Capitolo
1 I | Agatocle tiranno, l'isola era tutta sconvolta dalle guerre
2 I | una «vita di Archimede»: era questo Eraclide forse lo
3 I | grado di rinomanza al quale era pervenuto; anche Silio Italico
4 I | Silio Italico scrive che era senza beni di fortuna: sicchè
5 I | pure da quello materno era di origine oscurissima,
6 I | evidenza che il padre di lui era nato proprio nel giorno
7 I | venne alla luce, Platone era già morto da circa mezzo
8 I | conquistato con la spada, era andato diviso tra i suoi
9 I | suoi generali, e l'Egitto era toccato in sorte a Tolomeo
10 I | sorella e moglie del re s'era recisa per propiziargli
11 I | tale che nelle matematiche era dotato di mirabile sagacia:
12 I | del quale verisimilmente era stato condiscepolo, ed anche
13 II | il Torelli scriveva non era ancor noto un passo di Leonardo
14 II | nel primo come questo si era presentato esso stesso alla
15 II | costruzione della ossatura che era tenuta insieme mediante
16 II | alloggiamento sontuosissimo era riservato ai piaceri più
17 II | mezzo, e cadauna di esse era occupata da quattro armati
18 II | di un albero o d'altro. Era stato fin qui dubbio che
19 II | detto che quell'orologio era fatto ad imitazione d'altro,
20 III| quello dell'oro che gli era stato consegnato, e l'opera
21 III| commessa la frode della quale era sospettato.~Preoccupato
22 III| osservando che quanto più era del suo corpo dentro all'
23 III| bagno e così tutto nudo com'era corse a casa gridando per
24 III| dello stesso peso di che era la corona. E avendo così
25 III| ripose dentro, quanta n'era uscita fuori per riempire
26 III| ritrovò chiaramente come non era uscita sì gran somma d'acqua,
27 III| d'acqua, ma tanto meno n'era uscita, quanto minor corpo
28 III| conoscer io che tal modo era in tutto fallace e privo
29 III| latino di Costantinopoli era stato lungamente a Tebe;
30 IV | Firmiano aveva scritto ch'era di rame, e questa disparità,
31 IV | cilindro, dei quali il primo era evidentemente minore e l'
32 IV | Adriatico, e che per tradizione era attribuita ad Archimede;
33 IV | senza alcun limite.~Ma non v'era bisogna di procedere tant'
34 V | riconoscerla dopo che se n'era perduta la traccia. Tra
35 V | in fine», e questo non era noto nemmeno ai tempi di
36 V | rotazione dei quali nessuno s'era prima di lui occupato. Prese
37 V | quale assai verisimilmente era contenuta la definizione
38 V | inscritto, risultato al quale era già pervenuto seguendo il
39 V | che il grande Siracusano s'era portato nelle vie della
40 VI | edifizi pubblici e privati, era pure una fortezza formidabile.
41 VI | Cartagine: forte come cittadella era l'Ortigia, forte l'Acradina
42 VI | mani. Il figlio Gelone gli era premorto, sicchè a raccogliere
43 VI | politica dell'avo, che s'era mantenuto costantemente
44 VI | Contro la sambuca poi, mentre era ancora distante dalle mura,
45 VI | chiaro, precisa che lo scopo era stato da Archimede raggiunto
46 VI | in cerca di aiuti, e ch'era stato preso dai Romani,
47 VI | la rocca dell'Acradina ch'era la meglio munita e che avrebbe
48 VI | Come la coltura etrusca era perita dopo la conquista
49 VI | Tusculane che al tempo in cui era questore in Sicilia, la
50 VI | sterpi ed i pruni da cui era quasi interamente nascosta,
51 VI | memoria alcuni senarii che gli era stato detto doversi trovare
52 VI | sulla tomba, e ne' quali era menzione di una figura sferica
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