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Silvio Pellico
Poesie inedite

IntraText - Concordanze


    Vol.,  Comp.
1 I, Giov | Trasvolaron frattanto i gagliardi~Della mia giovinezza, 2 I, Giov | In una chiesa io stava, i beati~Di mia credente infanzia 3 I, Giov | infanzia rammentando:~ ~Que' pieni di fede, in che insegnati~ 4 I, Redenz | Padre~Quell'altissima un creatura~Discacciò, preda 5 I, Angeli | rispose.~ ~In quel bel le sfere tutte omaggio~Le 6 I, Angeli | spettacolo giocondo.~ ~Perchè ne' lunghissimi che assorti~ 7 I, Chiese | sdegnava.~Così che pur ne' quando men egro~Io strascinava 8 I, Chiese | angusta~Chiesa portava a' festivi il pio~Braccio materno; 9 I, Chiese | i cigli schiudessero al ;~Nel dolore li abbiamo allattati,~ 10 I, Chiese | Tu obblïerai~Questo gran »: più non possibil crede~ 11 I, Chiese | Non fu accettata, e lunghi ancor vissi!~Oh! chi può 12 I, Chiese | sublime amore,~Come in quel , ricever io il Signore!»~ ~ 13 I, Chiese | dovess'io, siccome~Ne' miei d'innocenza, o se più senno~ 14 I, Chiese | amici e fama ambìa,~Ed ogni più folli ombre afferrava.~ 15 I, Chiese | novella:~Ed intero quel lieto sciogliea~Di David 16 I, Chiese | pianto!~In te ne' tristi ripigliai lena,~E sino al 17 I, Chiese | Ei più non mi rendea que' lontani~Ch'io con altre 18 I, Chiese | ritorno,~Il loco ove ogni forza racquisto~È quel dove 19 I, Proces | volgo;~E lungh'ore ogni sedea solingo~Fra libri 20 I, Proces | dee l'avello.~ ~Soleasi a' lontani,~Che barbari a ragion 21 I, Parent | aere tremendo,~Tenta i suoi redimere,~Le piaghe a lui 22 I, Parent | orfanelli, o Signore,~Notte e padre e madre sii tu!~ ~ ~ ~ 23 I, Parent | Di quell'Iddio ne' primi invocato.~ ~E quando il 24 I, Parent | barbarie il genio!»~Ma venne il che la città del mondo~Fremebonda 25 I, Parent | muta~«Sovra l'ossa che un l'abitàr».~ ~Dell'antica 26 I, Santua | volgare,~Pervertesi dal che più non òra;~Ed in ogni 27 I, Santua | ciel vorrei!»~ ~Non fulge , non fulge ora del giorno,~ 28 I, Pass | Aristarchi ira mi morse,~E nuovi propizi ebbe la fede,~ 29 I, Pass | O libri tanto amati a' primieri:~Vate son io, ma 30 I, Secoli | fraterna,~Come agli antichi Mosè ed Aronne,~Sì che il 31 I, Secoli | più tutta disparve a' futuri;~Ma non per ciò le 32 I, AVolta | ver crescessi invaso.~ ~Un , seduto appo quel Sommo, 33 I, AVolta | filosofo maligno.~ ~Ei tutti i già meno ossequio ispira,~ 34 I, AVolta | Io debol era, ma ogni i costumi~Del mondo a me 35 I, AVolta | veneranda faccia.~ ~In tutti i del mio terreno esiglio~ 36 I, AVolta | Sì che n'abbian giovato i infelici!~ ~ ~ ~ 37 I, Foscolo| dubbiando io viva,~E un tua sicuranza acquistar 38 I, Foscolo| gran libro il core.~ ~Un col genitor del mio Borsieri~ 39 I, Foscolo| Nella tomba il mortal che i compio;~D'altro dopo l'esequie 40 I, Foscolo| irati guerra:~E di profughi lunga amarezza,~E povertà 41 I, Foscolo| conoscesti il core,~Meco ogni il rammenti alla divina,~ 42 I, DeBreme| tempre.~ ~Negli estremi suoi quanto, o Signore,~Altamente 43 I, DeBreme| Chi vive sulla terra a' infelici,~Troppo ne' danni 44 I, DeBreme| debol tanto~Quando i miei fulgean più dilettosi,~Nel 45 I, Patria | grondi la terra.~ ~Neppure a' lontani~Quando me travolvean 46 I, Patria | ira tremenda~Serbiam pel che a provocarne scenda~ 47 I, Patria | Poichè per le tue colpe un prorotti~Venti concordi 48 I, Saluzzo| traccia~Teco, o Saluzzo, e il ch'io ti lasciai~A noi già 49 I, AnimFig| Nostra gara è scostare i funesti~Dal tuo materno 50 I, Clement| ella a suo padre porta,~Un fia moglie ad uom che t' 51 I, VerSof | puntelli;~In riedere ogni gagliardamente~Rischi ed 52 I, DioMar | il suo sen feconda,~E il e la notte, e i fiori e 53 I, Filosof| sospetti ignobili~Fatta ogni più serva,~Discrede l'amicizia,~ 54 I, Filosof| Redentor;~ ~«Io da quel mi pascolo~Di forza e di 55 I, SCarlo | E narrato è di cuori, un perversi,~Che furono per 56 I, SCarlo | chiostro che di santi un fulgea,~Fatto avean di turpezze 57 I, SFilo | Il tuo sepolcro a questi presente~Ne dice, Filomena, 58 I, Donna | Che faticando tutto il trafela,~Vorrìa de' meschinelli 59 I, Ricov | imparando,~Vi passano il .~ ~«Al santo pensiero~Che 60 I, Messale| ristringiam ne' quattro presenti:~Nobil uopo ha 61 I, Messale| e de' Templari?~ ~A que' tu vi scorgi il Re Luigi~ 62 I, Messale| E al santo Re l'ultimo assistette,~E fu ludibrio 63 II, Raff | Fra le orrende in que' scagliate accuse~Contro 64 II, Raff | lombardi,~Rafaella, a que' gloria d'Olona.~Fascino 65 II, Raff | allora~Fino al seguente venner le regie~Cure sospese, 66 II, Raff | nostri pii, che insieme~Un con noi frangeano il pane, 67 II, Raff | non m'irrìta.~ da quel Romeo gl'impeti incauti~ 68 II, Ebelino| compianto agli oppressi!~Un l'Eterno,~Come a' giorni 69 II, Ebelino| mondo~Tanta in prosperi serba innocenza?~E l'angiol 70 II, Ebelino| desso~Che ne' duo regni un tutto volvea.~Tëofanìa il 71 II, Ebelino| inesausta~Facondia per più l'empie sue brame;~Sì che 72 II, Ebelino| di Guelardo in petto?~Un da quel convito esce il 73 II, Ebelino| migliaia di cuori in un venne~Quanto a lodarlo aveali 74 II, Ebelino| colpito. In altri~Colloqui a' felici il buon ministro~ 75 II, Ebelino| Oh come~Lenti di nuovo i , lente le notti~Volgon per 76 II, Ebelino| tormenti, il ricordarsi~De' sereni che svanìr, de' plausi,~ 77 II, Ebelino| avranno!~Così geme Ebelino. Un , ottenuto~La madre alfine 78 II, Ebelino| attese indarno.~Spunta il della morte, ed Ebelino~ 79 II, Ebelino| a pentimento chiusa.~Un , colui con altri sommi duci~ 80 II, Ildeg | sull'anima del forte.~Un , com'or, fioccava a larghe 81 II, Ildeg | L'onorar d'un sospiro i bugiardi,~Che amabil tanto 82 II, Ildeg | castel rompa la guerra.~Un mirando quel castel, le 83 II, Ildeg | cignale~Fino al seguente tregua consente.~Ignoto 84 II, Ildeg | monta e parte.~Per molti le due vicine a gara~Si 85 II, Ildeg | elegante alacrità portando.~Ne' seguenti, al consüeto poggio~ 86 II, ISaluzz| tue magich'ali~Toglimi a' presenti, e con gagliardo~ 87 II, ISaluzz| campi suoi le nevi,~E ogni s'avvicendano i gelati~Estremi 88 II, ISaluzz| richiamarlo,~Ed indi a pochi voi satisfatti~E glorïosi 89 II, ISaluzz| inverecondi un germe~Che forse un fruttava; ed era un germe~ 90 II, ISaluzz| e spesso~Immagina que' , quando in Saluzzo~Dominerà 91 II, ISaluzz| crebbe~Al guardo suo ne' seguenti, alcuna~Non vedendo 92 II, ISaluzz| Oh come trista di quel esecrando~Giunse la sera, 93 II, ISaluzz| serbasse!~Ma la dimane di quel pur troppo~Sorse peggior! 94 II, ISaluzz| Prima in Cardeto brevi , poi chiuso~Di Savigliano 95 II, ISaluzz| sveni,~Di salvare i suoi forse avrai campo!~Profetici 96 II, ISaluzz| di consiglio o scampo.~In lontani ei superava i mille~ 97 II, ISaluzz| progenie libertà riedesse.~Un alle sale di Dogliani aveva~ 98 II, ISaluzz| mestieri,~E benedicon Dio.~Quel medesmo~Andò il sir di Dogliani 99 II, ISaluzz| apparecchiarti aiuti~Pel che il ciel te chiamerà 100 II, ISaluzz| sclamando:~- La prima volta i sparmiammo al tristo;~In 101 II, ISaluzz| ritorno.~Quanto in que' contrario al patrio bene~ 102 II, ISaluzz| Giunse a tal, ne' suoi più disperati,~La tirannide 103 II, ISaluzz| ambiva.~L'avea davvero alcuni abborrito~Com'uom che lei 104 II, ISaluzz| occulti~Sempre novi dolori.~Un le disse:~- Più non pregar 105 II, ISaluzz| rinchiude e piange.~Tre Maria si stette in disperati~ 106 II, ISaluzz| nemici,~Or volgon pochi , sacrificaro~Barbaramente 107 II, ISaluzz| quel loco~Dove a prosperi sorgea Saluzzo,~E dove diroccato 108 II, ISaluzz| Di ferocia le fiamme un veduto~Ed il saccheggio 109 II, ISaluzz| tragge~A salvare i tuoi .~- Che? supplicando~Codardamente 110 II, ISaluzz| avea contezza~Già da due . Certo parea il trionfo;~ 111 II, ISaluzz| A più nobile oprar suoi futuri.~A quella augusta 112 II, AroldCl| Alessandro Volta, il quale un m'aveva detto queste parole, 113 II, AroldCl| sventura un novo~Spaventevole ! Schiudesi alfine~La porta 114 II, AroldCl| il cieco sire.~Intero un per boschi e per dirupi~ 115 II, AroldCl| sposa al suo diletto.~Un così fremente io il bellicoso~ 116 II, AroldCl| detti~Ch'uniche sciorre un sapean, non trova:~Non trova, 117 II, AroldCl| padre ella non mise.~Un alle torri del baron fu 118 II, Roccel | Non si pianta un impero a' cristiani.~Indarno ei rapinava 119 II, Roccel | detto:~- Qui sovrasta ogni spada o veleno!~La bellissima 120 II, Roccel | mesti e di discordi~Ch'ogni più contristerìami. Or voglio~ 121 II, Roccel | ecco~Farglisi incontro, un , cortese fante~De' vigili 122 II, Roccel | ribellanti.~- Salve, Fiorenza! un sclamò Roccello~Con ardente 123 II, Roccel | nuovi~Ospiti protettori ogni spoglia.~Salve, o patria 124 II, Roccel | questo, il serto~E i mutui s'insidïaro i figli~Con 125 II, Roccel | magnanimo infermo cavaliero~Più e più notti delirò, imprecando~ 126 II, MDante | intelletti~Di non remoti . - Ma se più d'una~Cantica 127 II, MDante | ahi, da me pure~Nutrite un , nelle straniere spade!~ 128 II, MDante | Ripigliò quegli, se i miei non ponno~Invece de' tuoi 129 II, MDante | non ponno~Invece de' tuoi farsi olocausto,~Consiglia,


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