103-andre | andri-bacia | bacio-commi | commo-deser | desia-esecr | esecu-gioca | gioia-infer | infes-lurid | lusig-offra | offri-popol | porge-relig | reliq-sappi | sapro-sogna | sogno-tempr | temut-verun | vesco-zufol
grassetto = Testo principale
Vol., Comp. grigio = Testo di commento
4509 I, Chiese | dolce padre calde preci offrìa!~Per tutti quegli amati
4510 I, Chiese | nel dolore:~Ah, per essi t'offriamo, o Signore,~Tutto ciò che
4511 II, Ebelino | eri secreto~Eccitator; t'offrìan lo scettro, e pronta~Stava
4512 I, Secoli | Supplizi eresse, e libertate offrìo;~Indi men rea si fece, e
4513 II, ISaluzz | E tutti gli anni un dono offrire eletto~Sì di Riffredo al
4514 II, Pre | del Clero.~L'età presente offrirebbe altresì, a parer mio, un
4515 I, Chiese | noi con inesausto~Amore offrirsi al Padre in olocausto.~ ~
4516 I, Guida | Intero il voler mio non seppi offrirti~Per lungo tempo, e nondimen
4517 I, Angeli | altr'Angioli che al mondo~Offron nelle guidate anime forti~
4518 II, Pre | passioni. Non molte storie offrono tema di grande poema epico,
4519 I, Clement | E Clementina pur, benchè offuscati,~Sien vostri sguardi, presso
4520 II, Roccel | egli il Piemonte.~Gloria oggidì al ladrone, e doman forse~
4521 | ognuna
4522 | oimè
4523 II, ISaluzz | Al rimbombo de' passi.~- Olà chi sei?~Assaliti siam noi
4524 I, Chiese | Oh nobil rito! oh santo olio! oh possente~Grazia del
4525 I, Santua | vaghe ombre son chine~D'olmi vetusti, sotto a cui posati~
4526 II, Ebelino | penisola ha d'uopo? Or che oltraggiata~Dalla superba, greca, invida
4527 I, Donna | pianto asconda.~D'afflitte ed oltraggiate a molta schiera~Quel pio
4528 I, Proces | me stanza~Era söave lido oltramontano:~ ~Cessava la sacrilega
4529 II, ISaluzz | patrie pugne,~Ed in pugne oltremar, sotto il vessillo~De' campioni
4530 II, MDante | ammirato~Il vïator che d'oltremonte viene,~T'onori e dica: «
4531 I, Secoli | fur di civiltà i cultori.~Oltremonti ferveano ira guerriera~E
4532 II, Ebelino | adunati audaci.~Nè, sebbene oltrespinta, era appien falsa~La parola
4533 II, Roccel | dubbio~Osava por. Malediche, oltrespinte~Eran tai voci del terrore,
4534 II, Ildeg | negre e lunghe palpebre ombreggiate,~Alzando vispe, e ogni ultima
4535 I, Santua | faccia;~Magnifico cammin fra ombrose piante~Guida a esimii delùbri
4536 I, Secoli | illuminar la terra!~Al nostro Omer, ch'è luce~Prima alle menti,
4537 I, Uomo | L'UOMO.~ ~Omia possum in eo qui me confortat.~(
4538 I, Parent | e tetto invadono~Empie, omicide squadre,~Stringe i suoi
4539 II, ISaluzz | spera almeno~Sottrarre agli omicidi i cari giorni~Del congiunto
4540 II, Raff | Trama ed i sortilegi e l'omicidio,~Gode l'accusator, gode
4541 | omnes
4542 | omnia
4543 II, Ildeg | Dissigli, il signor mio, dopo ondeggiante~Con sè stesso luttar, cede
4544 II, AroldCl | altissimi duo pini~Elevarsi e ondeggiar, poscia fermarsi~Come al
4545 II, Ildeg | lui, supplice no, ma con onesta~Securtà mosso io ti vorrei.
4546 I, Foscolo | pietoso,~E tu sei quello, onniveggente Iddio:~Non un de' suoi sospir
4547 II, ISaluzz | gentili, in onorar Griselda,~Onoran di Saluzzo il caro nome.~
4548 II, Ebelino | mia madre, e quale~Dell'onoranda Imperadrice il core,~Allorchè
4549 II, Roccel | bella di Milan signora,~E d'onoranze pie la inebbrïaro.~Fulgeano
4550 II, ISaluzz | infelicissime, e d'ingegni~Che t'onoràr con gravi magisteri,~O con
4551 I, Proces | Entra a soccorrer l'uomo! ad onorarlo!~A nutrirlo di sè! tanto
4552 I, Saluzzo | Lombardo,~E spirti egregi ad onorarmi fersi,~ ~Ridissi a me con
4553 I, Proces | hovvi schiettamente indi onorate.~ ~E non sol nelle feste,
4554 I, Parent | da' canuti vede?~Perchè t'onorerà, padre, il tuo figlio,~Se
4555 I, Pass | benchè da lei diviso,~E onorerolla tutto il viver mio:~Ma nuovi
4556 II, Raff | fassi l'esultanza, quando~Onorevol romor da tutte parti~S'alza
4557 II, MDante | ruggiti degl'infermi ride!~Onoriamolo oltr'Alpe, o quando inerme~
4558 II, Roccel | ed altre itale reggie~Non onorò sì lungamente. È fama~Che
4559 I, Secoli | che i rei fosser di laudi onusti;~Ma tutte coscïenze un grido
4560 I, Secoli | schernito, e di calunnie onusto.~ ~Io vidi i tempi, e mesto
4561 I, Messale | il pittor santo~Dando all'opera sua celeste incanto.~ ~Ma
4562 II, Roccel | Saluzzo; io nella sede~Degli operanti e de' veggenti spirti~Nato
4563 II, Pre | dimostrano e quegli uomini che vi operarono alte cose, e quelli che
4564 II, Roccel | gran Visconte~Da tiranno operasse. Ode assai bocche~Giustificarlo
4565 I, SCarlo | grande~Di pietà e sacrificii operatore,~Che fu debol mortale, ed
4566 II, ISaluzz | egli d'indole guerriera, operava con lentezza, e non conseguì
4567 I, Santua | sì pio,~«E sì per inclit'opere ammirando,~«Che inviti pure
4568 II, ISaluzz | rixas, et universa~delicta operit charitas.~(Prov. 10. 12).~ ~
4569 II, Roccel | inclito destino~De' prenci più operosi e più possenti:~Alte dal
4570 I, Saluzzo | subalpina, immensa valle opima!~ ~Oh come nuovamente or
4571 I, Pre | egregio. Non condanno siffatta opinione a favore delle buone prose,
4572 II, Pre | cozzamento di popoli, d'opinioni, di sistemi, tutto ciò è
4573 I, Dio | cuor mio freme,~E orgoglio oppone a orgoglio, e guerra a guerra~
4574 I, SCarlo | ogni trama~Fu visto questi oppor senno stupendo,~Ad amarlo
4575 II, Ildeg | mi sarìa modesti~Accenti opporre ad arroganza tanta.~Tel
4576 I, Santua | Puossi! e tristo colui che m'opporrebbe~«Che opulenta non è questa
4577 II, ISaluzz | assalenti~Quai son le forze che opporrìa Manfredo?~- Le regie forze!
4578 II, AroldCl | Chiede del padre.~Vuole opporsi Aroldo,~Ma mentre in barca
4579 I, Donna | alberghi mesti,~E vi sparge opportun, söave detto.~Acqueta ivi
4580 II, Raff | imperadore~Pacificanti melodìe opportune~Dal mite e saggio cor non
4581 I, Filosof | giudice, a' carnefici~Perdono oppose e amor,~Ed il sublime esempio~
4582 II, ISaluzz | duci lo stranier non era.~L'opposto caso tuttodì avvenìa~Nella
4583 II, AroldCl | il formidato~Di Saluzzo oppressor, ma pïamente~Frenò il ribrezzo,
4584 II, ISaluzz | Esser Tommaso un barbaro oppressore~Abborrito dal ciel. Lui
4585 II, Ebelino | miei nemici,~E me calunnia opprime.~- A tue parole~Aggiungi
4586 II, ISaluzz | nostre stolte ambizïoni~Opprimendo la patria e calpestando~
4587 I, Chiese | pöetico alzavi~Dai terreni, opprimenti dolor.~Io sentiva entro
4588 I, Proces | più efficaci i farmachi~Opran nell'uom, qualor pacata
4589 I, Benef | altrui misfatti agogna,~E oprando assai per gli uomini e per
4590 II, Ildeg | paia,~Tentennan poco, ed oprano. Tranquilla~Il seguente
4591 I, Patria | pagane i veri forti,~Che opraron per la patria atti mirandi,~
4592 II, ISaluzz | quante iniquità sui vinti oprasse,~Colpevol fosse detto e
4593 II, MDante | al secolo perverso?~Che opraste voi per migliorarlo, e prole~
4594 II, AroldCl | Ti benedico; santamente oprasti!~L'alza, al petto la stringe,
4595 II, Raff | morte stessa d'Emerigo, oprata,~Per artifizi d'Ugonel,
4596 I, Proces | rammentan le pressure~Ch'oprate lunghi giorni ha il vïolento,~
4597 I, Croce | il giusto contro i danni oprati~Da' fratelli perversi e
4598 II, Ildeg | pria dell'aurora~Portenti oprato non avrà a tuo scampo,~Lo
4599 I, Chiese | viva,~E a guisa d'infedele oprava intanto:~Allor fu che la
4600 I, Proces | portento,~O tutto il prodigio~Oproglisi in cor?~Dicevano gli Unni~
4601 I, Secoli | aperte:~In cor del volgo non oprossi ammenda;~Spirti v'ebbe più
4602 I, Santua | colui che m'opporrebbe~«Che opulenta non è questa convalle!~«
4603 I, Proces | gridi:~E la città del Rodano opulente~Sfoggiò tappeti e drappi
4604 I, Messale | lavoro~Che splenda sol come opulento fregio:~Qui de' secoli v'
4605 II, Roccel | manifeste~Testimonianze d'opulenza e regno~Che crebbe e cresce
4606 I, Benef | Mentre tanti di nome e d'òr potenti~Volgono a vanitate
4607 II, ISaluzz | sua celletta prono~Stava orando il canuto Ugo, dolente~Che
4608 I, SCarlo | porgea al Signore.~Ivi d'oranti assai stuolo indistinto~
4609 II, ISaluzz | piedi~Del Crocefisso, e nell'orar diceva:~- Or chi sarà questo
4610 II, Roccel | E de' tiranni di Forlì Ordelaffi,~E de' Trinci in Foligno,
4611 I, VerSof | umane, imporre,~Pur son tal ordin, senza cui la terra~Sarìa
4612 II, Raff | mai~Con mistica armonia s'ordinan belle~D'egregi fatti istorie
4613 II, Raff | effondea.~Quando Italia ordinar, lacera in mille~Avversanti
4614 II, ISaluzz | reggia freme, e agguati ordisce,~Impor bramando con novello
4615 II, Ebelino | agli scorsi anni abborria.~Ordiscono essi alcuna trama insieme~
4616 I, Giov | perocchè tra' suoi sofismi ordito~Pur tralucea qualche pregevol
4617 I, CessCol | favellò non più come in Orebbe~Con formidabil, mistica
4618 II, Ildeg | Il cane~Drizza i villosi orecchi, ed un acuto~Insolito latrato
4619 II, Ildeg | Ingannato~Non t'han le orecchie tue?~- Disselo, il giuro. -~
4620 II, Ildeg | mia causa~Vedova Elina ed orfani i suoi figli~Ah no, non
4621 I, CessCol | dolci cure e amplesso~L'orfano mesto.~ ~E visti fur della
4622 I, Chiese | lumi,~E le armonie dell'organo,~E i mistici profumi,~ ~
4623 I, Parent | mente e di cor,~Le voci orgogliose~Schernìa il vincitor.~ ~
4624 II, ISaluzz | la destra, e per quegli ori~Da lui recati, soverchiare
4625 I, Uomo | sue rovine~Attestan quella origin ch'egli avea,~E suda a restaurarle
4626 II, ISaluzz | stirpe,~Più d'abborrita origine non sembra,~Or che il popol
4627 II, MDante | la sacra~Testa cercò dell'origlier l'appoggio,~E la palpante
4628 I, Messale | l'ingegno, questo libro ornando,~E gode in abbellir d'oro
4629 II, Raff | del ver serbi le grazie, e ornarle~Sai di delicatissimo splendore~
4630 II, ISaluzz | strappargli,~E tu, Manfredo, ornartene la fronte.~Io non ciò vi
4631 I, Chiese | passi~Miei s'attaccò: l'ornavan lusinghieri~Eletti modi,
4632 I, Secoli | Gloria il novo Parnaso ornò stupenda,~Nè più tutta disparve
4633 II, ISaluzz | nel tempio, e pel nipote~Orò gran tempo, insin che all'
4634 II, MDante(7) | L'orologio d'Alfieri mandatomi in dono
4635 II, ISaluzz | morte del trafitto sposo~Più orrendamente deturpata, e i novi~Mariti
4636 I, Colera | seguace~Cade prima nell'orrido scempio,~Ma co' rei più
4637 I, Foscolo | viltà gli mettea cruccio ed orrore:~Vate era sommo, ed avea
4638 I, Foscolo | contra i fati umani,~Ed idolo Ortis fosse a ingegni insani.~ ~
4639 II, Ebelino | pur vede~Di Getsèmani l'orto, ed appressarsi~Una frotta
4640 II, AroldCl | usurpator del saluzzese~Seggio osando tropp'oltre avventurarsi~
4641 I, SCarlo | que' magnanimi mortali,~Ch'osano concepir l'alta speranza~
4642 I, Croce | Verso chi preci a Cristo osasse alzare,~E più d'un per viltà
4643 I, SCarlo | orgoglio~Spesso ne' sommi e oscenità regnava,~E de' vili costumi
4644 II, Ebelino | de' propri - e il canto~Osceno del ladron che, bestemmiando,~
4645 I, Uomo | Egli è un astro smarrito ed oscurato~Che di sua prisca gloria
4646 I, Benef | anime umane arde d'amore!~ ~Oscuro o potente,~Di Dio tu sei
4647 I, Foscolo | amico rispondea: - «Non oso~Sperar che in mar cotanto
4648 II, ISaluzz | Con Riccarda all'Insùbre ospitai reggia.~Gli esuli amati
4649 I, SCarlo | paterno suo cor fur monumento~Ospizi per famelici ed infermi,~
4650 II, Raff | corde, e dolcemente svolta~Ossequïosa melodìa, la sacra~Maestà
4651 II, MDante | essi~M'è grato alzar gli ossequïosi sguardi~Come figlio a parenti,
4652 I, Chiese | Più giorni~L'esecrai, l'osservai, gli porsi ascolto~Come
4653 II, Ildeg | brindisi i sonanti~Tocchi osservati - e roborato il core -~Allor
4654 I, Proces | E già la donnicciuola, osservatrice~De' pii dettami, il suo
4655 I, Proces | data a' vermi e in poveri ossi.~ ~Oh commovente gara~Il
4656 II, Roccel | Rimini infelice.~Regnava Ostasio, e morto questo, il serto~
4657 I, SCarlo | tenebre ritrarsi».~ ~Il terzo ostenta egual baldanza, e dice:~«
4658 II, ISaluzz | Manfredo~Misericorde spirito ostentando,~Disse che rasi non andrian
4659 I, AVolta | cosa!~ ~Mal per dottrina ostentansi investiti~Di maggior luce
4660 I, Croce | idolatrare;~Bello parve ostentar disdegno arguto~Verso chi
4661 II, Ildeg | s'atteggiasse ognora,~Ed ostentasse di vibrarmi i guardi~Della
4662 I, Proces | burbanza~Dalla falsa republica ostentata~Contro la dolce degli altar
4663 II, Ebelino | da macelli, questi atroci~Ostentatori d'invicibil rabbia,~Come
4664 I, VerSof | velo,~Sempre de' vizi s'ostentò nemico,~Vituperando umana
4665 I, Secoli | Voce s'alzò di folte osti crociate:~«Ciò che saputo
4666 I, Filosof | Invano a lui, se i vizii~S'ostina a maledir,~Tremanti vaticinano~
4667 II, ISaluzz | supplicante. Il pro' Eleardo~S'ostinava per varii ignoti impulsi~
4668 I, Foscolo | il tuo pensiero!~Invan t'ostini fra dubbiezze, invano~Della
4669 II, Ebelino | fraterni.~Negli aneliti suoi s'ostinò il core~Di Guelardo in quel
4670 I, Foscolo | Ah, sebbene quell'Ugo ottenebrato~Mal sapesse scevrar natura
4671 I, SFilo | alle lor brame aprirti,~Ottenesti da Dio che in premio a fede~
4672 II, ISaluzz | ahimè, ricompar! nulla otteneva,~Nulla ottener più spera!
4673 I, SFort | Fortunula s'inchina~Gentile ottenga un core~Che lieto porti
4674 II, Pre | splendore pel soggetto. Se ottengono qualche suffragio, resterà
4675 I, Proces | Unico-Trino,~E felice la messe otterran.~ ~Ma se pur le parole dell'
4676 II, AroldCl | Drizzano i bersaglieri, ed ottïen palma.~Quei che divide dalle
4677 I, VotoMar | benediranne allora!~Deh, ci ottieni ogni don, ma più virtute~
4678 I, Angeli | e d'abborrirli godo.~ ~Ottienmi ch'io perdonar sappia ai
4679 I, Proces | tanti ardimentosi egregi,~Ottogenario Vescovo, annovrava~La nostra
4680 I, Proces | ivi adunata?~In ogni loco, ottusa al Bello, al Grande~Langue,
4681 I, SCarlo | pastor animam suam dat~pro ovibus suis.~(Ioh. 10, v. 11).~ ~
4682 I, SCarlo | Di pastor sì benefico all'ovile,~D'uom ch'agli altari diè
4683 II, ISaluzz | Mestizia ed in abbietti ozi sepolto;~Bensì già di colà
4684 I, Messale | diffamator con riso indegno~Pinge ozïosi, inutili, insaniti:~Senza
4685 I, Chiese | Domine virtutum.~(Ps. 83, p. 4).~ ~ ~Oh di preghiera
4686 II, ISaluzz | il laccio,~Si rïalzò con pacatezza altera,~Ma non di quella
4687 I, Chiese | traea,~E là susurravam detti pacati~Sul beneficio d'ogni eccelsa
4688 II, Ildeg | dame ed a baroni ufficio~Pacifero richiesto. E quelle e questi~
4689 II, Raff | di menti,~Mostrando alma pacifica, e di novo~Sovra il trono
4690 II, Ildeg | perciò mi ristarò da speme~Di pacificamento. Un messaggero~Mai non mandai
4691 II, Ildeg | benedetto~Dagli Angioli e da Dio pacificarvi?~- Di nostre nozze intera
4692 I, Proces | contento.~ ~Ma non così pacifiche~Sempre si volgon l'ore~Al
4693 I, Proces | che diffondersi brama,~Che pacifico vien dalla reggia,~Che fra
4694 II, ISaluzz | armi, proruppero ne' nostri paesi per sostenere i pretesi
4695 II, Ildeg | labbro~Sovra la rosea guancia paffutella~Della cara angioletta, e
4696 I, Patria | Iddio non sente?~Anco in età pagane i veri forti,~Che opraron
4697 I, Secoli | salutar facella!~Ripigliam de' pagani il bel sentiero;~Forza,
4698 I, Patria | l'alme prime~Che, s'uom pagarle vuol, vendono altrui.~ ~
4699 II, ISaluzz | mio,~Le manifesta, e saran paghe.~- I giorni~Chieggo salvi
4700 II, Ebelino | Forse non reo che sulla paglia spira -~E il sollecito passo
4701 II, Roccel | Rome della terra: ad ogni~Paio di birbi abbiam cinquanta
4702 I, Parent | a' figli~Nell'odïerna età paja esecrando.~ ~I sempre spaventosi,
4703 I, Messale | queste venerate pergamene,~Fu Paladin che il proprio sangue dette~
4704 I, Proces | stalla~Nascer degnava, e palesar che in pregio~Gli era il
4705 II, ISaluzz | il canuto~A poco a poco a palesarle occulti~Sempre novi dolori.~
4706 II, Ildeg | Veder tuo dolce volto, e palesarti~Un mio desìo.~- Qual? le
4707 II, Ebelino | in tuo amor fidando, ei palesata~In breve spera sua innocenza.
4708 I, Chiese | Del possente suo spirto, e palesava~Ei di mia riverenza e d'
4709 II, Ildeg | già sì caro amico. Assai palese~Delle avversarie crude ire
4710 II, Ebelino | reggia mosse?~Or che Tëofania palesemente~Lacci a lui tende e sua
4711 II, Ebelino | Riedi: a me il vero~Tutto paleserassi; e tu, innocente,~Gloria
4712 I, AnimFig | soävi, o madre amata,~Io ti paleserò cagioni ascose,~Per cui
4713 I, Benef | quando cinse umano velo,~Ci palesò che tutto amore è il Cielo!~ ~
4714 I, Santua | predicava~Il reduce da' liti Palestini,~E col robusto dir comunicava~
4715 II, Roccel | notte~S'alza tumulto, e pallidi il mattino~I passegger pacifici
4716 I, Proces | La vostra fronte, ed al pallor gentile~Succedea sulle guance
4717 II, Ildeg | ruzzammo, e le condense~Pallottole durissime a diversa~Meta
4718 II, Ebelino | ancor d'Ebelino ad alto palo~Vedeasi infisso il teschio.
4719 II, Ildeg | fanciullo,~E qua e là le palpa, indi pel ciuffo~A sè lo
4720 II, MDante | origlier l'appoggio,~E la palpante man tremula corse~Al crocefisso,
4721 II, Ildeg | Dalla man signorile esser palpato.~Dai merli del terrazzo
4722 I, Chiese | eterno bando,~ ~E con insonni pàlpebre,~E con preghiera accesa~
4723 I, Chiese | appiglia;~ ~E per quell'ara palpitai d'amore,~Come mai palpitato
4724 II, ISaluzz | presso Arrigo, e i proprii~Palpitamenti di pietà vorrìa~Celare in
4725 II, Ildeg | d'Irnando, un momentaneo~Palpitamento presela, e memoria~Di perfidie
4726 I, Chiese | intesi,~ ~E ciascun d'essi palpitando aspetta~Lo Spirto Santo
4727 II, Ildeg | raguna, ed abbracciate~La palpitante Elina ed Ildegarde~E i pargoletti,
4728 II, MDante | labbra.~Presso all'infermo palpitàr concordi~Gl'impauriti cuori,
4729 I, Chiese | palpitai d'amore,~Come mai palpitato io non avea,~E in ver sentii
4730 I, SCarlo | ogni parte ascondeasi e palpitava,~E se la raggiungea braccio
4731 II, Raff | densa spettatrice folla~Palpitavan due petti, usi coll'arpa~
4732 II, AroldCl | Parea e mendìco a' finti panni, il volto~Pria si coverse,
4733 II, ISaluzz | antico~Ugo sul palafreno i pantanosi~Sentieri e le boscaglie
4734 I, Filosof | Incenso negan dar,~Mira i parati eculei,~Mira i flagei d'
4735 I, Chiese | raggiante,~Che il patir mi parèa di gioia pieno,~ ~E leve
4736 I, Donna | virtù scarsa e fallace:~Pareale ch'a indigenza oro gittando,~
4737 I, Saluzzo | vana, che fama era nomata,~Pareami gran tesor, ma vieppiù bello~
4738 II, Roccel | re popolano: alme d'eroi~Pareangli tutti, e sommi ed imi, in
4739 II, ISaluzz | diretto corso. Alla borgata~Pareano volti di Revello, e pure~
4740 | parecchie
4741 I, SFilo | Bench'altri al volgo me pareggi, e rida.~ ~E m'affida ogni
4742 II, AroldCl | tributo m'imporrai ti solvo,~Pareggiasse anco de' miei campi aviti~
4743 I, Saluzzo | tuo Carlo, e il dotto suo parente3,~Che pii vergaron le memorie
4744 II, Ebelino | amico esser detestate; e pargli,~Laddove pria si belle in
4745 I, Parent | mente e ciglio~Tien sovra il pargol con sì forte incanto,~Che
4746 I, Parent | felice,~Quando sceman del pargolo i vagiti!~Quand'ei cerca
4747 I, Messale | suo partir dai campi di Parigi~Per la fatale impresa ove
4748 II, MDante | carme?~L'avrai. - Nè per Parini anco fia scevra~Di parole
4749 I, Proces | E la pietosa,~Ond'or parlai, che della vedov'egra~L'
4750 II, ISaluzz | Manfredo elegge.~- A Manfredo parlando e a' regii duci,~Dissiperassi
4751 II, Ebelino | consecrarti, o sire,~Tai verità parlandoti, che forse~Più non udresti,
4752 I, Secoli | tempi~Le varie schiatte de' parlanti regge;~Noi soli alzar possiam
4753 I, Pre | che avrei fatto meglio a parlare di Lui, di Religione, di
4754 I, Mente | immagina, che il sente,~Che parlargli e udirlo può!~Morte, invan
4755 I, Confal | carco!~Ma udii la tua voce~Parlarmi nel cor.~«Le fere sventure~
4756 II, Raff | canuto ad Aldigero~Avea parlato questi detti:~- A' vati~
4757 II, Roccel | voci,~Non discernea chi il parlator si fosse,~E a lui diceva: -
4758 I, DeBreme | quanto, o Signore,~Altamente parlommi ei del Vangelo!~Come esclamò
4759 II, Roccel | veneranda~Nazïon certo ne parrà una ciurma~Di possenti pirati,
4760 I, Secoli | eccelse opre fur detti,~E il parricida a mieter laudi sorse;~E
4761 I, Secoli | dier lo scettro a destre parricide:~La immensa monarchia fu
4762 I, Proces | move la festa,~Guidando i parrocchiani in mezzo ai prati,~E in
4763 II, Ildeg | gioventù.~ ~ ~ ~ILDEGARDE.~ ~Pars bona mulier bona.~(Eccle.
4764 II, Roccel | orrenda civil pugna, il folle~Parteggiar di Roccel per l'assalito~
4765 II, Ildeg | fosse,~Il qual per esse parteggiasse. Al pari~A Camillo parea
4766 II, Ebelino | Ebelino abbia con arte~Tal partenza promosso, a fin di trarsi~
4767 II, ISaluzz | assai numero di rilevanti particolarità la storia di Saluzzo di
4768 II, Roccel | alle sue mire~Ambizïose partigiani farli.~E ricolmo di grazie
4769 II, Ebelino | abbracciato il genitor, partirsi~Da me il vedea; quand'io,
4770 II, Ildeg | quanti sospetti~Calunnïosi partorisce l'ira,~E quanto l'ira accrescano
4771 I, Chiese | pensier più cari!~ ~Oh quai mi parver secoli~Que' primi anni di
4772 II, Roccel | adirarmi: e quando cieco~Ti parvi di mia patria alla bellezza?~
4773 I, Ricov | RICOVERO.~ ~Qui susceperit unum parvulum talem~in nomine meo, me
4774 I, Chiese | Ove il Signore istesso~Pasce e solleva ad inclite~Speranze
4775 II, Ildeg | a gara~Si consolavan, si pascean di speme,~E alterne visitavansi,
4776 I, Uomo | Dannato co' giumenti a pascer l'erba.~ ~Sull'intelletto
4777 I, Foscolo | Dolcissimi al suo fianco anni passai,~E ad alti sensi ei m'elevava
4778 I, Mestiz | nessuno a mia brama risponde!~Passan gli anni, e chi sa se frattanto~
4779 I, Giov | Ma gl'indelebili anni che passaro~Ritesser non m'è dato, o
4780 II, AroldCl | furibonda oste~Era quivi passata e avea deserta~La rocca
4781 II, ISaluzz | Il monaco espïava or sue passate~Colpe, or le colpe delle
4782 II, Ildeg | del messo, e d'una sala~Passava in altra irrequïeto, e indugio~
4783 II, Ebelino | dispogliava ei stesso i passeggeri,~Se mercadanti, e più se
4784 I, Santua | giunga~A' consecrati muri il passeggero,~Forz'è che preghi, ed ami,
4785 I, Angeli | benchè gementi~In questo passeggier regno di morte:~Gesù nobilitò
4786 I, DeBreme | in ispirto al fianco suo passeggio,~E parmi che sua voce il
4787 I, Foscolo | Sparsi hai ne' cuor che passïon flagella;~Se del secolo
4788 II, Ildeg | d'Irnando, or con desìo~Passïonato al caro sposo. E sguardi~
4789 I, Mestiz | MESTIZIA.~ ~In eo enim in quo passus est ipse et tentatus,~potens
4790 I, Foscolo | forte~Mai non potrà vil pasto esser di morte!»~ ~E ben
4791 I, Angeli | lo stuolo vigilante~De' pastori che l'inno udiron primi,~
4792 I, AVolta | nome tuo d'obblio non fia pastura.~ ~Ma non sol perchè piacque
4793 II, Raff | ogni pensante~Ad affetti patetici, e al ricordo~Del dileguarsi
4794 I, Secoli | coraggio.~Fra dileggi e patiboli cresciuta,~Perdonando a'
4795 I, Filosof | Martirio esecro solo,~Quel che patii nel misero~Mio giovanile
4796 I, Colera | Dio, da che mai sarà domo?~Patirà, ma con forza immortal.~
4797 I, Proces | Mentre all'infermo è data~Per patire o morir forza oltr'umana,~
4798 I, Filosof | Mostrò come un Apostolo~Opri, patisca e mora:~Al giudice, a' carnefici~
4799 I, Secoli | lo splendor de' giusti!~Patiscon danni e morte,~E il maligno
4800 I, Chiese | ivano assorte.~ ~Ciò ch'io patissi, Iddio conosce solo,~La
4801 I, Parent | Deus cilim honoravit patrem in filiis~(Eccli. c. 3,
4802 II, Roccel | e di Marca e dell'antico~Patrimonio di Pier. Mille fïate~Più
4803 II, Roccel | buoni popolani, e viva~Le patrizie famiglie! Intanto ferve~
4804 II, ISaluzz | umili~Fraticelli o romiti in patrocinio~Degl'innocenti, era parola
4805 II, Ildeg | Io? Segui.~- Un vile~Patteggiator di condivisa infamia,~E
4806 II, Ildeg | parea di condivisi~Lucri patteggiatore, e per lavarsi~Di macchia
4807 II, AroldCl | campo~Mostrossi allora al pauroso orecchio~Della fanciulla
4808 II, ISaluzz | dicon con alterno sguardo~Paventando sciagure, ed ignorando~Le
4809 I, SCarlo | Ad amarlo costretti o a paventarlo,~Tutti il messo di Dio scerneano
4810 I, Donna | passi santi:~Non già che paventasse le vezzose~Celie dell'alme
4811 I, Chiese | magnanimi risponde.~ ~Mai paventato non avea il Signore,~Come
4812 I, Angeli | inenarrabili mi chiami,~Per me paventi della colpa i lutti,~E mi
4813 I, Chiese | del sesso più forte:~Non paventin perigli, nè morte,~Ma li
4814 II, ISaluzz | le paterne colpe!~Indi io pavento, io peccator, sul fato~Che
4815 II, Ildeg | involontaria~O accorta, alzava paventoso un guardo~Sul cavaliero.
4816 I, Messale | di splendido Messale~Che pazïentemente ei sta vergando;~E poichè
4817 II, Ebelino | come nobile modello di pazienza ne' dolori. Ivi narravasi
4818 I, Parent | E tenean la fatidica per pazza;~E lungh'anni durò la ria
4819 I, Uomo | infermità l'abbatte,~Sa di peccare, e vorrebb'esser pio.~ ~
4820 I, Proces | volte misero~Che in suoi peccati è spento,~Di cui la gente
4821 I, AVolta | vïolento~S'oprò disordin per peccato antico,~E che vizio e virtù
4822 II, ISaluzz | colpe!~Indi io pavento, io peccator, sul fato~Che all'innocente
4823 I, MAfflit | deh! ti mostra madre al peccatore~Pur se debole ei resta,
4824 I, MAfflit | Brami scampo e non lutto ai peccatori.~ ~Deh, volgi anco su me
4825 I, Proces | i torti obblìa dell'alma peccatrice,~ ~E pel suo scampo sempiterno
4826 II, MDante | Italia ed a' nativi nostri~Pedemontani lidi onor sei tanto,~Non
4827 II, Ildeg | ma entusïastico. Natìe~Le pedemontanine aure in che vive~A lei non
4828 II, AroldCl | padre!~Or dove andrem?~- Pedon la via si segua~Sino al
4829 I, Ricov | Occhio assiduo tener sui cari pegni,~Qua e là faticando per
4830 II, AroldCl | mentre brancolando~Col caro pegno tra le braccia fugge~D'in
4831 II, Ildeg | mia illibata fama,~Tua vil pelle col mio ferro toccando,~
4832 I, Proces | Ch'ovunque l'uom pregando pellegrina~Affratellato al suo simìle
4833 II, AroldCl | aure ludibrio~Sta ancor penando, e a liberarlo vane~Fervon
4834 I, Pass | il ritorno a' miei dolci penati,~E mia stanza alle Insùbri
4835 I, Messale | affanni.~ ~Da qual lato pur penda la bilancia~De' meriti maggiori
4836 II, AroldCl | alzaronsi a parete,~Onde pendea dell'Uomo-Dio morente~Effigie
4837 I, Angeli | veduto quell'amante Iddio~Pender bambin fra le materne braccia,~
4838 II, Ildeg | su quelle~Mura, per quel pendìo, sovra quell'erto~Ciglione,
4839 I, Messale | stessa, dal tuo labbro io pendo;~Delle soavi tue parole
4840 II, Raff | a lui si porga e canti.~Penetrato era intanto ivi Romeo,~E
4841 I, Messale | gli ha prestato aiuto;~Del pennello ogni tocco è una sua lode,~
4842 II, Raff | foco ei cela,~E mira, e pènsa, e ascolta, e più di prima~
4843 I, Filosof | ragionar;~Miransi, e forse pensano:~«Filosofo ancor par».~ ~
4844 I, Ricov | schiatta plebea v'intenerite,~E pensate a scemarle e vizi e morte!~ ~
4845 I, Chiese | contriti~Fastidito è il pensator.~Basta a gloria delle genti~
4846 II, MDante | impegno di sistema, attesta un pensatore, sì, ma sdegnoso di scismi
4847 I, Chiese | seguiva,~Indi commosso e pensieroso usciva.~ ~Oh quante volte
4848 I, Proces | strade brulicando,~O a' pensili balconi susurrava,~ ~Lo
4849 II, Pre | cinici; da scrittori che pensino con forza, ma con forza
4850 II, Raff | regie~Cure sospese, ed il pensoso Sire~Collo scettro i baroni
4851 II, Ildeg | signor tuo, ch'uom che si pente~De' tradimenti suoi, ch'
4852 I, SCarlo | grado l'omicida,~E ancor «Ti penti!» l'angiol suo gli grida.~ ~
4853 I, Angeli | colpa afflisse~Cuori che si pentiano, il Signor tosto~Di consolarli
4854 II, Ildeg | a terra~Mi si prostran pentite, il giuramento~Di fedeltà
4855 I, Chiese | poi non come Piero io mi pentiva~Con dïuturno, generoso pianto;~
4856 II, Roccel | So che di maestose ombre penuria~Patìa pe' molli prati, e
4857 I, Proces | partiti,~Di tutto Occidente~Percorrono i liti?~Rapinan, devastano~
4858 II, Roccel | ciascheduna~Delle da lui percorse itale spiagge.~Gilner l'
4859 II, Ebelino | tristo,~Altri che Otton percosselo. Il tumulto~Ferve con rabbia
4860 I, AVolta | mente posi.~ ~Più fïate percossero il mio orecchio~I suoi santi
4861 II, Roccel | Roccello e lo scudier venner percossi~E ingiurïati e rapinati,
4862 I, Foscolo | fuggiti anni tuoi lieti:~ - «Percuotenti, sclamavi, un Dio tremendo,~
4863 II, AroldCl | antico orecchio~Non distinte percuotono, tu scerni~Voci di morte
4864 II, Ebelino | Accennò egli medesimo al percussore,~E siede sullo scanno, e
4865 I, Parent | vero Sol, cercando,~Non si perdan nel vuoto e negl'inganni.~ ~
4866 II, ISaluzz | sostenuti. Un prode~Fatal perdemmo in te: spesso deciso~A pro
4867 II, ISaluzz | Amo Eleardo,~Ma te guelfo perdendo, a ghibellino~Moglie mai
4868 I, Angeli | nobilitò nostri tormenti!~ ~Perdermi ancor potrei; ma la mia
4869 II, ISaluzz | colpisse infortunio, e te perdessi!~Del maggior tempio di Saluzzo
4870 II, ISaluzz | lunghi~Danni e da amare perdite innaspriti,~Sì che spinto
4871 II, ISaluzz | gloria del mondo. Io tutto perdo~Ciò che più sorrideami,
4872 II, ISaluzz | ghibellini a rappresaglia,~Sì che perdòn più non brillò sui vinti.~
4873 I, Secoli | dileggi e patiboli cresciuta,~Perdonando a' carnefici, li prese:~
4874 II, ISaluzz | sol giunga all'occaso;~Ma perdonata andare ancor la vita~Ai
4875 I, Dio | con te stringo alleanza:~Perdonerò a' mortali, a me perdona;~
4876 I, Donna | de' volgari alla gentile~Perdonò l'esser nata in altre sponde,~
4877 II, Raff | quell'ora~Più dolcemente o la perduta madre,~O l'amica, od il
4878 II, Ildeg | da me in dolorosa vicenda perdute, ho tentato dodici anni
4879 II, Roccel | vendette. Il buon Roccel, perduti~Ambo i vecchi parenti, e
4880 I, Parent | sventura la preme,~Ma non pere, non crolla, non teme~Il
4881 I, Santua | Santuarii, ove i credenti~Peregrinando anelan con diletto,~Sebben
4882 II, Roccel | magnifico varcaro~I duo peregrinanti, e nella Insùbre~Signorìa
4883 II, Raff | Romeo s'eran per lungo~Vario peregrinar dimesticati,~Da' lor nobili
4884 II, Ebelino | Guelardo.~Sul suo destrier peregrinava, e ladri~Or assaliva, degli
4885 II, Pre | delle domestiche e civili perfezioni.~Chi avrà più vigore di
4886 I, Patria | cittadin vero~Chi a lor perfida scuola s'ammaestra.~ ~Del
4887 II, Ildeg | buon prence, indi congiunti~Perfidamente all'avversario suo;~Gli
4888 I, Messale | stette~Su queste venerate pergamene,~Fu Paladin che il proprio
4889 I, Donna | infermi ad onta del previsto~Pericolo che a molti il cuore ismaglia.~
4890 II, ISaluzz | in petto di Roberto ferve~Pericolosa ambizïon.~- Tal grida~Del
4891 II, Ildeg | Lunge da me l'amico mio periglia;~Ad aïtarlo di mie lance
4892 II, Raff | ne' generosi carmi~Quel periglioso, indefinibil punto~Di baldanza
4893 II, ISaluzz | cavaliero~E da cristiano perirai pregando~Non gli uomini,
4894 I, Confal | estinser, gemendo;~Che giovin peristi~In lungo patir;~Io scerno
4895 I, Proces | più d'un egro che di duol perito~Fora per l'abbandon, s'altri
4896 I, Proces | dubbiezze eran flagello~Da Dio permesso, perchè umìl non era~Di
4897 II, ISaluzz | Perfidia tanta ah! non permetta il cielo!~- Manfredo, signor
4898 I, Donna | sinch'altri giovar Dio le permette,~Ella non osa a sè conceder
4899 II, Ildeg | Irnando ei fora;~Ma nol permise il ciel. D'una sorella~Alla
4900 II, Ildeg | intercessori~Che sì mal peroravano, e quel troppo~Zelante messagger
4901 I, DeBreme | facondia, l'amor, la pöesia~Perscrutante e gentil de' suoi pensieri~
4902 I, VerSof | alcun ne serba ancora,~E se perseguitato anco e mendico~Visse fra
4903 II, Ildeg | indulgenza, ed intimarsi~Perseveranza d'astio e di disprezzo.~
4904 II, ISaluzz | foggia, e l'ostinato~Arrigo persistea nel suo divieto;~Ma di Staffarda
4905 II, Ildeg | temendo~Apostate parer, persistean truci~Ne' giurati decreti,
4906 II, Ebelino | mi pareva debole, ma il personaggio d'Ebelino vi spiccava con
4907 I, Croce | di parola~Che inforzi, e persüada, e appuri il cuore;~Unica
4908 II, ISaluzz | del giovin si sentìa colui~Perturbato nel cor, per l'ardimento~
4909 II, Ildeg | Sul cavaliero. Ed ei si perturbava~Ricordando Camillo. Allor
4910 II, ISaluzz | tempio.~- Colà n'andrò.~- Perturberesti forse~Le più calde sue preci.
4911 I, Santua | spirito umano, alto o volgare,~Pervertesi dal dì che più non òra;~
4912 I, Parent | Mille congiuran fàscini~A pervertir di gioventù il pensiero,~
4913 II, Ebelino | ed inscia quasi~Di sè si pervertisse, e vaneggiasse~D'amor per
4914 II, Ebelino | che scaltra~Ipocrisia. De' pervertiti è proprio~Non credere a
4915 I, Proces | solingo~Fra libri ottimi e pessimi, e scrutava~La verità -
4916 I, SCarlo | i posteri anelava,~E in peste orrenda visto fu esemplare~
4917 I, Chiese | Gallica terra, infra sue pesti,~Di sacerdoti rinnegati
4918 II, Ebelino | Opra fu l'impedirlo. Il pestilente~Aere del carcer nell'oppresso
4919 II, Ebelino | cento brani~Ecco lacero, pesto, annichilato~Il cadavere
4920 I, VerSof | Resistite fortes in fide.~(Petri Ep. I. 5.9).~ ~SOFISMO~ ~
4921 I, Uomo | in eo qui me confortat.~(Philipp. 4, 13)~ ~Capir non può
4922 II, Roccel | possono ospizio: uscir vi piaccia.~Sulle cavalcature i Saluzzesi~
4923 I, Secoli | il bel sentiero;~Forza, piacere, astuzia idolatriamo;~Sia
4924 II, Ebelino | affascinante sposa, ambia piacerle~E far pompa d'accorta alma
4925 II, Roccel | Io son Gilnero,~E a Dio piacesse ch'io vi fossi ognora~Sembrato
4926 I, Chiese | festin pio:~Genitori e fratei piangeanmi intorno,~E venne il Pan
4927 I, Proces | macchiaron la vita del tristo;~Ma piangendoli a' piedi di Cristo,~Spera
4928 I, Chiese | quei che mi scopriano indi piangente~Per ignota cagion, mi dicean
4929 I, Ricov | Quando al tugurio torna e pianger m'ode,~Spesso le voci sue
4930 I, Chiese | grazie~Che i genitori amati~Piangere almen potessero~Anzi all'
4931 I, Angeli | di dolor sui falli miei piangesti!~ ~ ~ ~II.~ ~L'Angiolo!
4932 I, Secoli | franti i gioghi spesso,~Piansene il popol da licenza oppresso.~ ~
4933 II, Roccel | fetid'acque e di palagi.~Piantati nella melma! E veneranda~
4934 I, Parent | que' dolci, infantili anni piantato,~In cui d'alta malizia il
4935 II, ISaluzz | montagne e valli~E feconde pianure, e di castella~Governate
4936 II, ISaluzz | ostinato~Combattimento per le piazze ferve,~E più fïate incontrasi
4937 II, ISaluzz | moto~E cigolìo di carri, e picchiamento~Di mannaie che atterrano
4938 I, Parent | annunci~Futur masnadier.~La picciola belva~Se alcun la minaccia,~
4939 II, Roccel | affacciossi.~- Illustre sir, picciolo prence è il nostro,~E l'
4940 I, Parent | Vedi la donna col suo piccol nato,~Che suggendole il
4941 I, Chiese | l'occulto~Raccapriccio, e piegai più tollerante~L'alma alle
4942 II, Ildeg | accostando, ed il ginocchio~Piegando Elina. -~Ed Ildegarde: -
4943 II, ISaluzz | che spossati e fatti vili~Piegano il collo a tranquillante
4944 II, Ebelino | Ebelino alla presenza augusta,~Piegasi reverente, e aspetta il
4945 II, ISaluzz | sincero pentimento. Il capo~Piegava sotto ai fulmini divini,~
4946 II, AroldCl | Ma sincere promesse il piegherranno~A moti di clemenza. Inoltre
4947 II, ISaluzz | e gloria,~E col non mai pieghevole intelletto,~Molti alla corte
4948 II, AroldCl | repentino un raggio~Di fidanza pienissima le splende,~E ratta sorge
4949 II, AroldCl | oprar del giovinetto~Dona pietosamente al supplicante~Suo genitor
4950 II, ISaluzz | le piante,~E stridere di pietre agglomerate,~E in mezzo
4951 I, Parent | cenno obbedienti,~E talor pigli l'esecrata sferza~A domar
4952 I, Secoli | invasor che a dirozzarla piglia,~Succederà al conflitto~
4953 II, Raff | scritti dalla mia gioventù, ho pigliato più tardi a ricomporlo con
4954 I, Saluzzo | Dolce è saper, che di non pigre vite~Progenie siamo, e qui
4955 II, Ildeg | bugiardi,~Che amabil tanto mi pingean quel tristo!»~Men concitato
4956 II, Ildeg | io ti vorrei. Da quanto~Pinger mi suoli di quel prode offeso,~
4957 II, Raff | infiammato~Inno rivolse a pingere l'uom giusto,~Che i maligni
4958 I, Proces | Croce il pio drappello.~ ~Pingetemi raggiante dall'Empiro~Degli
4959 II, Ebelino | il trovin reo, speran più pingui~Gli onorati salarii, e maggior
4960 II, Ildeg | appunto sei, qual mi fu pinto~Da fedel dipintore, il padre
4961 II, AroldCl | dal mozzato~Lor sembiante piovea cèrebro e sangue.~Ma quell'
4962 II, Ildeg | cose~Di foco, certo, mi piovean dal labbro~Contro a' denigratori;
4963 II, Ebelino | uscisse dell'infame petto,~Piovver dal cielo i fulmini, e il
4964 II, Roccel | parrà una ciurma~Di possenti pirati, usi a galere~E traffichi
4965 I, Proces | que' giorni il vate ed il pittore~Sulla bella collina d'Eridàno,~
4966 I, Santua | arti si bea!~Qui leggiadri pittori ebbero cuna,~E lor opre
4967 II, Raff | per me la parola alta e pittrice~De' secreti dell'anima,
4968 I, AnimFig | Eufrasia sua madre).~ ~Quonium pius e misericors est Deus.~(
4969 II, Ildeg | angelica all'eburneo~Fuso il pizzico dava, e con accento,~Che
4970 II, AroldCl | miseri captivi,~Talor si placa a ricca d'oro offerta,~Molto
4971 II, Ildeg | egli della pace, in cui,~Placato Irnando, il rïamasse ancora.~
4972 II, ISaluzz | intanto~A Napoli n'andrò. Placherò, spero,~L'augusto re; lo
4973 I, Chiese | chiesa.~ ~Mi sovvenian le placide,~Ombre de' monasteri,~E
4974 I, Filosof | furori:~Stupiscon poi del placido~Suo forte ragionar;~Miransi,
4975 I, Secoli | queste aure son nati,~E Plato e gli altri mille,~Che poste
4976 I, DeBreme | voli~Quando la mente ei di Platon seguiva,~Pur temev'anco
4977 I, Chiese | gli umani~Che generosi mi plaudeano intorno,~Ma i plausi lor
4978 II, Ebelino | Ebelino~Secretamente lor plaudesse. Il core~Di molti era per
4979 II, Ildeg | tessei, che fu colpito e plause.~Va, buon servo, mi disse;
4980 I, Ricov | sulla sorte~Della schiatta plebea v'intenerite,~E pensate
4981 II, Roccel | senno o gl'incantesmi~Del plebeo fatto eroe, che al suo comando~
4982 II, ISaluzz | caduta degl'invasori. - (Ploremus ergo coram Deo, poeniteat
4983 | po'
4984 II, ISaluzz | seppellito in solitaria torre,~Di Pocapaglia sovra l'erta cima,~Indi
4985 II, ISaluzz | potessi!~D'accelerati e poderosi passi~D'un cavalier sonar
4986 I, DeBreme | La facondia, l'amor, la pöesia~Perscrutante e gentil de'
4987 I, Saluzzo | sentìa desto il raggio~Del pöetar, che il cielo entro me pose.~ ~
4988 II, AroldCl | con quello del precedente poemetto.~Questa cantica nacque in
4989 II, ISaluzz | Ploremus ergo coram Deo, poeniteat nos iniquitatum nostrarum,
4990 II, Raff | sua, Ricciarda, ed io con poesie narrative. Sebbene fosse
4991 I, Chiese | tessea.~ ~Oh facoltà di poëtar gioconda,~Ma più negli anni
4992 II, Roccel | madrigna atroce~A quel re de' poeti, onde cotanto~Italia e tutta
4993 II, Pre | ponendoli, per finzione poetica, in bocca d'antico Trovadore
4994 II, Pre | possa l'impresa di dipingere poeticamente sì i nostri tempi, sì altre
4995 II, ISaluzz | Tutto ciò è sommamente poetico.~A que' giorni viveano con
4996 II, Ildeg | per più lunga tratta~La polverosa via, nè comparendo~I cavalieri,
4997 I, Pass | amiche.~ ~E sovente su libri polverosi~La man vo riponendo tremebonda,~
4998 I, Chiese | l'artiglio,~Ma per gioco ponealo, e mi sdegnava.~Così che
4999 II, ISaluzz | e ad infimi mortali~Che ponean fede in esso, ed olocausto~
5000 II, Pre | cui dava nome di Cantiche, ponendoli, per finzione poetica, in
5001 II, Ebelino | sacrificio~Termine alfin ponesse; e bramò ancora~Una volta
5002 I, Guida | pur mai~In beltà vili non ponessi amore!~ ~Nell'obblïar tua
5003 I, VerSof | consiglier di scandali e rapine;~Ponete mente che gl'ingegni sani~
5004 I, Poeta | ineffabile~Sete di canto?~Perchè poni tu in me questi palpiti~
5005 II, Roccel | ghibellini,~E viva i buoni popolani, e viva~Le patrizie famiglie!
5006 II, Roccel | parean le leggi~Di quel re popolano: alme d'eroi~Pareangli tutti,
5007 II, ISaluzz | universal succede~Il grido popolar: - «Viva Tommaso!».~Sì che
5008 II, Roccel | lance dilatando astringe~Popoletti ad unirsi, e così sempre~
5009 II, Raff | al cantor fu l'arpa;~E la popolosissima assemblea~Alzò lungo susurro,
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