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Silvio Pellico
Poesie inedite

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


103-andre | andri-bacia | bacio-commi | commo-deser | desia-esecr | esecu-gioca | gioia-infer | infes-lurid | lusig-offra | offri-popol | porge-relig | reliq-sappi | sapro-sogna | sogno-tempr | temut-verun | vesco-zufol

                                                                grassetto = Testo principale
     Vol.,  Comp.                                               grigio = Testo di commento
502 II, ISaluzz | ostentando,~Disse che rasi non andrian gli ostelli,~Ma diè barbaro 503 II, AroldCl | prego.~Io stessa innanzi andronne, e se Ioffrido~In vita è 504 I, Croce | Plausi e piaceri e vanità anelai;~E pur nell'alma ognor udia 505 II, Roccel | sorridea gli ospiti illustri,~Anelando in occulto alle sue mire~ 506 II, Ildeg | ciascun monta i suoi greppi~Anelante alla cena. A quando a quando~ 507 I, Guida | vedea gli angioli amati~Anelare a' tuoi lumi e benedirti,~ 508 I, SCarlo | suoi tempi ed i posteri anelava,~E in peste orrenda visto 509 II, Ebelino | innocente mai?~Pochi istanti anelò fra que' pensieri~Di stupor, 510 II, Raff | moltitudin coronava~Sull'anfiteatrale ampia scalea~La vasta piazza, 511 I, Angeli | GLI ANGELI.~ ~Qui facis angelos tuos 512 I, AnimFig | soglia,~Vestita mi sentii d'angelich'ale:~Tutto mi s'abbellì, 513 I, Angeli | ami e fecondi~L'universo d'angelici Intelletti,~Di cui l'opra 514 I, Angeli | GLI ANGELI.~ ~Qui facis angelos tuos spiritus.~(Ps. 103).~ ~ 515 II, ISaluzz | Ghibellini Visconti, onde Roberto~Angiöin dalla sua Napoletana~Splendida 516 II, MDante | che un idolo si fanno~Dell'Angioïna Gallica burbanza~Da Carlo 517 II, Ildeg | guancia paffutella~Della cara angioletta, e la baciucchia.~Poscia 518 I, Messale | un pio saluto:~Circondano Angioletti il pittor santo~Dando all' 519 II, Roccel | muta,~Più si peggiora. Un angolo men tristo~In quest'ampia 520 I, Saluzzo | Al di delle care Alpi angosciando.~ ~ t'obblïai, Saluzzo, 521 II, Roccel | a tal palagio, un sogno~Angoscioso divennero. Imprudenti~Quesiti 522 I, Chiese | Quando me tenerello a quell'angusta~Chiesa portava a' festivi 523 I, CessCol | quaesieris, et tota tribulatione~animae tuae.~(Deut. 4. 29).~ ~ ~ 524 I, DioAm | AMORE.~ ~Domine, qui amas animas.~(Sap. 11,27.)~ ~ ~Amo, 525 I, Chiese | Bella Italia, il tuo sole animatore,~E m'accolsero i cari Insubri 526 I, Pass | stato~Di quella generosa animatrice:~Era ad essa straniero il 527 I, Parent | Chi nella fievol, timida animetta~Opra mutazione inaspettata,~ 528 I, VerSof | Filosofar che tutte cose annera:~Sdegno pur troppo ci sembra 529 I, Saluzzo | ogni spirto vil, se in te s'annida!~Vi regni indol pietosa 530 II, Roccel | lettore non avendo tempo d'annojarsi, potrà meglio afferrarne 531 II, ISaluzz | A spiegar della guerra, annoverando~Frodi e stoltezze e ineluttabili 532 I, Guida | e nondimen io ardeva~D'annoverarmi fra i più giusti spirti.~ ~ 533 I, SFilo | Dio che in premio a fede~S'annoverasser fra i più eccelsi Spirti.~ ~ 534 II, ISaluzz | Fra le più vaghe istorie annoverati~Ha d'una sposa Saluzzese 535 II, Raff | sommi~Seguaci di virtude annoverato.~Le cure mille del Tedesco 536 I, Patria | fede,~Sì che per quanto annoveriamo estesi~Della redenta umana 537 I, Proces | adorabil visita divina,~Donna s'annovra illustre e generosa,~Ben 538 I, Proces | egregi,~Ottogenario Vescovo, annovrava~La nostra Cuneo dianzi, 539 I, Donna | cuori ond'era impietosita~S'annovravano quei delle infelici,~Che, 540 I, Proces | pompe tutte~Uopo non è che annovri il verso mio,~Onde sovente 541 II, ISaluzz | sarà mai!~La stirpe mia non annovrò guerrieri~Che morir non 542 II, Ildeg | Ed ella in penitenza un'annua festa~Intima in questo e 543 I, Parent | indocile affetto,~Par ch'indi s'annunci~Futur masnadier.~La picciola 544 I, DioMar | copra un velo;~In mille voci annuncian tue fatture~Il Re del Cielo.~ ~ 545 II, ISaluzz | vieni~A me del padre ad annunciar la morte!~Ma quando intese 546 I, Proces | le abbondanti schiere~Che annunciavan l'Altissimo, ecco un nembo~ 547 I, Foscolo | certo hai spanto~Quando l'annuncio orribil ti giungea~Che, 548 I, Proces | frequenza~Suona la nota squilla annunziatrice~Di quel mister d'amore e 549 I, Secoli | di virtù segnale,~Non s'antepose caritade all'armi,~Non s' 550 II, ISaluzz | Saluzzese, ognor veggendo~Che anteposto a lui mai nell'intelletto~ 551 I, Redenz | che in lui tutto può.~ ~Antichissima colpa ed oscura~Dal felice 552 I, AVolta | sventura e di catena,~E lurid'antro a me divenne stanza!~ ~Tu, 553 I, Secoli | gentili e sapïenza adduce,~Gli Apelle e i Fidia in queste aure 554 I, Saluzzo | mura!~Oh città, dove a riso apersi io prima~Il core e a lutto 555 I, Secoli | sommi ingegni al ver furono aperte:~In cor del volgo non oprossi 556 I, Pass | vati~Che mi cingean dell'apollinea fronde?~Dove mia gloria 557 II, Ildeg | potenza, irriderlo. E di tali~Apostasie si repetea sovente~La turpe 558 II, Ildeg | ne sdegnavano, e temendo~Apostate parer, persistean truci~ 559 I, Chiese | Lugdunense Basilica, ove i primi~Apostoli di Gallia hanno sepolcro!~ 560 I, Donna | spesso l'assalìa paura~D'appagarsi in virtù scarsa e fallace:~ 561 II, Roccel | Se piace a Dio,~Roma ci appagherà.~- Roma? Neppure~Il Padre 562 II, ISaluzz | patria padre;~Usurpator mi s'appalesa infame!~Con lui rompo ogni 563 II, ISaluzz | dianzi, or più non è. Sol una~Appalesasi speme, un sol desìo~In re 564 I, Proces | ogni provvida~Arte inutile appar, volgonsi a Dio.~ ~Ed allor 565 II, ISaluzz | Ed a' suoi tetti rieda, apparecchiando~A più nobile oprar suoi 566 II, ISaluzz | mantenervi~L'insegna tua ed apparecchiarti aiuti~Pel che il ciel 567 II, ISaluzz | tarda~Era la sera, ed Ugo apparecchiati~A pio morire aveva altri 568 II, Raff | vetusta torre;~E provata apparendo omai la nera~Trama ed i 569 II, Raff | fortezza!~Oh! come l'uom, quell'apparente infanzia~Mirando in viso 570 II, ISaluzz | alterigia~Che in lui dianzi apparia, qual di nociva~Fosca meteora 571 I, Parent | preghiera,~E i miei delirii m'appariano rei.~ ~Nel ricordar la madre, 572 II, Roccel | Accarezzante e astuto del Visconte~Apparìavi innocenza di colomba.~- 573 I, Foscolo | Opra di cieche sorti or gli apparìo,~Or de' mondi il Signor 574 II, ISaluzz | un grido di contento~All'apparir del vecchio, ed a Bertrando~ 575 II, Ebelino | altra volta. E in sogno ecco apparirgli~Il magno Otton primiero 576 II, ISaluzz | E gettasse la larva, e m'apparisse~Malefico signor, oh! apertamente~ 577 II, ISaluzz | inconsapevol tratta~Viene appartatamente infra pietose~Donne che 578 II, ISaluzz | suo avito dominio, gli appartenevano, per diritti veri o dubbii, 579 II, ISaluzz | gli parla:~- Oh Arrigo!~Appartiamci, m'ascolta: allevïarmi~D' 580 I, Messale | Ogni tempo, ogni spazio le appartiene.~ ~Tale, o Donna pensante 581 I, Croce | Che virtù promettendo, ed appellando~A sublimanti indagini ogni 582 II, Ildeg | qual son m'esecrasse, ed appellarmi~Collegato di vili anco s' 583 I, Giov | portenti onde al ciel siamo appellati!~ ~Di nuovo fean di me poscia 584 I, Foscolo | arti magistero~Datrice l'appellavi a' pronepoti;~E sovra ognun 585 I, VotoMar | novo segno al vicin tempio~Appellerà ogni giorno i passeggieri:~ 586 I, Maria | esser commesso!~ ~E bambin s'appendeva a sua mammella,~Ed ha i 587 II, AroldCl | barbari supplizi,~Ove ad appesa vittima lo strale~Drizzano 588 I, Messale | ritornato nella dolce Francia~Appese entro d'un chiostro e spada 589 II, Roccel | sangue cittadin le vie,~Od appesi alle forche i ribellanti.~- 590 I, Secoli | al fetore,~Onde il Tebro appestava il mondo intero;~Ma gentilezza 591 II, ISaluzz | audacissimi atti~Cui Manfredo appigliavasi. Ahi! d'Arrigo~La canizie 592 I, SFilo | amaro~Applaudiron taluni, ed applaudendo~Senno svolger sublime essi 593 I, SFilo | corrucciati al querelarsi amaro~Applaudiron taluni, ed applaudendo~Senno 594 I, Pass | fronde?~Dove mia gloria alle applaudite scene?~E poi dove il decennio 595 II, AroldCl | vecchio Aroldo,~Caramente appoggiando un braccio e l'altro~Sovra 596 II, ISaluzz | speranze della parte ghibellina appoggiandosi a quel tempo sovra Azzo 597 I, Angeli | ad amistà terrene~Volli appoggiarmi, ed eran pochi i fidi~Che 598 II, AroldCl | E quel misero cieco che appoggiato~Ad un alber credeasi, e 599 II, MDante | Testa cercò dell'origlier l'appoggio,~E la palpante man tremula 600 II, Raff | La fama d'Ugonel. Gli s'apponea~Da un ribaldo, il qual retti 601 II, MDante | dissi, Itali, mai, fuorchè d'apporre~Nobiltà a nobiltà, virtù 602 II, ISaluzz | sete~Di tesori e vendette. Apportar senno~Volevamo e giustizia; 603 II, ISaluzz | abbiam delitti~E stoltezza apportato. Ad uno ad uno~Da noi si 604 II, AroldCl | messaggero~Da lontana contrada, e apportatore~Venìa di ricchi doni. Eran 605 II, ISaluzz | Antico Doglianese ed Eleardo,~Apportatori di vittoria piena.~Brillan 606 II, ISaluzz | questo o quell'error che, apposto o vero,~Jer gran macchia 607 II, AroldCl | vetuste mura~Del baron s'appresenta un fuggitivo,~A cui ferite 608 I, SCarlo | nulla son, ma ad onorarti appresi,~E so che sei possente appo 609 II, Ildeg | lui consorte.~Ad Ildegarde appressansi amendue,~Ed Irnando le dice: - 610 I, DioAm | t'ascondi?»~ ~E più e più appressavasi, e ridente~Più e più del 611 | appresso 612 II, ISaluzz | Saluzzesi e a tutta~La penisola appresta. Ei quel monarca~Ed i suoi 613 II, ISaluzz | volgari turbe,~Congegnando, apprestando armi, brocchieri,~Ferrate 614 II, ISaluzz | cadaveri mirando,~Quand'a lor s'apprestàr novelle ambasce.~Clangor 615 I, Secoli | vanto,~Che ai posteri s'appresti~Carco minor di guerra e 616 I, Saluzzo | E, diviso da te, più t'apprezzai.~ ~Perocchè più la lontananza 617 II, Roccel | i vani sogni. Il mondo~S'approssima al suo fin, tutto è rapina,~ 618 II, Raff | Ugonello.~Ad Aldiger s'approssimò Romeo,~E - Che festi? gli 619 I, VerSof | vide~Nei men turpi adulante approvamento,~Che merca dono o laude, 620 II, ISaluzz | speme~Ch'a suon di trombe s'apra ivi la porta.~Ma precorsa 621 I, Chiese | Quando il pietoso sgherro aprìa le porte,~E de' compagni 622 I, DeBreme | dolorasse, odi mie grida,~Aprigli i gaudii del tuo santo impero.~ ~ 623 II, ISaluzz | rocca.~Magnifico sorgea d'aprile un sole,~E delle pompe di 624 I, Foscolo | ingegno~Ad infelici dubitanze aprìo:~Che di natura l'ammirabil 625 II, Ildeg | arringava,~Che della rocca aprir volean le porte:~- «Sino 626 II, ISaluzz | Saluzzo~Da interni guelfi s'apriran le porte.~- Perfidia tanta 627 I, Donna | con dolcezza di sorella,~L'aprirle un tetto ove il suo pianto 628 I, Secoli | obblìo religïon ponendo,~Aprirò il core ad esecrande brame,~ 629 I, SFilo | degnando alle lor brame aprirti,~Ottenesti da Dio che in 630 II, ISaluzz | le supplici parole,~E l'aprirvi, quai Dio me li palesa,~ 631 I, Foscolo | morendo, il tuo core a Dio s'aprisse!~ ~Di tua vita furenti indagatori,~ 632 I, Pass | riponendo tremebonda,~Ed apro, e parmi a' giorni studïosi~ 633 I, Secoli | brame,~In rapina emulàr gli Arabi avari:~Volsero a lacerarsi 634 II, Ildeg | morte~La sacra testa dell'araldo mio?~Fellon! Guai se ciò 635 II, Ildeg | manda il villanel, che dagli arati~Campi co' buoi ritorna, 636 I, Secoli | Gloria brillò sugli arbitri dell'acque;~Ma l'assalita 637 I, Uomo | dell'universo?~Qual fu l'arbor vietata ch'egli ha tocca?~ 638 II, Roccel | eleganti e la pianura~D'arbori e prati e campi e ruscei 639 II, AroldCl | Oh mio Signore!~Quai voci arcane alla tua ancella parli?~ 640 I, SCarlo | argin gagliardo imporre ardea~A quel di vizi orribile 641 I, SCarlo | Onde tra parte e parte ardean tuttora~Più frequenti gli 642 I, Maria | MARIA.~ ~Fac ut ardeat cor meum.~(Stab.)~ ~Amo, 643 I, Secoli | venti regni diessi,~E tutti ardendo di terribili ire~Giuràr 644 I, DioAm | il fulgore,~E n'arsi ed arderonne eternamente.~ ~Amo, e sovra 645 I, Secoli | fortuna,~Sebbene ovunque ardesse ira guerriera:~Fu suo splendido 646 I, Foscolo | pace,~Sinchè d'amor non ardi alla sua face».~ ~Tai detti 647 I, Foscolo | Forte garrendo, se taluno ardìa~Di Manzoni schernir l'anima 648 II, ISaluzz | fur poste in obblìo le ardimentose~Verità che portate hai cento 649 II, AroldCl | fur dall'empia frotta,~E ardiron favellare, il cieco strinse~ 650 II, Ebelino | ingrato;~Alla mia ingrato ardisci farti: trema!~Valor non 651 II, Ildeg | Collegato di vili anco s'ardisse?~Se sconsigliati egli dicesse 652 II, Ebelino | molti era per esso, e nelle ardite~Congrèghe entro a' castelli, 653 I, Giov | eccelsi frutte.~ ~Quella vita arditissima ed amante~Di scïenza e di 654 II, ISaluzz | i compagni,~Depongon le arditissime speranze~Accarezzate nella 655 II, Ildeg | Ildegarde il senno,~Che pur sono arditissimi, e formato~Gentil proposto, 656 II, Raff | egli tremava,~Conscio dell'arditissimo desìo~Di verità che in Aldiger 657 I, Pass | conquiso,~E quel primiero ardor s'intiepidìo:~Quel ch'era 658 I, Pass | a' miei fratelli io con ardore~Così soccorra, come a me 659 II, ISaluzz | Che al crollar di Tommaso, ardua e non ferma~Vittoria avreste. 660 I, Santua | da inciampi o da timore.~Ardüissima cosa immaginossi,~La predicò, 661 I, Santua | forte che volea,~Ed all'opre ardüissime impellea!~ ~Adorator de' 662 II, Raff | spavento.~A quel mar traripato argine intorno~Incrollabil si feano 663 I, SFilo | capii qual fosse lo stupendo~Argomentar di quegl'ingegni acuti,~ 664 II, ISaluzz | Affidato d'Arrigo alla canizie,~Argomentasse tutti esser maturi,~Tutti 665 II, Roccel | svolgere con minutezza molti argomenti chi assume lunga prosa relativa 666 II, MDante | illustri terre,~Non quando s'arma ed amistà ne giura!~Lui 667 II, AroldCl | obbedisce. Intanto~Antico armadio la fanciulla schiude,~Ed 668 II, Raff | Incrollabil si feano estesi armenti~D'italici corsieri e di 669 I, Uomo | Giocondo del suo pascolo è l'armento,~E se rugge il leon, rugge 670 II, ISaluzz | Gigantesca di Dante e dalle pure~Armonìe di Petrarca, e più dal lume~ 671 II, Ildeg | ripetendo~Con cantilena armonïosa d'eco.~Ed a quest'eco s' 672 II, Roccel | stento~Salvo recàr lunge dall'Arno il capo.~Frenar Gilnero 673 I, Secoli | agli antichi Mosè ed Aronne,~Sì che il Monarca a sua 674 II, Raff | Ogni pensiero~Della bella arpatrice era incalzante~A virtù, 675 II, Raff | e chiese il canto~Delle arpatrici. Ognuno imitò il sire,~Dissimulando 676 I, Secoli | Sul Parnaso salite anco le arpìe~Spesso di plauso e fiori 677 II, AroldCl | scrivere satire: - «La poesia arrabbiata non migliora nessuno; e 678 II, Ildeg | opposti greppi~Affannato m'arrampico ed appello:~«Irnando mio! 679 II, ISaluzz | ultimi tragge vestimenti e arredi.~Di sì misera vista i vincitori~ 680 II, ISaluzz | non puote~Questi il cenno arrestar, ma prontamente~Scagliasi 681 II, ISaluzz | il ferma e il sospinge ad arretrarsi;~Simile a que' timori innominati~ 682 II, ISaluzz | vieni.~Sino all'ingresso s'arretrò Eleardo,~Confuso, esterrefatto, 683 II, ISaluzz | Dogliani, al cielo~Piacque arricchir le avite mie castella~Di 684 I, Pre | moltiplicare le buone prose, che in arricchire il tesoro della poesia patria, 685 I, Secoli | tutela amata~Negli ospiti arricchiti in quel terreno,~Parte ad 686 II, Roccel | il curïoso adunco~Naso arricciando, investigar tentava~Dal 687 I, Confal | Doloran per Dio,~Lor merto arrichisce~Chi in avanti fallì~Lor 688 II, Ildeg | noi (se il ciel pietoso arrida~Alla dolce speranza!) uno 689 I, Colera | figli~Con amor dalle stelle arridendo,~I lor genii sarem ne' perigli,~ 690 II, Ildeg | torna alla memoria,~Quando, arridenti il padre suo ed il mio,~ 691 I, MAfflit | sapïenti~Tuoi desiderii tutti arrider suole.~ ~Se gli spiacquero 692 I, MAfflit | madre udendo alte parole~Arriderà, siccome ai sapïenti~Tuoi 693 I, Croce | chiami,~All'impudente voce arriderai?~Di lui spregia e compiangi 694 II, Roccel | nostra: eccelse~Speranze arridon per più genti, e il loco~ 695 II, Roccel | più genti, e il loco~Onde arridono più, certo è Milano.~Grandi 696 II, ISaluzz | mura~Assedïate, i cittadini arringa,~Traggili a sottopormisi.~- 697 II, Ildeg | supplicante, io i perfidi arringava,~Che della rocca aprir volean 698 II, Ildeg | insensato! ei ripetea~Vanamente arrischiasti i cari giorni~Per aïtar 699 II, ISaluzz | gloria,~Benchè indarno, arrischiato entro Saluzzo.~Ei nella 700 II, AroldCl | questi il padre e la sorella~Arrivan di Ioffrido. Ella più volte~ 701 II, ISaluzz | dice;~Provvedi tu che all'arrivante abbondi~Di carità dolcissima 702 II, ISaluzz | consecraste i giorni!~Ecco arrivare al campo Ugo e Maria:~E 703 II, ISaluzz | Ugo nella invadente oste arrivava~Con Eleardo, e trassero 704 I, Angeli | salvatrice a tutte genti arrive!~ ~E la face crudel della 705 II, ISaluzz | d'armi, e nunzio~Fu dell'arrivo d'Eleardo.~Al nome~D'Eleardo 706 II, Roccel | Di sciagure e di colpe, arrivò un giorno~Alle sette colline, 707 II, Roccel | Alessandria,~E intero omai s'arroga egli il Piemonte.~Gloria 708 II, ISaluzz | mura~Darai, Giovanni, all'arrogante guelfo?~- Venga il fellon. 709 II, Ebelino | tremebondi~Quasi cinèdi, le arroganti grida~Volsero in turpi lagrime 710 II, Ebelino | Pravità de' mortali meditando,~Arrossì d'esser uomo, e innanzi 711 II, Ebelino | e di quei motti spesso~Arrossia Ottone. E perocch'egli amava,~ 712 II, ISaluzz | impallidiva~A questi detti, ed arrossìa di novo,~E balbettava: - 713 II, Raff | modulato suono,~E le guance arrossìano e di pallore~Si ricoprìano, 714 I, Croce | Perchè di lei vilmente arrossirai?~Perchè, se il travïato 715 II, Ildeg | svergognandolo. E costretto~Fu ad arrossire e replicar: Non dico~Ch' 716 II, ISaluzz | Sua figlia promettendoti. Arrossisci?~Pur troppo non errai.~- 717 II, Ildeg | detto!)~Ei mi dispregia! -~L'arrossita dianzi~Ildegarde a tai detti 718 II, ISaluzz | e virtù prodigii ponno.~Arrossiva Eleardo, impallidiva~A questi 719 II, ISaluzz | Ell'è caduta!~Saccheggiata! arsa!~- Che del sire avvenne?~- 720 I, Chiese | mai~Non avea per Lui tanto arso d'amore!~ ~Nessun dica al 721 I, Proces | ognun castigo appella~L'arsura o i nembi del trist'anno 722 II, MDante | Aceto e sale, e ficcavi gli artigli,~E de' ruggiti degl'infermi 723 I, Chiese | volte insiem quella scalea~Ascendemmo del duomo inosservati!~Quante 724 I, Santua | delùbri il vïandante.~ ~Ascendendo quell'erta, evvi un mistero~ 725 II, Ildeg | verso noi s'avventa.~Ambo ascendiam sull'arbore, e costrettï~ 726 II, Ildeg | tenerezza rimirando.~Mentre ascendono il colle, evvi un bisbiglio,~ 727 II, Roccel | Fulgeano i giorni dell'Ascensa e il ricco~Sfoggio di tutte 728 II, ISaluzz | genitore e per l'amante. Ascesa~I passegger vedeanla da 729 I, Chiese | patria a' bei lidi,~L'Alpe ascesi, ed oh gioia! rividi~La 730 II, Roccel | disse Roccello. Ed ambidue~S'asciugaron le ciglia.~Entro il regnetto~ 731 I, Ricov | qualche mano~Söavemente m'asciugasse il pianto,~ ~Crescerei più 732 I, Filosof | spirito sommerse.~Legge: - Ascoltate, o popoli,~D'ira divina 733 II, Ebelino | bella e grande alma si vide~Ascoltato, compianto, e di non tarda~ 734 I, Chiese | a' filïali~Lamenti sempre ascoltator benigno.~ ~Lunghe l'infanzia 735 II, Raff | dolce sorriso, il re supremo~Ascoltava e tacea dissimulando,~Però 736 I, Giov | insanito,~Parlava audace, ed ascoltaval'io.~ ~E perocchè tra' suoi 737 I, Parent | andar la prole».~ ~Ma i più ascoltavan, e movean la testa,~E tenean 738 I, Donna | tetto ove il suo pianto asconda.~D'afflitte ed oltraggiate 739 I, Chiese | più l'amava, e nondimeno~Ascondean tutti l'intimo ribrezzo,~ 740 I, SCarlo | cordoglio~Da ogni parte ascondeasi e palpitava,~E se la raggiungea 741 II, AroldCl | sola,~Te il ciel pietoso asconderà.~Sì disse,~E di padre l' 742 II, ISaluzz | io ruppi,~E qui vengo ad ascondere a' viventi~La mia vergogna. 743 I, DioAm | Perchè cotanto al mio desìo t'ascondi?»~ ~E più e più appressavasi, 744 II, Ildeg | messaggero~Che di lor favellasse. Ascondon ambe~Il lor perturbamento, 745 II, ISaluzz | altri santi d'innocenza asìli.~Ella avrebbe voluto alle 746 I, Foscolo | irrequïeti.~La guancia t'aspergean lagrime folte~Ricordando 747 II, Ebelino | decreta strage.~Dopo tanto aspettar, s'appressa il giorno~Sospirato 748 II, MDante | Questi aspettava,~Tutti aspettavan che parola ancora~Benedicendo 749 II, ISaluzz | perciò l'altro~Pei supplizi aspettavasi. Omai tarda~Era la sera, 750 I, Patria | Al vero e al bello sempre~Aspiri chi sortiva itale tempre!~ 751 I, CessCol | col suo bel sorriso,~Sì ch'aspiriam con opre alte e leggiadre~ 752 I, Patria | al vero ed al bel sempre aspiriamo.~ ~Al vero e al bello sempre~ 753 II, Ebelino | cibi~Immondi e scarsi - e l'aspreggiante voce~Di questo o quello 754 II, ISaluzz | venìa talor. Con duri modi~L'aspreggiava e garriala del suo pianto,~ 755 I, AVolta | Se mai fuor ti legasse aspro vinciglio.~ ~Ma te già spero 756 I, CessCol | Gl'influssi pravi.~ ~Andò assalendo il morbo alcune vite,~Ma 757 II, ISaluzz | E a cotal colleganza d'assalenti~Quai son le forze che opporrìa 758 II, ISaluzz | mai! Sospetti~Sol mi ponno assalir che non qui sorga,~Non qui 759 II, AroldCl | me? Forse pietà maggiore~Assalirà dello sdegnato sire~Il cor, 760 II, ISaluzz | barbaro cenno alle coorti~Che assalisser la turba, e d'ogni spoglia~ 761 I, Secoli | arbitri dell'acque;~Ma l'assalita rozza gente, invece~D'aver 762 II, Ebelino | moti~E l'amabil fidanza, ed assapora~Più lentamente la decreta 763 II, Roccel | sire~Gioie di cavalieri assaporando~Ora a torneamenti, or a 764 II, Ebelino | Bamberga ostelli;~Eccolo assaporante i nuovi onori,~Ma com'egro 765 II, Roccel | regal magnificente corsa~Assaporar per via; fermo in Vinegia~ 766 II, Raff | dimesticati,~Da' lor nobili cuori assaporata~Era la voluttà delle battaglie:~ 767 I, Foscolo | giorni felici~Ho sulla terra assaporati, quando~Innamorata ancor 768 II, AroldCl | figlio a spirar viene~Il suo assassin!~Ma in quell'istante gli 769 II, AroldCl | non odi tu le strida~Degli assassini?~- Il figlio, il figlio 770 I, SCarlo | preposti,~E un di costoro all'assassino grida:~«Riedi! il sappiam 771 II, Ildeg | possa~D'amistà non venìa. L'assedïante~Ladron dapprima sbaragliai, 772 II, ISaluzz | riede Eleardo~Delle masnade assedïanti al campo.~ ~ ~ ~IV.~ ~Miseramente 773 II, Ildeg | Da illustri masnadieri assedïata.~Solinga intanto ecco Ildegarde. 774 I, Chiese | credea che i vincenti~M'assegnasser destintremendo,~Non 775 II, Ebelino | Non forse~Giorni di prova assegno a' retti? Vanne:~Ebelino 776 II, ISaluzz | servigio.~Ai torvi~Cavalieri asserenansi le fronti:~Esultan, cingon 777 II, ISaluzz | dal ciel. Lui benedetto~Asseriscon invan con generosa~Gara 778 I, Parent | Mal s'affanni di giubilo assetata,~E nell'alma sua vil regni 779 II, Ebelino | dubitar motivi~Turpi, ed asseverarli: in ogni etade~Così abborriti 780 I, Donna | infra disagi,~E di lui ne assevràr le labbra sante~Che in ogni 781 I, Ricov | raggio~Di gioia l'adorna;~S'asside a lui presso,~Lo stringe 782 I, Saluzzo | sovvien ch'io mai non m'assidea~Sui ginocchi paterni così 783 I, Ricov | madre o il genitore~Occhio assiduo tener sui cari pegni,~Qua 784 II, Raff | di novo~Sovra il trono s'assise, e chiese il canto~Delle 785 II, MDante | meglio~L'infermo fianco, assisesi, ed eresse~La fronte, e 786 I, Chiese | mia fiducia antica~Nell'assistenza del tre volte Santo!~In 787 I, Messale | al santo Re l'ultimo assistette,~E fu ludibrio all'ire saracene,~ 788 I, Foscolo | E a tue nascose carità assistetti,~E al tuo perdon ver chi 789 I, Chiese | languir.~ ~Più gagliardi, più assistiti~Da invisibili portenti~Voi 790 I, Pre | oggetti nobilissimi che v'ho associato, e segnatamente dal più 791 II, ISaluzz | vessillo di Tommaso e Insùbri~E assoldati Germani. Alla parola~Dell' 792 II, ISaluzz | ghibellini, v'aggiunse uno stuolo assoldato di lance straniere, ma ben 793 I, Clement | fia moglie ad uom che t'assomigli,~Ed alta gioia splenderà, 794 I, DioMar | La femminil pietà che s'assomiglia~Alla divina!~ ~ ~ ~ 795 I, Ricov | sguardo pio,~ ~Ed imponea d'assomigliare a quelli.~ ~E voi benedette,~ 796 II, Ebelino | Volgon per lui! Quel sempre assomigliarsi~D'una all'altr'ora, e la 797 I, Angeli | Perchè ne' lunghissimi che assorti~Vissi in prigion, mi sfavillò 798 II, MDante | sulle coltri sue muto ed assorto.~Ne' pensieri santissimi 799 II, Roccel | minutezza molti argomenti chi assume lunga prosa relativa a punti 800 II, Raff | Rafaella avanzò, novo tintinno~Assumendo sull'arpa, ed il cortese~ 801 I, Donna | Vorrìa de' meschinelli assumer cura,~E, negletta l'infanzia, 802 I, Ricov | Facendovi spose,~Di madri assumete~Le pene e l'amor.~Per voi 803 II, ISaluzz | funesta!~- Altra favella,~Assumi, o vecchio. Se t'è caro 804 II, Pre | della storia patria, venire assunta da scrittori di nobile tempra, 805 I, Foscolo | trionfante,~ da parenti assunti in Paradiso~Figlio che amolli, 806 II, Ebelino | d'Otton, contro a cui l'asta~Scaglierà in breve; e tanto 807 II, ISaluzz | Gl'incontri delle avverse aste feroci,~E talor le parea 808 I, Foscolo | afflitto langue,~Appien le asterga, o buon Gesù, il tuo sangue!~ ~ ~ ~ 809 II, ISaluzz | terre Lombarde, Monferrine, Astigiane, Piemontesi. A lui obbedivano 810 I, DioMar | DIO E MARIA.~ ~Astitit Regina a dextris tuis.~( 811 I, Secoli | ad un sol giogo i popoli astringea,~E ferrei gioghi imposero 812 II, Ildeg | Prodezza ad ammirar non m'astringevi,~Me gli assaliti sconfiggeano! 813 I, SCarlo | quel forte: ad onoranza~M'astringon que' magnanimi mortali,~ 814 II, ISaluzz | volge Iddio.~Onor, dover m'astringono a deporre~L'armi impugnate 815 II, ISaluzz | accumulate,~Perchè ligio all'astuta Insubre possa,~Ed uopi urgenti 816 II, Raff | Verso il prode Emerigo, e astute fila~Per ingannarlo sotto 817 II, Ebelino | l'assunse~Recò le greche astuzie, e lo circonda~Di greci 818 I, AVolta | Del mio cor non faranno atee dottrine,~Ma fuor del tempio 819 II, Roccel | Il tristo~Gualtier duca d'Atene avea la stolta~Sua gallica 820 II, Ildeg | Che regge i mondi e agli atomi forza,~Ildegarde s'avvia 821 I, Chiese | Bugiarda estima ogni men atra lente;~Satana è il suo maestro 822 II, Ebelino | si porga~Di rigettarla, e attaccaticci morbi~Son odio, ingratitudine 823 I, Chiese | inverecondi a' passi~Miei s'attaccò: l'ornavan lusinghieri~Eletti 824 II, Ebelino | stringea la destra,~E ch'or s'atteggian contegnosi, e quali~A sterile 825 II, Ebelino | tratto~Con più severa maestà atteggiarsi~Verso il captivo, e dir: - 826 II, ISaluzz | spirti!~Poi dopo il riso atteggiasi a disdegno:~- Tutti siete 827 II, Ildeg | parea,~Sebbene al riso s'atteggiasse ognora,~Ed ostentasse di 828 II, Raff | chè nell'augusta~Faccia, atteggiata indarno alla quïete,~Balenava 829 I, Saluzzo | a' natii poggi,~Ov'alte m'attendean prove d'amore.~ ~Benedetti 830 II, ISaluzz | a padre.~Il fero~Barone attento il mira, e con presaga~Severità: - 831 II, ISaluzz | picchiamento~Di mannaie che atterrano le piante,~E stridere di 832 I, SCarlo | oh prodigio! non valse ad atterrarlo.~ ~«Non si turbi tremi 833 I, Foscolo | suoi forsennati amori;~E l'atterrarsi, codardìa nomavi,~Sotto 834 II, Ebelino | nembosa nube, onde i mortali~Atterria lampeggiando; ed in un punto~ 835 I, Messale | Stupor ci fa tal quadro e ci atterrisce,~Ma con somme virtù pur 836 I, Proces | Vanno a pugnar.~ ~Scossa, atterrita~L'oste nemica,~A ripulsarli~ 837 I, Proces | esterminio eguale!»~ ~E mentre le atterrite alme plebee~Il vil livor 838 II, Raff | fulgente~Errava intimidito, e s'atterriva~Del re incontrando il formidato 839 I, Saluzzo | io vivo, e a' lidi miei m'atterro.~ ~Morto o insanito io fora 840 II, Ebelino | A combatter per esso: - attese indarno.~Spunta il della 841 I, Uomo | ignora, ma le sue rovine~Attestan quella origin ch'egli avea,~ 842 II, Roccel | bocche~Giustificarlo ed attestar che il sire~Dannò, costretto 843 II, Ebelino | leggi mia supposta colpaattestata abbastanza. Altro non posso~ 844 I, Donna | generosa,~Provvide ella che attiguo un altro tetto~Sorgesse 845 I, Ricov | casa e questa,~Ed acqua attinge e lava e assai si stanca,~ 846 I, CessCol | indica lue nostr'aure appena attinse,~Ci risovvenne la pietà 847 I, Parent | ciel sorti,~Dal sen materno attinsero~L'amor, l'ingegno e i nobili 848 I, Parent | Che quasi mal mio grado m'attraea~Alla credenza e all'amistà 849 II, ISaluzz | il Marchesato di Saluzzo attraeva gli occhi della corte di 850 II, Raff | studi. Il vïandante~Le valli attraversando in notti estive,~Vïolarsi 851 II, AroldCl | vïolenza, e l'onde~Perigliose attraversano. Ma ov'era~L'Angiol del 852 II, ISaluzz | Sentieri e le boscaglie attraversava,~Mossa da Moncalier, tragge 853 II, ISaluzz | felici~I prodi Saluzzesi. Attribüirsi~Non denno a lui a' capitani 854 I, Angeli | pochi i fidi~Che davver s'attristasser di mie pene.~ ~I più m'amavan 855 II, Roccel | di giustizia spregio.~S'attristava Roccel considerando~Come 856 I, Benef | Modello ai cuori da sventura attriti!~Amato molto, amato sia 857 II, Ebelino | anima a Dio~Salir veggendo - audacemente «Ho vinto!»~Volea sclamar. 858 II, ISaluzz | Tutti esser giusti gli audacissimi atti~Cui Manfredo appigliavasi. 859 II, Raff | Brevi credendo reverenti augurii~Dalla ispirata udir vergine 860 II, Roccel | Prosperità, studi e fortezza aumenta!~In tal guisa Roccel solea 861 I, Pre | quali pur vorrei vedere aumentarsi ogni giorno nella nostra 862 I, Chiese | querela uscìa con sensi~D'aumentata fiducia, e allevïarsi~In 863 II, Ildeg | Alzasi questa, e posa~L'aurea conocchia, e di seder le 864 I, Secoli | Fu il perir de' giovanti, aurei volumi:~Ma con sacre faville 865 I, Chiese | Fan suoi pii Sacerdoti in aureo ammanto.~ ~Celestiale armonia 866 I, Santua | acque tue simile?~Qual altra auretta i cor tanto ricrea?~E come, 867 I, SCarlo | increspavano al tocco delle aurette,~E nel lor fasto signorile 868 I, Angeli | innumerati mondi,~Scevro d'ausilio di creata mente;~ ~Ma più 869 I, SCarlo | il pan condivideva,~E l'austera sua mente era addolcita~ 870 I, Donna | Retta è la via del penitente austero~Che ne' deserti caritade 871 II, ISaluzz | afferra del nipote, e dice~Con autorevol grido:~- O sciagurato,~Non 872 II, Raff | stesso~Di grazia e d'autorevole potenza~Irresistibil. Ne 873 I, Mestiz | est et eis qui tentantur auxiliari.~(Ep. ad Hebr. 2. 18).~ ~ 874 I, MAfflit | Monstra te esse matrem!~(Av. m. st.).~ ~ ~O Vergin santa, 875 | avanti 876 II, Raff | impazïenza. Il passo~Rafaella avanzò, novo tintinno~Assumendo 877 I, Secoli | rapina emulàr gli Arabi avari:~Volsero a lacerarsi invida 878 I, Secoli | Per satollar di pochi l'avarizia;~Tutti scettri afferrar 879 I, Giov | cui non fosti sulla terra avaro~ ~Per chiunque a' tuoi piè 880 II, Ebelino | venne~Quanto a lodarlo aveali invece astretti~La sua mansüetudine, 881 II, ISaluzz | Che a quel regno di sangue aveanlo alzato.~L'inverecondo estremo 882 II, MDante | ancora,~Sì nella notte dell'avel sepolti.~Tacque di novo, 883 I, Pass | credendo io sublimata~Per averla a sì bello angiol commessa,~ 884 | averli 885 | averlo 886 | Avermi 887 II, Ebelino | più splendido rinomo~Non avervi del suo; null'uom più voti~ 888 II, Ebelino | o speranze altre~Non l'avesser ritratto.~- O cavaliere,~ 889 | avesti 890 | avevano 891 | avevi 892 II, Ebelino | quell'imago~Che tigre, sebben avida di sangue,~Mira la preda, 893 II, Ildeg | Come all'usato i guardi avidamente~Con palpiti d'amor gettano 894 II, Roccel | di leggi~E di capricci d'avidi mercanti~Fattisi quasi prenci. 895 II, AroldCl | avean le schiere~De' nemici avidissime votata~In que' lochi ogni 896 I, Patria | provocarne scenda~La burbanzosa avidità straniera:~Del Prence e 897 II, Roccel | cor, predicò, volle~Che da Avignon la Pontificia Sede~Sul Tevere 898 I, Patria | divenian grandi.~ ~Ad onorar l'avita~Terra chi meglio di Gesù 899 I, Santua | quindi i Templi e i Santuarii avìti;~Ed ogni buon grandi 900 II, ISaluzz | di Dogliani. Ei nato~All'avo di Tommaso era fratello,~ 901 I, Proces | donne, e nel tugurio resta~L'avola antica alle faccende intesa.~ ~ 902 | avran 903 | avranno 904 I, Secoli | campioni suoi,~E rimerto n'avrem palme divine:~Da noi frattanto 905 | avreste 906 | avrete 907 II, ISaluzz | il valoroso~Tuo braccio avriali sostenuti. Un prode~Fatal 908 II, Ebelino | sincer da mie labbra paterne~Avriane, sì; retti n'avrìa consigli,~ 909 | avute 910 I, SFilo | discreder possiam che tu avvalori~Di quei la prece che, a 911 I, Angeli | commesse.~ ~E più lieti n'avvampan, dacchè impose~L'Eterno 912 I, Chiese | Non già per rabbia onde avvampar non soglio,~«Ma perchè il 913 I, SCarlo | dopo aver d'amor di Dio avvampato,~Cadde e non sorse, ed a 914 II, Ebelino | sfavilla.~Del mutamento avvedasi esultando~Tëofania, s'avvedono 915 I, Parent | favellando a lei d'accanto,~S'avvede ch'ella e core e mente e 916 I, Giov | carità più viva.~ ~Perocchè m'avvedea ch'uom possedere~Stima non 917 II, ISaluzz | Che insiem con esso or s'avvedean fremendo~Quanta in Manfredo, 918 II, AroldCl | Me perder temi, e non t'avvedi, insana,~Che scellerata 919 II, Ebelino | avvedasi esultando~Tëofania, s'avvedono i suoi fidi,~E al convito 920 II, Ildeg | Ciò non isfugge all'ospite avveduta,~E con lenta eloquenza insinüante,~ 921 I, Chiese | getta sua frode,~Se non avvelena~Lor candida :~Ei spera, 922 I, Uomo | Pria che i suoi giorni avvelenasse il male.~ ~Ma di natia grandezza 923 I, AVolta | gustava~Degli audaci le carte avvelenate.~ ~Ancor pur troppo da te 924 I, Foscolo | Talor gemer ti fea, ch'avvelenato~Un sorso gioventù quivi 925 II, ISaluzz | Ad altri arditi feudatari avvenga,~Ed invìan fero stuolo a 926 II, AroldCl | rai~Volger si cura. Che avvenia? - Dal campo~Infausto messo 927 II, ISaluzz | L'opposto caso tuttodì avvenìa~Nella parte de' guelfi. 928 II, ISaluzz | alleati furono espulsi.~Questi avvenimenti di Saluzzo sono il soggetto 929 II, ISaluzz | seggio,~Volò del tristo avvenimento il grido~Pe' saluzzesi piani 930 I, Croce | bestemmie contr'esso unqua avventai;~Ma perchè s'irrideano e 931 I, Parent | ciechi allora~Vieppiù s'avventan quelli entro a' perigli.~ ~ 932 I, Parent | Divoratrice vampa,~Verso la cuna avventasi,~E il pargoletto scampa.~ ~ 933 I, SCarlo | trasparve;~Allo scoppiar dell'avventata morte~Ratto balzar fidava 934 II, Roccel | paci.~Aperti scherni ed avventate punte~Di calunnia secreta 935 II, AroldCl | Seggio osando tropp'oltre avventurarsi~Nel calor della pugna, il 936 I, Pre | nati i versi che oggi m'avventuro di pubblicare, sebbene sia 937 I, Proces | innanzi a Dio gettato;~E tale avventurosa ricordanza~Lui consolava, 938 II, ISaluzz | ebbrezza, il cavaliero~Delle avvenute iniquità s'affligge,~E dice 939 II, Pre | dandoci a rappresentare fatti avvenuti, od anche ad inventare dignitose 940 II, ISaluzz | I vaticinii~Ecco d'Ugo avverati! Il reo vessillo~Lascia 941 I, Donna | chiudeva anima forte,~Anima avversa ad ogni bassa idea:~Ei della 942 I, Proces | mente potrìa~Sì del bello avversaria e del sublime,~Che la potenza 943 II, Ildeg | amico. Assai palese~Delle avversarie crude ire sembrava~L'iniquità 944 II, ISaluzz | colli~Gl'incontri delle avverse aste feroci,~E talor le 945 II, Ebelino | pochi vidi eccelsi petti, avversi~Ad insolenza e a stragi, 946 II, ISaluzz | per medesmo in tutte~Avversità, ma non è forte, al duolo~ 947 | avverso 948 II, Roccel | patrizi imperadori,~Il qual l'avverte pronta esser la nave,~E 949 II, Ebelino | Ebelino,~E que' tre sogni avvertimento estima~Dell'angiol suo. 950 I, Foscolo | t'ardeva il petto,~Meco avvertivi nella Bibbia quante~Splendesser 951 I, Donna | piacque farsi a noi simìle~Avvezzando le sue labbra faconde~Non 952 II, Roccel | pronto dipartir. - M'era avvezzato,~Sire, a quelle bell'onde, 953 I, Chiese | valli e balze straniere,~M'avvïai della patria a' bei lidi,~ 954 I, Proces | giorno in mezzo a' campi~Avvïarsi la visita d'Iddio~A povera 955 II, Ildeg | io debitor t'andai! -~S'avvicendan la lode i cavalieri,~L'uno 956 II, ISaluzz | suoi le nevi,~E ogni s'avvicendano i gelati~Estremi soffi dell' 957 II, Ebelino | rende a quello,~Ma senza avvicendar come altre volte~Palpiti 958 I, Chiese | Lunghe non fur tra noi le avvicendate~Confidenze ed indagini, 959 II, Roccel | cercherete indarno.~In tali avvicendati impeti il suolo~Di Piemonte 960 II, ISaluzz | isconsolata~Iva Maria sfogando; e avvicendava~Accenti d'ira e di pietà, 961 II, Raff | atti di quell'ente,~Gli s'avvicina con fiducia, e ardisce~Dirsi 962 I, AVolta | vecchiezza, a me giovin demente~T'avvicinava il caso.... ah! non il caso,~ 963 I, AVolta | tu forse a costor più t'avvicine,~Che non a quei che dall' 964 II, AroldCl | migliora nessuno; e se v'avviene di sentirvi iracondo e propenso 965 II, AroldCl | padre, senza aïta alcuna~Ci avvïeremo?~- O Clara mia, remoti~Siam 966 II, Roccel | del novo sposo stanca,~Ed avvilirsi in empi amori, e tutto~Esser 967 II, ISaluzz | sollecito, confuso~Moto d'alme avvilite e disperate,~Fra i singhiozzi 968 I, Ricov | la parola~Quanto a' cuori avviliti, e più a' bambini,~Addolcisce 969 I, Donna | selvaggia sia questa, ed avvilito~Cada, se a lei si volge, 970 II, ISaluzz | omai~Da quella fatal serpe avviluppati,~Contaminati, laceri, scherniti~ 971 I, Mestiz | Benedici ogni memoria~Che m'avvince a Federico:~Voti innalzo 972 II, ISaluzz | e scaltramente~Il seppe avvincolar con dimostranze~Di sommo 973 II, ISaluzz | forti delle valli. Insieme~V'avvincolate con possenti giuri:~Pio 974 I, Parent | Agostin dagli errori avvincolato,~Udendo della madre i sacri 975 II, AroldCl | figlia. Allora al collo~Gli s'avvinghia la pia. - Sola a mie stanze~ 976 I, Pass | fraterne,~Che all'alma mia s'avvinser dolcemente,~E diviser mie 977 I, Chiese | prendeami in tanti mali avvinta,~Poi la luce de' sacri inni 978 I, Chiese | imperante seguivam coorte;~Gli avvinti si porgean cenni veloci~ 979 II, ISaluzz | veste; e poscia~Sospetta, avvisa che l'un d'essi il giusto~ 980 II, ISaluzz | Dio me li palesa,~I forti avvisi. Trattenete i brandi,~E 981 II, ISaluzz | Dentro Saluzzo non minor s'avviva~Il poter delle menti e delle 982 I, Chiese | Davidde i gemiti,~E gli avvivanti lumi,~E le armonie dell' 983 I, Proces | Dall'altar mossa l'Ostia avvivatrice,~Conforta ancor la vittima 984 I, Parent | cuore è spoglio.~ ~Io m'avvolgea tra dubbi, e innamorato~ 985 I, Giov | io discopriva,~L'ore mi s'avvolgean d'onta e mestizia.~ ~Poi 986 I, Foscolo | salutare a giovinetto,~Perchè avvolgersi sdegni in turba ignava,~ 987 II, ISaluzz | funesto errore~Il padre s'avvolgesse. Ella in Envìe~Nel paterno 988 I, Patria | lutto e sangue ed ignominia avvolte.~ ~L'estera invidia, quando~ 989 I, Pass | vietato ver fra l'ombre avvolto:~In odio a te l'indagin 990 II, Raff | essere il principio d'un'azione più vasta che non è quella 991 II, Pre | quel secolo. Il raccontare azioni magnanime, ed errori e colpe, 992 II, ISaluzz | appoggiandosi a quel tempo sovra Azzo fratello di Riccarda di 993 II, AroldCl | patria e di Manfredo.~S'azzuffan del baron coi fidi servi,~ 994 I, Foscolo | Lessi: Evangelio! E - «Bacialo! dicesti;~Gl'insegnamenti 995 II, Ildeg | Suoi cari lacrimosi occhi baciando,~E tal commozïone era profonda,~ 996 II, Ildeg | prostratisi, e la destra~Baciano d'Ildegarde, e penitenza~ 997 I, Messale | la sorte!~Quante labbra baciàr questo Evangelo~Di sacerdoti 998 I, SCarlo | dal re dei demon presa e baciata.~ ~Benchè mirasse nel suo 999 II, Ildeg | Prostratevi, e la sua destra baciate. -~E i cavalieri prostratisi, 1000 II, Ildeg | ciuffo~A lo trae, e, baciatolo, gli dice:~- Sai tu che 1001 II, Ildeg | prendea fra le braccia e lo baciava,~L'amor lodando de' perigli


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