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Pierangelo Baratono
Il beato Macario

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-cela | celes-esang | escla-lasci | lasso-piove | pitag-scopp | scopr-varia | vasi-zucch

     Parte
2502 XVII | travaglio interno, che Macario scoprì la fondamentale differenza 2503 XV | nell'anticamera: e, non scorgendo altra via di salvezza, abbandonò 2504 XXIV | ove, a giusta altezza, si scorgeva un forame. Di tal modo egli, 2505 II | il sangue, fermentando e scorrendo con rinnovato impeto per 2506 VI | con cuor leggèro, adirato.~Scorrevano i giorni; e, ogni giorno, 2507 XVI | E tranquilli sarebbero scorsi i giorni nella casa dell' 2508 XIX | subito l'inebetito Macario, scovarono il portafogli e lo restituirono 2509 XIII | lieta la donna.~— Dove hai scovate così laide befane? Non in 2510 VII | durante le prove. Giuro che scoverò il mezzo di premiare la 2511 [Titolo]| Egitto!, rispose l'illustre scrittore. Io sono di Alessandria 2512 VI | Corri! Non sai che devo scrivere a tante amiche?~Una notte, 2513 XXIII | debite ponderazioni, ognuno scrollava melanconicamente la testa, 2514 II | camera e, con piè veloce e scrosci di risa, si frappose tra 2515 III | Conosco i tuoi timori e gli scrupoli: e, per ciò appunto, ti 2516 I | costringendolo a metter da banda ogni scrupolo di pudicizia e ad esporre 2517 IX | innocente, di cui gli occhi scrutavano ostinati la terra e le guance, 2518 XIV | barattan parole d'oro con scudi di argento; e le cortigiane 2519 XII | buon vecchio se ne andò scuotendo la testa, mentre Macario 2520 XVIII | pari alla frugalità, non sdegneresti di aiutare un peccatore 2521 XIX | XIX~ ~Dimesse sdrucite vesti indossava Macario. 2522 XVIII | conchiudeva osservando pietoso le secchie riempite di candido latte.~ 2523 IX | Undimilla vergine tentò una seconda prova. Era, la nuova candidata, 2524 IX | ricorrere nuovamente ai sedativi di Undimilla, vergine se 2525 VIII | inchinò a quello pregandolo di sedersi.~E Macario vergine e martire 2526 VI | finestra?~— Ho paura!~— Vieni a sederti qui, dietro questo cespuglio, 2527 XVII | Polonio.~E si accasciò sulla sedia, pronto per il sepolcro.~ 2528 XIV | inutilmente si contorce sul sedile e sbuffa, sudando.~— Ne 2529 XIV | sia!, conclude Macario.~Seduta entro suberba carrozza, 2530 XVIII | sé.~E i due nuovi amici, seduti di fronte in una trattoria 2531 VII | trovò Macario di nuovo seduto a mensa in compagnia dell' 2532 XVII | a inchiodarlo nel letto, segnando poi sul bilancio:~ ~Economie~ ~ 2533 I | volle appalesare con chiari segni la propria missione opponendo 2534 XIII | delle formiche, mentre sono segregata in cucina? E Macario non 2535 VI | potrà più beffarsi di noi.~Segue un breve silenzio. Di lontano, 2536 IX | io, cieco, ero pronto a seguire il consiglio. Ma il mio 2537 XVIII | avanguardie del pasto, saran seguiti da frizzanti vini color 2538 XVII | abbaglianti. Fu, appunto, in seguito a un travaglio interno, 2539 IV | Ma altre, e ben diverse, seguivano:~— Il posto è in una strada 2540 XIII | servitù, che stirava, mentre seguivo con meticoloso occhio l' 2541 XX | al contrario di voi, non seguo le orme di alcuno, anzi 2542 IX | Le doti del corpo mi sembran preclare. Ma reca, ella, 2543 XIX | accorsero in tanti, da sembrar nugolo di sfaccendati intorno 2544 XIII | tacque.~— La cena, almeno, ti sembrerà squisita!, disse lietamente 2545 I | pinguedine.~E il pargolo sembrò, allora, un naufrago avvinghiato 2546 XIV | son donne: e, quindi, poco sensibili alle grazie del loro sesso. 2547 XII | ansiosamente a sé stesso qual senso racchiudessero le parole 2548 V | Apri piano, che nessuno senta, e lascia la porta accostata: 2549 XII | le tormentose meditazioni sentendosi afferrare e stringer con 2550 X | proferir nobili ed austere sentenze, degne dei savii antichi, 2551 XIV | la parte della cameriera, sentenzia alla fine Macario. Un'altra 2552 XII | beatitudini della luna di miele, sentì Macario il bisogno di aprire, 2553 XI | breve lasso di tempo, mi sentii come trasportato nell'empireo: 2554 XXIV | ponevasi soventi volte di sentinella a fianco dei pubblici chiostri, 2555 XIV | giarrettiere allacciatrici e sentir nelle mani un tepore di 2556 XII | Non per vantarmi, ma mi sento forte come un toro.~— Capisco! 2557 XIX | consorte nell'atto della separazione onde alleviar le tue pene 2558 XVII | sulla sedia, pronto per il sepolcro.~Or mentre Macario registrava 2559 X | poich'ella è donna che non seppe mai dire di no!~— E tu, 2560 XIII | crocchio di amiche, ch'io seppi qui radunare, disse lieta 2561 [Titolo]| sua Mirabile Vita, mostrò serafici i costumi e la bontà, ricercando 2562 IX | peccatori, ad affrontare serenamente le fatiche, da cui la casa 2563 XXI | ogni tempesta si risolve in serenità. Focosa zampillava la voce 2564 XXI | certo, o giovane, rispose sereno Macario. Siedi, dunque, 2565 III | ad un tratto, ridivenne seria e immobile.~— Scusi, vuol 2566 XV | verso il talamo, ove una serica coltre modellava le potenti 2567 VI | risanar l'egro. E, tuttavia, serii ostacoli intralciavano il 2568 X | mentre baciava un signore serio ed anziano, la donna obiettò 2569 III | furon troncati da Macario il sermone e il respiro.~— Oh, dunque, 2570 XIII | famigliari, sotto la mite lampada serotina.~— Sì, rispose Macario, 2571 VII | incapricciato di un leone del serraglio d'accanto: e, non possedendo 2572 XIV | patto concluso, si accinse a servire da cameriera. Ma le cameriere 2573 XX | le orme di alcuno, anzi servirò a tutti di esempio.~Ma, 2574 XVI | esemplare e specchiata, che servisse di rimproccio e monito non 2575 XV | cui le mani di Clorinda servivan d'appoggio. E, insieme al 2576 XXV | quelle parti del corpo, che servono come sostegno al rimanente 2577 XXV | femminee maschere e calze di seta luccicavano a tessere elogio 2578 IV | i fiocchi e i pizzi e le seterie: e non chieditrice di compensi!~ 2579 XXIV | putisce sempre di sconcio. Severo con gli altri, ancor maggiore 2580 XIX | tanti, da sembrar nugolo di sfaccendati intorno ad un ciarlatano.~— 2581 XIII | codesto modo, guardandomi? Sfacciate! Streghe! Guai a te, se 2582 XVI | intemperante nei cibi e sfarzosa nelle vesti e orgogliosa 2583 X | rincalzò Undimilla vergine sfidando col corrucciato sguardo 2584 XXII | ribatté Macario. E non solo le sfiderei, ma indurrei, col mio esempio, 2585 XXII | fermezza dei tuoi propositi, sfideresti le tentazioni?~— Certo, 2586 XVI | risultato dei sospiri o di sfioramenti tra chioma e chioma o di 2587 XIV | riposo nella conversazione, è sfiorata di tempo in tempo dall'ape 2588 XIII | la mensa e minacciano di sfociare nei piatti?~— E come pretendi, 2589 X | incanalare verso un unico sfocio le lor contrastanti energie, 2590 XXV | può chiamar disonesto lo sfoggio di quelle parti del corpo, 2591 XXI | fermandogli il braccio.~— Perché sfoghi l'iroso temperamento bastonando 2592 XVII | prender posto a una mensa sfolgorante di cristalli e carca di 2593 III | così intenso era il suo sforzo onde contenere le risa. 2594 [Titolo]| nobil divisamento, preferì, sfuggendo alle insidiose dita della 2595 XVI | parola incauta o biasimatrice sfuggirà dalle mie labbra. E d'altra 2596 XX | ricevendo con lieto cuore i loro sgarbi. Né trascorreva giorno alcuno, 2597 I | subito di rumore la casa e di sgomento la madre. E Macario dovè 2598 XXV | nascosto viso del pio martire.~Sgonnellavan, da ogni parte, femminee 2599 II | commosse lamentele non tardò a sgorgare dalle labbra del giovane 2600 | Siate 2601 XVII | Macario. Ormai, ho un mezzo sicuro per discernere il necessario 2602 XII | struggeva di cavarne un qualche significato. Però, dovette presto interrompere 2603 XX | eterno viaggio per i cieli silenziosi; così Macario, indossato 2604 X | indegno di possedere un simil tesoro. E, inoltre, perché, 2605 II | trovo in stato di peccato!, singhiozzava, destandosi, l'infelice 2606 XV | lagrime agli occhi e il singhiozzo nella voce, riversò la propria 2607 XX | quel sant'uomo non solo ai singoli, bensì anche alla collettività 2608 XX | Creato, e con dolce nome di sirocchie salutava le alate bestiole 2609 I | spettacolo dalla nutrice, ma situata nella parte diametralmente 2610 XIV | aerei veli nudità terrene e slacciare giarrettiere allacciatrici 2611 XIII | sue condoglianze per lo smagrimento e il pallor del mio viso!~— 2612 IV | Dunque, l'attenderò... Ah, smemorata! Dimenticavo che, proprio 2613 XII | ha una moglie dalla bontà smisurata come l'oceano. Birbante 2614 V | piacevole aspetto di uno smodatissimo amore. Baci e moine e parolette 2615 III | ma che tu faccia codeste smorfie, no, veramente, non è tollerabile. 2616 V | un passo di viandante, si smorza, dilegua; poi l'uscio cigola 2617 XIX | cenci addosso e quel viso smunto: e mi ha indotto a cavare 2618 II | allorché Macario ebbe finito di snocciolare il mea culpa, tu commetti 2619 X | municipio, vedeva dietro di sé snodarsi una lunga fila di vetture, 2620 IX | dunque?, esclamò Macario sobbalzando.~E, subito, si trovò come 2621 XVII | virtù si affretteranno a soccorrere un parente nell'indigenza.~— 2622 XIX | cavare il portafogli, per soccorrerlo. Chi poteva supporre?~— 2623 XIX | Sii, dunque, memore: e soccorri una donna che, se fu peccatrice, 2624 XXI | gratitudine, e tu pietoso soccorrimi, poiché un rovescio di fortuna 2625 XXII | che, oggi, priva d'ogni soccorso e ormai monda d'ogni peccato, 2626 XVIII | umana ferocia, egli diceva soffermandosi a guatare gli squartati 2627 XVIII | un rispettabile uomo si soffermò a guardarlo.~— O esempio 2628 XVII | tuo, ricordando i dolori sofferti, si mostrerà, certo, benigno. 2629 XVIII | zuppa mostrerà la bianca soffice superficie di panna, arabescata 2630 XIV | campo di spighe, piegate dal soffio del vento. Ad ogni tratto 2631 XXIII | così virtuoso e verace e soffrendo gravi incertezze nei riguardi 2632 [Titolo]| troppo vi amo per farvi soffrire così. Siate di nuovo lieti, 2633 XXIV | anche in età matura e più soggetta agli stimoli sia del tempo 2634 XIII | pettegolezzi! Perché, poi, sogghignano in codesto modo, guardandomi? 2635 XIII | pietanze bruciate: e vedrei sogghignar diavoli maschi anziché streghe 2636 I | la madre. E Macario dovè soggiacere al supremo oltraggio dell' 2637 IX | stima, in quanto, avendo soggiaciuto al peccato, lo rinnega e 2638 III | Il venerando esculapio ha soggiunto che l'amore esige luogo 2639 X | dell'imeneo e a fulminare il sogno di gioia. Ciò avvenne allorché, 2640 I | rifiutando il latteo alimento sol perché offertogli in una 2641 X | donava, anzi, luminosità solari, aggiungendo nuovi vezzi 2642 XIV | battaglia; e i mercatanti non solcan più i mari; e gli aedi barattan 2643 XVIII | interno, strati di creme solcheranno la massicciata dell'iberico 2644 [Titolo]| il Creato e la luna e il sole e gli uccelli.~Così generoso 2645 XIX | chi sa a quale doloroso soliloquio avrebbe aperti i cancelli 2646 XXV | senza scandalo, onesto sollazzo agli sguardi. Scandalo, 2647 XV | pannolino. Infine, le ambasciate sollecitatrici ottennero che la fanciulla 2648 IV | fede in una assai miglior soluzione. Pedagoga con i fiocchi 2649 XXI | una moglie o un bimbo o un somaro, si chiamava Macario.~I 2650 III | gola anche le ciliege, se somigliano alle sue labbra!~— Stia 2651 II | per le vene, sveglia la sonnacchiosa fantasia e i sensi sconvolge 2652 X | brindisi, fitti, brevi e sonori come gragnuola che batta 2653 V | attigua stanzetta immersa in soporifica penombra e col faccendiere 2654 XVII | scioglievano e si consumavano onde sopperire ai vuoti, scavati dal digiuno: 2655 II | per impedirti di peccare, sopprimerò la tua volontà legandola, 2656 XIII | amici?~Macario aggrottò i sopraccigli, ma tacque.~— La cena, almeno, 2657 III | rimase entro la strozza, sopraffatto dal brusco sbatacchiar della 2658 I | punta di caucciù non fosser sopraggiunte a sconvolgere i visceri 2659 II | volta, sull'alba, destato di soprassalto da un'insopportabil tensione 2660 VI | ammaestramento non mai dalla sorella impartito.~ 2661 XVII | gli occhi, per l'addietro sorgenti fra i guancialetti delle 2662 XX | contrada. Allorché, di fatti, sorgeva baruffa tra due, gli inveleniti 2663 V | ventraglia. E, tuttavia, sorgono intoppi anche sovra le strade 2664 XXII | Ugual costanza di propositi sorreggeva l'anima di Macario.~— Io 2665 IV | dava inciampi di sorta; sorrideva, anzi, da lungi alla consorte, 2666 XIV | con misteriosi cenni e con sorrisetti arguti la sposa, mentr'ella 2667 XIV | con misteriosi cenni e con sorrisi e cenni e un lieve chinar 2668 XXIV | dell'anima e il rigore della sorveglianza, ch'egli non solo entrava 2669 XIII | come potevo io, o caro, sorvegliare la preparazione dei panini 2670 XIII | trovassi in cantina mentre sorvegliavo premurosa la rigovernatura?~ 2671 III | carità! Guai se l'albergatore sospettasse!~— L' albergatore?~— Sì... 2672 V | essenziale.~— Troppo ti amo, sospirava: e ho paura. Paura che tu 2673 V | meco il dominio.~La vedova sospirò, e aggiunse con lieve voce:~— 2674 XXIV | chiostri, ove i passanti sostano brevemente per, poi, riprendere 2675 II | spettacolo allettatore, sostava gemendo:~— Perché il vizio 2676 IX | apportato dalla tua consorte per sostener la famiglia e allietare 2677 XI | e, perciò, bisognosa di sostentamento. Quindi, dopo un breve lasso 2678 XVII | ho trangugiati perché mi sostentasser la vita, non lasceranno, 2679 XXII | tuttavia, egli avrebbe sostenuto inflessibile il cimento 2680 XVIII | Macario sussultando.~— Poi, sottili fette di morbida carne arrotolata 2681 VII | rifiutato, naturalmente, di sottoporci alla taglia tirannica. Ma 2682 [Titolo]| lodato il cielo che, volendo sottopormi a una prova, si benignò 2683 XIV | un qualche amico, con lui sottovoce confabula, sporgendosi tutta 2684 XXIV | negli occhi, Macario si sottraeva al lor giudicio e rimbrotto 2685 XXIV | copertina di volume, ma ponevasi soventi volte di sentinella a fianco 2686 V | speranze: specie se ella sia sovrana dispotica in una ben assettata 2687 VI | raganelle tacciono, quasi sovrapprese, pur esse, dal turbamento.~— 2688 XXIV | rami degli alberi — eran sovrappresi. E poiché la verencodia 2689 XXIII | con la sua propensione a spacciare bugie, recato offesa e disdoro 2690 VIII | ingannata da tanti, che si spacciavan per cresi!~— Uomo dabbene 2691 IV | spinta non avesse fatta spalancare la porta del salottino.~— 2692 VI | giunge dall'alto e dalle spalle. Il grembialetto, strappato 2693 XIII | panini son duri ai denti e spalmati di burro ormai rancido.~— 2694 V | labbra soltanto.~— E, dopo, sparirebbe il faccendiere?~Macario 2695 XX | hai, essendo così misero e sparuto ed imbelle, nel predicar 2696 XVI | giovane dal copioso ciuffo spavaldo e dai boriosi modi, il quale 2697 X | benigna.~Rare nubi, subito spazzate via dal vento della fiducia, 2698 XXII | a lei ogni desiderio di specchiarsi ed ai molti amici ogni desiderio 2699 XVI | condurre vita esemplare e specchiata, che servisse di rimproccio 2700 XVI | il quale era oggetto di specialissime cure da parte della donna. 2701 V | bensì a grandi speranze: specie se ella sia sovrana dispotica 2702 VII | Comprendo! Parco vuoi spendere: e ignori che infiniti uomini, 2703 XVI | parlar male del tuo prossimo.~Spendi parsimonioso il denaro.~ 2704 XXV | palpebre con occhi quasi spenti lo guardava. E il volto 2705 V | a timori, bensì a grandi speranze: specie se ella sia sovrana 2706 XVII | tetra:~— Mi lodo di aver sperato in te sin quasi a questo 2707 XIX | bonomo; poi, mentre costui si sperdeva nel fittume della moltitudine, 2708 XVII | risolverà in un inutile sperpero?~— Certo!, rispose il disputatore.~— 2709 XVII | principio adottato, avea spesso interni travagli: e laboriose 2710 V | stanzino, non ha visto lo spicchio di luce, che s'è adagiato, 2711 XIV | borse, disdegnando i pochi spiccioli dei viandanti, apre alle 2712 III | corrente. E ho bisogno di spiegarle tante faccende. Per esempio, 2713 XXIII | colpa di omissione.~— Come spiegate, dunque, o uomo, l'epiteto 2714 XIX | borsaiolo!~Intanto l'uomo spiegava:~— Mi s'è avvicinato umilmente, 2715 X | episodii, cui una pronta spiegazione donava, anzi, luminosità 2716 XIV | che attraversi un campo di spighe, piegate dal soffio del 2717 XIII | bottiglie infrante e una spina aperta in modo da lasciar 2718 XIV | lui sottovoce confabula, sporgendosi tutta all'infuori. La sua 2719 XXI | pargoli maltrattati e le spose soggette al marital dispotismo 2720 XIV | Mostrandoti gentile verso la tua sposina.~— E quali prove domandi 2721 XIII | pranzetto ti ho preparato, o sposino, disse lieta la donna.~— 2722 XX | pieno viso il reciproco odio sputandogli. E sulle bocche di tutti 2723 XVIII | domandò Macario.~C'era, ben squadernato, il conto del pranzo d'addio. 2724 X | veli dell'immaginazione, squarciandosi, lascieranno a nudo la realtà. 2725 XVIII | soffermandosi a guatare gli squartati vitelli appesi nelle botteghe 2726 III | aveva un suono fresco e squillante: voce di donna, e di donna 2727 XIII | cena, almeno, ti sembrerà squisita!, disse lietamente la donna.~— 2728 XIV | entra, entra liberamente!, squittisce ilare Clorinda.~Rosario.~ 2729 XXIV | dell'assito, gioiosamente squittiva:~— Toh! Chi si rivede!~Voce 2730 II | sempre di immagini purpuree stagliate sovra un orizzonte di fuoco 2731 V | che gli uomini presto si stancano e obliano. Anche tu, al 2732 V | al pari degli altri, ti stancheresti. No! Non voglio! Non voglio!~— 2733 XIII | caro, occuparmi delle altre stanze mentre mi dedicavo alla 2734 V | lievemente. Macario, nello stanzino, non ha visto lo spicchio 2735 | star 2736 | starebbe 2737 VI | Com'è pallida la luna, stasera.~— Oh, sì! Com'è pallida!~— 2738 | state 2739 V | voce e gesti, che sarebbero stati consentiti soltanto a un 2740 | stava 2741 XVII | ove le entrate e le uscite stessero le une di fronte alle altre 2742 XXII | un copioso freddo sudore stillava giù dalla fronte. E, tuttavia, 2743 X | desiderio insoddisfatto stimola la fantasia e circonda di 2744 XVIII | sue luttuose conseguenze, stimolaron Macario a macerarsi con 2745 VII | collera dei cieli, perché stimolasti, in quel punto, il direttore 2746 XI | venerando esculapio e lo stimolò a recarsi, per notizie, 2747 XIII | vigilare sulla servitù, che stirava, mentre seguivo con meticoloso 2748 VI | Anche lui, credo. Com'era stizzoso, a cena!~— Perché?~— Perché, 2749 | sto 2750 XIII | 14 – 15:~~~~Pulizia delle stoviglie.~~~~~~15 – 17:~~~~Rammendi 2751 XIII | streghe femmine, e mi farei strappare i capelli da zia Sofonisba 2752 XIV | abbandonato il natio cortile e strappata una penna al loro stesso 2753 VI | spalle. Il grembialetto, strappato via da una mano rude, s' 2754 XXV | che la donna mascherata, stretta al suo braccio, comprendesse 2755 XIV | accompagnatore, Mardocheo.~Stretto amabilmente l'accordo, i 2756 I | tenero alloggio, orribili strida riempiron subito di rumore 2757 XIX | giacca di Macario, si diede a strillare:~— Al ladro! Al ladro! Aiuto, 2758 XIV | gli sguardi, quelle per strinar gli abiti e questi per incendiare 2759 II | dello spirito immortale, stringendo con saldi lacci e dita tenaci 2760 XII | meditazioni sentendosi afferrare e stringer con forza le mani da un 2761 IX | sembrava più acconcia a stringere nodo coniugale poiché, avendo 2762 V | braccia tentacolari e lo stringeva e lo baciava e lo baciava 2763 XXV | In gioventù, solo ombre strinsi e pugni di mosche; poi, 2764 III | ultimo «no» rimase entro la strozza, sopraffatto dal brusco 2765 XII | parole del giovane e si struggeva di cavarne un qualche significato. 2766 XVIII | una trattoria luminosa di stucchi aurei e di lampadarii di 2767 XXIV | riprendere la lor strada, e con suadenti parole induceva anche i 2768 XIV | conclude Macario.~Seduta entro suberba carrozza, la coppia felice 2769 XVII | pochi. Conscio di queste sublimi verità, Macario inaugurò 2770 XIV | hanno addentata la tua polpa succosa: e si assomigliano tutti. 2771 XIV | contorce sul sedile e sbuffa, sudando.~— Ne ho abbastanza delle 2772 XIX | orbato sposo ed evitarti di sudar con la fronte. Sii, dunque, 2773 IX | ed alla mia consorte il sudato pane quotidiano?~Sfumato 2774 V | unico — e molto devotosuddito un faccendiere carco d'anni 2775 XXI | ch'egli non era maturo a sufficienza per udir parole di saggezza.~ 2776 XV | pimentati cibi e i vini generosi suggerivano ardite idee e virili risoluzioni, 2777 XXIII | nel rimanente del corpo, suino».~— O Macario, il maggior 2778 | suoi 2779 VII | veramente simile a un cane, cui suon di randello avesse impedito 2780 XVI | abbigliamento.~Non dimostrare superbia.~Non trascendere con la 2781 XVII | discernere il necessario dal superfluo, poiché so che è superflua 2782 XXIII | riguardi della lor vita, supplicano che tu, benigno, sciolga 2783 XXI | strada, un passante, ti supplico di porgermi aiuto ond'io 2784 XIII | Per amor del cielo!, supplicò disperato Macario. Berrei 2785 II | costituivano il suo maggior supplizio, poiché si popolavano quasi 2786 XIX | soccorrerlo. Chi poteva supporre?~— Oh, ingenuo! non gli 2787 XVIII | XVIII~ ~I rimorsi, suscitati dal banchetto orgiastico 2788 XVIII | peccatore!, gemette Macario sussultando.~— Poi, sottili fette di 2789 VII | sera ho tutti i nervi in sussulto. Il direttore del mio circo 2790 V | dita del giovine allievo, sussurrando:~— ad aspettarmi nel 2791 XXV | dovrai darmi, se non l'amore, sussurrava la donna.~— Peccatrice, 2792 XIII | cena.~~~  ~Le ore degli svaghi leciti e onesti~ ~ ~~~17 - 2793 II | rinnovato impeto per le vene, sveglia la sonnacchiosa fantasia 2794 XV | sposa. E già si chinava a svegliar la dormiente con un onesto 2795 XXV | il disgraziato martire.~E svenne.~ 2796 XIV | la sposa, mentr'ella si sventola civettuola e con misteriosi 2797 XV | nemica, dèsse cenno di resa sventolando dalla finestra un bianco 2798 VII | nell'aula scolastica?~— Svergognati! Oltraggiare in così ignobil 2799 XXIII | in crocchio arguto, lo sviluppo del tuo naso e la rilassatezza 2800 III | saggi consigli, appunto per svincolarmi e disimpacciarmi. Il gruzzolo 2801 XIX | protestò l'uomo cercando di svincolarsi dalle dita tenaci.~— Pagherai 2802 XXIII | svariati modi, questa sua sviscerata affezione. Ma poss'io veramente 2803 XII | denti dal vecchio Mardocheo, sviscerato amico di Clorinda.~— Collega 2804 XX | fatiche degli uomini si svolgon sotto la guida del mio ozio 2805 VIII | medichessa. E, tuttavia, lento si svolse il contratto: né Macario 2806 X | ancor più improvvisa si taccia.~— Fortunato te, o sposo, 2807 XXV | suo compagno potrà esser tacciato di peccare!~Buia era la 2808 VI | silenzio. Anche le raganelle tacciono, quasi sovrapprese, pur 2809 VI | Le raganelle continuano a tacere, come in attesa.~— Ecco... 2810 XIII | aggrottò i sopraccigli, ma tacque.~— La cena, almeno, ti sembrerà 2811 VII | naturalmente, di sottoporci alla taglia tirannica. Ma è stata una 2812 XVIII | continuò il cameriere tagliandogli la strada.~— Che c'è?, domandò 2813 | talvolta 2814 VII | gentildonna accasata né tampoco una vedova con bottega o 2815 III | il dono della favella, tant'è vero che cominciò a dire:~— 2816 XX | inveleniti antagonisti non tardavano a trovar sfogo e sollievo 2817 II | di commosse lamentele non tardò a sgorgare dalle labbra 2818 VIII | dovè pagare, non secondo tariffa, bensì con l'intiero peculio 2819 VIII | il compenso segnato nelle tariffe. Presa dunque, se bene in 2820 XIX | vedendo una mano correre alla tasca per prender l'obolo della 2821 I | un calice così dolce al tatto e così amaro per l'anima, 2822 XVI | nascondeva grigie pungenti telerie. A mensa, poi, saporite 2823 VI | Rimanere al tuo fianco, senza tema di sguardi importuni. Che 2824 [Titolo]| ignudo. E tale era la sua tèma di offendere, senza volerlo, 2825 XVII | certo, benigno. Clorinda teme di morire: e vorrebbe rivederti, 2826 X | invece, lo sposo, poiché si temeva indegno di possedere un 2827 [Titolo]| più salda virtù. Difatti, tenendosi pago della propria unilaterale 2828 XV | alla dolce moglie, presale teneramente una mano, piegava il volto 2829 [Titolo]| nuovo lieti, or dunque, e tenetevi il vostro tesoro.~ 2830 XXIII | quale egli avea riposta e teneva ben custodita la pecunia. 2831 III | vergine che, sino a ieri, mi tenne vincolati il corpo e la 2832 II | soprassalto da un'insopportabil tensione dello spirito — e, anche, 2833 V | avvinghiato con braccia tentacolari e lo stringeva e lo baciava 2834 XXII | indurrei, col mio esempio, il tentatore ad arrossire e a pentirsi.~— 2835 XXII | sul giusto cammino se la tentazione, complicandosi, non fosse 2836 IX | matrimonio, Undimilla vergine tentò una seconda prova. Era, 2837 XXV | già lo avvinceva, cercò a tentoni, dietro di sé, la parete, 2838 XVI | se l'anima non si fosse tenuta all'altezza dei principii 2839 XIV | allacciatrici e sentir nelle mani un tepore di scarpini minuscoli e 2840 XVIII | dispensatrice di gaiezza, darà termine al pranzo d'addio.~— O peccatore!, 2841 III | fisico, parlò in questi termini all'anima: «I palliativi, 2842 XX | il giogo, ara per me le terre, dalle quali il mio ozio 2843 XIV | scioglier da aerei veli nudità terrene e slacciare giarrettiere 2844 VII | vista ogni ammaestramento terreno.~La mezzanotte del domani, 2845 XV | esplose in così rumorosa e terrificante forma, da indurre il malcapitato 2846 III | parete, si mostrava ampia e tersa e di gran pregio: e aveva, 2847 XVI | mostrava lucenti mobili e terso pavimento: e sovra il letto, 2848 X | le opinioni: e gli animi tesi non avrebber, forse, trovato 2849 XXV | calze di seta luccicavano a tessere elogio del lor contenuto. 2850 XVII | sono ho dettato un altro testamento al notaio.~— Lo distruggerai!, 2851 VI | avvolgi, con esso, le nostre teste.~— Perché?~— Perché, dopo, 2852 IV | un monile così e così a testimone del chiesto, se bene non 2853 II | parti. E Macario, presi a testimoni il cielo e le pareti della 2854 XVII | garganella; poi, disse con voce tetra:~— Mi lodo di aver sperato 2855 X | convitati scacciaron le tetre idee e la melanconia dei 2856 XXIII | passo, si vide porgere da un tetro uomo un foglietto, dal quale 2857 X | batta improvvisa sopra una tettoia di metallo e ancor più improvvisa 2858 XVIII | droghe, racchiuse nel lor tiepido ventre. E avranno, d'attorno, 2859 XIV | schiude ancora.~— O Belisario, tigre della foresta mia, entra, 2860 I | di carne nuda da una poco timorata nutrice. Con irati gesti 2861 XI | coniugale, e sorta l'aurora a tinger di roseo il pallido orizzonte, 2862 XVI | indotte le di lei guance a tingersi di un color vermiglio, non 2863 VII | di sottoporci alla taglia tirannica. Ma è stata una scena tremenda!~— 2864 XXIV | volontà, egli, certo, avrebbe toccato il sommo della vita vereconda 2865 XIV | al ritorno, mi aiuti a toglier la veste di gala e ad indossare 2866 XVIII | canestri colmi d'uova.~— Né toglierò ai neonati, bisognosi di 2867 XXIV | gioiosamente squittiva:~— Toh! Chi si rivede!~Voce di 2868 III | smorfie, no, veramente, non è tollerabile. E odi ancora. Molti macachi, 2869 XXII | cugino! Un morbo crudele tolse a lei ogni desiderio di 2870 XVIII | di innumerevoli chicchi, tolti all'opera di prolificazione 2871 XVIII | gettati in mucchio entro tombe di vimini.~— E neppure impedirò 2872 V | eppure, a volte, aveva tòni di voce e gesti, che sarebbero 2873 VII | dirozzarsi...~E, con questo tono, la musica a così eccelse 2874 XVI | pensionante dal ciuffo: ma torbide brodaglie e ascetici lessi 2875 [Titolo]| giovinetto inerme fra mezzo a una torma d'uomini virilmente armati, 2876 XXIII | menzogna. Perciò, gli uomini tormentati dal dubbio ricorrevano a 2877 XVII | proruppe Macario. I suoi tormenti non saranno mai uguali a 2878 XII | dovette presto interrompere le tormentose meditazioni sentendosi afferrare 2879 XV | Trascorsa la notte fra tormentosi sogni, inspirati dal pimento 2880 I | approcci tra le labbra e la tornita punta di caucciù non fosser 2881 XII | ma mi sento forte come un toro.~— Capisco! Capisco! Savio 2882 XVIII | Ecco. Avrà, per antipasto, tortellini di burro schietto e pimentati 2883 XIII | veramente! Ma perché la tovaglia è sconciamente macchiata 2884 III | scandalo».~La specchiera traballava tutta, così intenso era 2885 XXIII | preoccuparsi delle appariscenti tracce, lasciate sulle sue guance, 2886 IV | porta del salottino.~— Ah, traditori! E tu, vile adultera...~ 2887 XX | dalle quali il mio ozio trae pane.~— Accogli con modestia 2888 XX | rassegnata pazienza di Macario e traendo motivo di edificazione dai 2889 XXIII | parole?~Unica, Clorinda, avea tralignato e, con la sua propensione 2890 XIV | casseforti dei risparmiatori il tranello di una solida Banca; per 2891 XVII | disputatore.~— Ma i cibi, che ho trangugiati perché mi sostentasser la 2892 XVI | tavola delle Dieci Leggi. E tranquilli sarebbero scorsi i giorni 2893 XVI | dimostrare superbia.~Non trascendere con la voce o i gesti.~Sii 2894 XX | cuore i loro sgarbi. Né trascorreva giorno alcuno, senza che 2895 XV | bensì dalla camera stessa.~Trascorsa la notte fra tormentosi 2896 XV | Così parlò Undimilla. Ma trascorsero i giorni senza che la vergine, 2897 XII | XII~ ~Trascorsi alcuni giorni nelle beatitudini 2898 XX | non ci fu persona, che trascurasse di attinger acqua lustrale 2899 IX | e non è giusto che tu li trascuri e li dimentichi.~— Ma io 2900 XIV | al loro stesso corpo, si trasformano in rappresentanti della 2901 XVII | ed al nipote, intenti a trasformarsi, a poco a poco, da creature 2902 XI | di tempo, mi sentii come trasportato nell'empireo: ma le mie 2903 XIX | apparivan raddoppiate. L'uomo trasse fuori, dunque, il portafogli 2904 II | letto ricettacolo di quei trasudamenti di febbre.~— Io mi trovo 2905 III | compenso. E se, poi, si tratta di un corso accelerato...~— 2906 XVI | comprese il motivo del trattamento diverso. Ma, come uomo pio, 2907 X | gioia. Ciò avvenne allorché, trattandosi in consiglio di famiglia 2908 VII | di reggia, tuttavia, si trattava; bensì di un padiglione.~— 2909 XVII | chiamata ad udirle, avrebbe tratte luci abbaglianti. Fu, appunto, 2910 XVII | adottato, avea spesso interni travagli: e laboriose discussioni 2911 XVII | appunto, in seguito a un travaglio interno, che Macario scoprì 2912 XXV | innalza; è vertigine, che ti travolge; è fuoco, che ti consuma. 2913 XV | ritirata. Un odio cieco non tregua, e non ascolta ragioni; 2914 XX | a casa, scrisse con mano tremante sull'effemeride:~«Ho peccato 2915 XXV | varcò con ginocchia un po' tremanti, la soglia.~— Dimmi parole 2916 VII | tirannica. Ma è stata una scena tremenda!~— Lascia in pace i leoni, 2917 VI | timido, si rinnova.~— Perché tremi?~— Non so. Senti come mi 2918 VI | cosa? (voce di ragnatela tremula).~— Ma... l'ammaestramento.~— 2919 X | nudo la realtà. Con questa trepida beatitudine il bottegaio 2920 X | donna rimbeccò Macario:~— Tributarmi lode dovresti, e non biasimarmi, 2921 XXV | non c'è: poiché una stoffa trinata cela il volto alle lascive 2922 XV | a permetterti un ritorno trionfale nel nido della felicità.~ 2923 XIII | sposa dabbene, lo presentò trionfalmente alla moglie.~ ~Così era 2924 XX | Accogli con modestia il trionfo!, gemette Macario.~— E chi 2925 X | e i fiori eran fiori di tristezza; e su ogni nastro si leggeva:~ ~ 2926 XVIII | ravioli pingui di carne tritata saran deposti, ancor fumiganti, 2927 III | in buon punto, le furon troncati da Macario il sermone e 2928 XX | guardi, come dall'alto di un trono, il mondo; poiché la sua 2929 XXIII | madre, donna di media età, trotterellava per le strade, rincasando 2930 XIX | provvidenza da un grave morbo, si trova, oggi, in estremo bisogno. 2931 [Titolo]| ebreo~~ Gioseffo ebreo, trovandosi in procinto d'impalmare 2932 XX | tuoi pari?~— Io credo di trovarmi davanti ad uomini, che s' 2933 VII | donerebbero anche la vita per trovarsi al tuo posto. Ma un giovine 2934 XX | autorevoli? Credi forse, di trovarti fra mezzo a pidocchiosi 2935 I | seguendo la via inversa, trovasse meno sconcio sfogo a traverso 2936 XIII | volevi, o caro, ch'io mi trovassi in cantina mentre sorvegliavo 2937 [Titolo]| venduto dai fratelli e trovatosi giovinetto inerme fra mezzo 2938 X | Fortunato te, o sposo, poiché troverai aperta la via della felicità!, 2939 VI | romanzo!~— Perché?~— Perché troveremmo pagine, ov'è descritto come 2940 XIX | Frugategli le tasche. Lo troverete. E così e così!~Frugaron 2941 XIII | lieta la donna, poiché ti trovi fra i tuoi famigliari, sotto 2942 IX | realtà. Ma il suo pallore e i turbamenti mossero ben presto a compassione 2943 IX | la fanciulla perch'io osi turbar la sua anima. Ne avrei eterno 2944 IX | pente.~— Non dovrò, dunque, turbare un'anima limpida d'innocenza?, 2945 X | rimproverare a sé stessa: turbato, invece, lo sposo, poiché 2946 XX | nessuna lite, nessun dissidio turbava più gli animi e la contrada. 2947 X | dal vento della fiducia, turbavano i preparativi di nozze. 2948 X | Avrai, o sposo, una moglie ubbidiente, poich'ella è donna che 2949 XIII | giuramenti.~— Donna, tu ubbidirai a tuo marito.~— E chi mi 2950 XIV | adorato da tutti e da tutti ubbidito al par della legge: e si 2951 [Titolo]| la luna e il sole e gli uccelli.~Così generoso egli era, 2952 XVIII | nelle botteghe e gli esili uccellini gettati in mucchio entro 2953 XXI | rimaner disonorato o di uccidermi, prego che un tuo generoso 2954 XXII | infine, il crepacuore l'ha ucciso.~— Sola è, dunque, Clorinda?, 2955 XXIV | essendo nel consueto modo, udì una voce che, dall'altra 2956 XV | la fanciulla concedesse udienza all'orbato sposo nella stanzetta 2957 XXIII | e, passando d'accanto, udii che diceva: «Mio marito, 2958 XXI | maturo a sufficienza per udir parole di saggezza.~Anche 2959 XXIII | considerati i documenti ecc. e udite le parti lese» il pio martire 2960 VI | per il plenilunio. Hanno udito lo schiocco di due labbra 2961 XV | disse costei: tua moglie udrà dalle mie labbra le parole 2962 XVIII | Macario.~— Nessuna lode uguaglierebbe i tuoi meriti, continuò 2963 [Titolo]| Gioseffo fantolino porgesse uguale edificante esempio di pudicizia, 2964 XVII | tormenti non saranno mai uguali a quelli, ch'io sto provando, 2965 VI | che ha pronunciata quest'ultima frase, giunge dall'alto 2966 XII | conforto eri per questi miei ultimi anni di vita!~— La conosceva 2967 XVIII | mangerò le vittime dell'umana ferocia, egli diceva soffermandosi 2968 III | angusta, trasandata e d'umil mobilio; ma la specchiera, 2969 XIX | S'io non avessi questi umili pannicelli, non potrei conoscere 2970 XV | placare il collerico: e l'umiliato sposo dovè non solo rinunciare 2971 | une 2972 XX | irruppero i tre contendenti unendo in fascio le lor forze, 2973 XXIII | proprii vezzi e parole?~Unica, Clorinda, avea tralignato 2974 [Titolo]| tenendosi pago della propria unilaterale cultura, egli non volle 2975 XX | opera di regolatore delle universali faccende. Guai se interrompessi 2976 XVIII | innanzi ai canestri colmi d'uova.~— Né toglierò ai neonati, 2977 III | sbatacchiar della porta. Un urlaccio, una fuga rapida della servetta: 2978 XIV | maschio. E inutilmente Macario urta del gomito e comprime il 2979 V | annaspando. Ma che cosa ha urtato, nel buio? Una gonfia e 2980 XXII | mostri intoppi e il piede urti in un ostacolo, pronti rimuovono 2981 XXV | dietro di sé, la parete, urtò delle dita in una valvola, 2982 XV | rinunciare ad ogni cavalleresca usanza, ma abbandonare altresì 2983 XXI | giovane non sedette; anzi, uscì furibondo. E il grido di 2984 I | latteo a traverso la porta di uscita di modo ch'esso, poi, seguendo 2985 XVII | registro-cassa, ove le entrate e le uscite stessero le une di fronte 2986 XXIII | Sconvolti e lacrimanti uscivano i consultatori dalla casa 2987 III | gravi, sono dannosi e non utili. E poiché la tua malattia, 2988 | V 2989 XVIII | Macario si avviò, un po' vacillante, verso la porta della trattoria.~— 2990 I | rare virtù. Sin dai primi vagiti, difatti, l'eccelso personaggio, 2991 V | minacciata. Il tuo gesto vale! Mi ami, sì, veracemente 2992 III | mai ne vidi alcuno, che ti valesse. Ritorna, figliuolo, ritorna 2993 VI | Sei certa?~— Oh, sì! E non valeva proprio la pena che ci incappucciassimo 2994 VIII | al mio innamorato ch'io valgo ancora qualcosa.~L'innamorato 2995 II | Cosa sono, dunque, e a che valgono le virtù di un'anima ben 2996 III | tu apparecchi subito le valigie per andare lontano di qui 2997 XV | Né preghiere né lusinghe valsero a placare il collerico: 2998 XXV | urtò delle dita in una valvola, la fece scattare.~E vide, 2999 XIX | rappresenta l'abito, se non vana parvenza? Giudicherete voi 3000 XII | sta di salute?~— Non per vantarmi, ma mi sento forte come 3001 XXIII | assieme a compiti e sempre variati uomini. E la figlia riaccompagnava,


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