Novella
1 3Furb| quell'anno prometteva bene Paolo trasse di tasca un mozzicone
2 3Furb| farlo levare, - soggiunse Paolo.~- Già.~E ricaddero nel
3 3Furb| batteva con essa la coscia, Paolo seguiva cogli occhi il volo
4 3Furb| piccolo punto indicato da Paolo cresceva a vista d'occhio
5 3Furb| Pietro voltò appena la testa. Paolo disse:~- Che sarà?~- Un
6 3Furb| I due fratelli risero. Paolo fece una capriola nell'erba.~-
7 3Furb| Vedere bisogna sempre.~Fu Paolo che saltò in piedi per il
8 3Furb| addosso con sùbito ardore. Paolo era diventato pallido stringendo
9 3Furb| che ti scaldi? - rispose Paolo tenendo sempre il pugno
10 3Furb| trapassava il pugno di Paolo, trapassava l'astuccio,
11 3Furb| meravigliato fu lui.~Appena Paolo fece scattare la molla due
12 3Furb| sardine ci sono, - soggiunse Paolo tutto allegro.~- Purchè
13 3Furb| Un orefice, - soggiunse Paolo.~Ma l'istintiva diffidenza
14 3Furb| Ehi! dico, zio, - saltò su Paolo, - o veri o falsi questi
15 3Furb| Ad ogni modo - borbottò Paolo in tono minaccioso - l'astuccio
16 3Furb| di mangiare la zuppa che Paolo schiattò:~- Zio, mostra
17 3Furb| È una bella sommetta!~Paolo si pose a ridere fregandosi
18 3Furb| Benissimo, - concluse Paolo, - e per ciò daremo l'astuccio
19 3Furb| lei; e neanche se Pietro o Paolo avessero condotta la sposa
20 3Furb| terra. Il guaio era che Paolo voleva prender moglie e
21 3Furb| andò, ma andarono insieme Paolo e Titta. Non si è furbi
22 3Furb| colla padrona, - soggiunse Paolo.~Lo zio Titta propose di
23 3Furb| non si conosee.~Pietro e Paolo che vedevano Milano per
24 3Furb| vivere a Milano, - osservò Paolo.~- Stai zitto, che quando
25 3Furb| accusare un forte mal di capo; Paolo vedeva doppio; lo zio Titta
26 3Furb| sulle braccia di Pietro e di Paolo non meno intontiti e rimminchioniti.
27 3Furb| di Titta di Pietro e di Paolo come fossero una testa sola
28 Decad| studente. Il suo amico, Paolo Cattaneo, non soggiunse
29 Decad| rileggere una lettera di Paolo Cattaneo, che aveva ricevuto
30 Decad| già deciso di chiamarlo Paolo, come mio padre. E la catena,
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