103-andre | andri-bacia | bacio-commi | commo-deser | desia-esecr | esecu-gioca | gioia-infer | infes-lurid | lusig-offra | offri-popol | porge-relig | reliq-sappi | sapro-sogna | sogno-tempr | temut-verun | vesco-zufol
grassetto = Testo principale
Vol., Comp. grigio = Testo di commento
1503 II, Raff | smarrito,~De' trovadori commovea lo spirto.~Alle söavi rimembranze
1504 II, MDante | supplice sospir profondamente~Commovean gli ascoltanti. E più commossi~
1505 I, Proces | vermi e in poveri ossi.~ ~Oh commovente gara~Il congregarsi ad onorar
1506 II, ISaluzz | segni~Dava di gratitudin commoventi~A cavalieri e ad infimi
1507 II, Ildeg | detti per mia parte udendo,~Commoverassi, e non vorrà esser meno~
1508 I, Donna | che più desìo la punse~Di commoversi al gemer dell'afflitto;~
1509 I, Santua | candido l'affetto,~E l'esempio commun li fa più ardenti.~O Santuarii,
1510 I, Proces | E le debili umane parole~Commutando in concento divino,~Le alzeran
1511 I, Proces | dell'uomo~In concento divin commutate~Al Signor non salissero
1512 II, Roccel | qui mi vo scerre~Gentil compagna, e padre esser di prole~
1513 II, ISaluzz | Colpa abbiam noi, dell'uom compagne e figlie,~Nate ad amar,
1514 II, Ildeg | ritorna, ed a lui cara~Son compagnia l'antica madre, curva~Sotto
1515 II, Ildeg | tratta~La polverosa via, nè comparendo~I cavalieri, o messo alcun,
1516 II, AroldCl | Saluzzo rovine. O senza doni~Compariremo anzi al tremendo sire,~Ma
1517 II, ISaluzz | man l'acqua santa a lor comparte,~Li benedice, ed eccolo
1518 I, Chiese | sopportai mia pena!~ ~Improvvisa comparve un'aurora~Che distinguer
1519 I, AnimFig | anima tua elevata:~Di me compassïone alta lo prese,~E me sottrarre
1520 I, Dio | e non capìa,~Chi fingea compatir, mentre in secreto~Io lo
1521 I, Saluzzo | che in qualche guisa~Il compensa di quanto uomo gli tolle.~ ~
1522 II, Ildeg | spregiarti ardisce,~La stima ten compensi in ch'io ti tengo.»~Qual
1523 I, Chiese | dritto essi i vindici fur.~ ~Compiangea il fato mio, ma pensando~
1524 I, AnimFig | virtù segua il santo segno:~Compiangendo chi resta in tanta guerra,~
1525 I, VerSof | drappello.~ ~ ~VERITÀ~ ~Compiangete la stizza de' volgari,~Che
1526 I, Croce | arriderai?~Di lui spregia e compiangi i ghigni infami,~Nè incodardir,
1527 II, Roccel | menar busse,~Ma larga di compianti e di perdoni.~Rivolto a
1528 II, ISaluzz | egregia~Senza olocausti non compìasi mai,~Nè per questi dar loco
1529 II, Ildeg | esser meno~Generoso di me. -~Compie Camillo~La divisata prova.
1530 II, Raff | accordo trasse,~E l'imen si compiè. Sorrise Ottone~Ai degni
1531 I, Secoli | oprar non avean gli avi,~Compiere è dato a noi!~L'alme cristiane
1532 II, ISaluzz | irremovibilmente or quel castigo~Compiersi pria che il sol giunga all'
1533 I, Angeli | D'ogni più cara brama al compimento)~ ~L'amor de' nostri Genii:
1534 I, Foscolo | tomba il mortal che i dì compio;~D'altro dopo l'esequie
1535 I, Chiese | fanciulli il grande~Atto a compir, di confermar col proprio~
1536 II, ISaluzz | inespugnabili nascoso.~Non sì tosto compita, ahi! di Tommaso~Fu la caduta
1537 II, ISaluzz | occhi di Saluzzo un nuovo~Si compiva infortunio. In man degli
1538 II, Ebelino | non è spuntato.~V'ha fra i complici tuoi chi tua perfidia~Al
1539 I, Dio | tosto li bramo ignari,~E compongo a letizia il viso smorto,~
1540 II, Raff | eseguito di tal genere di componimenti, or sono molti anni; ma
1541 II, ISaluzz | gemme,~Al fine urgente di comporre il chiesto~Spaventoso tesoro,
1542 II, AroldCl | mano~Son le ricchezze che a comprar la vita~Destinava del figlio
1543 I, SFilo | E meditai, nè tuttodì il comprendo.~ ~Alla luce del Bel mi
1544 II, ISaluzz | il guelfo spirto,~Meglio comprese ognuno all'improvvisa~Morte
1545 II, Ebelino | e ognuno~Scerne che di compressa ira sfavilla.~Del mutamento
1546 I, Proces | esultar, che finalmente~Fosser compressi di bestemmia i gridi:~E
1547 I, Parent | generosa!~E dopo un figlio compro a tanto prezzo~D'orrende
1548 I, Santua | che preghi, ed ami, e si compunga.~Vista non v'ha che noi
1549 I, Santua | Palestini,~E col robusto dir comunicava~Negli altrui cor suoi palpiti
1550 I, Proces | pe' materni giorni.~Della Comunïon pur non vorrebbe~Questa
1551 I, Uomo | volge a rallumarsi ogni conato.~ ~Egli è una cosa angelica
1552 II, ISaluzz | maggiormente moderi il flagello,~Concedersi ad ognuno il portar seco~
1553 I, SCarlo | magnanimi mortali,~Ch'osano concepir l'alta speranza~Di sveller
1554 II, Ebelino | occhi loro in Guelardo, il concertato~Calunnïar sostennero. Ebelino~
1555 I, Donna | allevïate,~E di religïon gaudii concessi:~Furon le trepidanti alme
1556 I, Foscolo | per sempre Iddio ne sia concesso.~ ~Appagar te non ponno,
1557 I, Santua | nulla è volgar, nulla è concetto~Di scempi ingegni! tutto
1558 II, Ildeg | all'onde~Del Pellice natìo, concilïarsi~Con Irnando agognava, e
1559 I, Secoli | nella tenzone,~E fia che pel Concilio indi più splenda:~Per queste
1560 I, Giov | elevati ed a preghiere,~Me concitando a carità più viva.~ ~Perocchè
1561 II, Ebelino | chiamare, e il pio~Ebelin concitarvi. Lo interruppe~Finalmente
1562 II, ISaluzz | antiche~In un popol di stirpi concitate~Ad aneliti varii e a varii
1563 II, Ildeg | pingean quel tristo!»~Men concitato da alterigia, avea~Camillo
1564 I, Chiese | vidi d'avversario forte,~Me condannante a duri ceppi o morte.~ ~
1565 II, Roccel | L'empio fratello, e in condannarlo pianse.~Sol dopo trenta
1566 II, Ebelino | La sentenza gli legge! Il condannato~Udì, chinò la fronte, e
1567 II, Raff | perdona,~E mite sii nelle condanne, o sire!~Cessò la festa,
1568 I, Secoli | Giurando inalberar la più condegna.~ ~Voce sonava in gallica
1569 II, Ildeg | Sdrucciolammo e ruzzammo, e le condense~Pallottole durissime a diversa~
1570 I, Filosof | sperò, credè.~ ~A mastri e condiscepoli~De' suoi passati errori,~
1571 II, Ildeg | sposi, e niun furore~Lor condivider che sia oltraggio al dritto?~
1572 I, SCarlo | sbandila,~E co' poveri il pan condivideva,~E l'austera sua mente era
1573 II, Ildeg | Un vile~Patteggiator di condivisa infamia,~E condivisi lucri.~-
1574 I, Redenz | entrambe con palpito eguale~Condivisero gaudio e martìr.~Da quel
1575 I, Patria | degne arti, e al vero Dio condotti!~ ~Penisola divina,~Che
1576 I, SCarlo | Della Chiesa ogni santo condottiere~Sovra l'orme di Carlo indirizzosse,~
1577 II, ISaluzz | Or a questo or a quel de' condottieri.~Il siniscalco move il capo
1578 II, Ebelino | De' corrucciosi invito; io condottiero~Mai contr'Otton non moverò,
1579 II, Ebelino | risposta, e chiese~D'esser condotto anzi ad Ottone a cui~Parlar
1580 I, Chiese | Ma perchè alla celeste Conducente~Sveltosi l'uom, s'affida
1581 II, ISaluzz | Fossano, Cuneo ec. Non conduceva eserciti egli medesimo,
1582 I, Angeli | ah sì, tu m'ami!~Tu vuoi condurmi a giubili celesti!~ ~Tu
1583 I, Confal | TERESA CONFALONIERI.~ ~Lux justorum laetificat.~(
1584 I, Chiese | grande~Atto a compir, di confermar col proprio~Conoscimento
1585 I, Chiese | noi pur dal Crisma santo~Confermati esultavamo,~E spogliar l'
1586 II, Ebelino | folta~Moltitudin di volgo al confessante~Fa cerchio, e inorridisce
1587 I, VerSof | stolide colpe de' fratelli;~In confessar che d'uom cieca la mente~
1588 II, Ebelino | da visioni spaventevoli, confessava indi a poco l'innocenza
1589 I, Foscolo | tracce del divino affetto,~E confessavi, in tue mestissim'ore~Sol
1590 II, ISaluzz | servigio, e a cielo e terra~Confesserei ch'io per error lo amava!~
1591 I, Pre | gradirà con indulgenza questa confessione: ho argomento di sperarlo,
1592 II, Ildeg | ad arroganza tanta.~Tel confesso, signor: ciò che gli dissi~
1593 II, ISaluzz | del sacerdote a' piedi,~E confessò sue colpe. E dacchè sciolto~
1594 I, MAfflit | sperava.~Digli che tu di confidar m'hai detto!~ ~Digli che
1595 II, Ildeg | Si sofferma Ildegarde, e confidata~Tende l'orecchio e nella
1596 I, Proces | adunanza umile e santa~De' confidenti nell'amor di Quello~Che
1597 I, AVolta | in lei sola di scampo ho confidenza».~ ~Eloquente dal cor rompea
1598 I, Chiese | fur tra noi le avvicendate~Confidenze ed indagini, e m'invase~
1599 I, Croce | LA CROCE.~ ~Confidite: ego vici mundum!~(Ioh.
1600 II, Ebelino | ratto~Un ferro in cor si configgesse il tristo,~Altri che Otton
1601 I, Mente | vanni,~Che il suo vol non ha confin.~ ~Lode eterna al Re de'
1602 I, Giov | servil riverenza entro il confine.~ ~Tardi vid'io ch'a indegne
1603 II, Roccel | Tutto saggezza e libertà e confische,~E carità di patria e manigoldi.~
1604 II, AroldCl | poscia fermarsi~Come al suolo confitti. E secondata~Venìa quell'
1605 I, Messale | Alle preghiere, ai mistici conflitti,~Ai romeaggi, ai ruvidi
1606 I, Proces | infelici sprezzatori~Non confondaci lo scherno:~Vile sforzo
1607 I, SCarlo | per amore e delle genti~Confonder dell'iniquo i rei contenti.~ ~
1608 II, Ebelino | Tanto, oimè, bastava~A confondere il sire! Eccol a un tratto~
1609 I, Chiese | più dolcemente tristo,~ ~E conformarmi al divin cenno io bramo.~ ~«
1610 II, Pre | modi con che la poesia può confortare lo spirito umano all'amore
1611 II, Roccel | intemerati~Unir si ponno e confortarsi. Un tempo~Anco Saluzzo e
1612 I, Uomo | Omia possum in eo qui me confortat.~(Philipp. 4, 13)~ ~Capir
1613 I, Chiese | soavi,~Religïosi gaudii confortata;~E indelebile è in me l'
1614 II, Ildeg | fallisse primo~La carità di confratello, e germe~Altro o no di rancor
1615 I, Parent | in lui nasce d'alte idee confronto,~ ~Mi sovvenìa con dolce
1616 I, SCarlo | ascese alle superne sfere,~Confusa alfin calunnia ammutolosse.~
1617 II, ISaluzz | sdegno di Tommaso. Impone~Che congedati sien Ugo e Maria,~E quai
1618 II, ISaluzz | obbedir delle volgari turbe,~Congegnando, apprestando armi, brocchieri,~
1619 II, Raff | delle virtù della donna. Io congegnava a tal uopo una serie di
1620 II, ISaluzz | già parte dell'armi e de' congegni~Ratta si volge ad investir
1621 II, Ildeg | incontravamci appo la riva~Congelata del Pellice, e lung'ora~
1622 II, Ebelino | ah! quella è tale immensa~Congerie di dolori e di spaventi,~
1623 II, MDante | drappello imprechi!~Umiltà vi congiunga imi con sommi~Sotto l'imper
1624 II, Ebelino | sacro vecchio~Nostre mani congiunse, e disse: - Un figlio,~O
1625 I, Donna | pentimento ai nobili dolori~Vuol congiunta speranza e amante zelo;~
1626 II, ISaluzz | del Balzo, provenzale, e congiunte con altre armi, proruppero
1627 I, Parent | strascina a pio sentiero.~Mille congiuran fàscini~A pervertir di gioventù
1628 II, ISaluzz | cener resti.~Da poche mani congiurate i fochi~Erano stati per
1629 II, Ebelino | Or che si vaste~Son le congiure? Or che da lunghe e infauste~
1630 II, Ebelino | il bacio. Allo straniero~Conglutinossi d'Ebelino il core~In breve
1631 I, Proces | La carità di quella pia congrèga,~Che i torti obblìa dell'
1632 II, Raff | intendimento,~Che tanti spirti còngrega da mille~Contrade lontanissime,
1633 I, Chiese | fuggìa le argute, empie congreghe,~Per raddurmi solingo e
1634 II, Ebelino | insana speme, e tutta~In congressi pacifici prorompe,~Ove i
1635 II, Ebelino | Guelardo lo spirto a quel congresso~Funestamente s'esaltò. Il
1636 I, Mente | LA MENTE.~ ~Conjungere Deo et sustine.~(Eccli.
1637 II, Raff | santissime, e il terrore~Conoscean delle stragi, e l'alta febbre~
1638 I, Guida | mortali era il più pio~Ch'io conoscessi, era alcun nobil cuore~Che
1639 I, Foscolo | Quirina,~Che appien di lui pur conoscesti il core,~Meco ogni dì il
1640 I, Mestiz | spargevi:~Ogni dolce pietà conoscevi,~Benedetta è da te l'amistà.~
1641 II, Ildeg | luna, o mia diletta, e mal conosci~Del tuo Camillo il cor.
1642 I, Guida | i più giusti spirti.~ ~I conosciuti iniqui io respingeva,~E
1643 II, Ildeg | dicendo: «Oh non avess'io mai~Conosciuto Ildegarde! Ella funesta~
1644 I, SCarlo | fian le menti da terror conquise,~Sì che non arduo esser
1645 I, Pass | nuovi poscia affetti han me conquiso,~E quel primiero ardor s'
1646 I, Angeli | sperando ami, e proceda~ ~Alla conquista degli eterni veri.~ ~ ~ ~
1647 I, Secoli | disfece:~Invidi per la terra conquistata~I vincitori si squarciare
1648 II, Roccel | forte~Leon non perde sue conquiste mai.~Ciò meditava il cavaliere,
1649 I, Chiese | consoli,~Ch'altre stirpi consacri a Gesù»!~ ~Mentre de' genitori
1650 I, Pre | pubblicare, sebbene sia consapevole essere in questi il buon
1651 I, Chiese | Immutabil fedeltà:~Ma non conscii voi tocca l'aurora~D'un'
1652 II, Ebelino | sforzi~In quest'istante consecrarti, o sire,~Tai verità parlandoti,
1653 II, ISaluzz | all'ara~Del Dio di pace consecraste i giorni!~Ecco arrivare
1654 II, ISaluzz | la voce~D'un'alma pura e consecrata all'are~Da iniqui prodi
1655 I, Parent | patria felice, se a Dio~Consecrate non son le famiglie;~A'
1656 I, Santua | che pria che giunga~A' consecrati muri il passeggero,~Forz'
1657 II, Pre | e perciò m'induco ora a consegnarne alle stampe altre sette.~
1658 II, ISaluzz | operava con lentezza, e non conseguì mai l'ardito proposto. Guelfi
1659 I, DeBreme | cari accenti~Energìa forse conseguii più bella:~Quell'energìa
1660 II, Pre | quale buon successo potrebbe conseguirsi, traendo poetiche narrazioni
1661 I, Pass | al giusto il plauso mio consenta.~ ~Tu doni a' figli tuoi
1662 II, ISaluzz | voleano, e il Provenzale~Non consentìa che un suo guerrier giammai,~
1663 II, AroldCl | balzo~Già vel precede, e al consentir paterno~Fa cogli amplessi
1664 II, AroldCl | che di ritorlo ai corvi,~E consentirgli de' suoi cari il pianto.~
1665 II, ISaluzz | sorreggeva,~E ch'uopo è conservar. Sì che la stessa~Bellissima
1666 II, Ildeg | seppi amico~Tutta la vita conservarmi Irnando? -~Improvviso frastuono
1667 II, Ebelino | fosse, e perdonava loro. Conservata alcun tempo la sua alta
1668 II, Ebelino | Di patrio amor, che ne' consessi audaci~Della rivolta più
1669 II, Roccel | spregio.~S'attristava Roccel considerando~Come per ogni umana gente,
1670 II, Ebelino | in resistergli, dal mite~Considerare e dai soavi detti~Passò
1671 II, ISaluzz | avean la saluzzese terra,~Considerava ribellanti degni~Dell'ultimo
1672 II, Ildeg | a' suoi piedi!~- Codardìa consigliarti, o mio diletto,~Potrebbe
1673 II, Ildeg | medesmo,~Come la donna mia mi consigliava~Io, non un messo, a lui
1674 II, Ildeg | fame a' guerrier nostri~Consigliavan rivolta ed abbandono.~Universal
1675 II, Ebelino | e lo circonda~Di greci consiglieri. Essi con lei~Van macchinando
1676 II, Ebelino | Campion del magno Ottone e consigliero,~Colui che al generoso Imperadore~
1677 II, Pre | traendo poetiche narrazioni di consimile foggia dai punti veramente
1678 II, AroldCl | volge,~Apre le labbra - e i consolanti detti~Ch'uniche sciorre
1679 I, Parent | i sacri gemiti,~Bramava consolar quel core amato;~Nel rimirarla,
1680 II, MDante | il tristo~Pellegrinaggio consolâr d'onore~E d'applausi magnanimi -
1681 II, ISaluzz | infelici~Cuori ch'egli ama e consolare anela!~Tal nell'ire civili
1682 I, Angeli | pentiano, il Signor tosto~Di consolarli ad uno spirto indisse.~ ~
1683 II, Ebelino | Venne l'antica, e insiem si consolaro~Con nobil forza alterna,
1684 II, ISaluzz | ambasce e que' terrori~E a consolarsi fra i soavi amplessi~Dell'
1685 I, VerSof | le onora,~E, morendo, ci consolasi al pensiero~Che in cielo
1686 I, Chiese | Sebben lui fede ancor non consolasse,~Talor volea con umile cervice~
1687 I, Proces | gioia,~Dicendo: «Io moro consolata! a' figli~«Che in terra
1688 II, ISaluzz | molti~Olocausti di sangue consolato.~Fra gl'Itali dominii, ecco
1689 I, Proces | avventurosa ricordanza~Lui consolava, e gli rendea sovente,~Od
1690 II, Ildeg | le due vicine a gara~Si consolavan, si pascean di speme,~E
1691 I, Pre | alle mie speranze, alle consolazioni recatemi dalla Fede. Mi
1692 I, Chiese | cui lungo martir non mi consolo!~ ~Il mondo mi dicea! «Se
1693 II, MDante | di scismi e d'eresìe, e consonissimo a tutte le cattoliche dottrine.
1694 I, Donna | temprato e pio,~È il civile consorzio innanzi a Dio.~ ~Onore ai
1695 I, MAfflit | badar, no, se troppo a' consüeti~Sentier d'infedeltà raddotto
1696 I, Donna | religïon fervido porta,~Consüetudin mai di vil mollezza,~Nè
1697 II, ISaluzz | Fervidi amici accolto, a consultarsi~Coi lor fidi intelletti
1698 II, Roccel | trovan coltellate, e si consuma~Inutilmente sanità e danaro.~-
1699 II, ISaluzz | Guerra in veloci tratti or consumata~Con nessun frutto, fuorchè
1700 II, ISaluzz | ed i tetti~Diroccati e consunti dalle fiamme,~E borghi interi
1701 I, Chiese | figliuoli amati~Il secreto consuona inno de' padri;~ ~Sebbene
1702 I, Proces | han desertato,~Riedono i contadini in la novella~Stagion di
1703 II, ISaluzz | viventi ore talvolta~Di contagiosa irrefrenabil rabbia,~E sotto
1704 II, Ildeg | pazïenza? A tentar s'io~Contaminar vo' mia illibata fama,~Tua
1705 I, Secoli | immonda cetra~D'influssi rei contaminaron l'etra.~ ~Vidi un'età delle
1706 II, ISaluzz | Oltre al suo regno ed alla contea di Provenza, suo avito dominio,
1707 II, Ebelino | destra,~E ch'or s'atteggian contegnosi, e quali~A sterile pietà,
1708 II, Raff | Maravigliosi di natura aspetti.~Or contemplavan, bianchi di spavento,~Le
1709 I, Proces | bella collina d'Eridàno,~E contempli quel quadro incantatore~
1710 II, ISaluzz | voce del Signor m'impone.~Contendeano in tal foggia, e l'ostinato~
1711 II, Ildeg | Lamagna giovinetto, ad uno~De' contendenti re sacrò il suo ferro;~Altri
1712 II, Ildeg | un Iddio del tracotante~Contenditore al trono, e poi, caduta~
1713 II, ISaluzz | la fronte.~Io non ciò vi contendo; io, per l'antico~Conoscimento
1714 II, Ildeg | rimescolasi il sangue,~E contener non puossi. Il ponte varca,~
1715 II, ISaluzz | giorno; e volle~Col terror contenerli: indi suprema~Grazia spargea
1716 I, DeBreme | dilettosi,~Nel supremo dolor contenni il pianto,~E mia fiducia
1717 I, Maria | i merti di lei co' suoi contesti,~E l'alzò dov'è a noi propizia
1718 I, SCarlo | gigante di Milano~Un delubro contien la sacra spoglia;~Colà viene
1719 II, Roccel | tanta~Varïetà e vaghezza di contorni~Per le verdi convalli, ed
1720 I, Santua | Sono pii villanelli del contorno~Che invocan messi a' patrii
1721 I, Ricov | essi strascinan luride e contorte,~Perchè guaste d'infanzia
1722 I, Secoli | decadde,~Sì ch'alle scuole sue contraddicenti~Chi recava di lumi avido
1723 II, Raff | inimici d'Ugonel; le accuse~Si contraddisser; la menzogna apparve;~Del
1724 II, ISaluzz | ritorno.~Quanto in que' dì contrario al patrio bene~Fosse pe'
1725 II, Ildeg | de' suoi pargoletti! Oh contrastante~Dignità di parole in prepararci~
1726 II, ISaluzz | Cielo?...Ascolta.~- Ugo, non contrastar; non mover dubbio~Sulla
1727 II, ISaluzz | signorìa di Saluzzo, ma gli fu contrastato il seggio da Manfredo suo
1728 I, Proces | giorni suoi, sogguarda e si contrista:~D'ognuno a tal pensiero~
1729 II, Raff | pupilla in sul monarca,~Contristar si sentìa; chè nell'augusta~
1730 II, Roccel | Ambo i vecchi parenti, e contristato~Dallo spettacol di cotanti
1731 II, Roccel | discordi~Ch'ogni dì più contristerìami. Or voglio~Questa regal
1732 I, Chiese | ma di riti,~Ma di spiriti contriti~Fastidito è il pensator.~
1733 II, ISaluzz | Esser giusto castigo al contumace~Popol de' ribellanti soggiogati,~
1734 II, Ebelino | infiniti.~Le ripetute indegne contumelie~Lo sorpreser, ma tacque;
1735 I, Donna | restando pur nel mondo~E in convenevol, fulgida eleganza,~Chi nutre
1736 II, Ebelino | un tratto,~Una menzogna. Convenìa disdirla:~Riconoscenza è
1737 I, Secoli | ergea l'orgoglio.~Sul Tebro convenìan co' lor tributi~Della terra
1738 II, Ildeg | pendice,~E ai cari ghiacci convenimmo. Assai~Sdrucciolammo e ruzzammo,
1739 I, Parent | sull'iniqua razza.~Tutta convenne tracannar la infesta~Di
1740 I, Messale | vinto;~Fors'ei nel visitar conventi ed are~Queste pagine vide
1741 II, Ildeg | del volgo, e lordamente~Convenuti d'illuderlo e spogliarlo.~
1742 II, Raff | solinghe~Ore volger nell'alma, conversando~Colla propria mestizia,
1743 II, ISaluzz | ospital. Sospeso allora~Il conversar con Dio, s'alza ed appella~
1744 II, Ildeg | santi~Affanni e santi gaudii conversato,~Di repente corrucciasi,
1745 II, Roccel | relativa a punti storici. Convertendo il soggetto in cantica,
1746 I, Redenz | dividemi il core,~Ma il dolor convertì l'infedele,~Anco i giusti
1747 II, Raff | Non risponde, ma sibila convulso.~Oltre a tai casi di terrore,
1748 II, ISaluzz | dispor l'assalto ardimentosi~Coopran gl'intelletti de' supremi~
1749 I, Chiese | E la imperante seguivam coorte;~Gli avvinti si porgean
1750 II, Ildeg | e fanti~Portate l'ampie coppe - e zampillato~Fuor de'
1751 I, DioMar | Traluci a me, benchè ti copra un velo;~In mille voci annuncian
1752 II, ISaluzz | di rado quelle sacre lane~Coprìano ingegni sapïenti e miti,~
1753 I, Redenz | perfetto~Di sue vie le cagioni coprir,~Pur traspar sapïenza divina,~
1754 II, Raff | Bellissime di forma e verecondia,~Coralmente cantavano salute.~Al formidato
1755 | coram
1756 II, ISaluzz | della tonaca ha vestito~Corazza e maglia, e nome ebbe di
1757 I, Colera | COLERA IN PIEMONTE,~ ~Sursum corda!~(Praef.)~ ~Eleviam fra
1758 I, Dio | conforto;~Spesso agitato da cordogli amari~Lo sguardo mio sui
1759 I, SCarlo | E de' commessi falli si cordoglia,~E fede ha ch'ivi niun pregar
1760 I, Chiese | Ed in secreto a lei mi cordogliava~De' malefici influssi, onde
1761 II, MDante | Chiesa Cattolica un loro corifeo; cioè un rabbioso filosofo,
1762 II, Roccel | più remote alzan le teste~Coronate di neve. A quell'aspetto~
1763 I, Saluzzo | mio giubilo orgoglioso~Pe' coronati miei tragici versi,~Tua
1764 II, Raff | Fu visto nella reggia il coronato~Balzar dal soglio, e impallidire,
1765 II, Raff | nome,~Immensa moltitudin coronava~Sull'anfiteatrale ampia
1766 I, Secoli | pupille».~ ~Gloria, sì, coronò le Achee pendici;~Ma del
1767 I, Chiese | men egro~Io strascinava il corpicciuolo, e lieta~La voce uscìa dalle
1768 I, Proces | santi,~Ove alla tomba il mio corporeo velo~Dato non sia da ignoti
1769 II, ISaluzz | Anime giovanili, intente a còrre~Bella, sognata, non possibil
1770 I, Filosof | ipocriti~Non mai sperate côrre;~Sangue le mani grondano,~
1771 I, VotoMar | inchina;~E come gli avi già correano ad essa,~Corremmo a lei
1772 II, Ebelino | mente~Pronta e amorevol correggea e sagace;~Colui, che, senza
1773 I, SCarlo | esempli intesa.~ ~Mentre corregger egli e sublimare~I suoi
1774 II, ISaluzz | E il portentoso vecchio corregnando~Söavemente sulle suddit'
1775 I, VotoMar | avi già correano ad essa,~Corremmo a lei colla fidanza istessa.~
1776 I, Proces | invasa~Dall'indica per l'aer corrente lue,~Quanta per ogni loco
1777 II, AroldCl | a quello~Di molte acque correnti?~Il vecchio capo~Ei soffermò,
1778 I, Chiese | cordoglio:~«Con forte piglio il correr tuo rattenni,~«Ma t'amai,
1779 I, SFort | idoli hai deriso,~Ed ai leon corresti.~ ~Forse malgrado genitori
1780 II, Roccel | intitolossi~Tribuno e sire e correttor dell'orbe.~Tal fu l'audace
1781 I, Chiese | mio non era udito,~«E sì correvi per le vie d'orgoglio,~«
1782 II, Ebelino | detto~Che l'echeggiante corridoio in guisa~Ripete orrenda -
1783 II, AroldCl | Ecco a' tuoi cenni un corridor: se lena~Ti basti, fuggi,
1784 II, Raff | Della vicina stalla, il corridore;~Or di persone salutanti,
1785 II, ISaluzz | bello~De' popoli fervor corrispondea~La virtù di Tommaso: egli
1786 II, ISaluzz | attraverso a numerose tende~Corrono di Tommaso al padiglione.~
1787 II, ISaluzz | colla sua turbata~Ma non corrotta coscïenza il prode~Amante
1788 II, ISaluzz | giogo.~Non a tal segno eran corrotti i giorni~Di Saluzzo ch'io
1789 I, Uomo | in sè affigura.~ ~Quel corrucciarsi del suo abbietto stato~È
1790 II, ISaluzz | Arrigo. Il so, fu reo:~Non corrucciarti del mio ardito prego.~Arrigo
1791 II, Ildeg | gaudii conversato,~Di repente corrucciasi, e la fronte~Colla palma
1792 I, Parent | Ed allor rispondea più corrucciata:~«Stirpe forse vegg'io dal
1793 I, SFilo | secol più terso!»~ ~De' corrucciati al querelarsi amaro~Applaudiron
1794 I, Parent | Cui tanti move assalti corruttela.~ ~In padri e genitrici
1795 II, Roccel | Questa regal magnificente corsa~Assaporar per via; fermo
1796 II, Roccel | Di possenti usurai turba corsara!~- Oibò, Gilner! qualche
1797 I, Foscolo | volume degli eterni veri!»~Corsi, e il volume presi io da
1798 II, Raff | Arena al suo palagio) ampia corsìa~Tutta sparsa di fiori e
1799 II, ISaluzz | accanto ad esso scalpita il corsiero~Del giovin cavalier. Brevi
1800 II, Ildeg | Palafreno seduta. A lei corteggio~Sono una damigella e due
1801 I, Chiese | tutti l'intimo ribrezzo,~E cortesi accoglieanlo, e davan plauso~
1802 II, AroldCl | Conceder più che di ritorlo ai corvi,~E consentirgli de' suoi
1803 II, Ildeg | Camillo. Ed Ildegarde~Dalle corvine chiome e dalla svelta,~Maestosa
1804 II, Ebelino | con esso.~Un de' maggiori~Cosi parlò fra gli adunati audaci.~
1805 II, Ildeg | Da mille vicenduole ivan cosparsi,~Che all'uno e all'altro
1806 II, ISaluzz | per quel sentier, sebben cosparso~Da inferne mani di stupendi
1807 I, Uomo | Ambisce ragunar tutti i cosparti~Lumi dell'universo, e farsi
1808 I, Foscolo | vidi sì söavi petti~Portar costanti il proprio e l'altrui peso,~
1809 I, Parent | Sebben abbiale tanto egli costato,~La madre da lui mai non
1810 II, AroldCl | Cagionerà la morte?... Ad ogni costo~Vadasi al fatal loco!~Il
1811 I, Chiese | In te il perdon non mi costò fatica!~In te d'amore e
1812 I, SCarlo | senno stupendo,~Ad amarlo costretti o a paventarlo,~Tutti il
1813 II, Ildeg | ascendiam sull'arbore, e costrettï~Lunghissim'ora ivi restiam;
1814 II, ISaluzz | pietosa~Voce di lei che costringea il canuto~A poco a poco
1815 II, Roccel | linguaggio e d'intima blandizie~Costringente a fiducia! Oh maga stirpe~
1816 I, VotoMar | sinceri,~Ad ossequio talor costringon l'empio,~L'invaghiscon talor
1817 II, ISaluzz | fea. Tal rabida inclemenza~Costrinse i ghibellini a rappresaglia,~
1818 | costui
1819 II, Ebelino | volle che sancito il reo costume~Per Ebelin venisse; o del
1820 I, AnimFig | core è infranto,~Scerno fra cotai pene un gioìr pio,~Me figurando
1821 II, Raff | monarca~Giudice è tal, che può cotante sciorre~Inveterate liti,
1822 II, Ildeg | indegno,~Irreconcilïabile, covante~Sempre perfidie. E motto
1823 II, Raff | perfidia e sangue:~Una lunga covata inimicizia~Verso il prode
1824 I, Chiese | anni remoti,~Mentr'empie covavi~Dubbianze nel sen!»~ ~«Felici
1825 II, AroldCl | panni, il volto~Pria si coverse, indi con pronti passi~Balzar
1826 I, Secoli | di plauso e fiori andàr coverte,~E con immonda cetra~D'influssi
1827 I, Messale | avrebbe il regno~D'ignoranza coverto i nostri liti:~Ingratitudin
1828 I, Ricov | languenti~Esce turba da' poveri covigli!~ ~Quanti avrian le persone
1829 I, SCarlo | a' cenni imposti!»~Ma in covil di superbia e di licenza~
1830 II, Ebelino | estinto, grida~Dal fondo d'un covile: «Ahi! gli sorvivo!» -~E
1831 I, Proces | già di luride scalee~E di covili ov'han mendici albergo.~
1832 II, Ebelino | Crescente invidia in sen covò tremenda.~Novi succedon
1833 II, Ebelino | giusto? o la perfidia~Tutta covossi di Guelardo in petto?~Un
1834 II, Pre | sublimi e pazze, tanto cozzamento di popoli, d'opinioni, di
1835 II, Raff | Uomini e donne, e per le vie cozzante~Strilli fuggendo la insensata
1836 II, AroldCl | franta~Han la coppa del cranio, e dal mozzato~Lor sembiante
1837 I, Angeli | mondi,~Scevro d'ausilio di creata mente;~ ~Ma più degno è
1838 I, Parent | amanti,~Di tutte meraviglie Creatore!~ ~Dacchè pel fallo prisco
1839 I, Chiese | Calunnïando il mondo e il Créatore;~Ma chiudendo a' pensieri
1840 II, Pre | le potenti città che vi crebbero, e le istituzioni con che
1841 I, Filosof | conobbe gaudii;~Amò, sperò, credè.~ ~A mastri e condiscepoli~
1842 II, AroldCl | che appoggiato~Ad un alber credeasi, e gli grondava~Sovra la
1843 II, ISaluzz | illuso fui! Giuro che guerra~Credei seguir magnanima, e salute~
1844 II, ISaluzz | A lui sacrato ho l'armi~Credendol pio liberator: lo vidi~Menzognero
1845 I, AVolta | a tante reti~Di volgari credenze e d'incertezza,~Circa la
1846 I, DeBreme | un giorno, ed io superbo~Crederlo non potea! Tu mel dicevi:~«
1847 II, Roccel | alfine.~- Quando vedrollo, il crederò: promesso~Da molt'anni è
1848 II, MDante | filosofo, il quale o non credesse nulla, o professasse un
1849 I, Filosof | De' figli miei l'oprar,~Credete voi ch'io sappia~Miei figli
1850 I, Guida | Ella a fere calunnie non credette,~E mi difese da' nemici
1851 I, Secoli | intero;~Ma gentilezza insiem credetter rea,~E contro a lei pugnando~
1852 II, MDante | padre:~Adulti siam se ci crediamo adulti!~E ad esser tai,
1853 I, SFilo | appelli.~ ~A te, Religïon, credo che il dici,~Ma se tacessi,
1854 II, ISaluzz | svenne.~Ahimè! spenta la credon qualche tempo~Le ancelle
1855 I, MAfflit | Ed al desìo che in virtù crescan lieti~Quei cari figli ch'
1856 I, Saluzzo | Di portarlo con laude io crescea vago.~ ~E degl'illustri
1857 II, AroldCl | dice.~E lo spavento~In lei crescendo, e a' rai primi del sole~
1858 I, Ricov | ore.~ ~Abbandonati a sè, crescere indegni~Veggionsi quindi
1859 I, Ricov | m'asciugasse il pianto,~ ~Crescerei più benevolo e più sano,~
1860 I, Ricov | non mi mena~Tanta miseria, crescerò doglioso,~Me coll'afflitta
1861 I, AVolta | gissi,~Ma dal lume del ver crescessi invaso.~ ~Un dì, seduto
1862 I, Parent | cessate e da delitti,~«E crescete ad onor la figliuolanza.~«
1863 I, SCarlo | mezzo al sangue gli uomini cresciuti~L'ire feroci esser credean
1864 I, Uomo | vanta erede~D'avito senno e cresciutissime arti,~Ed egualmente sitibondo
1865 II, ISaluzz | Eleardo, e piange ed urla, e i crini~Dalla fronte si strappa.
1866 I, Secoli | Compiere è dato a noi!~L'alme cristiane da concordia alfine~A magnanima
1867 II, MDante | nulla, o professasse un cristianesimo diverso dal Romano. Tutto
1868 I, Donna | e grazia in suoi ridenti crocchi.~Ignoran che fissati ha
1869 II, Ebelino | tuguri e nelle sale~Fervesse crocchio, ove lodato il nome~Non
1870 II, Roccel | perenni~Del Figliuolo di Dio crocefissori!~E assai giorni Roccello
1871 I, Secoli | Voce s'alzò di folte osti crociate:~«Ciò che saputo oprar non
1872 I, AVolta | gran profanatore~La ciurma crollerà dei men famosi,~Che volean
1873 II, Ebelino | ambe le labbra~Si morse, e crollò il capo, e disdegnoso~Disse: -
1874 I, MAfflit | Pur meco stesso mi venia crucciando,~ ~Un bisogno invincibile
1875 II, Raff | Se vergin trovadrice alla crucciata~Alma d'un generoso imperadore~
1876 II, ISaluzz | di Manfredo anima irosa~Crucciavan nuovi aneliti a vendetta,~
1877 I, Parent | il pondo regge da dolor cruciata.~ ~Ed il porta con forza
1878 I, Chiese | fra mura squallide~Vissi cruciato e solo!~ ~Nè mai con altri
1879 II, Ildeg | palese~Delle avversarie crude ire sembrava~L'iniquità
1880 II, ISaluzz | vista i vincitori~Gioìron crudelmente insin che tutta~Fosse la
1881 I, Parent | Fremebonda languendo in crudo assedio,~Prevedea suo sterminio
1882 II, ISaluzz | qual veniva~Di Lunel suo cugino ai dolci alberghi,~Ed impensata
1883 | Cuius
1884 I, Secoli | Cotanti fur di civiltà i cultori.~Oltremonti ferveano ira
1885 | Cumque
1886 I, Ricov | stolto fervor.~ ~Ma voi non curanti~Di plauso o di scherno,~
1887 I, Croce | irrideano e preci e zelo,~Non curanza di Dio spesso mostrai,~E
1888 II, Ebelino | mansüetudine, il modesto~Non curar le ricchezze, il riversarle~
1889 I, Angeli | perchè festi~Ch'ella a me dir curasse: «Amiamo Iddio»?~ ~Grazie,
1890 II, ISaluzz | sangue!~Oh giustamente non curati applausi~Della stolida feccia
1891 II, MDante | quel grande che non par che curi~Nè la bassezza della propria
1892 II, Roccel | parte.~Invan Gilnero, il curïoso adunco~Naso arricciando,
1893 II, ISaluzz | lontano erge le ciglia,~E curvando ei lo spirto anzi alla croce~
1894 I, SFilo | grida:~Anzi al Giusto si curvin le cervici!~ ~Io così sento,
1895 II, AroldCl | tu solo!~Disse, e prona curvossi, e lungamente~Con ambascia
1896 I, Angeli | commosse.~ ~Del mortale a custodia un Angiol mise,~Che lo guidi
1897 I, Chiese | dolore li abbiamo allattati,~Custoditi li abbiam nel dolore:~Ah,
1898 I, Santua | Santo~Venerevole avanzo è custodito:~Un teschio egli è! Chi
1899 I, Foscolo | ben che più non ho riposo,~Dacch'egli è forza che dubbiando
1900 I, Santua | chieste grazie il Signor dàlle.~«Più costante di noi popol
1901 II, Roccel | In guerra~Sta Vinegia co' Dàlmati: sottratte~Al cenno suo
1902 II, Ildeg | sorpresa! Ascolto~E onore a dama diniegò egli mai?~Qual pur
1903 II, ISaluzz | tale,~Che tutte illustri damigelle avanza~In bellezza e virtù?
1904 I, Pass | Ah no, non vil torpor, dammi amor santo,~Tu che le tue
1905 II, Roccel | consuma~Inutilmente sanità e danaro.~- Dunque?~- A Saluzzo torneram.~-
1906 II, Pre | racconti eroici o pietosi, dandoci a rappresentare fatti avvenuti,
1907 I, Poeta | Rei pensieri e mal opre dannando,~Sieno i carmi a speranza
1908 I, Santua | Benchè talor dardeggi anco dannosa;~E il passegger che faticando
1909 I, Saluzzo | dicendo,~Ch'uom non solo è dappiù di belva immonda.~ ~Ma può
1910 II, Ildeg | ho tentato dodici anni dappoi di ricomporre la stessa
1911 II, ISaluzz | Ingresso entro tue mura~Darai, Giovanni, all'arrogante
1912 II, ISaluzz | vigliacco taccia~Ad Eleardo non darassi.~- Ei corse~Quando da noi
1913 I, Santua | gioie impronta,~Benchè talor dardeggi anco dannosa;~E il passegger
1914 I, Parent | E passeggiava irata, e i dardeggianti~Sguardi della divina alto
1915 I, Secoli | egli ambisce il trionfo, a dargliel giova.~ ~Non qui, non qui
1916 II, ISaluzz | dall'arme tanto,~Che ben darglielo ponno, egli desìa,~Quanto
1917 II, ISaluzz | Adulatrici~Parole ei vuol; darle non so. Un drappello~D'infami
1918 I, Secoli | ingegno,~Sol v'imparava come~Darsi del ver possa a menzogna
1919 I, SCarlo | Bonus pastor animam suam dat~pro ovibus suis.~(Ioh. 10,
1920 I, Foscolo | gentil nell'arti magistero~Datrice l'appellavi a' pronepoti;~
1921 I, Proces | forte,~Non forte di schiere~Datrici di morte;~La sola sua fede~
1922 II, ISaluzz | contento~E maraviglia e amor davano agli occhi~Della vergin
1923 I, Donna | afflitto Ei stassi a noi davante!~ ~Tal esser può, restando
1924 | davanti
1925 I, Foscolo | gagliardo quindi al giovin davi~Che ti dicea suoi forsennati
1926 I, Chiese | quel dì lieto sciogliea~Di David gl'inni, ed inni altri tessea.~ ~
1927 I, SCarlo | benedetto,~Quel nobil verso di Davìd dicea:~«Non si turbi, nè
1928 II, Roccel | uomini e donne illustri a Dea simile~Tenner la bella di
1929 I, Secoli | terre:~«Noi Dio sospinge a debellar gli errori!~Finor saggezza
1930 II, ISaluzz | Così il vil tiranno~Suoi debiti solveva ai masnadieri,~Che
1931 II, ISaluzz | diletta,~Tardi vede primier debito d'uomo~Esser religïon, carità,
1932 I, Secoli | d'arti e di saver Grecia decadde,~Sì ch'alle scuole sue contraddicenti~
1933 I, Proces | consorte, nè un diletto figlio:~Decenza impone a questi~Sgombrar
1934 I, Secoli | delle sue forze altera,~E il decimo Leon ne andò festoso,~Intorno
1935 II, Roccel | cavaliero italiano del secolo decimoquarto, il quale visitasse una
1936 I, SCarlo | A liberarne il mondo si decise,~E certo il proprio scampo
1937 II, ISaluzz | Fatal perdemmo in te: spesso deciso~A pro de' ghibellini hai
1938 II, ISaluzz | ascoltanti e mandan plauso.~Al declinar di quell'orribil notte~Ugo
1939 I, Angeli | Tuoni del Campidoglio in sul declive~Sì possente la voce della
1940 II, Ildeg | Proseguii nondimen, tuoi decorosi~Sensi esponendo. A' primi
1941 II, Ebelino | è la fronte~Della madre decrepita che in pace,~All'ombra degli
1942 I, Benef | BENEFICENZA.~ ~Esurivi enim, et dedistis mihi manducare.~(Matth.
1943 I, Proces | Pianto sacrar, solenne a' lor defunti!~ ~Mutò la degna usanza,~
1944 I, SFilo | quindi appien m'affida~Ogni defunto sugli altari alzato,~Bench'
1945 I, Dio | la pietà che agli uni io deggio,~Perchè tenera brama han
1946 II, ISaluzz | sua? Non mai!~Amarti debbo degnamente, o donna~Di tutti i miei
1947 I, SFilo | morte le cagioni,~ ~E se degnando alle lor brame aprirti,~
1948 I, Proces | che in una stalla~Nascer degnava, e palesar che in pregio~
1949 II, Roccel | v'hanno alcuni indegni,~I degnissimi abbondano: là i cuori~Intemerati
1950 II, Ebelino | sostennero. Ebelino~Più non degnolli di risposta, e chiese~D'
1951 II, Raff | E dal suol rïalzandola, degnossi~Dirle: - Qual grazia chiederesti? -
1952 I, Poeta | ragione, a' tuoi canti:~Spirar dèi l'amor patrio de' Santi,~
1953 | Deinde
1954 I, AVolta | Ma fuor del tempio assai dëisti io scerno.~ ~E tu forse
1955 II, Raff | grazie, e ornarle~Sai di delicatissimo splendore~Che non punto
1956 I, Donna | a' suoi ginocchi;~Che il delicato piè stanco or riposa~D'aver
1957 II, ISaluzz | suscitat rixas, et universa~delicta operit charitas.~(Prov.
1958 I, Croce | stoltezze in che il mortal delira?~Sì che spesso il lor dir
1959 II, Ildeg | tramontato il sole,~Moveva a casa delirante d'ira~E di dolore; ognor
1960 I, Ricov | guarda e sogghigna,~Vi chiama delire~Da stolto fervor.~ ~Ma voi
1961 I, Proces | irrequïeto~Tornava a' suoi deliri, investigando~Con indagin
1962 II, Roccel | cavaliero~Più dì e più notti delirò, imprecando~I nemici di
1963 I, DioAm | sfavillante~Regna ne' cieli, e sua delizia è pure~Il picciol uomo in
1964 I, Donna | sempre novella:~Par che delizïato il suo bel core~Ogni affannoso
1965 II, Ildeg | commozïone era profonda,~Delizïosa per entrambe! oh come~Sentivamo
1966 I, Proces | Ostia d'amore;~Fuor de' delubri, tu la traggi, e in pie~
1967 II, Ebelino | Il colpo~Più doloroso e a dementar più adatto~Chi molto amando
1968 I, Messale | nostri liti:~Ingratitudin dementò la terra,~Quando in sua
1969 I, SCarlo | spiccata,~Fu dal re dei demon presa e baciata.~ ~Benchè
1970 I, Proces | nodrita,~Ma pur sovente dal demòn superbo~Delle dubbiezze
1971 II, Ebelino | visse!~- Un Giuda voglio! Il dèmone ruggia~Giù dall'alpe scagliandosi
1972 II, Ebelino | L'abbietta e sciocca de' demonii plebe:~Il lor superbo re,
1973 II, Ebelino | compianto al giusto,~Al giusto denigrato! Ebelin, fido~Campion del
1974 II, Ildeg | piovean dal labbro~Contro a' denigratori; e di te laude~Tal gli tessei,
1975 I, Proces | pie~Feste l'elèvi per le dense vie.~ ~Perchè iroso talun
1976 II, Ildeg | oggetti mal lasciava un denso~Nembo di polve. Ah sì! Lor
1977 II, Ebelino | stralunava, e insieme~Forte i denti batteangli. Ottone il guarda,~
1978 I, DeBreme | sgombrate.~ ~Veduto avrai, dentr'anime più pure,~Che non
1979 II, ISaluzz(5)| La Contessa Deodata Roero di Revello, nata Saluzzo.~
1980 II, ISaluzz | Sovra l'arpa gentil di Dëodata5,~ ~Tua prediletta figlia!
1981 I, VerSof | petto un deturpato.~Culto deplora, e al vero culto crede;~
1982 II, Pre | pregio non incontaminato da deplorabili errori.~ ~ ~ ~
1983 I, Foscolo | memoria,~Di te narraro i deplorandi errori~Quasi parte maggior
1984 II, Ebelino | madre, ahimè! in secreto~Deplorar dee la lunga vita!~Il giorno~
1985 II, ISaluzz | allora esso e i compagni,~Depongon le arditissime speranze~
1986 I, Proces | alme plebee~Il vil livor depongono, e commosse~Pregan per lui
1987 II, ISaluzz | se tutti non vonno appien deporle,~In avvenir remoto, indefinito~
1988 II, ISaluzz | Onor, dover m'astringono a deporre~L'armi impugnate pel tiranno,
1989 II, Ebelino | virtù fra le genti, e a depravarla~Quante cagioni eran concorse!
1990 I, Proces | penitenza più sincera~Da Dio depreca tai sciagure, e spera.~ ~
1991 I, VotoMar | Imprometteva alla superna Donna,~Deprecando l'orribile malore:~Speranza
1992 II, ISaluzz | capitani a intimar pace,~Depredando, uccidendo e soggiogando.~
1993 I, Proces | fortifica~Gli animi che depressi avea paura,~E quindi all'
1994 I, SCarlo | sperante suo cor non fu depresso,~Ma allor anzi doppiò di
1995 II, Ildeg | poss'io: qual sorte~A queste derelitte creature~Verrà serbata,
1996 I, Saluzzo | Dell'infelice qui non sien derise!~ ~Le città circondanti
1997 II, ISaluzz | terra è piena~Di pupilli derisi, insidïati,~Spogli di tutto;
1998 I, VotoMar | nostri lidi!~Piange al flagel Dertona sconsolata,~E d'altre sponde
1999 II, ISaluzz | turba, e d'ogni spoglia~La derubasser. Così il vil tiranno~Suoi
2000 II, AroldCl | Era quivi passata e avea deserta~La rocca e trucidato il
2001 I, Proces | Di frutti la campagna han desertato,~Riedono i contadini in
2002 II, AroldCl | varii lochi, e ignote~Calcò deserte rupi. Indi pel sangue~Nella
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