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Silvio Pellico
Poesie scelte

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  • ROSILDE   CANTICA.
    • NOTE.
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NOTE.

 

 

Tu la prima onda porgi....

 

Il Po scaturisce dal Monviso nel marchesato di Saluzzo. In questa apostrofe sembra comprendersi tutto ciò che or forma il Piemonte, o gran parte.

 

Stava a Lemna natio....

 

Lemina, o Lemna, è un torrente presso Pinerolo.

 

S'era con altri prodi a fratellanza

Religïosa....

 

Nel medio evo il bisogno di difendersi contro gli abusi d'ogni specie fece sorgere molte confraternite benemerite della società. Gli aggregati rimanevano laici, e il loro ufficio non era che l'adempimento di qualche penoso dovere: proteggere i viaggiatori, assistere i feriti, gl'infermi, ec. Così i vincoli della grande fratellanza umana stati spezzati dalla barbarie si andavano con vincoli parziali riannodando. Ma il fervore si cangiò ne' secoli seguenti in manìa: da tutte parti s'elevarono confraternite che invece di beneficare l'umanità l'infettavano di superstizioni; tali furono i beguini, i fratelli e sorelle dello Spirito Santo, i flagellanti, ecc.

 

 

.... Il fero Otlusco

Co' suoi prodi vaganti Ungari....

 

Molte orde di Ungari scesero in Italia nel principio del secolo X; ciò fa congetturare che la storia di Rosilde appartenga a quel tempo. Esse furono prima respinte dall'imperatore Berengario, ma poi egli stesso le chiamò per far fronte a Rodolfo, re della Borgogna transjurana, e se ne pentì. Invece di obbedirgli, si sbandarono per tutta la Lombardia, devastando campagne e città; da queste orde allora Pavia fu saccheggiata e incendiata.

 

.... Ma i passan talvolta

Ed umana figura egli non vede....

 

Vedi l'Ecclesiaste che forse commisera particolarmente la prostrazione dello spirito: soli! quia cum ceciderit non habet sublevantem se!

 

A talune, o pittor.

 

Questo cenno d'un pittore potrebbe sorprendere chi si ricorda d'aver letto che il Cimabue fu il primo, dopo la barbarie de' mezzi tempi, a ristabilire la pittura in Italia. Ma vedasi il Tiraboschi il quale prova con molti esempii che anche ne' secoli anteriori l'Italia non mancò mai di pittori: essi erano in gran parte Greci, ma molti pure nazionali. - Siccome il poeta non nomina il suo pittore, forse si trattava di uno o più quadri allora famosi, alla cognizione de' quali bastasse l'indicarli; o forse null'altro volle il trovatore che esprimere quel suo sentimento, non doversi dall'artista mai togliere alla donna - anche quando è tratta da dolore o virtù a qualche grande atto di coraggio - il bello ideale della donna che è la dolcezza. Pare che per quanto il comportava il soggetto ei non si sia dipartito da questo sentimento anche nel dipingere una amazone, una selvaggia, la Tancreda: in più d'un passo di quel poema cerca d'attenuare ciò che ha di forte il carattere della guerriera. Chi conosce il teatro sarà dell'opinione del trovatore: avrà veduto che un'attrice per quanto sia valente, s'ella crede di dover dare alle eroine i tratti degli eroi, essa può far raccapricciare, ma non mai commuovere; se invece l'attrice non è che eroina, cioè donna nel suo più nobile significato, allora le sue lagrime ne strappano molte.

 

A eterna gloria

In mezzo al foro.

 

Ciò non regge colla chiusa. Ma il trovatore parlava dell'intenzione di chi eresse il monumento. Non è egli cosi di lutto ciò che si fa per la ricordanza de' posteri? Si suppone sempre l'infinità dei secoli: e un furore popolare, un terremoto, cento cause possono distruggere oggi ciò che jeri si credeva eterno.

 

Più non rinvenni che un'infranta pietra....

 

Piacenza fu, tra le altre città lombarde, spesse volte desolata dalle accanite guerre tra nobili e popolo, e il partito vincente distruggeva non di rado ciò che era stato onorato dal vinto.

 

Vil giullare cantando....

 

I trovatori di genere elevato chiamavano giullari i poeti vili e buffoni: e questi non erano già gli adulatori soltanto del volgo. Trattandosi qui d'una storia molto anteriore alla poesia a noi nota de' trovatori, parrebbe che la voce giullare, fosse un anacronismo. Ma è certo che in tutti i tempi vi furono poeti, e particolarmente poeti vili e buffoni: a qualunque età questi appartengano, sconviene loro la voce giullare, che significa giocoliere, ciarlatano.

 

E gli fea cerchio

Con ghigni infami la plaudente plebe!

 

Questa pittura d'anime abbiette profananti un monumento eroico induce a credere, che ciò fosse in un tempo d'anarchia.


 

 

 




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