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Silvio Pellico
Poesie inedite

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


103-andre | andri-bacia | bacio-commi | commo-deser | desia-esecr | esecu-gioca | gioia-infer | infes-lurid | lusig-offra | offri-popol | porge-relig | reliq-sappi | sapro-sogna | sogno-tempr | temut-verun | vesco-zufol

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     Vol.,  Comp.                                               grigio = Testo di commento
3509 I, Parent | Tutta convenne tracannar la infesta~Di servitù e d'obbrobrio 3510 II, Roccel | da rammarchi e tirannia infestati.~- Nasconder non tel vo, 3511 I, Donna | fatiche ed in quell'aure infette~Langue della gentil la debol 3512 I, Parent | se il figlio palpita~Tra infetto aere tremendo,~Tenta i suoi 3513 II, ISaluzz | Sente Arrigo la dura alma infiacchirsi~Da pietà inusitata. Ei nella 3514 I, Secoli | denno essere invitti!~Oggi infiacchisce Roma,~Si punisca, a lei 3515 I, AVolta | allor pensieri e lena~Ti s'infiacchisser per decrepiti anni,~Raccapricciasti 3516 II, ISaluzz | Eleardo egli apre,~Voglioso d'infiammarlo. Il giovin ode,~Ma sta sospeso 3517 I, SFort | Piangendo sul sepolcro, indi infiammata~Sentivi te al martiro;~ ~ 3518 I, VotoMar | chiede~Statue e colonne, ma infiammati cuori.~È ver, ma i sacri 3519 II, Raff | taluni fra i grandi, e l'infiammato~Inno rivolse a pingere l' 3520 I, Pass | istoria,~Quando un'egregia m'infiammava in guisa,~Ch'io per lei 3521 I, SFort | con vani~Spregi voleanti infida,~ ~Dal lor sen con angoscia 3522 I, Foscolo | Ugo conobbi, o ingiurïanti infidi,~E tra' suoi falli alta 3523 II, ISaluzz | inseguìta~Viene per la campagna infin che l'ombre~Delle selve 3524 II, ISaluzz | patì infiniti guai, ed infine dal vendicatore del primo 3525 I, Croce | mio spirto esitanza era infingarda,~E di rapidi, lieti anni 3526 I, Secoli | maligno sprezzarli indi s'infinge.~Ei chiama lor virtù volgari 3527 I, AVolta | scotesser venerando,~ ~E s'infingesser di scïenza a' rai~Scoperto 3528 II, ISaluzz | prodi!~- T'acqueta, dice con infinta calma~Il fremente Manfredo; 3529 I, Santua | anco all'altare,~Ma i non infinti quell'altar migliora:~Ogni 3530 II, Ebelino | dolci di desìo e di pena.~Infinto ei crede ogni atto ed ogni 3531 II, Ebelino | Ebelino ad alto palo~Vedeasi infisso il teschio. Il traditore~ 3532 II, Roccel | bolge arse dal sole~Sotto infocati piombi, e espïati~Venìan 3533 I, Foscolo | ciel Signora,~Nell'alma gl'infondean pace profonda,~O d'alta 3534 I, Parent | alto terrore~Nella plebe infondeano. E poichè sempre~Insisteano 3535 I, Proces | puro, i grandi~Proponimenti inforza a quella vista,~E chi traea 3536 I, Proces | preci dalla Chiesa alzate~Ad inforzarci in perigliose lutte!~ ~Io 3537 I, AnimFig | pene onde il tuo core è infranto,~Scerno fra cotai pene un 3538 II, ISaluzz | Ed il portico varca, e l'infrapposto~Varca esteso cortile, e 3539 I, Proces | Oh figli miei!~«All'infrenabil mio materno lutto~«Deh non 3540 II, Ildeg | con un fiume~Di fulminea infrenabile eloquenza,~Tutta rammemorò 3541 II, ISaluzz | chiostro, onde ei cingea~L'infula veneranda. E benchè antico~ 3542 II, ISaluzz | divieto;~Ma di Staffarda l'infulato duce~Strappò Maria dalle 3543 I, Benef | invidia lor agi,~Esagera, infuria,~Invoca dal Ciel~Su tutti 3544 II, ISaluzz | suo sdegno Eleardo: - Io m'ingannai,~Alto grida fra il popolo; 3545 II, Raff | Emerigo, e astute fila~Per ingannarlo sotto il sacro ammanto~Delle 3546 I, Poeta | Sii pietoso anco a' petti ingannati:~Col furor non si suscita 3547 I, Chiese | Sàtana, e sorrisi~Al suo ingegnoso e perfido sorriso,~E in 3548 I, Pass | farmi degno,~Sempre agognava ingentilir lo ingegno!~ ~E se pio talor 3549 II, Roccel | E traffichi e saccheggi, ingentilita~Men fra cristiani che fra 3550 I, Saluzzo | Fu d'alme da amor patrio ingentilite.~ ~Più d'un estero suol 3551 I, Poeta | rapisce ed accende,~Par d'ingenuo fanciullo il sospir.~ ~- 3552 I, Proces | fratello,~Di cui le spoglie inghiottir dee l'avello.~ ~Soleasi 3553 I, Parent | Tal è la nobil donna ingigantita~Dalla materna celestial 3554 I, Proces | a donnicciuole accanto~S'inginocchiano tai, che più cortese~Hanno 3555 II, ISaluzz | quei del pianto.~Or mentre inginocchiato ei le divine~Grazie per 3556 II, Ildeg | Incapace ci sarìa di fare ingiuria~A chi chiedesse entro sue 3557 I, Foscolo | l'istoria!~Ugo conobbi, o ingiurïanti infidi,~E tra' suoi falli 3558 II, Roccel | scudier venner percossi~E ingiurïati e rapinati, e a stento~Salvo 3559 II, Ildeg | Non potria mai che Irnando ingiustamente~Odio porti a Camillo. A 3560 II, MDante | orbe ogni giustizia,~Ed, ingiusto ei medesmo, irrìta Iddio,~ 3561 I, Secoli | emisfer l'armi e la frode~Dell'ingorda europea stirpe guerriera:~ 3562 I, Saluzzo | vanti ei mi dicea.~ ~In me ingrandiasi ogni tua bella imago;~Del 3563 I, DeBreme | di Ludovico io l'amicizia~Ingratamente troppo rimertai,~Fera in 3564 I, Proces | quell'un, che da dubbiezze ingrate~Afflitto in gioventù, pur 3565 I, Messale | ignoranza coverto i nostri liti:~Ingratitudin dementò la terra,~Quando 3566 II, ISaluzz | Dalle scuri sacrileghe gl'ingressi~Di più case di Dio, dove 3567 I, SCarlo | mossa a farisaico zelo,~Inimica di Roma, e sovvertente~Co' 3568 II, Raff | sangue:~Una lunga covata inimicizia~Verso il prode Emerigo, 3569 II, Roccel | Luchin nel tetto~Paure e inimicizie ed immolate~Nobilissime 3570 II, ISaluzz | ricordando~La frenesìa che inimicollo al sire.~Ma smontò questi 3571 II, AroldCl | CLARA.~ ~Sed si esurierit inimicus tuus, ciba illum;~si sitit, 3572 II, Raff | Maravigliato d'Aldigero? È dessa!~L'inimitabil Rafaella! Alcuna~Ei dianzi 3573 II, ISaluzz | coram Deo, poeniteat nos iniquitatum nostrarum, et a praesenti 3574 II, Roccel | ROCCELLO.~ ~Nec memor eris iniuriae civium tuorum.~(Levit. 19. 3575 I, Chiese | ciechi impeti usati;~Tutto l'inizia a pregiar l'uom, munito~ 3576 I, Secoli | abbominande,~Esser dicea la turba inizïato)~L'arte inventaron, donde~ 3577 I, Chiese | scorgerete~Nelle pompe che innalzano il cor:~Non son vane se 3578 I, Foscolo | Liberal laude ti piacea innalzare.~ ~Se in alcuna tua carta 3579 II, ISaluzz | ambasce.~Clangor repente innalzasi di tromba,~E nel nome abborrito 3580 I, VotoMar | istessa.~Sciolto è il voto, innalzata è la Colonna,~Che, or volge 3581 II, MDante | trame e da perfidi pugnali~Innalzati col vanto inverecondo~Del 3582 II, Ildeg | Nel delubro domestico ha innalzato~Il femminil suo spirto appo 3583 I, VerSof | che regnante scure un solo innalze,~Sia che, brandita in man 3584 I, Mestiz | per l'amico,~Per me voti innalzerà!~ ~E se avvien che il dovuto 3585 I, Foscolo | scevrati,~Fremono ch'altri innalzin voti al cielo;~E talor mesto 3586 I, Mestiz | avvince a Federico:~Voti innalzo per l'amico,~Per me voti 3587 I, Guida | era il sommo Ben ch'or m'innamora!~ ~Ma fra i cuori mortali 3588 II, Roccel | Monviso,~E le pendici amene, innamoranti~Del marchesato. Oh grande, 3589 II, Ildeg | bimbo ed una bimba, a lei~Innamoratamente le pupille,~Da negre e lunghe 3590 I, AVolta | te lungi errava,~Ma pur m'innamoravan que' volumi~Che il dolce 3591 II, Roccel | letizia! Un Saluzzese~Che s'innamori di straniere spiagge,~Sire, 3592 II, ISaluzz | Danni e da amare perdite innaspriti,~Sì che spinto da lor venìa 3593 I, Chiese | di speranza nelle forze innate~Del mio altero intelletto. 3594 I, Giov | vi si mescea repente~D'innato orgoglio il lucicar fallace.~ ~ 3595 I, Proces | villanello.~Ed ecco, il piede innoltran per la scesa~Giovani donne, 3596 II, Ildeg | Stolti! diss'ella; e rise, ed innoltrossi.~Intanto del castello in 3597 II, ISaluzz | arretrarsi;~Simile a que' timori innominati~Che invadon ne' deserti 3598 II, Raff | molle~Nell'aere della sera innominato~Religïoso incantamento, 3599 II, Roccel | superbo~Doge e il Senato e innumerevol folla~D'uomini e donne illustri 3600 II, Raff | ove al fulgore~Di faci innumerevoli e di gemme,~Alla guisa d' 3601 II, AroldCl | prima volta è questa~Che inobbedito di suo padre è il cenno.~- 3602 II, ISaluzz | gli sterpi~D'una macchia s'inoltrano, agognando~Il più diretto 3603 II, ISaluzz | tempio move.~Apre la porta, inoltrasi tremando;~E della sacra 3604 II, AroldCl | arresta. - Oh genitore!~Non c'inoltriam: non odi tu le strida~Degli 3605 I, Chiese | Quando forza divina il core inonda~E d'eccelsi pensier lo infiamma 3606 I, DeBreme | mente, e il tuo sorriso;~E m'inondano il sen dolcezze ascose,~ 3607 II, Ebelino | moribondo padre suo le coltri~Inondavam di pianto, il sacro vecchio~ 3608 II, Raff | mar parea,~Che traripando inondi la campagna,~E le universe 3609 II, Ebelino | Lombardia mira quel crollo~Sì inopinato. Il prigioniero obbrobri~ 3610 I, Secoli | noi fratel, fu strazïato!~Inorridiam, ma non viltà ci prenda:~ 3611 I, Secoli | imposero a' nepoti:~De' vizi inorridirono al fetore,~Onde il Tebro 3612 II, ISaluzz | ingiuste~Voci contr'Ugo questa inorridiva;~Ma il venerando abate alla 3613 I, Chiese | scalea~Ascendemmo del duomo inosservati!~Quante volte in quegli 3614 II, AroldCl | carcer sotterraneo, o d'inquieti~Elementi per l'alte aure 3615 I, Angeli | divenga io stanco.~ ~Di vane inquïetudini mi rodo,~Se a me incessantemente 3616 II, Ebelino | ed eccolo abbattuto~Da insanabili febbri. Il derelitto~Pur 3617 II, ISaluzz | venerandi, e talor rotti~E insanguinati, e carichi di ferro~Venìan 3618 II, ISaluzz | aveva cotanto illuso ed insanguinato l'Italia. Carlo, figlio 3619 I, Messale | indegno~Pinge ozïosi, inutili, insaniti:~Senza i loro intelletti, 3620 II, ISaluzz | fa cieco~Stromento a loro insazïabil sete~Di tesori e vendette. 3621 I, Parent | da lui mai non si divide.~Insazïata il guarda, insazïato~È il 3622 I, Parent | divide.~Insazïata il guarda, insazïato~È il provveder ch'ei non 3623 II, Ebelino | calda~Di lodevoli brame, ed inscia quasi~Di si pervertisse, 3624 I, SCarlo | perfetto,~All'opre vili insegnaci a far guerra,~Veglia su 3625 I, Foscolo | Bacialo! dicesti;~Gl'insegnamenti d'un Iddio son questi!»~ ~ 3626 I, VerSof | bile e sangue scritti,~Per insegnar a umanità suoi dritti.~E 3627 I, Proces | scorga~La maestà del rito, ed insegnargli~A riportar la tenera manina~ 3628 I, Uomo | filosofia t'usurpi il vanto,~Per insegnarmi il tuo esecrando scherno~ 3629 I, Giov | pieni di fede, in che insegnati~Dal caro mi venian labbro 3630 I, VerSof | Sorridete ad ogn'uom che insegni e impari~Quanto amore e 3631 II, ISaluzz | abbatta, e in ogni dove insegua~Il valoroso sire, e in brani 3632 II, AroldCl | sire,~E per sottrarsi agl'inseguenti ferri~Ei s'è imboscato in 3633 II, ISaluzz | Esce fuor delle mura, ed inseguìta~Viene per la campagna infin 3634 II, ISaluzz | Qui sgozzarono vergini inseguìte,~ genitori che alle amate 3635 II, ISaluzz | Benchè spersi fuggissero, inseguiti~Dall'antico Giovanni e da 3636 II, Ebelino | e ansante giunge~Quasi inseguito fosse? - E perchè cerca~ 3637 II, AroldCl | morte,~Figlia, i negri m'inseguon pensamenti.~Abbi pietà di 3638 II, Roccel | E morte frasche e laidi insetti e rospi.~Ma l'esul Fiorentin 3639 II, Roccel | il serto~E i mutui s'insidïaro i figli~Con nere trame, 3640 II, ISaluzz | vonno di notte appo le mura~Insidïate, e lor sorride speme~Ch' 3641 II, ISaluzz | piena~Di pupilli derisi, insidïati,~Spogli di tutto; ed ahi! 3642 I, VotoMar | ver splenda l'affetto!~Qui insidie di stranier non sien tessute,~ 3643 I, Foscolo | aure tornava,~Me a quell'insigne amico tuo diletto~Legasti 3644 II, Roccel | venti~Schiatte di masnadieri insignoriti~Di Romagna e di Marca e 3645 II, Ebelino | sembra~D'onnipotenza quasi insignorito,~Ferve ognor più l'insana 3646 I, Parent | infondeano. E poichè sempre~Insisteano le turbe a interrogarla~ 3647 II, Ebelino | intese, e commentolle~Coll'insistenza del favore; e aggiunse~Maligno 3648 II, Roccel | espulsi!~Ed espulsi da chi? Da insolentita~Di possenti usurai turba 3649 II, Ebelino | eccelsi petti, avversi~Ad insolenza e a stragi, io mestamente~ 3650 II, Ildeg | villosi orecchi, ed un acuto~Insolito latrato alza, e si scaglia~ 3651 I, Chiese | Giurava eterno bando,~ ~E con insonni pàlpebre,~E con preghiera 3652 I, Secoli | Per queste grandi lutte~Le insorte larve sperderansi tutte».~ ~ 3653 I, Parent | orrendo fato?»~Guardolli la inspirata, e lungamente~Tacque fremendo, 3654 II, Roccel | scaligero da paci~Ed alleanze instabili e bugiarde,~E pazze guerre 3655 I, SCarlo | voci espande~Sovra Carlo, d'Insubria almo Pastore;~Ei visse quasi 3656 II, Ildeg | dissi~Appena il so. Non l'insultai, ma cose~Di foco, certo, 3657 I, Proces | lunghi giorni ha il vïolento,~Insultando degl'imi alle sventure.~ ~ 3658 II, ISaluzz | han meta~L'espulsïon delle insultanti spade,~E della prisca dignità 3659 II, Ildeg | Mandotti il temerario ad insultarmi?~Riprese urlando, a far 3660 II, ISaluzz | Vincoli della pace, e l'insultato~Manfredo sorge con diritto, 3661 I, Secoli | lei pugnando~Disonoràr l'insuperato brando.~ ~Vidi un'età delle 3662 I, Giov | cose,~Tali che d'esser uomo insuperbìa.~ ~Pupille aver credea sì 3663 II, ISaluzz | beffarda~Dell'amistà del rege insuperbita,~Quasi rege teneasi, e agevolmente~ 3664 I, AVolta | osa,~Che da lor alta fama insuperbiti~Noman religïone abbietta 3665 I, Saluzzo | imago;~Del nome saluzzese io insuperbiva;~Di portarlo con laude io 3666 I, DioAm | attonite il mirano le pure~Intelligenze scendere ammantato~A questo 3667 II, Ildeg | racconto~In più seguìta, intelligibil foggia:~- Oh qual buon genio 3668 I, Chiese | cammin.~Oggi intendano e intendan per sempre~Che non nacquero 3669 I, Chiese | per l'arduo cammin.~Oggi intendano e intendan per sempre~Che 3670 II, ISaluzz | purezza; allora~Tutte s'intendon l'alme generose~Che fremono 3671 II, Raff | Di tutte grazie adorna, intenerìa,~E maggiormente a lei tutti 3672 I, SCarlo | soltanto,~D'ogni infelice intenerialo il pianto.~ ~Del paterno 3673 I, Parent | io dal fango alzata?»~ ~Inteneriasi poscia, ed agli afflitti~« 3674 II, Ebelino | coraggio,~E di quel dignitoso intenerirsi~Che da alterezza vien compresso, 3675 II, ISaluzz | e quell'acerba~Favella, intenerissi alle dirotte~Lagrime di 3676 I, CessCol | Alziamo, alziam di gaudio intenerita~Voce al Signore!~ ~Dal ciel 3677 I, Ricov | Della schiatta plebea v'intenerite,~E pensate a scemarle e 3678 II, Ildeg | madre vera e il genitore~Inteneriti esultano, e amicati~Tanto 3679 I, Proces | uffici~E di sacerdotali. Inteneriva~Quell'ineffabil mistica 3680 II, ISaluzz | incaute~Anime giovanili, intente a còrre~Bella, sognata, 3681 II, ISaluzz | l'aure~Che già vorrebbe intepidir l'amica~Possa del Sol che 3682 | inter 3683 II, Roccel | Gilnero~Zufolava fremendo e intercalando:~- Cola di Rienzo il tavernar! 3684 II, Ildeg | prorompano a guerra.~- Freddi interceditori, o sposo mio,~Forse fur 3685 II, Ildeg | e quanto egregia~Sappia interceditrice esser la donna.~- E da me, 3686 I, SCarlo | T'abbian per me ne' cieli intercessore!~Delle giust'opre caldo 3687 II, ISaluzz | allorquando~Dalle guardie interdetto al padiglione~Vien lor l' 3688 II, ISaluzz | affliggendo con digiuni, e intere~Vigilava le notti in calde 3689 II, ISaluzz | consunti dalle fiamme,~E borghi interi in cenere ed in sangue!~ 3690 II, ISaluzz | trombe, al suono audace~Interna intelligenza non risponde,~ 3691 I, AnimFig | Divelte son con voluttadi interne:~Perde per esse il pungol 3692 I, Pre | rappresentare con tutta fiducia l'interno dell'anima mia.~ ~ ~ 3693 I, SCarlo | santa~Sfavillar, perchè interprete del Cielo,~Campioni egregi 3694 II, Raff | angosce,~Quale il nocchiero interroga, e il nocchiero~Non risponde, 3695 II, Ildeg | impalliditi erano, e osaro~Interroganti dir: - Retrocediamo?~- Stolti! 3696 II, Ebelino | tremore, e prende~Così ad interrogar:~- Qual è il tuo nome,~O 3697 I, Parent | sempre~Insisteano le turbe a interrogarla~Sovra i destini della patria, 3698 I, Chiese | volgeva a Dio, ma come Piero,~Interrogato, ahi! rinnegava il vero!~ ~ 3699 II, AroldCl | frammisti i suoi,~Incominciò a interrompersi, e risposte~Dar che, non 3700 II, ISaluzz | tuoi!...~Qui del profeta~Interrompon la voce i capitani.~Egli 3701 I, Pass | Che la sventura non avea interrotti;~ agli estinti carissimi 3702 II, Ildeg | E scoscesi macigni. E ad intervalli~Sparisce e ricompare, e 3703 I, Proces | pupille in quel sublime~Intervenir del Re dell'universo~ ~Tra 3704 I, SCarlo | il suo forte, moltiplice intervento,~Ove occorrean contr'ingiustizia 3705 I, Proces | i suoi rai~Nascondendo, intervien l'Ostia divina,~D'indicibil 3706 II, ISaluzz | del forte, a giusta gloria inteso.~Così fra le incertezze 3707 I, Pass | E quel primiero ardor s'intiepidìo:~Quel ch'era in me un incendio, 3708 II, ISaluzz | Cervignasco, il giuro~Negato agl'intimanti, e colà sorta~Esser numerosissima 3709 II, Ildeg | soverchia indulgenza, ed intimarsi~Perseveranza d'astio e di 3710 II, Raff | d'Otton lo spirto,~Ed all'intime stanze dei riposi~Riträendosi, 3711 I, Pre | ispirare scrivendo i miei più intimi pensieri e sentimenti. Così 3712 II, Raff | grande occhio fulgente~Errava intimidito, e s'atterriva~Del re incontrando 3713 II, ISaluzz | Frena i singhiozzi; te l'intìmo. Ascolta:~Un patto pongo 3714 I, Parent | pensier più consolante ed ìntimo~E quello ognor: la madre 3715 II, MDante | Campidoglio, e de' Romani~S'intitola tribuno, e or par del santo~ 3716 II, Roccel | Quasi guerrier profeta, e intitolossi~Tribuno e sire e correttor 3717 I, VerSof | addoppiati,~Se di superba intolleranza è pregno:~A dolor, sì, ma 3718 II, AroldCl | rabbia~Gli s'era da brev'ora intorbidato~Sì fattamente il lume del 3719 II, ISaluzz | palma,~Mentre della canizie intorpidito~Vacilla il senno, sì che 3720 I, VerSof | La nera ingratitudine che intride~La man nel sangue e i benefizi 3721 I, Filosof | speranza,~E questa è gioia intrinseca~Che tutte gioie avanza:~ 3722 II, ISaluzz | in Dio!~Di qual delitto intrisa son perch'oggi~A me tolgano 3723 I, SCarlo | volte le man di sangue ha intrise.~Move or egli ad oprar fra 3724 I, Secoli | del sangue del fratello intrisi~I passi di Cäin furo e di 3725 II, Raff | scuola romantica s'andavano introducendo.~ ~ ~ ~RAFAELLA.~ ~Responsio 3726 II, ISaluzz | mille~Armati suoi sovra l'inulta plebe~Qui riprodusser quel 3727 I, Parent | bada la saggia~Se petti inumani~Diran che a domarlo~Suoi 3728 II, AroldCl | comando, obbedisci.~All'inusata~Ira paterna impaurissi Clara;~ 3729 II, ISaluzz | alma infiacchirsi~Da pietà inusitata. Ei nella foga~Delle gioie 3730 I, Proces | poichè ogni provvida~Arte inutile appar, volgonsi a Dio.~ ~ 3731 I, Messale | riso indegno~Pinge ozïosi, inutili, insaniti:~Senza i loro 3732 II, ISaluzz | e vendicarli,~Mentre la invaditrice oste pe' campi~S'andava 3733 II, ISaluzz | que' timori innominati~Che invadon ne' deserti il buon destriero,~ 3734 I, Poeta | amo, ed affetti desìo:~S'invaghisca del grande amor mio;~Mia 3735 I, VotoMar | talor costringon l'empio,~L'invaghiscon talor de' pii misteri;~E 3736 I, Guida | venerava,~Erano creature in te invaghite;~Era qualch'angiol che ver 3737 I, Proces | questi miseri anni Europa invasa~Dall'indica per l'aer corrente 3738 II, Roccel | Visconti, esterminando~La invecchiata repubblica! E del forte~ 3739 I, Ricov | Ella al mio fianco in pace invecchierìa,~E per essa con gioia adoprerei~ 3740 I, CessCol | quaesieris ibi Dominum Deum~tuum, invenies cum, si tamen toto~corde 3741 II, Roccel | da maligni~O sospettosi inventansi novelle~Sulla cagion del 3742 II, Pre | fatti avvenuti, od anche ad inventare dignitose favole, relative 3743 I, Secoli | la turba inizïato)~L'arte inventaron, donde~Ratto il pensier 3744 I, Proces | racconsolato,~Non è del vate invenzion. Mi stava~Quell'angelica 3745 II, Raff | quelle soverchie licenze d'invenzione e di stile, che da taluni 3746 I, Saluzzo | duce~Non maligna arroganza, invereconda,~Ma quella che ad ogni 3747 II, Ildeg | repetea sovente~La turpe inverecondia. E le più altere~Alme se 3748 II, ISaluzz | gelati~Estremi soffi dell'inverno, e l'aure~Che già vorrebbe 3749 II, Ebelino | cade! Ed un'ardente~Smania investe il cervello, ed impazzato~ 3750 II, Roccel | adunco~Naso arricciando, investigar tentava~Dal taciturno signor 3751 I, SCarlo | ogni nostra ascosa istoria~Investigare osava e minacciarmi,~Vedrà 3752 I, AnimFig | sen, piansi e gemetti,~Ma investimmi Ei di grazia generosa:~Pesante 3753 II, ISaluzz | congegni~Ratta si volge ad investir la rocca.~Magnifico sorgea 3754 II, ISaluzz | pria che albeggi,~Saluzzo investiranno, e di Saluzzo~Da interni 3755 II, Raff | che può cotante sciorre~Inveterate liti, e le può sciorre~O 3756 II, Ebelino | Ed a sedarle con prudenza invìa~Ebelino e Guelardo.~Alla 3757 II, ISaluzz | arditi feudatari avvenga,~Ed invìan fero stuolo a Cervignasco,~ 3758 II, Ildeg | furibondo~Sdegnasse dare all'invïato ascolto?~O frodoloso intento, 3759 II, Ebelino | questi atroci~Ostentatori d'invicibil rabbia,~Come fur tolti a 3760 I, SCarlo | poverello io con dolcezza~Invidiando, era commosso al pianto,~ 3761 I, Donna | degno~Di tesauro sì bello e invidïato.~Lontana dal natìo, gallico 3762 I, Foscolo | al cielo;~E talor mesto invidïava i fati~Del pio, cui divin 3763 II, Raff | accusator, gode una turba~D'invidïosi or satisfatta, e ognuno~ 3764 II, Raff | generosi,~Ti detterà più invigoriti i canti.~Terminò dell'augusto 3765 II, ISaluzz | grandeggiava,~E Giovanni era, l'invincibil sire~Dell'alte torri di 3766 II, Ildeg | Brïaco d'odio, il vanto invïolato~Che di leal s'ebbe sinora! 3767 I, Chiese | gagliardi, più assistiti~Da invisibili portenti~Voi non domino 3768 I, SFort | spirando al battesmo li invitavi~Con amorosa voce.~ ~E forse 3769 II, ISaluzz | medesma in ch'io ti parlo,~Invitte squadre ascosamente tratte~ 3770 I, Santua | villanelli del contorno~Che invocan messi a' patrii lor terreni;~ 3771 I, CessCol | paventar gl'insulti~Maria invocando.~ ~Piace al Signor che la 3772 I, Proces | dimenticando spesso~D'invocarla dal ciel. Ma in quel gran 3773 I, Parent | quell'Iddio ne' primi invocato.~ ~E quando il Sol gli oggetti 3774 II, MDante | maestro~Non invochiam, non invochiamlo padre:~Adulti siam se ci 3775 I, Chiese | Lor candida :~Ei spera, involando~Credenti al Signore,~Estinguere 3776 II, ISaluzz | che l'ombre~Delle selve la involano ai crudeli.~Intanto agli 3777 II, MDante | delle gentili arti l'impero~Involar mai? Chi scancellar dal 3778 I, Chiese | agli esempi vigliacchi s'involi,~Che la Chiesa gemente consoli,~ 3779 I, Chiese | sorte,~Ma spesso in cupo involontario duolo~Mie deboli potenze 3780 I, Proces | invidia portai, se tutti deeInvolver duolo ed esterminio eguale!»~ ~ 3781 II, ISaluzz | calamitatum, Commentariolum Iohannis Iacobi de Fia, rivela nell' 3782 I, Croce | illuminar la terra,~A tutte ipocrisie movendo guerra!»~ ~Qual 3783 II, ISaluzz | recar! Mi si è svelata~L'ipocrit'alma di Manfredo alfine:~ 3784 | ipse 3785 I, Chiese | amandol, mi parea di stima~Ir debitor per l'inclite faville~ 3786 II, ISaluzz | precedenti~Anni, coll'inquïeta ed iraconda~Sua desïanza di giustizia 3787 II, Raff | Responsio mollis frangit iram, sermo~durus suscitat furorem.~( 3788 II, MDante | suoi versi ne ha alcuni iratissimi di varii generi, sia potuto 3789 II, ISaluzz | fella di Manfredo anima irosa~Crucciavan nuovi aneliti 3790 I, VerSof | crede;~Dai lumi della grazia irradïato~Ragiona, e a sua ragion 3791 II, Ildeg | ma sel figura indegno,~Irreconcilïabile, covante~Sempre perfidie. 3792 II, ISaluzz | ore talvolta~Di contagiosa irrefrenabil rabbia,~E sotto oreinfauste 3793 I, Giov | ingegno il secol mio,~Ma da irreligiose ire insanito,~Parlava audace, 3794 II, ISaluzz | più non resti pietra,~E irremovibilmente or quel castigo~Compiersi 3795 II, Ebelino | abbassa~La pensosa pupilla irrequieta,~E la rïalza sfavillando; 3796 I, SCarlo | Noi tal etade involve,~Che irresistibilmente al mal siam tratti».~Ma 3797 I, Guida | nel mondo io tenea l'orme irretite;~ ~Ma perocch'io vedea gli 3798 I, Giov | Spesso da quelli io mi sentìa irretito.~ ~Egli imprecando ogni 3799 I, Parent | al par de' figli iniqui e irreverenti,~Voi sommamente sciagurati 3800 II, ISaluzz | voci~Di futura clemenza irrevocata,~E di leggi paterne, e di 3801 II, Ebelino | pungente~Ne' suoi sarcasmi, ed irridea talvolta~La bonaria alemanna 3802 I, Croce | unqua avventai;~Ma perchè s'irrideano e preci e zelo,~Non curanza 3803 I, Chiese | senno~Fosse obblïarle o irriderle, e aver soli~Idoli i miei 3804 II, Ildeg | caduta~La sua potenza, irriderlo. E di tali~Apostasie si 3805 II, Ebelino | soffrirli: itale voci~Lo irridon per la via, maledicenti~ 3806 II, MDante | da quel labbro uscisse:~Irrigidita era la man, gelata~Nelle 3807 II, MDante | il forte campione, or l'irrisore?~Insano! Ei grida libertà 3808 I, Ricov | tempra la tristezza che m'irrita,~E rasserena di mia madre 3809 II, Ebelino | Quasi certezza accolse i più irritanti~Dubbi e i minimi indizi 3810 II, Raff | per ottimi consigli,~Che irritar puote qual pungente biasmo;~ 3811 II, AroldCl | veneranda, e a quella vista~L'irrompente parola in cor rattenne.~ 3812 I, Proces | vinto~Chi vincer crede:~Negl'irrompenti,~Opra la fede:~Salva è la 3813 II, ISaluzz | frattanto a que' momenti~Ecco irromper l'assalto! ecco le mura~ 3814 II, ISaluzz | possenti guelfi~Nel paese irrompessero? Que' dubbii~Nutron lo sdegno 3815 II, AroldCl | de' prossimi ladroni~Che irrompono co' brandi alla rapina.~ 3816 II, Ebelino | Petto chiuder non puossi all'irrüente~Piena dell'odio che in lui 3817 II, Raff | Quel moversi de' popoli irruente~Verso le regie case, un 3818 I, SCarlo | raggiungea braccio nefando,~Irrugginito era di legge il brando.~ ~ 3819 I, Secoli | d'Alessandro al grido,~La irruzïon de' ladri generosi~Impromettea 3820 II, ISaluzz | Degl'invasori al passo. Irte le mura~Stan di lance fedeli, 3821 II, MDante | Lavamini, mundi estote!~(Is. I)~ ~E perchè l'arpa mia - 3822 I, Chiese | Tant'è funesto mastro ogni Iscariote!~ ~D'inferno una smania~ 3823 II, Roccel | santi anco frammiste~Alme d'Iscarïoti e di perenni~Del Figliuolo 3824 II, ISaluzz | S'andava ad ogni infamia iscatenando.~A tutelare o vendicar gli 3825 II, ISaluzz | Così l'immenso affanno isconsolata~Iva Maria sfogando; e avvicendava~ 3826 I, Foscolo | E il tuo libro d'amore isconsolato,~Benchè riscosso immensi 3827 I, Chiese | avversanti dell'animo mio~Con isdegno atterrati avrei pur:~E scernea 3828 II, Ildeg | infanzia Irnando.~Ciò non isfugge all'ospite avveduta,~E con 3829 II, Ebelino | Ebelino in riveder coloro~Isfuggì un atto di stupor: - Voi 3830 I, Parent | cerca la dolce genitrice~Con isguardi dal riso ingentiliti!~Quand' 3831 I, Donna | Pericolo che a molti il cuore ismaglia.~Compiange, esorta, ajuta, 3832 I, Ricov | di paure,~E mi sfogo in ismanie sconsolate.~ ~Amor la madre 3833 I, Proces | popolo~Dopo le preci meno ismorto riede,~E più costante esercita~ 3834 II, ISaluzz | poco innanzi, quando~Per l'isola scoppiar vespri di sangue.~ 3835 I, SCarlo | fasto signorile e vago~L'isole risplendeano in mezzo al 3836 I, Secoli | e spregi colse;~Mosse ad Ispania, e prore ottenne e lode;~ 3837 I, Poeta | tuoi piè.~- L'alto carme ispirai d'Isaia,~Ma pur d'Amos la 3838 I, Parent | spaventosi, irti consigli~Ispiran diffidenza, e ciechi allora~ 3839 I, SFilo | intelletti freddi e burbanzosi.~ ~Ispirane il desìo de' lochi eterni,~ 3840 I, Pre | lasciarmi talvolta da essa ispirare scrivendo i miei più intimi 3841 II, ISaluzz | piena.~Brillan del presul le ispirate luci~Per novella speranza, 3842 I, Chiese | ragione e d'affetti alti ispirati;~Santa filosofia quivi il 3843 II, Raff | vista~Era di grandi sensi ispiratrice.~Uno è il vecchio Romeo, 3844 II, Raff | sua voglia e fortifica. Ispirava~Pietà col suo tremor; poi 3845 II, Ildeg | provetta si ritrovano le felici ispirazioni della gioventù.~ ~ ~ ~ILDEGARDE.~ ~ 3846 II, ISaluzz | Come?~- Volgiti a Dio; t'ispirerà. T'adopra~Sì che, per gara 3847 I, DeBreme | pien di lena sempre,~Ed in ispirto al fianco suo passeggio,~ 3848 I, Chiese | avvenir di quelle fiamme istesse.~ ~L'ombra del tempio al 3849 I, Chiese | altar che ai miseri~Sol può istillar virtute,~Che rïalzar può 3850 I, Angeli | seco,~ ~Ed ei benigno v'istillava pace!~ ~ ~ ~III.~ ~Angiol 3851 I, Chiese | Signore,~Ed in noi colla fede istilli amore!»~ ~ ~ ~ 3852 I, Proces | Io tutte v'amo. quante~Istitüì la provvidente Chiesa~Processïoni 3853 I, SCarlo | per famelici ed infermi,~E istituti ove sprone ed alimento!~ 3854 II, Pre | città che vi crebbero, e le istituzioni con che s'andò scemando 3855 I, Santua | che sforza a reverenza:~Istorïate scene del Vangelo~Han qui 3856 II, Roccel(6) | Santarosa, intitolato Scene istoriche del Medio Evo~ 3857 II, ISaluzz | impossibili, or mirava~Con istupor, qual visïon non vera,~Quell' 3858 II, Roccel | il più bel frutto~Dell'italica mente! il seggio dove~La 3859 II, Raff | si feano estesi armenti~D'italici corsieri e di tedeschi,~ 3860 II, Roccel | pur qui v'abbian detto: «Ite in mal'ora».~- Temerario!~- 3861 II, Ildeg | afflitta;~Invan gli amplessi iterar tenta. Ognora~Più duramente 3862 | IV 3863 I, Chiese | duolo~Mie deboli potenze ivano assorte.~ ~Ciò ch'io patissi, 3864 | IX 3865 II, ISaluzz | error che, apposto o vero,~Jer gran macchia parea sovra 3866 I, Proces | già il malor lo afferra:~Jeri con vil tripudio~Opprimea 3867 I, Donna | sancta es et timens Dominum.~(Judith. c.8.29).~ ~Nota è a me 3868 I, Confal | TERESA CONFALONIERI.~ ~Lux justorum laetificat.~(Prov. 13. 9)~ ~ 3869 I, Uomo | amore:~Uom si fe' perch'io 'l veda ed abbial guida.~ ~ 3870 I, Parent | E allor tornava sovra i labbri miei~Irresistibil uopo di 3871 II, Ebelino | vivea! Quanto più viva,~Più lacerante la pietà ch'ei sente~Di 3872 II, Roccel | Volser sull'idol loro e il laceraro!~In quella orrenda civil 3873 I, Secoli | gli Arabi avari:~Volsero a lacerarsi invida mano:~Colpì i Crociati 3874 I, AVolta | ingegno,~Sì che a Natura io lacerassi il velo,~Sempre d'Iddio 3875 I, Secoli | La immensa monarchia fu lacerata,~E da' suoi prodi eserciti 3876 I, DioAm | sciagure,~ ~Ed il povero verme lacerato~Sanar colle sue mani, e 3877 II, ISaluzz | avviluppati,~Contaminati, laceri, scherniti~Non ci vediam 3878 II, Ebelino | orrenda. In cento brani~Ecco lacero, pesto, annichilato~Il cadavere 3879 II, Ildeg | ed io piangeva~Suoi cari lacrimosi occhi baciando,~E tal commozïone 3880 II, Roccel | Piemonte.~Gloria oggidì al ladrone, e doman forse~La fune al 3881 I, Confal | CONFALONIERI.~ ~Lux justorum laetificat.~(Prov. 13. 9)~ ~No, pia, 3882 II, Raff | lunge ramingavano, e sui laghi;~E sui precipitevoli torrenti~ 3883 I, Parent | spavento, alzaro~Miserevol lagnanza i cittadini,~E a lei diceano, 3884 II, ISaluzz | rammentaro~Parenti e amici, e lagrimaro anch'essi.~Pregaron per 3885 II, Ebelino | riposa;»~Quell'Ebelin, che, lagrimato il sacro~Cener del magno 3886 II, Ildeg | proruppe. - Ed iracondo~Lagrimava, udia del messaggero~ 3887 II, Raff | al figlio,~Di tenerezza lagrimò: tremava~Nondimeno il canuto, 3888 II, ISaluzz | entrar vede pallido, turbato,~Lagrimoso il canuto.~- Il padre mio...~ 3889 II, Raff | avvenire,~A fulminar le laide opre de' vili,~E a cingere 3890 II, Roccel | spine~E morte frasche e laidi insetti e rospi.~Ma l'esul 3891 I, Parent | redimere,~Le piaghe a lui lambendo.~ ~Se patria e tetto invadono~ 3892 II, Roccel | di toscani eroi,~Curva a lambir d'un cavalier francese~L' 3893 I, Proces | fiducia, e per delirio.~Lamentosa prorompe: «Oh delle mie~ 3894 I, Pass | core~S'apre appena a virtù, lampeggia e muore.~ ~Degg'io, poss' 3895 II, ISaluzz | benchè in tali tenebre pur lampeggiassero alcune alte virtù. L'età 3896 I, Parent | città del mondo~Fremebonda languendo in crudo assedio,~Prevedea 3897 II, MDante | ancor parea di vita,~Più languid'occhi intorno volse, e sparve~ 3898 I, SCarlo | a luce più gioconda,~Più languidetta in cielo era e nell'onda.~ ~ 3899 I, Chiese | fosse per dolore estinta,~Languito avrei d'ira e superbia pregno,~ 3900 I, Chiese | par di lor, caduto~In rio languor vedeami, ed in secreti~Indicibili 3901 II, Raff | Figlio, taci per or; bevi a larg'onda~I robusti concetti, 3902 II, Ildeg | Un , com'or, fioccava a larghe falde~Di dicembre la neve, 3903 II, Roccel | A superbe allegrezze e a larghi incensi~Tributati al natìo 3904 II, ISaluzz | Codardamente il vincitor maligno~Di largirmi il perdon? Non sarà mai!~ 3905 I, Proces | figli suoi,~Chiede e in un largisce amor.~ ~Indelebil mi sei, 3906 I, SCarlo | io pur pregava, e in me largita~Tosto sentìa di maggior 3907 I, Angeli | Ne' tutelari Spirti a voi largiti!~ ~Io troppo spesso ad amistà 3908 II, Roccel | Petrarca abbrevïar l'ospizio~Largito a lui dal protettor Visconte;~ 3909 I, Saluzzo | Saluzzo, e il ch'io ti lasciai~A noi già lontanissimo s' 3910 II, Roccel | adopran fra romani istessi.~Lasciamo, o sire, i vani sogni. Il 3911 I, SFilo | di que' forti,~Che a noi lasciàr d'alta virtù splendore;~ ~ 3912 I, Pre | so cessare d'amarla, e di lasciarmi talvolta da essa ispirare 3913 II, ISaluzz | secreti i Saluzzesi~Scorger lasciaro improvvidi le trame,~E più 3914 I, Ricov | sinora~Mi dolse, o figliuolo,~Lasciarti ogni giorno~Sì tristo, sì 3915 I, AnimFig | croci.~ ~Quest'una era il lasciarvi, o miei diletti,~E più, 3916 I, Chiese | morte,~E più d'un ch'io lasciato avea captivo!~ ~Allegrar 3917 I, Mestiz | dalla croce~Sulla Madre lasciavi cader.~Pe' dolori tuoi mortali,~ 3918 I, Chiese | Mescersi all'alme per cordoglio lasse,~Che la bella de' cieli 3919 I, SCarlo | Io ben son certo che a me lasso,~Se la prospera stella oggi 3920 I, Pass | son io:~Tu che del cor le làtebre secrete~Solo ravvisi e mondar 3921 II, MDante | quando inerme~Visita le latine illustri terre,~Non quando 3922 II, Roccel | sanguinose eran le genti~Di quel latino suol, dacchè lontana~La 3923 II, Ildeg | orecchi, ed un acuto~Insolito latrato alza, e si scaglia~Giù per 3924 I, Parent | Quand'ei di novo il caro latte elice,~E scherzoso riprende 3925 II, Ebelino | quali~Del magno Otton le più laudabili opre,~E quai le insane; 3926 I, Proces | sempiterno prega.~ ~Chi sì fredda laudar mente potrìa~Sì del bello 3927 I, Foscolo | furenti indagatori,~Per laudare o schernir la tua memoria,~ 3928 I, SFilo | SANTA FILOMENA.~ ~Laudate Dominum in sanctis ejus.~( 3929 II, MDante | LA MORTE DI DANTE.~ ~Lavamini, mundi estote!~(Is. I)~ ~ 3930 II, Ildeg | Lucri patteggiatore, e per lavarsi~Di macchia tal non bastano 3931 I, Donna | alme per rimorso buone,~Che lavorano e gemono solette,~E pregano 3932 I, Foscolo | Or tuoi difetti, or tua leale asprezza~Ti suscitàr di 3933 II, Roccel | fervido pensiero~I costumi leali e generosi~Della città lombarda. - 3934 II, Roccel | orme~Sacre di Dante ivi mi legan.~- Parmi~Che qua e , come 3935 I, AVolta | sua reggia,~Se mai fuor ti legasse aspro vinciglio.~ ~Ma te 3936 I, Foscolo | insigne amico tuo diletto~Legasti d'amistà che non crollava:~ 3937 II, MDante | poema a chi di buona fede lo legga, e non per impegno di sistema, 3938 II, ISaluzz | smorta fronte~Ella più e più leggea del genitore~I sinistri 3939 I, Foscolo | bosco suburbano,~E tu ch'ivi leggendo sedut'eri,~Ci vedesti, e 3940 I, Ricov | L'usato lavoro~Stimando leggèr.~Al tetto materno~Verrai 3941 I, SCarlo | cime orïentali~Rosseggiavan leggère nugolette,~E spuntavan del 3942 I, Chiese | passo indi io traea con leggerezza,~E i gravi intenti rimettea 3943 II, ISaluzz | eccidio.~Ah, inorridisco in leggerle, e m'ispiro~Io tardo trovadore 3944 II, ISaluzz | Carlo suo figlio; ed ivi leggesi pubblicato la prima volta 3945 I, Foscolo | eloquente,~Quando insiem leggevam famose carte,~Ove un illustre 3946 II, Roccel | nota~Città non è che in leggiadria e costumi~Cavallereschi 3947 I, AnimFig | mente ogni pensier vegg'io,~Leggo le pene onde il tuo core 3948 II, MDante | Gloria non sorge da esecrande leghe,~E da trame e da perfidi 3949 II, AroldCl | cime~Parean gravate de' duo legni, e il pondo~Che le gravava 3950 II, Ildeg | all'ospite avveduta,~E con lenta eloquenza insinüante,~Che 3951 II, ISaluzz | indole guerriera, operava con lentezza, e non conseguì mai l'ardito 3952 II, Ebelino | è per lui morte. Oh come~Lenti di nuovo i , lente le 3953 I, Parent | il leon suole~Quando sul leoncel ch'egli accarezza~Spiegar 3954 II, Ildeg | inferocir nel campo~Come leoni. Ma l'atroce guerra~E l' 3955 II, ISaluzz | danno ed obbrobrio;~E se leso alcun dritto era a Manfredo,~ 3956 I, DeBreme | orrendo strale~In fiacca letargìa sarian cadute.~ ~Nondimen 3957 I, Saluzzo | queste nostre Alpi si sente~Letizïar da fantasie divine.~ ~Sovra 3958 II, Ebelino | ignoro l'autore. Il merito letterario di quel libro mi pareva 3959 I, Proces | Libero stava a destra, e un letticciuolo~Ivi il padre capìa della 3960 I, Redenz | abisso l'eterno perduto~Leva il capo, e con perfido ghigno~ 3961 II, Ildeg | Ripercosse da acuti echi levando.~Men da stanchezza mossi 3962 II, ISaluzz | sovra l'erta cima,~Indi levato da quel forse troppo~Mal 3963 II, ISaluzz | risponde,~E nessun ponte levatoio scende~Degl'invasori al 3964 II, Ildeg | caccia~Propizio è l'aer di levi nubi sparso,~Ed ei pur meco 3965 II, Roccel | iniuriae civium tuorum.~(Levit. 19.18).~ ~Oh sospirato 3966 I, Filosof | UN FILOSOFO.~ ~Lex lux.~(Prov. 6. 23).~ ~Dopo 3967 II, Pre | umani, e quindi anche di lezioni. Ma possa l'impresa di dipingere 3968 II, Roccel | repubblica iva tolto~Dal dolce liber'aer, se d'esecrandi~Fatti 3969 I, Foscolo | ognun che fu decoro all'are~Liberal laude ti piacea innalzare.~ ~ 3970 II, AroldCl | ludibrio~Sta ancor penando, e a liberarlo vane~Fervon le preci, e 3971 I, SCarlo | esecrando zelator gli parve.~A liberarne il mondo si decise,~E certo 3972 II, Raff | Fu grato all'Imperante il liberato~Ed alla vergin trovadrice; 3973 II, Ebelino | fratelli, e divenuto uno de' liberatori della regina Adelaide. Questo 3974 II, ISaluzz | calamitate calamitatum maxima liberi facti erimus).~La cacciata 3975 I, Secoli | coll'are,~Supplizi eresse, e libertate offrìo;~Indi men rea si 3976 II, Raff | non con quelle soverchie licenze d'invenzione e di stile, 3977 I, SCarlo | Arona, ove le limpid'acque~Lietamente dir sembrano: «Ei qui nacque!»~ ~ 3978 I, Proces | quadro incantatore~Cui son limite l'alpi da lontano.~Di bellezza 3979 I, SCarlo | lontananza~L'antica Arona, ove le limpid'acque~Lietamente dir sembrano: « 3980 I, Santua | Qui il ciel sovente è limpido zaffiro,~E spande fulgidissima 3981 II, ISaluzz | splende, ella ravvisa ignoto~Lineamento, o non so qual favilla~Nel 3982 I, Santua | mente ed affetto:~Tacean le lingue, ma l'alterno sguardo~Il 3983 I, Proces | quel terreno, e pel ricolto~Litanïando invocano i Bëati;~ ~E il 3984 II, Ildeg | braccia e lo baciava,~L'amor lodando de' perigli e il gaio~Scherno 3985 I, Chiese | ergendo maestosa mole,~Che a lodarla il mortal non ha parole.~ ~ 3986 II, Ebelino | in un venne~Quanto a lodarlo aveali invece astretti~La 3987 II, Ebelino | sale~Fervesse crocchio, ove lodato il nome~Non fosse d'Ebelin, - 3988 II, Pre | accennare con essi una via lodevole a quegl'ingegni che hanno 3989 I, SCarlo | de' vili costumi il turpe loglio~Indi più nella plebe pullulava;~ 3990 I, Parent | inesperte anime i vanni~Luce, lontan dal vero Sol, cercando,~ 3991 II, Raff | còngrega da mille~Contrade lontanissime, e la fama~Delle regali, 3992 I, Saluzzo | ch'io ti lasciai~A noi già lontanissimo s'affaccia.~ ~Pargoletto 3993 I, Poeta | Non ambir le pompose loquele,~Che la turba volgar non 3994 II, Ildeg | Striscianti a piè del volgo, e lordamente~Convenuti d'illuderlo e 3995 I, Uomo | gli destan rossor vizi e lordure.~ ~Ei molto ignora, ma le 3996 II, Ebelino | coll'illustre vedova di Lotario, allorch'ella sposò in seconde 3997 II, Pre | poesia, stante la forte lotta del bene e del male che 3998 I, Giov | repente~D'innato orgoglio il lucicar fallace.~ ~E allor Dio si 3999 II, ISaluzz | terse dunque il vincitor? Lucraste,~E ben vi sta, gli ultimi 4000 I, Secoli | Non pareva la terra aver lucrato,~Sebben non per real possa 4001 I, DeBreme | Emmanuello2.~ ~Ma in ver di Ludovico io l'amicizia~Ingratamente 4002 I, Secoli | Poi veggendo crollato il Luminare,~A somme altre fortune alzò 4003 II, ISaluzz | signorìe qua a in tutta la lunghezza della penisola. Roma e Firenze 4004 II, Ildeg | sull'arbore, e costrettï~Lunghissim'ora ivi restiam; chè intorno~ 4005 I, SCarlo | al lago.~ ~E le spiagge lunghissime e distanti,~E le molli e 4006 I, Angeli | giocondo.~ ~Perchè ne' lunghissimi che assorti~Vissi in prigion, 4007 II, Ebelino | E perchè a sera,~Se in luoghi oscuri passa, affretta il 4008 I, AVolta | sventura e di catena,~E lurid'antro a me divenne stanza!~ ~


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