103-andre | andri-bacia | bacio-commi | commo-deser | desia-esecr | esecu-gioca | gioia-infer | infes-lurid | lusig-offra | offri-popol | porge-relig | reliq-sappi | sapro-sogna | sogno-tempr | temut-verun | vesco-zufol
grassetto = Testo principale
Vol., Comp. grigio = Testo di commento
2003 II, ISaluzz | inquïeta ed iraconda~Sua desïanza di giustizia e gloria,~E
2004 II, ISaluzz | la figlia, e lei disporre~Desïava a partir. Ma la infelice~
2005 I, Donna | pupille accorte~Volgere a desideri alti sapea:~Pensante crebbe,
2006 I, Giov | E si sprecar fra inani desidèri~Dell'alma mia bollente le
2007 I, Foscolo | virtù motrici~Con benevol desio stava ascoltando,~E a lui
2008 II, Ildeg | Con ebbrezza febbril le desïose.~Ma se alle lance reduci
2009 II, Raff | pace~Del proprio letto il desïoso sguardo.~E le vergini piangono
2010 II, AroldCl | Manfredo! il già possente~Desolator della sua patria! il ladro~
2011 I, Proces | che i muri~Ivi circonda;~Desolò questa~E quella sponda;~
2012 II, Ebelino | Guelardo!~Balza~Spaventato destandosi Ebelino,~E que' tre sogni
2013 I, Secoli | potenze spiegano a vicenda;~Destano, è ver, gli spirti maledetti~
2014 I, Colera | con prova più forte,~Per destarci a più nobil costanza,~Egli
2015 II, Pre | niente, quando non tendono a destare sentimenti alti e benefici,
2016 I, Parent | Finchè non ha ne' figli suoi destata~Di virtù la favilla glorïosa.~ ~
2017 I, Pre | benefiche al pari d'impressioni destate da libri morali d'altro
2018 II, Roccel | oltre a' pensieri~Che in lor destava la città rëina,~Afflitta
2019 I, Chiese | avea divisi!~ ~Gratitudin destavanmi gli umani~Che generosi mi
2020 I, Parent | con opre e detti!~Vita lor deste, e por li avete spenti!~
2021 II, MDante | gl'iniqui?~Ov'è la insegna destinata a cose~Sulla terra sublimi?
2022 II, ISaluzz | movevi alle felici insegne~Destinate al trionfo, e il padre mio~
2023 II, Roccel | Parve a Petrarca stesso il destinato~Per ristaurar giustizia
2024 II, AroldCl | ricchezze che a comprar la vita~Destinava del figlio il cieco sire.~
2025 I, Secoli | Su tutti d'Asia i liti,~E destò in Occidente ira e temenza.~
2026 II, ISaluzz | invadon ne' deserti il buon destriero,~S'ivi non lungi s'accovaccia
2027 II, Pre | più vigore di me, potrà desumere molte morali Cantiche, più
2028 I, Proces | Religïon le torbide~Coscïenze deterge, indi le calma,~E più efficaci
2029 II, Ebelino | superarla~Vorria e non puote; e detestando, sogna~Dall'amico esser
2030 II, Ebelino | sogna~Dall'amico esser detestate; e pargli,~Laddove pria
2031 II, Ildeg | accenti?~- Quali a me li dettasti. Oh cavaliero!~Dissigli,
2032 II, MDante | ira esalai,~Men da rabbia dettati eran que' carmi~Che da desìo
2033 I, Messale | Paladin che il proprio sangue dette~Col pio Luigi sull'Egizie
2034 II, Raff | cingere di luce i generosi,~Ti detterà più invigoriti i canti.~
2035 I, Filosof | quest'alte pagine!» -~«Chi le dettò?» - «Il Signor!»~ ~Tra speranzoso
2036 II, ISaluzz | trafitto sposo~Più orrendamente deturpata, e i novi~Mariti la tradìan,
2037 I, VerSof | vede:~Ogni nobile petto un deturpato.~Culto deplora, e al vero
2038 I, Proces | Percorrono i liti?~Rapinan, devastano~Campagne e città.~Il lor
2039 II, ISaluzz | veduto~Ed il saccheggio devastar Saluzzo.~Or cessata l'ebbrezza,
2040 II, AroldCl | trucidato il castellano,~E devastato a' villici i tugurii.~Il
2041 II, ISaluzz | prodezza~Di questo forte molto devi, o prence;~Le più valenti
2042 I, DioMar | MARIA.~ ~Astitit Regina a dextris tuis.~(Ps. 44).~ ~Umile
2043 II, Ebelino | maledico! Il cielo~Figli ti dia che s'amino fra loro,~Ed
2044 I, Donna | sonante italo stile,~Ma al dïaletto che di Dora all'onde,~E
2045 I, Santua | indi all'impresa falle:~«Diam chi l'or, chi le braccia,
2046 I, Parent | due falli i parenti omai dian bando:~Uno è il vano agognar
2047 II, AroldCl | tolgonle ed al core:~- Padre! dic'ella, padre!... E qui stramazza~
2048 II, ISaluzz | forte impulso~L'agitava, e diceagli ad ogni istante~D'obbedir
2049 I, Parent | lagnanza i cittadini,~E a lei diceano, e al cielo: «Onde su noi,~«
2050 II, Ildeg | fioccava a larghe falde~Di dicembre la neve, ed ambo agli occhi~
2051 I, CessCol | Sponde alla Madre del Signor dicemmo,~E le pupille sue sovra
2052 II, ISaluzz | fanciulla~Reggeva il cor, dicendole: - Salvarlo~Dobbiam malgrado
2053 II, Ildeg | ardisse?~Se sconsigliati egli dicesse i passi~Che al mio castello
2054 I, Proces | prodigio~Oproglisi in cor?~Dicevano gli Unni~Con rabida voce:~«
2055 II, ISaluzz | illustre prigionier, lui dichiarando~Spoglio di signorìa? lui
2056 II, ISaluzz | degli animi suoi, sol vi dichiaro,~Che al crollar di Tommaso,
2057 I, Donna | che sì cari il Dio umanato~Dichiarò i pargoletti ond'era cinto,~
2058 II, Raff | dileguarsi della vita. Allora~Diciam la requie a' nostri pii,
2059 II, ISaluzz | innocenza!~Oh ingiurie non dicibili! Oh colpiti~Dalle scuri
2060 I, VotoMar | IL VOTO A MARIA.~ ~Deinde dicit discipulo: «Ecce mater tua».~(
2061 II, Ebelino | passo delle guardie~Che dicono: «È spirato!» - e questo
2062 I, SCarlo | altri estollendo,~E tal gli die di giusto Presul fama,~E
2063 II, AroldCl | rimettesse, cogli sproni un tocco~Dïede al cavallo e col suo stuol
2064 II, Ildeg | il nome~Di suora che ti diedi! -~Al furibondo~Grido geme
2065 I, Donna | cotal luce sue bell'opre diero,~Che ad alcun più sottrar
2066 I, Angeli | del cielo:~Ei mi regge e difende con man forte.~ ~L'Angiol
2067 II, ISaluzz | numerosissima una plebe~A difender quel sir. - Temono i duci~
2068 I, Angeli | delle belle Itale rive,~Difendi il popol mio da influssi
2069 II, ISaluzz | podestà di padre, e di supremo~Difenditor de' nostri antichi dritti.~
2070 II, ISaluzz | genitori che alle amate figlie~Difensori si fean. Volge ma indarno~
2071 I, Foscolo | in sulla terra!~Or tuoi difetti, or tua leale asprezza~Ti
2072 I, Messale | giovanti cenobiti,~Ch'oggi il diffamator con riso indegno~Pinge ozïosi,
2073 I, AVolta | que' furenti,~Che tutto diffamò col vil sogghigno,~E con
2074 II, Ildeg | quantunque non ignaro che difficilmente in età provetta si ritrovano
2075 II, Ebelino | agogna?~Il menzogner di me diffida: i vili~Diffidan sempre!
2076 II, Ebelino | menzogner di me diffida: i vili~Diffidan sempre! Allontanarmi volle~
2077 I, Proces | sentiam.~ ~Egli è il Re che diffondersi brama,~Che pacifico vien
2078 I, Proces | bellezza uno spirito e d'amore~Diffuso è là sui monti, e là sul
2079 II, ISaluzz | dilicato~Corpo affliggendo con digiuni, e intere~Vigilava le notti
2080 II, Pre | avvenuti, od anche ad inventare dignitose favole, relative a questo
2081 I, Donna | anima mia a quel canto si dilata,~E occulto piango su miei
2082 II, Roccel | senno,~Il qual sue lance dilatando astringe~Popoletti ad unirsi,
2083 I, Secoli | patir, santo coraggio.~Fra dileggi e patiboli cresciuta,~Perdonando
2084 I, Chiese | fremente~Che lor sacra potenza dileggia,~Che il suo rigido spirto
2085 I, DeBreme | Quando i miei dì fulgean più dilettosi,~Nel supremo dolor contenni
2086 II, Ebelino | Sì che a nessun parea che dilettoso~Ne' poveri tuguri e nelle
2087 II, ISaluzz | Restava lunghi giorni il dilicato~Corpo affliggendo con digiuni,
2088 II, ISaluzz | altro.~E mentre il laico diligente move~Ad obbedir, l'illustre
2089 II, AroldCl | lochi ogni stalla.~- Ahi, dilungati~Vieppiù ci siam dal tetto
2090 I, AVolta | a' pie' del Signore hai dimandato~Sollievo e forza, ed alti
2091 II, ISaluzz | mente colta e generosa. Ei dimandava al cielo, e presagiva la
2092 II, Ildeg | pianto e in riso, un mescolar dimande~E risposte e racconti, e
2093 II, ISaluzz | io rischi?~Troppo, troppo dimandi. A me bastante~Sforzo è
2094 I, Proces | e scrutava~La verità - dimenticando spesso~D'invocarla dal ciel.
2095 I, Proces | figliuoletti~Della fame dimentici, e accorati~Sol perchè temon
2096 II, Raff | per lungo~Vario peregrinar dimesticati,~Da' lor nobili cuori assaporata~
2097 I, Filosof | serbano~Più in vostro cor dimora,~Se torna altrui benefico~
2098 II, Pre | meritano vilipendio, e ciò ben dimostrano e quegli uomini che vi operarono
2099 II, ISaluzz | Il seppe avvincolar con dimostranze~Di sommo ossequio, affinchè
2100 I, Donna | possanza,~Ma in amar Dio! ma in dimostrargli amore,~Sempre sacrando all'
2101 II, Pre | suffragio, resterà vie meglio dimostrato quale buon successo potrebbe
2102 I, AVolta | impari~Saldo argomento a diniegar quel Nume,~Che splende nel
2103 I, AVolta | d'umano spinto all'acume~Diniegare è impossibile l'Eterno,~
2104 II, Ildeg | Ascolto~E onore a dama diniegò egli mai?~Qual pur siasi
2105 II, ISaluzz | Ad uno ad uno~Da noi si dipartìano i prodi amici:~Pochi omai
2106 II, Roccel | suo le cause~Del pronto dipartir. - M'era avvezzato,~Sire,
2107 I, Pass | amata,~Altra ammirai ch'or dipartita è anch'essa;~E in me virtù
2108 II, ISaluzz | allor che intese~Ch'ei dipartito dalle guelfe insegne~Alla
2109 II, Roccel | romanzo in due o tre volumi, dipingendo un generoso cavaliero italiano
2110 I, Messale | Egli il buon Salvator dipinger gode~Per cui sì volentieri
2111 II, Ebelino | seconde nozze Ottone I, dipingevasi dal mio autore quale un
2112 II, MDante | divini~Versi non seguo, nè dipingo i giorni~Del tuo esular;
2113 I, Secoli | magìa de' carmi,~Nè pei dipinti insigni,~Nè per più gravi
2114 II, Ildeg | qual mi fu pinto~Da fedel dipintore, il padre tuo~Ne' suoi giorni
2115 II, ISaluzz | terrore ed a' Sabaudi.~Tal dipintura offerta è dagli scaltri~
2116 II, Raff | gentil de' generosi,~Nel dire entro il cor suo, che, mentre
2117 II, Ildeg | messaggero~Mai non mandai direttamente ancora~Con parole d'onore
2118 II, ISaluzz | inoltrano, agognando~Il più diretto corso. Alla borgata~Pareano
2119 II, Roccel | maledizïon. Non l'interruppe~Con dirgli «Taci» in sulle prime il
2120 II, ISaluzz | il raddoppiato pianto~Chi dirìa degli oppressi? A que' lamenti~
2121 II, Raff | suol rïalzandola, degnossi~Dirle: - Qual grazia chiederesti? -
2122 II, ISaluzz | a spegnerli, ed i tetti~Diroccati e consunti dalle fiamme,~
2123 II, ISaluzz | dì sorgea Saluzzo,~E dove diroccato oggi è il recinto,~E dentro
2124 II, ISaluzz | Favella, intenerissi alle dirotte~Lagrime di Maria. Con lui
2125 I, Pass | Culto di preci e di sospir dirotti;~Indi a rivisitar presi
2126 I, Secoli | oppressa~Dall'invasor che a dirozzarla piglia,~Succederà al conflitto~
2127 II, Ebelino | braccio,~Che sovra l'orlo d'un dirupo afferra~Perigliante figliuolo.~
2128 I, Chiese | fraterna pietà posta in obblio,~Disama e niega e maledice Iddio.~ ~
2129 I, Pass | anni, e l'alma in Dio,~Non disamai, benchè da lei diviso,~E
2130 II, ISaluzz | debbe~Uom di Dio farsi a disarmar le atroci~Ire de' vincitori?~-
2131 I, Redenz | altissima un dì creatura~Discacciò, preda a vermi e dolor.~
2132 I, Dio | accanto accetto,~Di viverti discaro io sol rigetto.~ ~Per aver
2133 I, Chiese | Il tuo spirto divino discenda~In que' teneri ingegni inesperti:~
2134 I, SCarlo | Talora a quel delubro io discendea~Dubbio su tutto, e quasi
2135 II, Ildeg | sottrattici e de' servi~Discendemmo ciascun nostra pendice,~
2136 I, Parent | condanna,~«O perversa d'eroi discendenza!~«Più da voi di virtù la
2137 II, Raff | occaso, e detto avresti~Ch'ei discendesse in mezzo al gregge umano,~
2138 I, Mente | a posseder.~ ~Invisibile discendo~Or a questi, or a quei lari;~
2139 II, Raff | Aldigero,~Suo figliuolo e discepolo: Aldigero~Non noto sol per
2140 II, Pre | evo, non già che io non discerna essere stati i pregi di
2141 II, ISaluzz | parea per que' remoti~Lochi discerner dal fulgor degli elmi~Arrigo
2142 I, Chiese | Molti errori nel volgo discerno,~Ma non quando umil viene
2143 I, AVolta | puniti mortali; e, a noi disceso~Per esserne modello, il
2144 I, Angeli | fa che l'acque un Angiolo dischiuda.~ ~De' dolci Genii ognor
2145 I, Secoli | ch'al ver tutte vie sono dischiuse;~Gli studii più non regge~
2146 II, ISaluzz | Stringono di Milano.~- Oggi disciolta~È l'infernal necessità.~-
2147 II, ISaluzz | lance straniere, ma ben disciplinate, guerreggiò e vinse. Il
2148 I, AVolta | portate~Estiman del Vangel le discipline».~ ~«T'inganni, o giovin!
2149 I, VotoMar | A MARIA.~ ~Deinde dicit discipulo: «Ecce mater tua».~(Ioh.
2150 II, Ildeg | quegli accenti,~E vorrìa discolparsi; ad Ildegarde~Vorrìa provar
2151 II, Ebelino | caldo~Fervor non brama tue discolpe.~- Sire,~La mia innocenza
2152 II, ISaluzz | Eleardo entro a' suoi boschi.~Disconfortati allora esso e i compagni,~
2153 I, SFort | atterra.~Deh! chi sarà che ne discopra quale~Vivesti in sulla terra?~ ~
2154 II, Roccel | pensanti;~E a poco a poco discoprìa infelice~La città Milanese,
2155 I, Giov | quando reo me stesso io discopriva,~L'ore mi s'avvolgean d'
2156 II, ISaluzz | del giogo; allor divisi~In discordanti aneliti e dottrine~Non son
2157 II, Roccel | qui razza di mesti e di discordi~Ch'ogni dì più contristerìami.
2158 II, ISaluzz | novella virtù ai Saluzzesi; le discordie civili scemarono, e s'estinse
2159 II, AroldCl | acerbamente~Così gli grida: - O discortese e stolto,~Perchè nel sangue
2160 I, SFilo | sostenuti arditamente.~ ~Nè discreder possiam che tu avvalori~
2161 II, ISaluzz | Menzognero e tiranno, e gli ho disdetto~Il non dovuto mio servigio.~
2162 II, ISaluzz | Fede ti presto; obbedirò.~- Disdici~Con voci ed opre apertamente
2163 II, ISaluzz | Padre, lasciami: il so, ti disdirebbe~Di coraggio scarsezza ai
2164 II, ISaluzz | signor, oh! apertamente~Gli disdirei servigio, e a cielo e terra~
2165 II, Ebelino | Una menzogna. Convenìa disdirla:~Riconoscenza è grave pondo
2166 II, Raff | quella presentemente qui disegnata. Fu il primo saggio ch'io
2167 II, Ildeg | io aveva in lontani anni disegnate, e già era questa eseguita
2168 I, Patria | lontani~Quando me travolvean disegni insani,~Quando far forza
2169 I, Secoli | Parte in pugne e miserie si disfece:~Invidi per la terra conquistata~
2170 I, Santua | Che dal mondo fallace nol disgiunga,~Tanto, dovunque ei volga
2171 I, Parent | In pace ed in guerra!»~Disgiunte da forza~Di mente e di cor,~
2172 I, Chiese | figliuolo sconsolato appella,~E «Disgombra gli dite, ogni timore~«Che
2173 II, ISaluzz | barbarie, e così in breve disingannarono coloro fra i prodi Saluzzesi
2174 II, Roccel | nostra penisola, e così si disingannasse di molti sogni. Provatomi
2175 I, Ricov | son, quant'è il magnanimo disìo,~Onde a tanti innocenti
2176 I, Chiese | favella.~Quella canizie al disonor devota~Orror metteami e
2177 I, Secoli | E contro a lei pugnando~Disonoràr l'insuperato brando.~ ~Vidi
2178 I, Donna | istessi:~Dove eran pria disordine e furore,~Addusse pace e
2179 I, Chiese | suon diletto.~ ~Poi tutte disparian mie cure atroci~Quando il
2180 I, Messale | E venduti i suoi campi e dispensato~Ogni suo avere a' poveri
2181 I, Parent | Dell'antica Sibilla al disperante~Grido colpiti di spavento,
2182 II, ISaluzz | confuso~Moto d'alme avvilite e disperate,~Fra i singhiozzi e fra
2183 II, Ebelino | tutto che meglio ad ira~E a disperazïon trarlo potesse.~Ed Ebelin
2184 I, SCarlo | vizi orribile oceàno.~Non disperò della sublime idea,~Il soccorso
2185 II, ISaluzz | indi la morte di quel re disperse.~Tai brillanti menzogne
2186 I, Uomo | in mezzo a' vermi andrà disperso?~ ~Basti che mentre di giustizia
2187 II, ISaluzz | siniscalco,~E celando nell'alma dispettosa~Il disamore e il tedio,
2188 I, VerSof | v'inganni, o mortali un dispettoso~Filosofar che tutte cose
2189 I, Pass | abborri:~Lunge che a te dispiaccia amante cuore,~Ad un cuor
2190 II, ISaluzz | onde cotanto~A' Saluzzesi dispiacea la stirpe,~Più d'abborrita
2191 I, Confal | mortali,~Perchè dalla terra~Dispieghino l'ali,~Cogliendo le palme~
2192 II, Ebelino | pongo~Entro a tue mani dispietate or quanto~Agli occhi della
2193 I, Secoli | imperanti all'universo~D'onor si dispogliaro,~E dier lo scettro a destre
2194 II, Ebelino | degli oppressi a scampo,~Or dispogliava ei stesso i passeggeri,~
2195 II, ISaluzz | al sen la figlia, e lei disporre~Desïava a partir. Ma la
2196 II, ISaluzz | Gagliardo assalto, e il disporrem veloci.~Mentre a dispor
2197 II, Pre | quegl'ingegni che hanno disposizione al genere narrativo, e alla
2198 II, Ildeg | fremo a questo detto!)~Ei mi dispregia! -~L'arrossita dianzi~Ildegarde
2199 I, Patria | abbattuti~Siam da discordia, ci disprezza e ghigna.~ ~Non c'illudiam
2200 I, Redenz | preda a vermi e dolor.~Disputar colle belve la terra~L'uom
2201 I, Proces | è dell'inferno~ogni cosa dissacrar.~ ~Quali volge a noi la
2202 II, MDante | letizia e lucro,~E la patria dissanguasi e s'infama.~- Chi è quel
2203 II, Ildeg | t'han le orecchie tue?~- Disselo, il giuro. -~A queste voci
2204 II, Raff | sciorre~O com'angiol di Dio, disseminando~Sapïenza ed anelito di pace,~
2205 II, ISaluzz | medesimo, e teneva, tutti quei disseminati dominii con masnade Provenzali,
2206 II, Ebelino | dolori e di spaventi,~Che dissennar minaccia ogni più forte~
2207 I, Patria | insulto,~Maestra mano ai dissennati porge!~ ~Penisola, ove siede~
2208 I, Secoli | delirio:~L'uom dalle colpe è dissennato, e scerre~Non può di verità
2209 II, Ildeg | tristo~Rincrescimento il dissentir d'Irnando~E di Camillo.~-
2210 II, Ebelino | puote~Fama saperlo. I più disser che ratto~Un ferro in cor
2211 I, Secoli | guerriera,~Di sue virtù si dissero gli eredi:~Fiato alle trombe
2212 II, ISaluzz | parola~Dell'antico Giovanni i dissidenti~Animi s'acquetavano, e sebbene~
2213 II, Ildeg | dettasti. Oh cavaliero!~Dissigli, il signor mio, dopo ondeggiante~
2214 II, ISaluzz | pareagli atre e sinistre.~Dissimulava non pertanto, e saldo~Stava
2215 II, ISaluzz | parlando e a' regii duci,~Dissiperassi il tuo terror. Brandite~
2216 II, Raff | fremiti commista~La grata dissonanza or de' nitriti~Che le briglie
2217 II, AroldCl | poco spazio~Vedea della distante oste per l'aure~Quasi di
2218 I, SCarlo | le spiagge lunghissime e distanti,~E le molli e le ripide
2219 II, ISaluzz | Arrigo, a breve~Di Saluzzo distanza. Ei siccom'uomo~Che avea
2220 I, AVolta | celesti.~ ~Varie sorti e distanze a quella mia~Tenerezza per
2221 I, Chiese | Improvvisa comparve un'aurora~Che distinguer dall'altre non seppi,~E
2222 II, AroldCl | mio antico orecchio~Non distinte percuotono, tu scerni~Voci
2223 II, ISaluzz | ed intanto mal si sarebbe distinto da qual lato fossero più
2224 II, AroldCl | aveva detto queste parole, distogliendomi dallo scrivere satire: - «
2225 II, ISaluzz | spero,~L'augusto re; lo distorrò da impresa~Onde gli torneria
2226 I, SFilo | di barbarie lo foggiaro!~Distruggerlo omai dee secol più terso!»~ ~
2227 II, Ebelino | frequente~Il pensier di distruggersi; e più volte~Dall'altissime
2228 I, Pass | di sua superbia all'amo.~Distruggi il suo sentire, o lei migliora;~
2229 II, ISaluzz | di loro. Ah! dalle spade~Distruggitrici invaso, saccheggiato,~Pieno
2230 I, Secoli | di spirti usi a furore:~Distrussero un Impero~Che ad un sol
2231 II, ISaluzz | medesimo testimonio della distruzione del luogo nativo. Quello
2232 II, Ebelino | minaccie di morte da sette disumani fratelli, e divenuto uno
2233 I, Messale | Ci sublima lo spirto, ci disvolve~Dai vincoli di nostra vanitate:~
2234 II, Ebelino | riunir; doversi acciaro~Dittatorio offerirgli, o regio scettro.~
2235 I, Chiese | Piero io mi pentiva~Con dïuturno, generoso pianto;~Incostante
2236 II, Raff | le fa per molti occhi più dive,~Più affascinanti l'intelletto.
2237 II, Ebelino | ei nè le amanti~Ciglia diveller, nè il pensier poteva!~Satan
2238 I, Pass | poss'io da tutte cose amate~Divellere una volta il mio pensiero?~
2239 I, AnimFig | salme l'anime innocenti~Divelte son con voluttadi interne:~
2240 I, Patria | le sorti,~E per religïon divenian grandi.~ ~Ad onorar l'avita~
2241 II, Roccel | palagio, un sogno~Angoscioso divennero. Imprudenti~Quesiti usò
2242 I, Ricov | gravi,~Le cure più vili~Diventan söavi:~Bassezza non tange~
2243 I, Croce | all'intelletto forza~Di diventare all'Uomo Iddio simìle;~Se
2244 I, Ricov | anch'io più cruccioso ognor divento.~ ~Gesù, prendimi teco in
2245 II, Ebelino | sette disumani fratelli, e divenuto uno de' liberatori della
2246 II, AroldCl | che o degno~Per penitenza diverrà Manfredo,~O, rimanendo iniquo,
2247 II, Ildeg | condense~Pallottole durissime a diversa~Meta lontana, in alto o
2248 II, Ildeg | generosissimi, in diversi~Inni diversamente i trovadori~Cantan d'Italia.
2249 I, Redenz | crudele~È il dolor che dividemi il core,~Ma il dolor convertì
2250 II, ISaluzz | Spoglio di signorìa? lui dividendo~Da' lagrimosi tenerelli
2251 II, Raff | Foscolo bramava che ci dividessimo l'assunto di dipingere que'
2252 II, Ebelino | ed ella il benedice,~E si dividon sorridendo, e in cielo~Riabbracciarsi
2253 I, Parent | bello,~S'infiamma del vero,~Divien della patria~Gentile decor.~ ~
2254 II, ISaluzz | Arrigo persistea nel suo divieto;~Ma di Staffarda l'infulato
2255 I, AVolta | santi dettami, e più fïate~Divisai farli di mia vita specchio.~ ~
2256 II, Ildeg | me. -~Compie Camillo~La divisata prova. Indi attendea~Il
2257 I, Pass | s'avvinser dolcemente,~E diviser mie gioie, e nell'alterne~
2258 II, ISaluzz | più dolce,~Ma in un più divorante. Ei nelle meste~Sale d'Envìe
2259 II, Raff | De' poveri, cui tutto han divorato;~Or lunge ramingavano, e
2260 I, Parent | Ella, se fera scoppïa~Divoratrice vampa,~Verso la cuna avventasi,~
2261 II, Roccel | fenestra giganti orrende fiamme~Divoratrici di civili alberghi.~S'alza
2262 I, Chiese | tempio suona~Di cantici divoti, e di pietate~Palpita il
2263 I, Pre | poca parte de' versi che do alla luce si riferisce precipuamente
2264 II, AroldCl | perdonar, tu e noi, tutti dobbiamo~Come a noi perdonato ha
2265 II, Ildeg | vicenda perdute, ho tentato dodici anni dappoi di ricomporre
2266 II, Roccel | a piedi~Della reggia de' dogi; e su tal reggia~Mentovavansi
2267 II, ISaluzz | Reduci sono il prode~Antico Doglianese ed Eleardo,~Apportatori
2268 II, Raff | padre.~Quell'umiltà, quella dolcissim'arte,~Que' prorotti dal
2269 II, Ildeg | sarà; lung'ora~Colmerà di dolcissime domande~E d'onoranza il
2270 I, Proces | Scontento si sentiva e sen dolea;~Ed in sè di quel giorno
2271 II, Roccel | conobbe il Saluzzese,~Che si dolean secretamente: il tempo~Esser
2272 I, DeBreme | temev'anco di ragione i dòli,~Ed a' piè dell'altar si
2273 I, Angeli | vestire ed a noi diessi,~Dolorando e morendo, esempio e meta,~ ~
2274 I, DeBreme | beato io spero!~Ma se ancor dolorasse, odi mie grida,~Aprigli
2275 II, Ildeg | con altre carte da me in dolorosa vicenda perdute, ho tentato
2276 I, Ricov | sen.~«Oh quanto sinora~Mi dolse, o figliuolo,~Lasciarti
2277 II, Ildeg | ora~Colmerà di dolcissime domande~E d'onoranza il mio scudier;
2278 I, DeBreme | rendei;~A farmi degno, ti domando amore!~ ~ ~ ~
2279 II, ISaluzz | abbian vendetta. Arrigo~Morrà domane con nov'altri: il cenno~
2280 I, Parent | pigli l'esecrata sferza~A domar le più irose audaci menti.~ ~
2281 II, ISaluzz | ghibellina de' Visconti, e domare tutti gli Stati Italiani;
2282 I, Parent | petti inumani~Diran che a domarlo~Suoi studi son vani;~In
2283 I, Chiese | Que' dell'uom che da forti domato,~Non ripensa ch'ei forza
2284 II, Ildeg | poichè alla messa~Nel delubro domestico ha innalzato~Il femminil
2285 II, Ebelino | Che tante volte avea con dominante~Passo calcati, e intorno
2286 II, ISaluzz | fratello,~E niun de' feudatarii dominanti~S'agguagliava a Giovanni
2287 II, Roccel | una dopo l'altra le varie dominazioni in cui stava divisa la nostra
2288 II, ISaluzz | que' dì, quando in Saluzzo~Dominerà quel novo sire, ed ivi~Migliorate
2289 I, Saluzzo | SALUZZO.~ ~ ~Et sit splendor Domini Dei nostri~super nos.~(Ps.
2290 I, Pass | videte quoniam suavis~est Dominus.~(Ps. 39. 9).~ ~Dov'è mia
2291 II, MDante | cadrà la venerata terra~Che domò l'universo, e dove eretta~
2292 I, Dio | oprar che sien felici.~ ~Donami quell'amor, ma il dona insieme~
2293 I, Parent | di sue viscere~Pronta è a donar la vita.~ ~Ella, se fera
2294 I, Parent | Ingegno divino,~Che, in donarci i duo cari parenti,~Vuoi
2295 II, Ildeg | l'altro volontier la vita~Donata avrìa! - Dall'olmo alfin
2296 I, Proces | amore e sapienza.~ ~E già la donnicciuola, osservatrice~De' pii dettami,
2297 I, Proces | accende.~ ~Ivi ad artieri e a donnicciuole accanto~S'inginocchiano
2298 II, Roccel | Indarno ei rapinava una dop'altra~Città qui intorno
2299 I, Donna | stile,~Ma al dïaletto che di Dora all'onde,~E in tutte le
2300 I, Santua | di Carlo! Ivi quel volto~Dormì e vegliò quando a lodar
2301 I, Saluzzo | sue braccia,~E sul cui sen dormito ho in fanciullezza.~ ~Ben
2302 I, Foscolo | in Britannia il cener tuo dormiva!~E seppi tue sciagure, e
2303 I, AnimFig | separarmi dalla spoglia~Dotata fui di vista celestiale:~
2304 I, AVolta | Francia, ond'ei sembrò tanto dottore,~Già del mentir di lui parla,
2305 II, AroldCl | ricca d'oro offerta,~Molto dovendo da sua iniqua sede~Oro il
2306 II, ISaluzz | Dio. Lasciami: un altro~Dovere è quel di figlia. A me ignominia~
2307 II, Raff | benedisse, indi i sublimi~Doveri commendando de' regnanti,~
2308 II, Ebelino | più voti~A suo pro riunir; doversi acciaro~Dittatorio offerirgli,
2309 I, Chiese | mirava, incerto~Se venerar le dovess'io, siccome~Ne' miei dì
2310 I, Giov | generose~Il mio intelletto, che dovesser tutte~Schiudersi a lui le
2311 II, ISaluzz | tre giorni~Spalancar si dovette. Uscì Manfredo~Con pochi
2312 II, AroldCl | guardo~D'altri ladron te, mia dovizia or sola,~Te il ciel pietoso
2313 I, Benef | Che accendi il cor del pio dovizïoso!~Se a noi mortali fulgi
2314 I, Chiese | mi solleva:~«Nulla sperar dovrei, ma poichè m'ami,~«Un don
2315 I, Confal | insieme~La pace de' forti~Dovrem possedor!~ ~ ~ ~
2316 I, Croce | li infiamma od infiammar dovria~A sacrifizi, a onore, a
2317 I, SCarlo | Evangelo,~Anche la schiera che dovrìa più santa~Sfavillar, perchè
2318 II, Ebelino | La mia innocenza esser dovriati scritta~Ne' lunghi intemerati
2319 I, Foscolo | gli comandavi~Per la pietà dovuta a' genitori,~Pel dovuto
2320 I, Chiese | sen, mossi all'altare~Tra drappelletto di fanciulli il grande~Atto
2321 I, Proces | opulente~Sfoggiò tappeti e drappi ed archi e troni~Al quaggiù
2322 II, AroldCl | appesa vittima lo strale~Drizzano i bersaglieri, ed ottïen
2323 II, Raff | nazïoni i sommi aduna~Per drizzar tutti i torti! E quel monarca~
2324 II, Ildeg | del superbo Irnando~Sempre drizzi lo sguardo, o mio Camillo?~-
2325 I, CessCol | che al suo sen lo stringe~Drizziam parole.~ ~Fede in te sempre
2326 I, Foscolo | Dacch'egli è forza che dubbiando io viva,~E un dì tua sicuranza
2327 II, ISaluzz | Oh di Maria nell'anima dubbiante~Ansïetà novella? Or si protende~
2328 II, Ebelino | più scherno~Scagliavan sui dubbianti e sovra i miti,~E più capaci
2329 I, Chiese | remoti,~Mentr'empie covavi~Dubbianze nel sen!»~ ~«Felici voi
2330 I, Parent | tradimenti e fratricidii?~Che del dubbiar l'orribile cerasta~Strazii
2331 I, MAfflit | Ed in que' giorni di dubbiezza, quando~Della fallacia dell'
2332 I, Filosof | Gli sconosciuti oracoli~Il dubitante aperse,~E d'Isaia nel cantico~
2333 II, Roccel | Gilnero! Il tristo~Gualtier duca d'Atene avea la stolta~Sua
2334 II, ISaluzz | vonno,~Sì che divenga ampia duchea gagliarda,~A' Visconti terrore
2335 II, Ebelino | iniqui col possente acciaro~Düellando atterrar. Chi d'Ebelino~
2336 II, Ebelino | quanta~Forza o destrezza in düellar non dona~Senso d'intemerata
2337 I, CessCol | qual Dio alterissimo, cui duole,~Se a quella Madre che al
2338 II, AroldCl | È tardi, o vecchio, e duolmene. In te accogli~Tutta la
2339 I, AVolta | cessò tuo nobil core.~ ~Duolmi che più non posso infra
2340 I, Chiese | quella scalea~Ascendemmo del duomo inosservati!~Quante volte
2341 II, Ebelino | amistà: Saran fremeva~Ch'ella durasse, e il volgersi degli anni~
2342 II, ISaluzz | Manfredo; oltre poch'ore~Non dureran gl'inciampi: un solo basta~
2343 II, ISaluzz | il buon Tommaso,~Se non durevol pace, almen godette~Signorìa
2344 II, Ildeg | e le condense~Pallottole durissime a diversa~Meta lontana,
2345 I, Filosof | L'epicurea mollizie,~Il duro stoico viso;~In tutte scuole
2346 II, Raff | mollis frangit iram, sermo~durus suscitat furorem.~(Prov.
2347 I, SCarlo | affetto?~Di virtù l'alma ebb'egli sempre ignuda?~O dopo
2348 I, Chiese | anni~Toccai di giovinezza, ebbro di studi~E di speranza nelle
2349 II, Ebelino | Se mercadanti, e più se ebrei. Nè spoglio~Pur quelli avrìa,
2350 II, ISaluzz | Savigliano, Fossano, Cuneo ec. Non conduceva eserciti
2351 | Ecce
2352 II, Pre | altresì, a parer mio, un fondo eccellente per racconti poetici, nobilitati
2353 I, Secoli | Or moltiplici fien tutti eccellenti~Frutti di verità, sì ch'
2354 II, AroldCl | il benefico palpito e l'eccesso~Della pietà non sol sugl'
2355 II, ISaluzz | consolante voce~Mill'altre voci eccheggiano, e fra loro~Quella del vecchio
2356 II, Raff | Trapassa delle vie (dall'eccheggiante~Arena al suo palagio) ampia
2357 I, SCarlo | uffici~Del vigil bronzo l'eccheggianti note~Chiamavan le rideste
2358 II, ISaluzz | promettea al Signore,~Se dagli eccidii salvo andasse il padre,~
2359 I, SCarlo | Chi potrà dimostrar ch'eccitatrice~Fosse la nostra voglia all'
2360 I, Patria | Di perpetua ingiustizia eccitatrici,~Fur l'Itale pendici~In
2361 I, Proces | Vexilla Regis prodeunt.~(Eccl. hymn.).~ ~Dolce è l'aspetto~
2362 II, Ildeg | Pars bona mulier bona.~(Eccle. c. 26, 3.)~ ~ ~- Perché
2363 I, Chiese | virtù al suo torbo occhio s'ecclissa;~In tutti sogna i benefizi
2364 | Eccoti
2365 II, Ebelino | e questo detto~Che l'echeggiante corridoio in guisa~Ripete
2366 II, Ildeg | gioia~Ripercosse da acuti echi levando.~Men da stanchezza
2367 I, Filosof | negan dar,~Mira i parati eculei,~Mira i flagei d'acciar».~ ~
2368 I, VerSof | gl'ingegni sani~Invocano edifizi e non ruine:~Bando al Sofismo!
2369 II, Ildeg | mista e ad ira,~Or all'una effacciandosi, or all'altra~Delle fenestre,
2370 I, Parent | padri! o genitrici! il più efficace~V'è dato minister sovra
2371 I, Proces | sen la stringe; e questa~Effonde il core in voci alte di
2372 II, AroldCl | iniqua sede~Oro il tiranno effonder sulle bande~Dell'alleato
2373 I, Chiese | petti~Ch'appo gli altari effondere~Doglia potean e affetti.~ ~
2374 II, MDante | del cor, qualche sublime~Effondimento de' lor sacri ingegni~Non
2375 II, Ebelino | nuovo Giuseppe alla corte d'Egitto, potentissimo e sapientissimo;
2376 I, Messale | dette~Col pio Luigi sull'Egizie arene,~E al santo Re l'ultimo
2377 I, VerSof | pur sotto mantel cristiano~Egöismo; e viltà celarsi a gara:~
2378 II, Pre | dell'incredulità e dell'egoismo.~Se pubblicherò ancora altri
2379 | Eh
2380 | eis
2381 | ejus
2382 II, ISaluzz | stromento egli Manfredo elegge.~- A Manfredo parlando e
2383 II, Roccel | patria~A se medesmo Roma indi eleggea!~Sublimi, eterne gli parean
2384 I, Pass | Tu godi se fra lor taluni eleggo,~E nel lor santo oprar meglio
2385 I, VotoMar | Serpeggiava il malefico elemento~Cui dal Gange svolgea l'
2386 I, MAfflit | Vergin santa, che il Signore elesse~Per nascer dal tuo sen Uom
2387 I, Santua | impetrar pace e perdono~Tutti elèva il mortal suoi sentimenti;~
2388 I, VotoMar | E d'altre sponde a te s'elevan gridi:~Pietà di loro! e
2389 II, AroldCl | nave altissimi duo pini~Elevarsi e ondeggiar, poscia fermarsi~
2390 I, Sospiro | M'hai dato una mente~Ch'elevasi a te.~ ~ ~ ~
2391 I, AnimFig | Per affinar l'anima tua elevata:~Di me compassïone alta
2392 I, Pass | Ma compatìa mie pene, ed elevato~Volea il mio spirto, e lo
2393 I, MAfflit | più belli,~Più fervid'inni eleverà, dicendo~Come gli afflitti
2394 I, Chiese | Scongiurando che a Dio s'elevin tutti.~ ~«Re del ciel che
2395 II, Roccel | e ratto cadde, e ratto~S'elevò ancor l'incomprensibil forte,~
2396 II, Roccel | giustizia e fede e pace.~Ratto elevossi e ratto cadde, e ratto~S'
2397 I, Parent | ei di novo il caro latte elice,~E scherzoso riprende i
2398 II, ISaluzz | cospicui illusi~Quell'Arrigo Elïon che ti governa,~Sua figlia
2399 II, ISaluzz | discerner dal fulgor degli elmi~Arrigo od Eleardo, od ambidue~
2400 II, Raff | ove concorse;~Ogni baron d'elmo o di mitra ornato,~Ch'oltre
2401 I, Giov | intento pende~Da labbra eloquentissime e divine,~E ogni lor detto
2402 I, Proces | pompa~Il capitano~Ripon sull'elsa~L'ardita mano,~Ed ispirato~
2403 I, Patria | tue dolci aure più vago~Emanar de' suoi cieli il bel sorriso;~
2404 II, ISaluzz | raggio,~Ma so ch'aneli d'emanarlo, e Iddio~L'adempimento di
2405 I, Parent | in una madre splende~Luce emanata dall'Eterno Iddio!~D'affetto
2406 I, Chiese | prigionieri amica!~Da te emanava inenarrato incanto!~Da te
2407 I, Secoli | Ligure che volse~Su novello emisfer l'armi e la frode~Dell'ingorda
2408 I, Secoli | Adam grande famiglia!~Ambo emisferi dal battesmo uniti~Scola
2409 I, DeBreme(2)| Il Principe Emmanuele della Cisterna.~
2410 I, DeBreme | E più al suo prediletto Emmanuello2.~ ~Ma in ver di Ludovico
2411 I, Filosof | gioie avanza:~Il vivere emmi grazia,~Grazia mi fia il
2412 I, Secoli | Voce allor di Cristiani empì le terre:~«Noi Dio sospinge
2413 II, AroldCl | qual gioia quel fragor m'empiea~Negli anni miei di gloria!
2414 II, ISaluzz | pretesi diritti di Manfredo, empierono di rubamenti e di carnificine
2415 I, Ricov | melanconich'ore prolungate~M'empion l'alma di pianto e di paure,~
2416 I, Proces | ricadon sovra i figli,~E s'empiono di pianto. - «Oh figli miei!~«
2417 II, Raff | impallidire, e gli occhi~Empirglisi di lagrime, e le grandi~
2418 I, Proces | Pingetemi raggiante dall'Empiro~Degli Angiol la Regina che
2419 I, Secoli | esecrande brame,~In rapina emulàr gli Arabi avari:~Volsero
2420 II, Roccel | Come i prischi Romani, e ad emularli~Chiamati son per l'universa
2421 II, Ebelino | tra il dolce~Nella virtù emularlo, e il desiderio~Scellerato
2422 II, ISaluzz | La virtù di Tommaso: egli emulava~De' suoi più forti la prodezza.
2423 II, Raff | Osò mischiar con reverenti encomii~Sentenze tai, ch'eran flagello
2424 II, Ebelino | si scuote.~Da verità sì energiche, da senno~Sì giusto e luminoso
2425 I, Poeta | Del possente Manzoni l'energico~Inno a te vola:~Io versar
2426 I, Chiese | a ignobile cura,~Che son enti d'eccelsa natura,~Che la
2427 II, AroldCl | perdonar! Cert'è che in cielo entrando~Tu perdonar, tu e noi, tutti
2428 II, Ildeg | Nel castello d'Irnando entrano. E assisi~Nella gran sala -
2429 II, ISaluzz | Alfine in sè ritorna,~Ed entrar vede pallido, turbato,~Lagrimoso
2430 II, Ebelino | pietà il sangue. E quand'entrare il vede~Pallido, smunto,
2431 II, Roccel | terra.~Così in Fiorenza entrarono, e tre giorni~Roccel d'amor
2432 I, Donna | prigion, non è prigione;~Ad entrarvi le ree non son costrette:~
2433 II, Ildeg | ed intelletto~Gentil, ma entusïastico. Natìe~Le pedemontanine
2434 | eos
2435 II, Pre | esecuzione simili quadretti epici, mi pare non di meno d'accennare
2436 II, Pre | offrono tema di grande poema epico, ma fra loro havvene assai,
2437 I, Filosof | mossero~Il vil, cinico riso,~L'epicurea mollizie,~Il duro stoico
2438 II, Roccel | dall'Olona il lituo~Stendeva episcopal per così vasta~Regïon cisalpina!
2439 II, Raff | affezione, ma non più come episodio di poema esteso. Quel poema,
2440 | Eppur
2441 II, Ildeg | ore!~Oh come orrenda cosa eraci il suono~Del bronzo che
2442 II, ISaluzz | che ne' scorsi anni felici~Erale stato così caro!~Oh come~
2443 I, AnimFig | Dopo il padre e la madre eranmi care:~Tanto v'amava, e tanto
2444 I, Foscolo | secreti,~Qualor non prevedute eransi accolte~Su te cause di giorni
2445 | Erat
2446 I, Santua | da Dio forniti~D'unanime eravam mente ed affetto:~Tacean
2447 I, Uomo | co' giumenti a pascer l'erba.~ ~Sull'intelletto suo s'
2448 II, Ildeg | curva~Sotto il fascio dell'erbe, e la robusta~Moglie, peso
2449 II, ISaluzz | de' più, gagliarde~Son le eredate ghibelline fiamme,~Gagliarda
2450 I, Secoli | sue virtù si dissero gli eredi:~Fiato alle trombe in venti
2451 I, SCarlo | si fanno~Di sfrenatezza eretica e d'inganno!~ ~Chi è quell'
2452 II, MDante | domò l'universo, e dove eretta~Dall'Apostolo Pier fu la
2453 I, Donna | che fu quel mite albergo eretto~Per pensier della donna
2454 I, Saluzzo | Le città circondanti ergan serene~Lor pupille su te,
2455 I, Santua | lochi eccelso lustro dando.~«Ergasi un Santuario in un sì pio,~«
2456 | ergo
2457 I, Filosof | è!~ ~Pur se le destre s'ergono~Sincere a me tuttora,~Se
2458 II, Raff | guerrier de' monti~Onde scende Eridan; l'altro Aldigero,~Suo figliuolo
2459 II, Roccel | palpiti men dolci~Salutava l'Eridano ed i poggi~Di Taurino eleganti
2460 I, Proces | pittore~Sulla bella collina d'Eridàno,~E contempli quel quadro
2461 | eris
2462 II, Ildeg | La qual di Monferrato all'erme balze~Co' pargoletti suoi
2463 II, Pre | soggetto di brevi racconti eroici o pietosi, dandoci a rappresentare
2464 I, VerSof | selvaggio~Che, simile a Caïno, erra per balze,~Libero è appena:
2465 II, Ebelino | sia~Seguir le prime e non errare; e come~Gli egregi prenci
2466 II, Ebelino | A che di bosco~In bosco errasse, ei non sapea. Sperava~Dal
2467 II, AroldCl | Ioffrido. Ella più volte~Erse il ciglio tremando, e insanguinate~
2468 II, Ildeg | quel pendìo, sovra quell'erto~Ciglione, in quella valle,
2469 II, MDante | involontaria dal suo ciglio eruppe~Sovra Dante una lagrima,
2470 | es
2471 II, ISaluzz | corte di Tommaso offesi.~L'esacerbaron quelli, ed egli volse~L'
2472 II, Ildeg | desiderio, ei ripigliava~A esacerbarsi, a biasimar sè stesso~Di
2473 II, AroldCl | che alla prova il senno~D'esacerbato padre ella non mise.~Un
2474 II, ISaluzz | Manfredo~Dell'odio de' nativi esacerbossi~Più feramente ciascun giorno;
2475 I, Benef | fremente~Che invidia lor agi,~Esagera, infuria,~Invoca dal Ciel~
2476 II, MDante | Ne' miei carmi di foco ira esalai,~Men da rabbia dettati eran
2477 I, Chiese | i graditi~Templi, ed ivi esalar gli acerbi affanni!~Poche
2478 I, Proces | D'indicibil dolcezza io m'esaltai;~ ~Ch'ovunque l'uom pregando
2479 II, Roccel | trovadori~Su tutte glorie esaltano, e obblïato~Non è l'ospizio
2480 II, Ebelino | Sì giusto e luminoso ed esaltante~Non era stato mai colpito.
2481 I, Pass | Io, le cui sorti furono esaltate~Da tanto lutto e tanto gaudio
2482 II, Ebelino | congresso~Funestamente s'esaltò. Il diletto~Ebelino ei vedea,
2483 I, AVolta | Figlio, anch'io lungo tempo esaminando,~Tenni la mente a dubitanze
2484 II, Ebelino | lamenti~Nell'alme de' Lombardi esasperate,~Ed a sedarle con prudenza
2485 II, Roccel | Italia de' suoi tempi è esattamente storica.~ ~ ~ ~ROCCELLO.~ ~
2486 I, Angeli | già per me il pregavi, e t'esaudìo!~ ~E poi seguisti di Gesù
2487 I, AVolta | alti disinganni.~ ~Ei t'esaudiva, e il creder tuo stampato~
2488 II, AroldCl | cui ferite e febbril sete esausta~Miseramente avean la voce.
2489 II, AroldCl | E balzò dalla seggiola esclamando:~- Figlia! il nemico nostro!
2490 II, Ildeg | dessi,~Son dessi certo! Esclamano a vicenda~Con ebbrezza febbril
2491 II, Ildeg | colle, evvi un bisbiglio,~Un esclamar, un alternarsi accenti~Di
2492 II, Roccel | solea dapprima~In Milano esclamare. Esilarati~Venìan gli spirti
2493 II, Ebelino | Eran duo di que' truci esclamatori~Di libertà, di civiche vendette,~
2494 I, Proces | Racconti de' vegliardi, ed esclamava:~«Di novo esser del ciel
2495 I, Croce | Dubbii ed error la Croce sola esclude».~ ~Tal mi sonava in cor
2496 II, Ebelino | prepotente dava~A sua favella, ed escludea il supposto~D'ogni viltà,
2497 I, Chiese | benefic'ora io volger amo,~Ed esco allor più dolcemente tristo,~ ~
2498 II, AroldCl | veloci~Passi agitatamente escono Aroldo,~Clara e più servi;
2499 II, MDante | speranze, i gioghi~Del vizio esècra e non i santi gioghi!~Le
2500 II, ISaluzz | dunque~Serbato io son le più esecrabili onte!~Di me la figlia indegnamente
2501 I, Chiese | in un pietà. Più giorni~L'esecrai, l'osservai, gli porsi ascolto~
2502 II, Roccel | Dal dolce liber'aer, se d'esecrandi~Fatti non reo. Ma all'alma
2503 I, Chiese | omai l'are;~Vane pompe ad esecrare~Ne consiglia l'Evangel:~
2504 II, Ildeg | passato ancora,~Pur qual son m'esecrasse, ed appellarmi~Collegato
2505 I, SCarlo | peggiora~Quando vien retto da esecrate mani,~La podestà straniera
2506 II, ISaluzz | i consigli degli uomini esecrava,~E negli sguardi suoi sì
2507 II, Ebelino | cospetto che in secreto esècri.~Del congedo gli amplessi
2508 I, Filosof | che un orribile~Martirio esecro solo,~Quel che patii nel
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