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Pierangelo Baratono
Il beato Macario

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-cela | celes-esang | escla-lasci | lasso-piove | pitag-scopp | scopr-varia | vasi-zucch

     Parte
1501 XI | sostentamento. Quindi, dopo un breve lasso di tempo, mi sentii come 1502 XV | pranzo, ove gli svariati latticini della colazione avrebber 1503 VI | martire. Ed egli deve innalzar laudi al cielo se un impegno di 1504 XIII | Le ore degli svaghi leciti e onesti~ ~ ~~~17 - 18:~~~~ 1505 IV | Per qual motivo, se è lecito?~— Ahimè, per ritirare un 1506 II | sopprimerò la tua volontà legandola, insieme al corpo, con una 1507 VI | potrei vederlo, con cuor leggèro, adirato.~Scorrevano i giorni; 1508 XXIII | sola parola piacevole a leggersi: le tre pagine bianche e 1509 X | tristezza; e su ogni nastro si leggeva:~ ~AL NOSTRO AMORE~CHE MUORE.~ ~ 1510 II | vizio si presenta sotto così leggiadre forme e non, piuttosto, 1511 XXIII | fanciulla degna, per i modi e la leggiadria, di vivere in Corte.~E, 1512 XX | discordia incendierebbe il legname di cui esso è composto. 1513 XXIII | di diffamazione.~Esperti legulei accorsero a porgere consiglio. 1514 IX | aiuto e rifiutando le cure lenitive di Undimilla, vergine se 1515 X | abbandonata la tavola si avviaron lenti verso la stanza matrimoniale 1516 XVII | il tempo agli infelici. Lentissimo appariva, dunque, allo zio 1517 XVI | biancheggiava il rimbocco di linde lenzuola. La stanza di Macario, invece, 1518 VII | tremenda!~— Lascia in pace i leoni, adesso, e consenti ch'io 1519 I | osservata con diligenza la parte lesa, la trovò, se bene non più 1520 XXIII | documenti ecc. e udite le parti lese» il pio martire era chiamato 1521 XVI | torbide brodaglie e ascetici lessi lasciavano scontento e non 1522 V | stata fonte di inesauribili letizie: si manifestava, ovverossia, 1523 VI | d'oro, in quella carta da lettere. , dunque! Corri! Non 1524 XVI | momento, balzata di furia dal letticciuolo per risolvere, certo, lo 1525 XXII | rimuovono il sasso con la leva di una nuova e più acconcia 1526 V | i denari necessarii per liberarmi dagli impegni e divider, 1527 XVI | menzognera e di costumi liberi e di caldo temperamento, 1528 XXIV | entrava nelle botteghe dei librai a rimbrottarli aspramente 1529 IV | fanticella, domani, avrà licenza per l'intiera giornata.~— 1530 I | non si fosse affrettata a licenziar sui due piedi la proprietaria 1531 [Titolo]| soffrire così. Siate di nuovo lieti, or dunque, e tenetevi il 1532 V | dilegua; poi l'uscio cigola lievemente. Macario, nello stanzino, 1533 XVI | affittacamere apparendo sul limitare, avevi chiesto, dunque, 1534 IX | dunque, turbare un'anima limpida d'innocenza?, esclamò il 1535 XVIII | vassoio. E i vini bianchi e limpidi, avanguardie del pasto, 1536 XVI | biancheggiava il rimbocco di linde lenzuola. La stanza di Macario, 1537 XV | benché sia un cagnolino, ha linguaggio espressivo più di qualunque 1538 I | deliberò di far penetrare il liquido latteo a traverso la porta 1539 V | anche sovra le strade più lisce. Con la donna dai veli vedovili 1540 V | adagiato, per un attimo, sul liscio pavimento; ode, però, il 1541 XX | frase:~— Goda, fra i due litiganti, Macario!~Un giorno, il 1542 X | punto, interposta.~— Perché litigare?, ella domandò. Le nozze 1543 XIII | XIII~ ~Il primo litigio fra i due sposi scoppiò 1544 XIV | degli uomini, finalmente livellati, verso l'ovile di un'altra 1545 XIV | verso l'ovile di un'altra livellatrice: la Morte.~Ma se i tuoi 1546 XVI | fatti, in quel medesimo loco un giovane dal copioso ciuffo 1547 [Titolo]| se non col dire:~— Sia lodato il cielo che, volendo sottopormi 1548 XVII | disse con voce tetra:~— Mi lodo di aver sperato in te sin 1549 XXV | maschere e calze di seta luccicavano a tessere elogio del lor 1550 XVI | ogni diligenza, mostrava lucenti mobili e terso pavimento: 1551 XVII | ad udirle, avrebbe tratte luci abbaglianti. Fu, appunto, 1552 I | Era, questo biberone, una lucida e garbata bottiglia dal 1553 XVIII | fronte in una trattoria luminosa di stucchi aurei e di lampadarii 1554 X | spiegazione donava, anzi, luminosità solari, aggiungendo nuovi 1555 II | cominciò ad aver seco stesso lunghi colloqui ed aspri diverbi. 1556 IV | sorta; sorrideva, anzi, da lungi alla consorte, né faceva 1557 XVI | sopraggiunse , a passi di lupo, la servetta. Era, questa, 1558 IV | una onorata sposa poteva lusingare l'orgoglio e consentire 1559 XV | epidermide. Né preghiere né lusinghe valsero a placare il collerico: 1560 XVI | impudicizia.~Non cedere alla lussuria.~ ~Trovato asilo di pace 1561 XX | trascurasse di attinger acqua lustrale alla nuova fonte di salute 1562 XVIII | banchetto orgiastico e dalle sue luttuose conseguenze, stimolaron 1563 III | tollerabile. E odi ancora. Molti macachi, ho conosciuti: e, tuttavia, 1564 XVI | dunque, ospitalità e cibo per macchiare quell'innocente colomba? 1565 XIII | tovaglia è sconciamente macchiata e i bicchieri e i piatti 1566 II | le virtù di un'anima ben macerata, se non riescon neppure 1567 XXII | salita e fino ad un altro macigno.~Ugual costanza di propositi 1568 XVIII | asciugandosi la fronte madida di sudore.~— Poi, vellutate 1569 XXIV | tuttavia, all'apparire di madonna Primavera, il ricordo dei 1570 XII | di vita onde poter, poi, maggiormente assaporare la propria felicità. 1571 VII | conto, ella, innanzi ai magistrati.~E Macario, vergine e martire, 1572 XXIII | e perplesso, innanzi al magistrato.~— O uomo, che cosa avete 1573 XXIII | mi colma di elogi e con magniloquenza esalta le mie virtù e fattezze. 1574 XII | salute va bene!?~— Qualche mal di testa; ma, in complesso 1575 XXI | propria inflessibilità. Un malandato giovane si presentò, un 1576 XVII | che Clorinda tua è molto malata. Poiché un morbo crudele 1577 III | anima: «I palliativi, nelle malattie gravi, sono dannosi e non 1578 XV | terrificante forma, da indurre il malcapitato a una precipitosa ritirata. 1579 XVI | ricettacolo di tutti i vizi, era maldicente e prodiga e intemperante 1580 XVI | nuovo Decalogo:~ ~Non parlar male del tuo prossimo.~Spendi 1581 IX | insinuò Undimilla vergine e malignetta.~— I miei figli non peccheranno, 1582 XXI | i violenti. E i pargoli maltrattati e le spose soggette al marital 1583 IV | indurmi a compiere un'azione malvagia.~Chiare parole, queste, 1584 XIV | dall'albero, gli uomini malvagiamente coltivavano il loro orgoglio 1585 XIX | conforto, se la parola mi è mancata sin anche per difendere 1586 II | salutifero odio verso le manchevolezze della carne, con pupille 1587 VI | tempo: ma, ahi! per chi manchi d'esperienza, il primo passo 1588 III | e, per ciò appunto, ti mando fuori dalla tua terra, ove 1589 IX | Macario, è impuro soltanto se maneggiato da dita impure.~ 1590 XVIII | proprie mani, coglieva erbe mangerecce per i campi e poi, di scarso 1591 XIII | Macario. Berrei latte acido e mangerei, nel rifrescume, pietanze 1592 XVIII | ardore la carne.~— Non io mangerò le vittime dell'umana ferocia, 1593 XIII | Ma con quale gusto potrei mangiare, se rivoli di formiche hanno 1594 XXIII | amore per me e di continuo manifesta, nei più svariati modi, 1595 V | inesauribili letizie: si manifestava, ovverossia, col piacevole 1596 XXIII | forse, la verità, il segno manifesto di una gran fede? E quale 1597 XIX | Di pieno giorno?~— Questi manigoldi osano tutto.~— Povero signore! 1598 XIV | infuori. La sua inguantata manina è prigioniera, durante il 1599 XV | appello:~— Hai torto, torto marcio! L'ospite si è rivelato 1600 XIV | mercatanti non solcan più i mari; e gli aedi barattan parole 1601 XXI | maltrattati e le spose soggette al marital dispotismo e sin anche gli 1602 XXIII | intenerisce e, nell'amore, è marmotta».~Sconvolti e lacrimanti 1603 XXII | obbligo degli uomini pii e dei martiri? Permise, dunque, Macario 1604 XXV | conobbi.~Parve che la donna mascherata, stretta al suo braccio, 1605 XXV | da ogni parte, femminee maschere e calze di seta luccicavano 1606 XIII | vedrei sogghignar diavoli maschi anziché streghe femmine, 1607 XIV | dall'ape di una bocca di maschio. E inutilmente Macario urta 1608 XVIII | di creme solcheranno la massicciata dell'iberico pane.~— O peccatore!, 1609 XV | ricco di qualità, degne del massimo onore e rispetto. E, benché 1610 IX | di pregi fisici e di dote materiale. Il suo passato fu burrascoso 1611 I | peccaminose e di scandali, se la materna sollecitudine non si fosse 1612 XII | sapere come vanno le faccende matrimoniali. Ah, Clorinda! Quante dolci 1613 I | proteste dell'indignata matrona, di una rotondità sulla 1614 XXI | dimostrò ch'egli non era maturo a sufficienza per udir parole 1615 | mea 1616 | medesima 1617 | medesime 1618 XXIII | figlia. La madre, donna di media età, trotterellava per le 1619 VIII | egro trovò senza fatica la medichessa. E, tuttavia, lento si svolse 1620 XVII | 50~ ~Spese necessarie~ ~Medicinali        L.230~Medico            1621 XIX | aperti i cancelli della meditazione, se non fosse stato interrotto 1622 X | scacciaron le tetre idee e la melanconia dei ricordi per abbandonarsi 1623 XXIII | ponderazioni, ognuno scrollava melanconicamente la testa, guardando volta 1624 XVIII | cominciarono lietamente a dare il melanconico addio. Venne l'antipasto, 1625 XIX | la fronte. Sii, dunque, memore: e soccorri una donna che, 1626 XII | Clorinda! Quante dolci memorie risveglia il tuo solo nome!~— 1627 XXIII | di evitar, come peste, la menzogna. Perciò, gli uomini tormentati 1628 XXIII | effemeride:~«Ho pronunciato due menzogne; e non sono stato punito».~ 1629 XVI | e violenta e volubile e menzognera e di costumi liberi e di 1630 X | labbra di Macario:~— La tua meraviglia dovrebbe convertirsi in 1631 XIV | guerriero ardimentoso e il mercatante irrequieto e il nobile aedo 1632 XIV | vedon più la battaglia; e i mercatanti non solcan più i mari; e 1633 XVI | di pace e vitto casalingo mercè un annuncio economico, inserito 1634 XIV | labbra solo per domandar la mercede. Nessun orgoglio alimenta 1635 XXV | appare schiva d'ogni volgar mercimonio. E s'ella non pecca, neanche 1636 XIV | meriterai.~— E in che modo potrò meritarlo?, chiede Macario.~— Mostrandoti 1637 XIV | ribatté ella, se tu lo meriterai.~— E in che modo potrò meritarlo?, 1638 XVIII | lode uguaglierebbe i tuoi meriti, continuò l'uomo. Oh, se 1639 XVIII | saporita sorpresa di una mescolanza di prosciutto e di prezzemolo 1640 XII | Macario.~— Soltanto da un mese. Ma era donna generosissima: 1641 IX | persone, zia Sofonisba, messa a parte dei divisamenti, 1642 VII | padiglione.~— Fuggi pure, o messalina!, continuò l'uomo irato.~ 1643 XII | di ciascun coniuge siano messi in comune con l'altro.~ 1644 X | improvvisa sopra una tettoia di metallo e ancor più improvvisa si 1645 XIII | stirava, mentre seguivo con meticoloso occhio l'opera delle rammendatrici?~ 1646 V | Ed egli lo sa: anzi, sta mettendo da parte, a poco per volta, 1647 I | golosetto, costringendolo a metter da banda ogni scrupolo di 1648 IX | medico.~— Ma non pensi che metterai al mondo altri peccatori?, 1649 IX | inquietudine di questo rimorso, mettermi alla ricerca dell'onesto 1650 III | per lo meno, rischi di metterti sopra una falsa strada.~ 1651 [Titolo]| sopra di noi, perché ti metti sempre di sotto?~ 1652 XXIII | definirla, giuro: donna mezzana di età.~— E come giustificate 1653 VII | ammaestramento terreno.~La mezzanotte del domani, tuttavia, trovò 1654 XIV | Spiridione «micetto di Clorinda micetta»; e, dopo Spiridione, giunse, 1655 XIV | Clodoveo, venne Spiridione «micetto di Clorinda micetta»; e, 1656 XII | beatitudini della luna di miele, sentì Macario il bisogno 1657 XIX | Guardatelo! Si capisce lontano un miglio ch'è un borsaiolo!~Intanto 1658 IV | nutrir fede in una assai miglior soluzione. Pedagoga con 1659 XXIII | subito, irrompevano gli amici migliori e i gazzettieri e le consorti. 1660 XVII | sostanze, che ammontano a due milioni, saranno ereditate dal pio 1661 VI | la stessa voce, mentre un minaccevol dito si appunta verso la 1662 II | pregne di una sempre maggiore minaccia guatava il corpo del delitto.~— 1663 XIII | hanno invasa la mensa e minacciano di sfociare nei piatti?~— 1664 V | gli impegni, dai quali son minacciata. Il tuo gesto vale! Mi ami, 1665 XVIII | Pitagora, e l'olio, protetto da Minerva, e il vino, amato da Dioniso, 1666 IX | come si dice, la propria minestra, se il venerando esculapio, 1667 XVI | A mensa, poi, saporite minestre e bocconcini prelibati rallietavano 1668 III | voluminoso, anzi piuttosto mingherlino, ma, in compenso, eccessivamente 1669 XIV | mani un tepore di scarpini minuscoli e nelle narici il cipreo 1670 XIV | XIV~ ~Civiltà, frutto miracoloso di quella robusta pianta, 1671 XX | merito hai, essendo così misero e sparuto ed imbelle, nel 1672 XXIII | parole, firmò e rimandò la missiva.~Ma, alla seguente alba, 1673 II | labbra del giovane martire, mista a parole di sincero pentimento 1674 III | prima volta, agli amorosi misteri. La stanza era angusta, 1675 XII | qualche altro giorno, un misterioso focherello si accese nel 1676 XVIII | verdolina grazia di piselli misti, anch'essi, a purpureo prosciutto.~— 1677 IX | Macario, ricca in ugual misura di pregi fisici e di dote 1678 XVII | starebbe faccia a faccia — per mo' di dire — con un nano. E 1679 III | angusta, trasandata e d'umil mobilio; ma la specchiera, appesa 1680 XV | talamo, ove una serica coltre modellava le potenti formosità della 1681 II | se non riescon neppure a moderare i movimenti di questo involucro 1682 XV | Macario dovè allontanarsi mogio non solo dal giaciglio, 1683 V | nel buio? Una gonfia e molliccia rotondità: simile in tutto 1684 | moltissimi 1685 XIX | sperdeva nel fittume della moltitudine, consegnarono il martire, 1686 XVI | dimenticato pezzo di pane un momentaneo sollievo.~Fu, appunto, in 1687 IX | costei procurate, scialbe e monche apparivano dopo i contatti 1688 XXII | d'ogni soccorso e ormai monda d'ogni peccato, è sola e 1689 III | moltissimi, anzi.~— È goloso, il monello!~— Così. E mi fanno gola 1690 XVI | servisse di rimproccio e monito non soltanto per la consorte, 1691 XVIII | disapprovo la spesa, continuava a monologare Macario vuotando i calici 1692 XXV | volgendo gli occhi d'attorno, monologava:~— Pagana è, certo, questa 1693 XVIII | simile a carne formeran monte sovra un vassoio. E i vini 1694 XXI | contro me stesso.~— Aiuto morale, certo, o uomo dabbene, 1695 XVIII | Poi, sottili fette di morbida carne arrotolata prometteranno 1696 XXII | avvolgesse con le bianche morbide braccia e, con labbra di 1697 XVIII | motivo, le dure patate e i morbidi piselli e le fave, care 1698 XV | un oggetto sacro sovra un morbido cuscino, cui le mani di 1699 IX | saranno avviati al bene da morigerati pedagoghi e protetti dalla 1700 XXV | se ben in falsetto, gli mormora:~— Nulla chiedo, se non 1701 XIX | prender l'obolo della pietà, mormorava:~— Ecco! S'io non avessi 1702 XXII | Sola è, dunque, Clorinda?, mormorò Macario pensoso.~— Sola, 1703 II | saldi lacci e dita tenaci il mortale involucro, nel suo tutto 1704 XVIII | nato veramente da creature mortali o non sei, piuttosto, il 1705 X | chiamate per una cerimonia mortuaria. Anche la sposa si volgeva 1706 XXV | ombre strinsi e pugni di mosche; poi, accasatomi, null'altro, 1707 XXII | vincere una forza che, con mossa fulminea, s'impadronisce 1708 IX | suo pallore e i turbamenti mossero ben presto a compassione 1709 V | frattanto, la pedagoga, pur mostrando di aver caro il discepolo 1710 XVI | dovuto a ben elaborate creme, mostrandole col proprio esempio quale 1711 XIII | beni. Clorinda, di fatti, mostrandosi insofferente del coniugal 1712 XIV | meritarlo?, chiede Macario.~— Mostrandoti gentile verso la tua sposina.~— 1713 I | destinato dalla benigna sorte a mostrare esempio di rare virtù. Sin 1714 XXIII | chiedono le donne, se non di mostrarsi a nudo? Non vive, essa, 1715 I | la sbottonò ove le carni mostravan maggiore opulenza per impadronirsi 1716 XXII | bene, l'ascesa: e se questa mostri intoppi e il piede urti 1717 [Titolo]| tutta la sua Mirabile Vita, mostrò serafici i costumi e la 1718 XIII | sposi scoppiò per più gravi motivi, che non fosser quelli della 1719 II | riescon neppure a moderare i movimenti di questo involucro di carne?~ 1720 XXI | sedette; anzi, fuggì via mugghiando. E un colpo d'arma da fuoco, 1721 I | nutrice. Con irati gesti e mugolii disapprovatori egli respinse, 1722 X | carrozza, avviata verso il municipio, vedeva dietro di sé snodarsi 1723 X | leggeva:~ ~AL NOSTRO AMORE~CHE MUORE.~ ~Ma, intorno alla mensa 1724 XIX | che gli pagassi da pranzo. Muoveva a pietà, con quei cenci 1725 VII | E, con questo tono, la musica a così eccelse vette giunse, 1726 XI | rimaner sotto il talamo, mutando posto fosse salito di sopra.~ 1727 XXI | lavoro: soltanto la vittima mutava e, anziché una moglie o 1728 XX | potenza, basata sovra il mutevol criterio degli uomini, si 1729 XXIV | meditazioni, mentre altre e sempre mutevoli creature, rimanendo invisibili, 1730 | N. 1731 XVII | per mo' di dire — con un nano. E dal registro escluse, 1732 XVIII | pesce profumerà, caldo, le nari, immerso nel salutifero 1733 XIV | scarpini minuscoli e nelle narici il cipreo olezzo e nelle 1734 [Titolo]| uso. L'Autore, di fatti, narra di esser stato avvicinato 1735 IX | al peccato? E, quand'esse nascano, mia moglie non dovrà, forse, 1736 XVIII | a innocenti creature di nascere!, aggiungeva passando innanzi 1737 XVI | giaciglio, una coperta ragnata nascondeva grigie pungenti telerie. 1738 V | lascia la porta accostata: e nasconditi dentro il retrobottega.~ 1739 VI | cespuglio, così rimarremo nascosti.~Silenzio. Le raganelle, 1740 XXV | d'incrudelire contro il nascosto viso del pio martire.~Sgonnellavan, 1741 X | corona di fiori con larghi nastri neri o violetti fregiati 1742 XIV | cervice, abbandonato il natio cortile e strappata una 1743 XVI | discernere se questi fossero di natura schiva d'ogni estraneo intervento 1744 IV | ostacoli si frapponevano: un natural ritegno, la necessità di 1745 VII | artisti. Abbiam rifiutato, naturalmente, di sottoporci alla taglia 1746 I | pargolo sembrò, allora, un naufrago avvinghiato ad un otre.~ 1747 XX | pigolanti fra i rami e la luna navigante in eterno viaggio per i 1748 XVIII | astinenze alleandosi con la nebbiosa ebrezza — cadde in un sonno 1749 V | poco per volta, i denari necessarii per liberarmi dagli impegni 1750 XVI | ad un pio ravvedimento. Necessitava, dunque, combattere ciascun 1751 XXIV | parole induceva anche i più necessitosi a rinunciare a un atto che, 1752 XXV | costumanza. E tuttavia non si può negare ch'essa porga, senza scandalo, 1753 | nello 1754 XV | vergine, chiusa entro la rocca nemica, dèsse cenno di resa sventolando 1755 XXV | come potrò discernere un nemico, se mai non lo vidi?~— E 1756 XVIII | concluse il rispettabile neofita.~— E come sarà questo addio?, 1757 XVIII | d'uova.~— Né toglierò ai neonati, bisognosi di forze, la 1758 | Neppur 1759 XXV | altro, se non baratri di nequizia, conobbi.~Parve che la donna 1760 X | fiori con larghi nastri neri o violetti fregiati di caratteri 1761 XV | un ritorno trionfale nel nido della felicità.~Così parlò 1762 | niun 1763 | Niuna 1764 [Titolo]| che rinunciare a questo nobil divisamento, preferì, sfuggendo 1765 XIV | mercatante irrequieto e il nobile aedo e la cortigiana ricca 1766 X | bocca femminea di proferir nobili ed austere sentenze, degne 1767 XIII | d'essere, bensì sotto il noce del Sabba! E quale brusìo 1768 XVI | condividere i disagi e le noie della veglia. Fosse risultato 1769 XIII | sbadigliando. Ma com'è noiosa zia Sofonisba con le sue 1770 XVI | anni, avesse rispettata la norma, che regge ogni civile consorzio 1771 XIII | racchiuse le fondamentali norme per ogni sposa dabbene, 1772 | nostri 1773 XVII | dettato un altro testamento al notaio.~— Lo distruggerai!, gridò 1774 XVII | Macario s'abbatté in una noticina così formulata:~«Le mie 1775 XVI | martire affamato a visitar, di nottetempo, la dispensa per chiedere 1776 II | pingue zia Sofonisba?~Ma le notti costituivano il suo maggior 1777 XIV | indossare l'abbigliamento notturno.~— Così sia!, conclude Macario.~ 1778 XII | era buon amico della sposa novella.~— Collega incommensurabile, 1779 XIX | accorsero in tanti, da sembrar nugolo di sfaccendati intorno ad 1780 IX | vigilanza di una servitù numerosa.~— E non ti procurerà rimorso 1781 XII | il quale occorran bravi nuotatori. E, scusi, caro Macario, 1782 IX | duro dilemma di ricorrere nuovamente ai sedativi di Undimilla, 1783 X | composto il dissidio. E, senza nuove difficoltà, si giunse al 1784 XVIII | dalla tavola austera.~Così, nutrendosi solo per ubbidienza alla 1785 IV | consentire all'anima di nutrir fede in una assai miglior 1786 XX | onorarci: e continui docile a nutrirsi delle nostre parole e a 1787 XVI | il denaro.~Sii parco nel nutrirti.~Sii modesto nell'abbigliamento.~ 1788 XVIII | bisognosi di forze, la lor nutritiva bevanda!, conchiudeva osservando 1789 XVI | Giustizia. Abitava e si nutriva, di fatti, in quel medesimo 1790 XIV | della bocca, quasi fosse oasi di riposo nella conversazione, 1791 XXII | prova, a un così elementare obbligo degli uomini pii e dei martiri? 1792 XIII | insofferente del coniugal giogo, obbligò un giorno Macario a rammentarle 1793 V | simile in tutto a una pancia obesa.~E, zampillando fulminea, 1794 III | risolve sempre in peccato?», obiettai timido. «No, figliuolo, 1795 [Titolo]| uno d'essi, che gli aveva obiettato:~— Se tu vuoi star sopra 1796 V | uomini presto si stancano e obliano. Anche tu, al pari degli 1797 XXIV | di quello trascorso e non obliato, il pio martire continuò 1798 XV | porgere aiuto in così scabrosa occasione: Undimilla. E Macario, con 1799 XII | chinati gli occhi e gli occhiali a un diligente esame, sentenziò:~— 1800 XII | un oceano, per il quale occorran bravi nuotatori. E, scusi, 1801 XII | un oceano, per il quale occorrano eccellenti palombari. E, 1802 III | palliativi, è gravissima, occorre che tu apparecchi subito 1803 IX | Poiché, a concluder nozze, occorrono due persone, zia Sofonisba, 1804 IV | adesso, del .~— E perché s'occupa ella, dunque, della mia 1805 X | parve che una tempesta, occupando rapida gli orizzonti, stesse 1806 XIII | come potevo io, o caro, occuparmi delle altre stanze mentre 1807 XV | membra: e, per molti giorni, occupò in sì fatto modo il tempo 1808 XX | sotto la guida del mio ozio oculato.~— Sii modesto nella felicità!, 1809 V | attimo, sul liscio pavimento; ode, però, il cauto rumore della 1810 I | diffondendo intorno a sé un acuto odore di santità, volle appalesare 1811 XI | altro rinvennero se non un'odorosa chioma e una nuca. Infine, 1812 [Titolo]| tale era la sua tèma di offendere, senza volerlo, la verecondia, 1813 X | la prosperosa fidanzata, offertagli da una sorte benigna.~Rare 1814 I | latteo alimento sol perché offertogli in una coppa di carne nuda 1815 [Titolo]| gli uomini violenti per offrir loro l'esempio della propria 1816 IV | ne duole! Né altro potrò offrirle, se non un preparato 1817 XVII | poiché un esercito non può offrirsi in olocausto per il bene 1818 | ognun 1819 | ognuno 1820 XIV | languidi e adulti pacati e olezzanti vegliardi salutano con profonde 1821 XIV | e nelle narici il cipreo olezzo e nelle pupille le rosee 1822 XVIII | fave, care a Pitagora, e l'olio, protetto da Minerva, e 1823 XVII | esercito non può offrirsi in olocausto per il bene supremo delle 1824 VII | scolastica?~— Svergognati! Oltraggiare in così ignobil modo la 1825 I | dovè soggiacere al supremo oltraggio dell'esame di un esculapio, 1826 VI | Adesso ride!~— Andiamo nell'ombra. Così, non potrà più beffarsi 1827 XXIII | giuro, fu semplice colpa di omissione.~— Come spiegate, dunque, 1828 | ond' 1829 XIII | ore degli svaghi leciti e onesti~ ~ ~~~17 - 18:~~~~Ricevimento 1830 I | degli uomini — scivolò all'onor del mondo un pargoletto, 1831 XX | Sappia, dunque, l'umanità onorarci: e continui docile a nutrirsi 1832 XV | qualità, degne del massimo onore e rispetto. E, benché sia 1833 XV | colmarlo di carezze e di onori. Ma, improvviso, sul finire 1834 I | procedette con fermo animo a un'operazione che, solitamente, richiede 1835 II | solo perché ad esso non si oppone la tua volontà.~— Ahimè!, 1836 I | segni la propria missione opponendo un fiero corruccio agli 1837 X | corrucciato sguardo gli oppositori.~Discordi erano le opinioni: 1838 IX | da un individuo di sesso opposto, s'invermigliavano nel modo 1839 | oppure 1840 I | carni mostravan maggiore opulenza per impadronirsi con le 1841 XVII | nella buia profondità delle orbite.~Mangiò a crepapelle, bevve 1842 I | richiede altre età ed altri ordigni: ma, il crudele ospite avendo 1843 XVIII | suscitati dal banchetto orgiastico e dalle sue luttuose conseguenze, 1844 XVI | e sfarzosa nelle vesti e orgogliosa e violenta e volubile e 1845 VI | inquietudine?~— Era inutile origliare. Non russa.~— E se s'affaccia 1846 VI | veramente?~— Sì, dormono. Ho origliato alle porte.~— E tuo fratello?~— 1847 X | tempesta, occupando rapida gli orizzonti, stesse per scoppiare ad 1848 XX | contrario di voi, non seguo le orme di alcuno, anzi servirò 1849 I | offesa al tenero alloggio, orribili strida riempiron subito 1850 VI | nuovo capriccio.~— Comprami, orsù, quel nastro. Com'è civettuolo, 1851 XIV | Anselmo, coniglietto del mio orto, entra, entra liberamente!, 1852 XIX | giorno?~— Questi manigoldi osano tutto.~— Povero signore! 1853 XX | lor forze, chi sei tu per osare così sciocchi cicalamenti 1854 I | un fiero corruccio agli osceni allettamenti dei sensi e 1855 XII | con questa frase un po' oscura, Beniamino si accomiatò.~ 1856 IX | voragine di dannazione, come oserei mettere al mondo altre creature 1857 IX | è la fanciulla perch'io osi turbar la sua anima. Ne 1858 VI | Perché non mi baci?~— Non oso.~— E, tuttavia, altre volte 1859 XVI | avevi chiesto, dunque, ospitalità e cibo per macchiare quell' 1860 XVII | domandò al disputatore, che ospitava dentro di sé.~— Certo!, 1861 XX | Poi aggiunse:~«...e le mie ossa ne sono state punite».~ 1862 XVIII | nutritiva bevanda!, conchiudeva osservando pietoso le secchie riempite 1863 VII | l'approccio a un ghiotto ossobuco.~Ma il giorno dopo, nel 1864 II | poiché la volontà, invece di ostacolarlo, ne diviene complice!~Un 1865 XXII | intoppi e il piede urti in un ostacolo, pronti rimuovono il sasso 1866 III | palma aperta di una mano d'ostiere, il prezzo di un ammaestramento, 1867 IX | cui gli occhi scrutavano ostinati la terra e le guance, a 1868 VI | breve silenzio. Di lontano, ostinato giunge il gracidare delle 1869 I | naufrago avvinghiato ad un otre.~ 1870 XV | ambasciate sollecitatrici ottennero che la fanciulla concedesse 1871 XIII | disse lieta al consorte.~— Ottimo, sì! Ma questi panini son 1872 VI | Perché troveremmo pagine, ov'è descritto come si principia.~— 1873 XIV | finalmente livellati, verso l'ovile di un'altra livellatrice: 1874 | ovunque 1875 V | letizie: si manifestava, ovverossia, col piacevole aspetto di 1876 XIV | giovani languidi e adulti pacati e olezzanti vegliardi salutano 1877 XX | inorgogliscono senza ragione, replicò pacato Macario. Altri banchieri 1878 VII | si trattava; bensì di un padiglione.~— Fuggi pure, o messalina!, 1879 XXI | fanciulletto?, domandava a un padre brutale fermandogli il braccio.~— 1880 V | dunque, corteggiavi la mia padrona? Per derubarla, vuotarle 1881 XIV | se vuoi recarti a teatro, padronissima. Però scegli, come accompagnatore, 1882 XXI | interponendosi tra la furia di un paesano e la vittima.~— Perché colpisci 1883 XXV | d'attorno, monologava:~— Pagana è, certo, questa costumanza. 1884 VIII | Macario vergine e martire dovè pagare, non secondo tariffa, bensì 1885 VI | sulla parola. E domani dovrà pagarla.~— Riposerà, con quell'inquietudine?~— 1886 XIX | umilmente, chiedendo che gli pagassi da pranzo. Muoveva a pietà, 1887 IV | prezzo: e l'orafo vorrà esser pagato.~— Pagherò io, per suo conto.~— 1888 XIX | svincolarsi dalle dita tenaci.~— Pagherai il pranzo: e mi consegnerai 1889 IV | orafo vorrà esser pagato.~— Pagherò io, per suo conto.~— Purché 1890 IV | battuta. Le pare... In quel palazzo alloggia una mia buona amica. 1891 XIII | per lo smagrimento e il pallor del mio viso!~— Che vuoi 1892 IX | con la realtà. Ma il suo pallore e i turbamenti mossero ben 1893 III | ebbe deposto, sopra la palma aperta di una mano d'ostiere, 1894 XII | quale occorrano eccellenti palombari. E, dica, caro Macario, 1895 V | rotondità: simile in tutto a una pancia obesa.~E, zampillando fulminea, 1896 XVIII | bianca soffice superficie di panna, arabescata da fregi di 1897 XIX | non avessi questi umili pannicelli, non potrei conoscere il 1898 XIX | biasimevole: una macchia sul panno o una macchia nell'anima?~ 1899 XV | dalla finestra un bianco pannolino. Infine, le ambasciate sollecitatrici 1900 XVII | affretteranno a soccorrere un parente nell'indigenza.~— Sii... 1901 XIII | Conversazioni con la parentela.~~~  ~Umile e contrita, 1902 XII | una passeggiata, una breve parentesi nel coniugal regime di vita 1903 II | testimoni il cielo e le pareti della stanza, poté con anima 1904 I | scivolò all'onor del mondo un pargoletto, destinato dalla benigna 1905 XXI | prepotenti e i violenti. E i pargoli maltrattati e le spose soggette 1906 I | burro della pinguedine.~E il pargolo sembrò, allora, un naufrago 1907 XXIII | diceva: «Mio marito, quando parla, raglia, gracida quando 1908 XVI | questo nuovo Decalogo:~ ~Non parlar male del tuo prossimo.~Spendi 1909 XVII | da te, perché ho sentito parlare, nelle plaghe d'oltre oceano, 1910 IX | Il venerando esculapio parlava secondo dottrina e, per 1911 IV | pomeriggio, venga in casa mia. Parleremo con maggior agio. Non potrò 1912 XIX | bisogno. Conosco la tua parsimonia, e conosco la somma, donata 1913 XVI | del tuo prossimo.~Spendi parsimonioso il denaro.~Sii parco nel 1914 II | dimostrare sino a qual punto partecipasse al salutifero odio verso 1915 XVIII | convertito.~— Poiché non parteciperò alla spesa, non commetterò 1916 XIX | rappresenta l'abito, se non vana parvenza? Giudicherete voi gli uomini 1917 I | non dare più inverecondo pascolo agli altrui sguardi che 1918 VI | rammento... Poi, l'innamorato passa un braccio intorno ai fianchi 1919 XXIV | pubblici chiostri, ove i passanti sostano brevemente per, 1920 III | domattina?~La voce, che passava a traverso l'uscio, aveva 1921 XII | bisogno di aprire, con una passeggiata, una breve parentesi nel 1922 XVIII | limpidi, avanguardie del pasto, saran seguiti da frizzanti 1923 XIV | Civiltà. Ed è il bastone del pastore Destino, che guida il gregge 1924 XXV | tempo: ma un ampio bavero di pastrano, rialzato fin sopra le orecchie, 1925 XVIII | per ugual motivo, le dure patate e i morbidi piselli e le 1926 XXI | si chiamava Macario.~I patimenti del corpo alimentavano e 1927 XX | dell'ordine sociale e dei patrimonii individuali. Sappia, dunque, 1928 XIV | Clemente.~Poi, fedele al patto concluso, si accinse a servire 1929 XII | l'anima, riempiendola di paure e di dubbi.~— Sarebbe, questa, 1930 XIV | solida Banca; per te, i pavoni dall'ampia coda e dall'esigua 1931 XXV | mercimonio. E s'ella non pecca, neanche il suo compagno 1932 I | rivelava piena di tentazioni peccaminose e di scandali, se la materna 1933 [Titolo]| alieno da ogni pensiero peccaminoso. Così candido era, che, 1934 IX | malignetta.~— I miei figli non peccheranno, ribatté Macario, poiché 1935 XXIII | teneva ben custodita la pecunia. Ed ecco giungere il momento 1936 III | merita premio. Anche le pedagoghe, dunque, hanno diritto a 1937 XVII | quali una floscia grinzosa pelle facea da velario.~Un giorno, 1938 XIX | separazione onde alleviar le tue pene di orbato sposo ed evitarti 1939 I | riflessione, deliberò di far penetrare il liquido latteo a traverso 1940 XX | indossato il cilicio della penitenza, si aggirava fra gli uomini, 1941 XIV | cortile e strappata una penna al loro stesso corpo, si 1942 V | stanzetta immersa in soporifica penombra e col faccendiere ventruto.~ 1943 V | porta, che si richiude, e pensa gioiosamente:~— È entrata! 1944 XIII | lasciando al cielo la cura di pensare poi a tutti.~ 1945 IX | E, durante il cammino, pensava:~— Ecco. La sorte benigna 1946 XVI | rallietavano la golosità del pensionante dal ciuffo: ma torbide brodaglie 1947 IX | peccato, lo rinnega e si pente.~— Non dovrò, dunque, turbare 1948 XXII | tentatore ad arrossire e a pentirsi.~— Porgi, dunque, esempio, 1949 | perch' 1950 XIV | carrozza, la coppia felice percorre i grandi viali. E, al suo 1951 XXI | Macario le guance alle percosse: e la sua voce si distendeva 1952 VI | cammino.~— Ho un fratello perdinotti, dedito al giuoco, ma che 1953 IX | non si preoccupava della perdizione dell'anima. Ed io, cieco, 1954 VIII | alla femminea diffidenza.~— Perdona, dichiarò la donna ratificando 1955 XVII | rivederti, e, forse, domandarti perdono.~— Qual è la malattia?, 1956 XXIV | verso sé stesso, evitando perfino di prender bagni onde non 1957 X | poiché tali circostanze permettavano a una bocca femminea di 1958 V | un padrone.~— Come puoi permettergli?..., chiedeva Macario durante 1959 XV | prepotente, s'affretterà a permetterti un ritorno trionfale nel 1960 XVIII | all'ora di cena.~— Ma tu permettimi di dare un solenne addio 1961 XXII | uomini pii e dei martiri? Permise, dunque, Macario che la 1962 XVIII | stesse frutta avean bando perpetuo dalla tavola austera.~Così, 1963 XII | Macario immerso in cupa perplessità. Ma ecco, in buon punto, 1964 IX | Dato fondo al gruzzolo e persa, quindi, l'arma necessaria 1965 V | polizze, riscattate dai tuoi persecutori, giurò Macario commosso: 1966 XV | non ascolta ragioni; anzi, persegue il proprio oggetto con raddoppiato 1967 VI | Perché, giocando, ha perso una somma forte, sulla parola. 1968 I | vagiti, difatti, l'eccelso personaggio, che doveva poi, col nome 1969 XVI | inserito nelle gazzette da una perspicace affittacamere, Macario comperò 1970 XXIII | i visitatori. Un giorno pervenne a Macario una lettera così 1971 X | gioia, se non avesse sentito pesargli un poco la fronte.~ 1972 XVIII | sudore.~— Poi, vellutate pesche e albicocche color d'oro 1973 IV | suo consorte.~— Pernicioso pessimo uomo! Dunque, l'attenderò... 1974 XXIII | proposito di evitar, come peste, la menzogna. Perciò, gli 1975 XIX | consegnarono il martire, pesto e sbrindellato, alle guardie.~ 1976 XIII | fila di chiacchiericci e di pettegolezzi! Perché, poi, sogghignano 1977 XIX | Che modi son questi, o pezzente!, protestò l'uomo cercando 1978 XVIII | opporre diniego a una così pia preghiera. Iniziò dunque 1979 [Titolo]| amici della sposa, i quali piangendo gli dissero:~— Beato te, 1980 X | invitati scoppiarono in pianto: e parve quella, allora, 1981 VII | dei circhi? Era sovra una piazza, il circo: e possedeva un' 1982 XII | Aveva, egli, compiuto un picciol tratto di strada, allorché 1983 XIV | da Clorinda.~— O Ettore, piccioncino mio, entra, entra pure!~ 1984 I | avrebbe fatta la delizia del piccolo Macario, se le naturali 1985 XX | di trovarti fra mezzo a pidocchiosi tuoi pari?~— Io credo di 1986 II | irruppe nella camera e, con piè veloce e scrosci di risa, 1987 XIV | attraversi un campo di spighe, piegate dal soffio del vento. Ad 1988 XV | presale teneramente una mano, piegava il volto per deporre su 1989 [Titolo]| sono di Alessandria del Piemonte.~ 1990 XI | empireo: ma le mie labbra, piene di gratitudine, null'altro 1991 I | luce una nudità rosea e pienotta al pari di quella, già offerta 1992 XIII | mangerei, nel rifrescume, pietanze bruciate: e vedrei sogghignar 1993 XX | salutava le alate bestiole pigolanti fra i rami e la luna navigante 1994 I | rotondità sulla quale i pigri ozi dei molti anni di vita 1995 XXII | elementare obbligo degli uomini pii e dei martiri? Permise, 1996 XV | tormentosi sogni, inspirati dal pimento dei cibi e dalla generosità 1997 I | generosi strati, il burro della pinguedine.~E il pargolo sembrò, allora, 1998 XVIII | pensoso.~— Poi, ravioli pingui di carne tritata saran deposti, 1999 V | agevolavano quella dolce pioggia. Ma, frattanto, la pedagoga, 2000 V | moine e parolette tenere piovevano a iosa; e lunghe passeggiate


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