legge come Gioseffo fantolino porgesse uguale edificante
1057 XIII | anziché streghe femmine, e mi farei strappare i capelli da zia
1058 XVIII | rispettato poiché, contenendo farina, rappresentava un eccidio
1059 | farò
1060 | farvi
1061 XXIII | bendaggi, dai quali l'anima era fasciata.~— O Macario, il mio amico
1062 X | fantasia e circonda di maggior fascino il momento, sempre meno
1063 XIV | capo risponde. E sembra fata, che attraversi un campo
1064 XXIII | ecco giungere il momento fatale; ecco il reo presentarsi,
1065 XIV | vertiginoso cammino?~— Troppo faticosa è la parte della cameriera,
1066 | fatte
1067 XXIII | magniloquenza esalta le mie virtù e fattezze. Ma posso reputarlo veracemente
1068 X | si giunse al giorno del fausto evento. Tranquilla era la
1069 XVIII | e i morbidi piselli e le fave, care a Pitagora, e l'olio,
1070 III | aveva, anche, il dono della favella, tant'è vero che cominciò
1071 III | eccessivamente irrequieto.~— Per favore, non chiuda. Devo scappar
1072 II | di quei trasudamenti di febbre.~— Io mi trovo in stato
1073 | fecero
1074 XIV | compiono, bensì opere buone e feconde. Prima che tu ti lasciassi
1075 XVII | ad un tempo verso i tuoi fedeli!~— Rimanga, Clorinda, con
1076 XVIII | E un denso intingolo di fegatini li renderà ancor più dilettevoli.~—
1077 XIV | Sono soli nel palco: sono felici. Ma per pochi momenti. L'
1078 XIII | diavoli maschi anziché streghe femmine, e mi farei strappare i
1079 V | fulminea, una voce acre gli ferisce l'orecchio:~— Che bravo
1080 XXIII | professione».~Macario, con mano ferma, scrisse sotto la lettera
1081 XXI | domandava a un padre brutale fermandogli il braccio.~— Perché sfoghi
1082 VI | Perché, sul meglio, si fermano.~— Anche tu, sul meglio,
1083 II | nella quale il sangue, fermentando e scorrendo con rinnovato
1084 XVIII | mangerò le vittime dell'umana ferocia, egli diceva soffermandosi
1085 XIII | certo. Ma brutali colpi di ferro hanno contaminato e bruciacchiato
1086 [Titolo]| docilità e amando con sommo fervore le creature e il Creato
1087 XVIII | sussultando.~— Poi, sottili fette di morbida carne arrotolata
1088 XX | sociale s'incaglierebbe: e la fiaccola della discordia incendierebbe
1089 XII | peccati?, gemeva Macario: e le fiamme dell'inferno comincierebbero
1090 VI | passa un braccio intorno ai fianchi della sua innamorata.~—
1091 VIII | neppure il tempo di trarre fiato dopo l'ascesa delle molte
1092 X | braccia di un amico del fidanzato, la donna rimbeccò Macario:~—
1093 XXIII | affezione. Ma poss'io veramente fidarmi?~— Vidi tua moglie a colloquio
1094 X | plauso, poich'io correvo fiduciosa incontro all'avvenire. E
1095 XV | stanzetta della portineria.~Fiera apparve Undimilla: e aggressiva
1096 XXIII | seguente alba, fu svegliato da fieri colpi sull'uscio. E, dato
1097 IX | vergine e malignetta.~— I miei figli non peccheranno, ribatté
1098 XXII | che vigilava sul diletto figlio, fece sì che, nel momento
1099 XXIV | aspramente se una colorita figurina, priva di veli, allettasse
1100 XVIII | biondo Sciampagna, con la sua filigranata schiuma dispensatrice di
1101 VI | Se principiassimo? (un filo di voce).~— Che cosa? (voce
1102 X | perché, affacciandosi dal finestrino della carrozza, avviata
1103 III | fermo! Ouf! La finisca!~— Finirò se la pedagoga vorrà cominciare.~—
1104 III | così!~— Stia fermo! Ouf! La finisca!~— Finirò se la pedagoga
1105 II | concluse allorché Macario ebbe finito di snocciolare il mea culpa,
1106 IV | soluzione. Pedagoga con i fiocchi e i pizzi e le seterie:
1107 XVI | belloccia quantunque non più sul fiore degli anni, avesse rispettata
1108 XXIII | per il geranio del cuore — fiorisce la verità. E qual sede più
1109 XXIII | sotto la lettera due parole, firmò e rimandò la missiva.~Ma,
1110 IX | in ugual misura di pregi fisici e di dote materiale. Il
1111 III | esaminato accuratamente il mio fisico, parlò in questi termini
1112 XVII | bevve, egli, in silenzio, fissando il nipote con pupille ormai
1113 X | schiumeggiarono i brindisi, fitti, brevi e sonori come gragnuola
1114 XIX | mentre costui si sperdeva nel fittume della moltitudine, consegnarono
1115 II | allontanarsi per non udirle, una fiumana di commosse lamentele non
1116 XVII | contemplando con intenerimento il florido volto e l'adiposo corpo
1117 XVII | due abissi, ai quali una floscia grinzosa pelle facea da
1118 XII | altro giorno, un misterioso focherello si accese nel corporeo involucro
1119 IX | s'avviò contrito verso il focolare domestico. E, durante il
1120 XXI | si risolve in serenità. Focosa zampillava la voce contro
1121 I | cilindrico rivestito di un fodero di caucciù, che s'arrotondava,
1122 IV | per ritirare un monile, foggiato così e così da un orafo
1123 XXIII | porgere da un tetro uomo un foglietto, dal quale si deduceva che «
1124 XIX | domandò qualcuno di mezzo alla folla.~— Sì, è vero! Ma che colpa
1125 XVII | interno, che Macario scoprì la fondamentale differenza tra spesa necessaria
1126 XIII | rifulgesse e fosser racchiuse le fondamentali norme per ogni sposa dabbene,
1127 XXV | che, fra gelose tenebre, fondiamo assieme i nostri incendii?
1128 XXIV | altezza, si scorgeva un forame. Di tal modo egli, relegata
1129 I | caucciù, che s'arrotondava, forato come un capezzolo, all'estremità:
1130 II | presenta sotto così leggiadre forme e non, piuttosto, con l'
1131 XVIII | dalla polpa simile a carne formeran monte sovra un vassoio.
1132 XVIII | cioccolata che, incrociandosi, formeranno castone per le gemme delle
1133 XXII | chiesero, in presenza di una formosa donna:~— Se tu hai così
1134 XV | coltre modellava le potenti formosità della sposa. E già si chinava
1135 XVII | abbatté in una noticina così formulata:~«Le mie sostanze, che ammontano
1136 XIII | alla moglie.~ ~Così era formulato il programma:~ ~Le ore della
1137 XIII | ero intenta a guardare i fornelli?~E Macario non ribatté sillaba.~—
1138 X | il calice propiziatore.~— Fortunata te, o sposa, poiché il tuo
1139 | fossero
1140 XIV | progressista, adoprando i frammenti del maritale programma per
1141 IV | ammaestramento. Ma molti ostacoli si frapponevano: un natural ritegno, la
1142 II | veloce e scrosci di risa, si frappose tra l'accusatore e il reo.
1143 | frattanto
1144 XVIII | di panna, arabescata da fregi di grigia cioccolata che,
1145 X | larghi nastri neri o violetti fregiati di caratteri d'oro. Funebre
1146 XII | mia buona ventura, poiché fremevo dal desiderio di aver notizie
1147 III | l'uscio, aveva un suono fresco e squillante: voce di donna,
1148 XVIII | pasto, saran seguiti da frizzanti vini color rubino. E il
1149 XVIII | pietà fosse in te pari alla frugalità, non sdegneresti di aiutare
1150 XVIII | conditele, da persona semplice frugalmente si cibava. Or avvenne che
1151 XVII | facea da velario.~Un giorno, frugando tra le carte dello zio con
1152 XIX | troverete. E così e così!~Frugaron subito l'inebetito Macario,
1153 XIX | incalzò un'altra voce.~— Frugategli le tasche. Lo troverete.
1154 XVIII | Ma inutilmente Macario si frugò nelle tasche: non c'era
1155 XXI | bastone né i pugni né la frusta interrompevano il lor lavoro:
1156 XXI | Perché fai sanguinare, con le frustate, la groppa di codesto inerme
1157 III | porta. Un urlaccio, una fuga rapida della servetta: poi,
1158 XV | avrebber calmati i sensi e fugate le ultime ombre dei sogni.
1159 XXV | ricorderà all'uno e all'altra il fuggevole incontro.~Taceva, Macario,
1160 IX | apparivano dopo i contatti fuggevoli avuti con la realtà. Ma
1161 XXI | commerciante non sedette; anzi, fuggì via mugghiando. E un colpo
1162 XXV | meditava:~— Per disprezzare e fuggire il peccato, bisogna conoscerlo.
1163 II | vergine sciolse i dubbi e fugò le ambasce dello spirito
1164 XVII | denaro, come ognun sa, è fulcro delle guerre e segno rappresentativo
1165 X | il nodo dell'imeneo e a fulminare il sogno di gioia. Ciò avvenne
1166 XV | allorché vide l'ospite sbucar fulmineo e balzare iroso e interporsi,
1167 XVIII | ravioli, venne il pesce fumante; e, poi, sopraggiunse l'
1168 XVIII | tritata saran deposti, ancor fumiganti, sovra la mensa. E un denso
1169 XX | degli uomini, si risolve in fumo. Ma, a ben considerare le
1170 X | fregiati di caratteri d'oro. Funebre era, veramente, il corteo;
1171 XX | Macario. Altri banchieri e funzionarii e timonieri della pubblica
1172 XI | intollerabile ansietà spinse fuor dal lettuccio austero il
1173 VI | lontano, scoppiano in una furibonda protesta — non, tuttavia,
1174 XXI | non sedette; anzi, uscì furibondo. E il grido di un passante,
1175 | Furono
1176 XV | oggetto con raddoppiato furore ad ogni tentativo di pace.
1177 X | chiamarsi col nome di nubi i futili episodii, cui una pronta
1178 IV | se, al primo inizio, una gagliarda spinta non avesse fatta
1179 XVIII | schiuma dispensatrice di gaiezza, darà termine al pranzo
1180 XIV | aiuti a toglier la veste di gala e ad indossare l'abbigliamento
1181 XV | con cuore greve ed agili gambe la casa.~Una sola creatura
1182 I | questo biberone, una lucida e garbata bottiglia dal collo cilindrico
1183 XVII | Mangiò a crepapelle, bevve a garganella; poi, disse con voce tetra:~—
1184 XVI | economico, inserito nelle gazzette da una perspicace affittacamere,
1185 XXV | amare. Vuoi tu che, fra gelose tenebre, fondiamo assieme
1186 XXII | Sola, nel vedovo talamo, gemè Undimilla.~— E nel vedovo
1187 II | spettacolo allettatore, sostava gemendo:~— Perché il vizio si presenta
1188 XII | punizione dei miei peccati?, gemeva Macario: e le fiamme dell'
1189 XVI | accertarmi s'eri tu, che gemevi, oppure il tuo pagliericcio.~
1190 XVI | incollato alla porta dei gemiti onde discernere se questi
1191 X | allegra vita osserva una gemma esposta nella vetrina dell'
1192 IV | medesima non avesse avuto una generosa ispirazione.~— O Macario,
1193 XV | pimento dei cibi e dalla generosità delle bevande, il martire
1194 V | griderò e farò accorrere gente: e ti svergognerò innanzi
1195 XIX | negletto egli bazzicava fra le genti, senza badare alle lor occhiate
1196 V | V~ ~Se le accasate gentildonne possono riserbare qualche
1197 XXIII | figlia riaccompagnava, poi, gentilmente fino alla porta i visitatori.
1198 XV | deporre su questa il bacio del gentiluomo, allorché vide l'ospite
1199 XXIII | labbra — davanzali per il geranio del cuore — fiorisce la
1200 V | quali son minacciata. Il tuo gesto vale! Mi ami, sì, veracemente
1201 XVIII | botteghe e gli esili uccellini gettati in mucchio entro tombe di
1202 XVIII | di prezzemolo e di altre ghiotte droghe, racchiuse nel lor
1203 VII | impedito l'approccio a un ghiotto ossobuco.~Ma il giorno dopo,
1204 XVIII | salutifero bagno di una gialla salsa ben condensata.~—
1205 VI | pulzella cauta scese nel giardino e aiutò l'egro giovine a
1206 XIV | nudità terrene e slacciare giarrettiere allacciatrici e sentir nelle
1207 XVII | fronte alle altre come un gigante starebbe faccia a faccia —
1208 XXV | camera, di cui egli varcò con ginocchia un po' tremanti, la soglia.~—
1209 VI | cena!~— Perché?~— Perché, giocando, ha perso una somma forte,
1210 IV | avrà licenza per l'intiera giornata.~— Il tè mi preme poco:
1211 XIV | Clorinda. Da ogni parte, giovani languidi e adulti pacati
1212 XXV | Ho io provato l'amore? In gioventù, solo ombre strinsi e pugni
1213 X | persona che, con la sua giovinezza, rappresenti e prometta
1214 VIII | più giusta risoluzione e giràti gli occhi d'attorno, il
1215 XXII | copioso freddo sudore stillava giù dalla fronte. E, tuttavia,
1216 XIX | abito, se non vana parvenza? Giudicherete voi gli uomini dall'involucro
1217 XXIV | Macario si sottraeva al lor giudicio e rimbrotto recandosi da
1218 VIII | per le mie dita, dunque. E giungi in buon punto per dimostrare
1219 VII | di un'amazzone adusa ai giuochi violenti dei circhi? Era
1220 XIII | Macario a rammentarle i sacri giuramenti.~— Donna, tu ubbidirai a
1221 V | riscattate dai tuoi persecutori, giurò Macario commosso: ma tu
1222 XXIII | mezzana di età.~— E come giustificate l'epiteto rivolto alla figlia?~—
1223 XX | proverbiale la frase:~— Goda, fra i due litiganti, Macario!~
1224 I | sconvolgere i visceri del golosetto, costringendolo a metter
1225 XVI | prelibati rallietavano la golosità del pensionante dal ciuffo:
1226 III | biscotti: moltissimi, anzi.~— È goloso, il monello!~— Così. E mi
1227 XIX | occhiate di sbieco ed alle lor gomitate. E talvolta, vedendo una
1228 XIV | inutilmente Macario urta del gomito e comprime il piede della
1229 XVI | polvere per gli occhi dei gonzi? Ma io ti svergognerò, o
1230 XXIII | marito, quando parla, raglia, gracida quando s'intenerisce e,
1231 VI | lontano, ostinato giunge il gracidare delle raganelle.~— I tuoi
1232 V | possono riserbare qualche poco gradita sorpresa, una vedova, non
1233 [Titolo]| altri.~Candido in sommo grado si dimostrava egli, inoltre,
1234 X | fitti, brevi e sonori come gragnuola che batta improvvisa sopra
1235 IX | le gioie, bensì anche i gravami della famiglia. E, tuttavia,
1236 III | dall'abuso dei palliativi, è gravissima, occorre che tu apparecchi
1237 XIV | pastore Destino, che guida il gregge degli uomini, finalmente
1238 XV | salvezza, abbandonò con cuore greve ed agili gambe la casa.~
1239 XIV | mia, entra, entra pure!, grida Clorinda con impeto.~Convenevoli,
1240 V | vuotarle la bottega? Ma griderò e farò accorrere gente:
1241 XXI | anzi, uscì furibondo. E il grido di un passante, nella notte,
1242 XVIII | arabescata da fregi di grigia cioccolata che, incrociandosi,
1243 XVI | coperta ragnata nascondeva grigie pungenti telerie. A mensa,
1244 VII | pedagoga, che non avesse grilli per la testa e andasse di
1245 XVII | abissi, ai quali una floscia grinzosa pelle facea da velario.~
1246 XXI | sanguinare, con le frustate, la groppa di codesto inerme asinello?,
1247 XVII | l'addietro sorgenti fra i guancialetti delle palpebre, si ritraevano
1248 VIII | chiassosa e d'ogni scandalo.~— Guanto per le mie dita, dunque.
1249 XXIII | melanconicamente la testa, guardando volta a volta Macario e
1250 XIII | sogghignano in codesto modo, guardandomi? Sfacciate! Streghe! Guai
1251 XIII | mensa mentre ero intenta a guardare i fornelli?~E Macario non
1252 XVIII | rispettabile uomo si soffermò a guardarlo.~— O esempio in terra di
1253 III | rimanga lì imbambolato a guardarmi, poco o nulla m'importa;
1254 XIX | avrà provata!~— E l'altro? Guardatelo! Si capisce lontano un miglio
1255 XXV | con occhi quasi spenti lo guardava. E il volto della donna
1256 XX | funzionario, se drizzi la cresta e guardi, come dall'alto di un trono,
1257 XIX | pesto e sbrindellato, alle guardie.~Uscito di prigione, Macario
1258 III | di qui alla ricerca della guarigione. Conosco i tuoi timori e
1259 IX | dottrina e, per il buon fine di guarire il mio corpo dalle tristi
1260 III | senza indugio il farmaco che guarisca una grave malattia.~— Quale
1261 XIX | sappi che Clorinda tua, guarita per virtù della provvidenza
1262 XVIII | egli diceva soffermandosi a guatare gli squartati vitelli appesi
1263 II | sempre maggiore minaccia guatava il corpo del delitto.~—
1264 XVII | ognun sa, è fulcro delle guerre e segno rappresentativo
1265 XIV | assomigliano tutti. E i guerrieri non vedon più la battaglia;
1266 XIV | assomigliava: ma c'era il guerriero ardimentoso e il mercatante
1267 VII | nel circo, l'amazzone lo guidò fino a un luogo appartato
1268 XX | aggirava fra gli uomini, a guisa di fratelli abbracciandoli
1269 XIII | la donna.~— Ma con quale gusto potrei mangiare, se rivoli
1270 XIV | alimenta più i vizi, poiché í grandi vizi più non esistono.
1271 XVIII | solcheranno la massicciata dell'iberico pane.~— O peccatore!, gemette
1272 X | consorte è simile a Cupido, l'Iddio bendato!~— Avrai, o sposo,
1273 XII | galla!~— Cioè?~— Niente! Un'idea! Già, le zucche non affondano
1274 XIV | esistono. Esiste, invece, un idolo adorato da tutti e da tutti
1275 III | Undimilla vergine che, sino a ieri, mi tenne vincolati il corpo
1276 VII | Svergognati! Oltraggiare in così ignobil modo la mia reggia?~Non
1277 IV | ella si fidi!~— Mi fido. Ma ignoro il prezzo: e l'orafo vorrà
1278 XXV | Domani, allontanandoti da me, ignota iniziatrice, potrai dire
1279 XXV | Ma ecco che un braccio ignoto s'infila sotto il suo. E,
1280 [Titolo]| ch'egli vedeva un uomo ignudo. E tale era la sua tèma
1281 | II
1282 | III
1283 I | se bene non più intatta, illibata: così potente è la sanatrice
1284 XX | tal modo, il nostro ozio illuminato.~— Accogli con modestia
1285 IX | se non martire, poiché le illusioni, da costei procurate, scialbe
1286 [Titolo]| Alessandria d'Egitto!, rispose l'illustre scrittore. Io sono di Alessandria
1287 III | garzone. Che tu rimanga lì imbambolato a guardarmi, poco o nulla
1288 VI | esperienza, il primo passo è ben imbarazzante!~— Com'è pallida la luna,
1289 XX | così misero e sparuto ed imbelle, nel predicar la modestia?~
1290 XIII | io accudisca ai panini imburrati e alla cantina e alle formiche
1291 X | infrangere il nodo dell'imeneo e a fulminare il sogno di
1292 XX | merito dimostrate, or dunque, imitando e seguendo l'esempio altrui?~—
1293 X | sarà appagata e i veli dell'immaginazione, squarciandosi, lascieranno
1294 XXV | nessun indizio, nessuna immagine ricorderà all'uno e all'
1295 II | popolavano quasi sempre di immagini purpuree stagliate sovra
1296 V | con l'attigua stanzetta immersa in soporifica penombra e
1297 III | tratto, ridivenne seria e immobile.~— Scusi, vuol essere svegliato
1298 III | ancora dimostro qualche impaccio da bennato giovine di provincia,
1299 I | mostravan maggiore opulenza per impadronirsi con le dita e con le labbra,
1300 XXII | che, con mossa fulminea, s'impadronisce dell'altrui punto debole?~
1301 XXII | gli arroventasse la bocca. Impallidivan le sue guance, e un copioso
1302 [Titolo]| trovandosi in procinto d'impalmare una gentil donzella, ma
1303 XXI | ecco ch'io son pronto ad impartirti, a mia volta, consigli.
1304 III | vivace pedagoga.~— Che le impartisca un corso, possibilmente
1305 XXI | borsa.~— Consigli tu mi impartisti, rispose benigno Macario.
1306 XIII | pugni stretti.~— L'autorità, impartitami dalla legge, disse solenne
1307 XI | matrimonio, rispose costui alle impazienti domande. Ma nulla sapevo;
1308 XV | il tempo della donna da impedirle sin anche di uscire in carrozza
1309 XVIII | tombe di vimini.~— E neppure impedirò a innocenti creature di
1310 II | Macario.~— Ed io, allora, per impedirti di peccare, sopprimerò la
1311 VII | suon di randello avesse impedito l'approccio a un ghiotto
1312 VI | innalzar laudi al cielo se un impegno di giuoco gli consentì di
1313 XX | consorzio non su quello s'impernia, bensì sovra la mia opera
1314 XVI | intervento o intervento dottorale implorassero, sopraggiunse lì, a passi
1315 XXII | pietoso indulgi alle femminee implorazioni. Non rifiuterai, dunque,
1316 XX | modesto nella felicità!, implorò Macario.~— Cosa vai cicalando,
1317 XIV | di strada, poi, Clorinda impone che il cocchio si fermi
1318 XII | leggi ed ai testi, i quali impongono che i beni di ciascun coniuge
1319 VI | fianco, senza tema di sguardi importuni. Che gioia!~— Che gioia!~
1320 XX | prodiga a sé stesso con tanta improntitudine, appaion sciocche se si
1321 XV | carezze e di onori. Ma, improvviso, sul finire di un pranzo,
1322 XVI | verace nei discorsi.~Fuggi l'impudicizia.~Non cedere alla lussuria.~ ~
1323 IX | soltanto se maneggiato da dita impure.~
1324 IX | rimarrai, se le corporee impurità saranno protette dai testi
1325 IX | sentenziò solenne Macario, è impuro soltanto se maneggiato da
1326 XIII | confusione di mobili rendono inabitabile il resto dell'appartamento.~—
1327 XVII | sublimi verità, Macario inaugurò un registro-cassa, ove le
1328 XX | opera! Il carro sociale s'incaglierebbe: e la fiaccola della discordia
1329 XV | ogni tentativo di pace. Incalzato di stanza in stanza, Macario
1330 XIX | E il portafogli dov'è?, incalzò un'altra voce.~— Frugategli
1331 X | un mezzo per rilassarsi e incanalare verso un unico sfocio le
1332 IV | adultera era scomparsa come per incanto; e Macario scendeva già
1333 VI | valeva proprio la pena che ci incappucciassimo col mio grembialetto!~—
1334 VII | direttore del mio circo s'è incapricciato di un leone del serraglio
1335 XVI | sé e sé:~— Niuna parola incauta o biasimatrice sfuggirà
1336 XIV | strinar gli abiti e questi per incendiare il cuore di Clorinda. Da
1337 XX | fiaccola della discordia incendierebbe il legname di cui esso è
1338 XXV | fondiamo assieme i nostri incendii? Domani, prima dell'alba,
1339 XXIII | verace e soffrendo gravi incertezze nei riguardi della lor vita,
1340 VIII | questa con una spinta, s'inchinò a quello pregandolo di sedersi.~
1341 XVII | malattia, sopraggiunta a inchiodarlo nel letto, segnando poi
1342 IV | Solo il marito non dava inciampi di sorta; sorrideva, anzi,
1343 XVI | egli stava con l'orecchio incollato alla porta dei gemiti onde
1344 III | giovine di provincia, e tu incolpane Undimilla vergine che, sino
1345 III | scappar via subito. Ho mille incombenze da sbrigare. Sa! L'albergo
1346 XII | sposa novella.~— Collega incommensurabile, urlò costui, che piacevole
1347 XIV | molti sono anche i tuoi inconvenienti. Per te un rapinatore di
1348 VI | Per che fare?~— Per... incoraggiarci.~Lungo silenzio. Anche le
1349 XVIII | di grigia cioccolata che, incrociandosi, formeranno castone per
1350 XXIII | quale fede appare grande e incrollabile al pari di quella, riposta
1351 XXV | orecchie, impediva al freddo d'incrudelire contro il nascosto viso
1352 II | costringevano ad agitarsi nell'incubo e a fare il letto ricettacolo
1353 X | sposo, poiché si temeva indegno di possedere un simil tesoro.
1354 X | Anche la sposa si volgeva indietro con occhi lacrimosi. Macario,
1355 XVII | soccorrere un parente nell'indigenza.~— Sii... il benvenuto...,
1356 I | nonostante le proteste dell'indignata matrona, di una rotondità
1357 XX | sociale e dei patrimonii individuali. Sappia, dunque, l'umanità
1358 XXV | tu mi lascerai: e nessun indizio, nessuna immagine ricorderà
1359 XIV | toglier la veste di gala e ad indossare l'abbigliamento notturno.~—
1360 XX | silenziosi; così Macario, indossato il cilicio della penitenza,
1361 XIX | Dimesse sdrucite vesti indossava Macario. Né ristava dal
1362 XXII | inflessibile il cimento e, forse, indotta una peccatrice a rimettersi
1363 XVI | temperamento, egli avrebbe indotte le di lei guance a tingersi
1364 XIX | quel viso smunto: e mi ha indotto a cavare il portafogli,
1365 XXIV | strada, e con suadenti parole induceva anche i più necessitosi
1366 XXIV | considerare con qualche indulgenza il turbamento, da cui l'
1367 XXII | poiché vedo che pietoso indulgi alle femminee implorazioni.
1368 XVI | per ogni altro, se anche indurito, peccatore e aprisse di
1369 IV | pernicioso, poiché vorrebbe indurmi a compiere un'azione malvagia.~
1370 XXII | non solo le sfiderei, ma indurrei, col mio esempio, il tentatore
1371 XIX | così!~Frugaron subito l'inebetito Macario, scovarono il portafogli
1372 V | contingenza sarebbe stata fonte di inesauribili letizie: si manifestava,
1373 XVII | E dal registro escluse, inesorabilmente, ogni spesa superflua.~Martire
1374 X | pingue borsa di avventore inesperto, e la ragazza di allegra
1375 VII | Vorresti costringermi a infangar gli scarpini?~— A nulla
1376 II | singhiozzava, destandosi, l'infelice adolescente: e il mio peccato
1377 XVII | Lento appare il tempo agli infelici. Lentissimo appariva, dunque,
1378 XII | Macario: e le fiamme dell'inferno comincierebbero la lor opera
1379 XXV | che un braccio ignoto s'infila sotto il suo. E, subito,
1380 XV | fu deposto subito, con infinite cautele, sovra l'ampio talamo
1381 VII | vuoi spendere: e ignori che infiniti uomini, ricchi e generosi,
1382 XV | aggressiva si dimostrò. E, all'infinocchiato e plorante Macario, gridò
1383 XXI | modo di rivelare la propria inflessibilità. Un malandato giovane si
1384 X | stesse per scoppiare ad infrangere il nodo dell'imeneo e a
1385 XIII | trovato molte bottiglie infrante e una spina aperta in modo
1386 XIV | confabula, sporgendosi tutta all'infuori. La sua inguantata manina
1387 VIII | ratificando l'accordo: sono stata ingannata da tanti, che si spacciavan
1388 XX | semplice cenno di questa mano ingemmata. E l'umanità, sotto il giogo,
1389 XIX | Chi poteva supporre?~— Oh, ingenuo! non gli vedevi il ceffo?;
1390 XXIII | impeto risponde:~— Nessuna ingiuria ho scritta. E la mia colpa,
1391 VI | di lontano, continuano a ingiuriare, rauche, il plenilunio.~—
1392 XIV | tutta all'infuori. La sua inguantata manina è prigioniera, durante
1393 XXV | allontanandoti da me, ignota iniziatrice, potrai dire di non aver
1394 XVIII | una così pia preghiera. Iniziò dunque un colloquio che,
1395 XXV | amore. È colpo d'ala, che t'innalza; è vertigine, che ti travolge;
1396 VI | egro martire. Ed egli deve innalzar laudi al cielo se un impegno
1397 VI | intorno ai fianchi della sua innamorata.~— Ma è già fatto anche
1398 VI | mi ricordi. Dopo, i due innamorati si scambiano qualche dolce
1399 XVIII | E neppure impedirò a innocenti creature di nascere!, aggiungeva
1400 XVIII | rappresentava un eccidio di innumerevoli chicchi, tolti all'opera
1401 XX | gazzettieri avremmo il diritto d'inorgoglirci, essendo noi soli i timonieri
1402 XX | solo, dunque, ho diritto d'inorgoglirmi, poiché le fatiche degli
1403 XX | Nessuno ha diritto d'inorgoglirsi al pari di me, diceva un
1404 XX | davanti ad uomini, che s'inorgogliscono senza ragione, replicò pacato
1405 XXIV | consigli, impartiti alla sua inquieta adolescenza dal venerando
1406 XVI | mercè un annuncio economico, inserito nelle gazzette da una perspicace
1407 XXII | non fosse ricorsa alle insidie. Sì, imperterrito avrebbe
1408 [Titolo]| preferì, sfuggendo alle insidiose dita della moglie di Putifarre,
1409 IX | e allietare i tuoi ozi?, insistè Undimilla.~— Il denaro,
1410 VII | baciarti la fronte.~— No, non insistere. Piuttosto, domani entra
1411 X | posseduto. Il desiderio insoddisfatto stimola la fantasia e circonda
1412 XIII | Clorinda, di fatti, mostrandosi insofferente del coniugal giogo, obbligò
1413 II | destato di soprassalto da un'insopportabil tensione dello spirito —
1414 XV | notte fra tormentosi sogni, inspirati dal pimento dei cibi e dalla
1415 | Intanto
1416 I | la trovò, se bene non più intatta, illibata: così potente
1417 XVII | e laboriose discussioni intavolava seco stesso, dalle quali
1418 XVI | era maldicente e prodiga e intemperante nei cibi e sfarzosa nelle
1419 III | Entri! Così, potremo intenderci meglio.~La porta si aprì.
1420 XVII | Macario contemplando con intenerimento il florido volto e l'adiposo
1421 XXIII | raglia, gracida quando s'intenerisce e, nell'amore, è marmotta».~
1422 IX | giungere, figliuolo?, chiese l'intenerito medico. L'anima ha gravi
1423 XV | aver raggiunto l'apice dell'intensità, poiché senza il più lieve
1424 III | specchiera traballava tutta, così intenso era il suo sforzo onde contenere
1425 XIII | apparecchiamento della mensa mentre ero intenta a guardare i fornelli?~E
1426 XVII | allo zio ed al nipote, intenti a trasformarsi, a poco a
1427 XVIII | un giorno, mentr'egli era intento alla consueta raccolta,
1428 XVII | carte dello zio con l'onesta intenzione di trovar qualche savio
1429 XXIII | contiene solo tre pagine interessanti e una sola parola piacevole
1430 XVII | principio adottato, avea spesso interni travagli: e laboriose discussioni
1431 XXI | asinello?, chiedeva Macario interponendosi tra la furia di un paesano
1432 X | si fosse, in buon punto, interposta.~— Perché litigare?, ella
1433 XIII | ideale programma saviamente interpretato.~— Senti che buon caffè
1434 XII | significato. Però, dovette presto interrompere le tormentose meditazioni
1435 XX | universali faccende. Guai se interrompessi quest'opera! Il carro sociale
1436 XXI | né i pugni né la frusta interrompevano il lor lavoro: soltanto
1437 XIX | meditazione, se non fosse stato interrotto dall'apparire di zia Sofonisba.~—
1438 VIII | secondo tariffa, bensì con l'intiero peculio un ammaestramento,
1439 XVIII | sovra la mensa. E un denso intingolo di fegatini li renderà ancor
1440 XI | il pallido orizzonte, un intollerabile ansietà spinse fuor dal
1441 V | donna dai veli vedovili l'intoppo assumeva una forma, che
1442 VI | tuttavia, serii ostacoli intralciavano il cammino.~— Ho un fratello
1443 XXIV | gli altri, ancor maggiore intransigenza mostrava Macario verso sé
1444 XXIV | causa di scandalo, poteva intrattenersi seco stesso in savie meditazioni,
1445 XXIV | rimanendo invisibili, si intrattenevano seco lui.~Un giorno, Macario,
1446 XIII | querimonie per le fantesche introvabili! E com'è irritante la cugina
1447 XXV | potrai dire di non aver invano vissuto.~Taceva Macario,
1448 XIII | rivoli di formiche hanno invasa la mensa e minacciano di
1449 XX | sorgeva baruffa tra due, gli inveleniti antagonisti non tardavano
1450 I | appunto per non dare più inverecondo pascolo agli altrui sguardi
1451 X | addice ad eventi consimili. Invermigliata, se non di pudore, di ben
1452 IX | individuo di sesso opposto, s'invermigliavano nel modo più edificante.
1453 I | esso, poi, seguendo la via inversa, trovasse meno sconcio sfogo
1454 XV | considerava il nuovo ospite come inviato dalla provvidenza e si accingeva
1455 XXIV | mutevoli creature, rimanendo invisibili, si intrattenevano seco
1456 X | dei famigliari, tutti gli invitati scoppiarono in pianto: e
1457 XVII | Quella sera, Polonio fu invitato a prender posto a una mensa
1458 XXII | ogni peccato, è sola e ti invoca.~— Perché è sola?, domandò
1459 VI | via da una mano rude, s'invola: e la giovane coppia balza
1460 XV | femminea epidermide. Le più inzuccherate parolette e i più affettuosi
1461 V | parolette tenere piovevano a iosa; e lunghe passeggiate crepuscolari,
1462 XVI | Ma io ti svergognerò, o ipocrita!~— Acconsento, ribatté Macario:
1463 XIV | riapre subito.~— O Giocondo, ippopotamo delle mie acque, entra,
1464 XIX | martire, per virtù dell'ira, apparivan raddoppiate.
1465 I | poco timorata nutrice. Con irati gesti e mugolii disapprovatori
1466 VII | messalina!, continuò l'uomo irato.~Poi, volgendosi verso il
1467 VI | Altro silenzio, commentato irosamente dalle raganelle lontane.~—
1468 XIV | i riccioli della chioma, irride a Macario e lo astringe
1469 XIII | fantesche introvabili! E com'è irritante la cugina Undimilla con
1470 XXI | del corpo alimentavano e irrobustivano ancor più la fermezza dell'
1471 VII | il direttore del circo a irrompere nell'aula scolastica?~—
1472 XXII | colpo di mano si effettuava, irrompesse entro la stanza Undimilla,
1473 XXIII | E in essa, quasi subito, irrompevano gli amici migliori e i gazzettieri
1474 II | Undimilla, vergine cugina, irruppe nella camera e, con piè
1475 XX | Macario.~— E chi sei tu, irruppero i tre contendenti unendo
1476 IV | avesse avuto una generosa ispirazione.~— O Macario, domani, nel
1477 | IV
1478 | IX
1479 II | immortale, stringendo con saldi lacci e dita tenaci il mortale
1480 XXIII | è marmotta».~Sconvolti e lacrimanti uscivano i consultatori
1481 XXI | occhi, e la donna cessava di lacrimare. Ma né il bastone né i pugni
1482 X | volgeva indietro con occhi lacrimosi. Macario, no: e sarebbe
1483 XV | Undimilla. E Macario, con le lagrime agli occhi e il singhiozzo
1484 XIII | Dove hai scovate così laide befane? Non in una casa
1485 II | una fiumana di commosse lamentele non tardò a sgorgare dalle
1486 XII | ma, in complesso non mi lamento.~— Uhm! Uhm! Può accendere
1487 XIII | famigliari, sotto la mite lampada serotina.~— Sì, rispose
1488 XVIII | luminosa di stucchi aurei e di lampadarii di cristallo, cominciarono
1489 XIV | Da ogni parte, giovani languidi e adulti pacati e olezzanti
1490 X | ricca corona di fiori con larghi nastri neri o violetti fregiati
1491 XXV | prima dell'alba, tu mi lascerai: e nessun indizio, nessuna
1492 XVII | sostentasser la vita, non lasceranno, così, nessun frutto?~—
1493 XIII | spina aperta in modo da lasciar esangue il barile.~— E come
1494 XII | della nostra amicizia, volle lasciarmi un suo cocente ricordo.
1495 XIV | feconde. Prima che tu ti lasciassi distaccare, rigoglioso pomo,
1496 XXIII | delle appariscenti tracce, lasciate sulle sue guance, né delle
1497 XII | Clorinda! Quanti rimpianti hai lasciati dietro di te!~— Da molto
1498 XVI | brodaglie e ascetici lessi lasciavano scontento e non sazio l'
1499 X | immaginazione, squarciandosi, lascieranno a nudo la realtà. Con questa
1500 XXV | trinata cela il volto alle lascive curiosità. E non si può
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