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| Leonardo da Vinci Scritti letterari IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Parte grigio = Testo di commento
1001 Besti | gola e l'anniega.~ ~82. Crocodillo. Questo nasce nel Nilo,
1002 Favole | disertandoli coi duri denti, crollando i lunghi rami e con temultevole
1003 Favole | Allora scotendosi e indarno crollandosi, per fare da sé esse zucche
1004 Favole | nel pensiero la zucca; e crollato tutti i rami per grande
1005 Profez | benigna madre, ad altri crudelissima e dispietata matrigna? Io
1006 Profez | squarciati nelle propie case da crudelissimi e rapaci animali del paese
1007 Pens | 37. Comparazione. Un vaso crudo rotto si pò riformare, ma
1008 Profez | freddo settantrione, a[l]cu[n]a volta dall'oriente inverso
1009 Besti | col suo canto fa tacere il cucco; more nell'olio e resucita
1010 Profez | annegato chi fa lume al culto divino.~Le ape che fanno
1011 Proemi | dannose tempeste, privando li cultori del premio delle lor fatiche,
1012 Proemi | già giudicato essere una cumeta, e pare a noi nelle tenebre
1013 Proemi | g[o]la, e rimane[r] con cunfusa morte sepolto nel gran ventre.~ ~
1014 Besti | in bocca. Marco Regulo, cunsulo dell'esercito romano, fu
1015 Proemi | moltitudine, subito sen[ten]dosi cuocere per le punture, mise un
1016 Profez | animali terresti, sanza curarsi d'esse in parte alcuna.~ ~
1017 Proemi | come ai medici, tutori, curatori de li ammalati, bisogna
1018 Favole | aria, ora qua, ora in là curiosamente col timon della coda dirizzandosi,
1019 Pens | si può corrompere nella curruzion del corpo, ma fa nel corpo
1020 Proemi | accrescimento della medesima curvità ch'ell'arebbe[r] acquistato
1021 Profez | fortuna del suo motore.~I dadi.~ ~20. I boi colle lor corna
1022 | dagli
1023 Proemi | cose, in te rivolgendole dài alle tratte vite nuove e
1024 Proemi | la rapina de lo smerlo; i dalfini con lo[r] veloce fuga scampano
1025 Profez | che caggian de li ulivi e dannoci l'olio che fa lume. Discenderà
1026 Favole | Che prusunzion ti move a darmi fatica? Non mi dare affanno,
1027 Proemi | che lui fa professione di darne integral notizia, che lui
1028 Proemi | bronzo, delle quali io vi darò alcuno ricordo, prima che
1029 Facez | esso mercantuolo: on[de] datoli il frate a serbo i zoccoli,
1030 Favole | quale parole la pietra, datosi pace, con pazienza stette
1031 | davanti
1032 Facez | tutto il resto per sì piccol dazio? Dio salvi e mantenga tal
1033 Proemi | la qual fu regno della dea Venere, e molti, incitati
1034 Favole | falsa luce, quanti come me debbi tu avere, ne' passati tempi,
1035 Facez | così usanza, e ch'era suo debito il fare così, e che faceva
1036 Profez | gran casi inverso il fine e deboli dal principio, e mostra
1037 Proemi | sua Signoria la ha a decidere & terminare prima venga
1038 Proemi | con tardo discenso andaro declinando al fondo delle acque.~ ~
1039 Favole | cresciuto, fu cagione di fare declinare la elevata e diritta cima.~ ~
1040 Proemi | propinque delle predette torme declinavano in basso per moto obliquo,
1041 Proemi | scriva una lettera qui al decto Signor Raphaello, in quel
1042 Profez | vettovaglie, le quali eran dedicate a sostentare la lor vita.~ ~
1043 Proemi | actissimi da offender & defender, et navili che faranno resistenzia
1044 Proemi | no, è necessario in prima definire che cosa è voce, e come
1045 Proemi | quelle si traggano, come si degnerà il Signore, luce d'ogni
1046 Proemi | ebbi risposta. Adunque voi degnerete di rispondermi quel ch'è
1047 Pens | terzo dell'Etica: l'uomo è degno di lode e di vituperio solo
1048 Proemi | le impaurite schiere de' delfini e de' gran tonni fuggire
1049 Pens | martiri, gran martire.~ ~102. Demetrio solea dire non essere differenzia
1050 Proemi | minute particule la discen[den]te acqua; la qual, convertendosi
1051 Proemi | notizia privato e verrò a denotare la vera figura di Taurus
1052 Proemi | che ne' corpi rari, ma ne' densi, trasparenti e oppachi,
1053 Proemi | densa secondo la raretà o densità d'essi venti, e per questo
1054 Proemi | toccano il mio sostegno dentato.~ ~m) (Passeran di notte
1055 Proemi | in mano che lo rodea col dente~e dirieto li venìa porci
1056 Proemi | errore che fa quello che denuda la pianta dell'ornamento
1057 Proemi | sotto sopra. E le montagne, denudandosi, scoprino le profonde fessure
1058 Proemi | questi fieno quelli de' quali Deometro disse non faceva conto più
1059 Proemi | ventre resuppino e col capo depresso~non star, e sta coperto
1060 Proemi | piegandomi in qua e in là per [ve]dere se dentro vi discernessi
1061 Proemi | li corpi regolari e loro derivativi.~ ~El dolce fructo vago
1062 Proemi | comune uso, mi exforzerò, non derogando a nessuno altro, farmi intender
1063 Proemi | ruvinosa discenda di tal deruppamento; con turbolente corso vada
1064 Proemi | con lunghezza di tem[po] desc[r]ivervi la natura di costui,
1065 Proemi | Io lascerò indirieto la descriptione della forma dell'Asia Minore,
1066 Proemi | pittore.~Con quali lettere descriverai questo core che tu non empia
1067 Proemi | di mancare di sua vita, desiderando la continua moltiplicazione,
1068 Proemi | li omini che tan[to la] desiderano, non avendo riguardo a nessuna
1069 Proemi | a dar risposta alla tua desiderosa richiesta, perché queste
1070 | dessi
1071 Profez | giustizia di Dio, perché non ti desti a vedere così malmenare
1072 Favole | acqua, a mal suo danno, si destò, e subito annegò.~ ~17.
1073 Proemi | sopra il ginocchio e colla destra mi feci ten[ebre] alle abbassate
1074 Proemi | che la tua ira o malignità destrugga una tanta vita - che, veramente,
1075 Proemi | più di dieci corpi umani, destruggendo ogni altri membri, consumando
1076 Proemi | giudicherai esser cosa nefanda il destruggerla, or pensa essere cosa nefandissima
1077 Pens | capitale per dare a' medici, destruttori di vite. Adunque debbono
1078 Proemi | oro. Questo è esente dalla destruzion del foco, la quale s'astende
1079 Favole | unghie non iscorticasse [e] desvestissi della sua tenera pelle.
1080 Pens | fitta infamia, cioè col detrarre, la qual cosa spaventa la
1081 Profez | foco chi non faceva lor detrimento alcuno.~ ~160. De' capretti.
1082 Proemi | furon quelli che, morendo, dètto[r] morte; e questa crudeltà
1083 Pens | lascia. Le robe e le esterne devizie sempre le tieni con timore,
1084 Proemi | Signor Raphaello, in quel dextro & affectuoso modo che lei
1085 Pens | e di non fare.~ ~96. Ti diacciano le parole in bocca e faresti
1086 Favole | ancora debba sì lungamente diacere in e brutti ricettacoli
1087 Proemi | disfatto dal tempo, paz[i]ente diaci in questo chiuso loco.~Colle
1088 Besti | bianca a similitudine di diadema. Col fischio caccia ogni
1089 Proemi | venti ma da trentamilia diavoli che 'l portassin, ha abbruciato
1090 Profez | linguaggi.~ ~111. De' preti che dican messa. Molti fien quelli
1091 Pens | questo non senza cagion dicea, imperocché lui non reputava
1092 Proemi | giornate dodici, e a mezzo dicembre s'astende insino a' monti
1093 Proemi | la qual cosa io li negai, dicendoli ch'io li darei in disegno
1094 Besti | ritto dal mezzo innanzi. Dicesi che uno di questi essendo
1095 Facez | molto dolersi, pregò che li dicesse quale fusse la cagione che
1096 Facez | per ogni un cento, come tu dicesti che accaderebbe nel bene,
1097 Favole | non ancora consumato, come dicevi, dal foco; prima vederò
1098 Proemi | instrumenti pertinenti ad dicta expedizione.~ ~3. Item,
1099 Proemi | Et se alcuna de le sopra dicte cose a alcuno paressino
1100 Proemi | invenzione e operazione di dicti instrumenti non sono niente
1101 Proemi | legge che Dio e 'l tempo diè alla genitrice natura).~
1102 Facez | fece che 'l merciaio li diede i danari che colui dimandava
1103 Proemi | lussuria e attienti alla dieta.~ ~7. Chi perde il tempo
1104 | dietro
1105 Profez | gioventù femminina non si potea difendere dalla lussuria e rapina
1106 Profez | delle spilonche, non li difendessino.~Cioè le corazze di ferro.~ ~
1107 Favole | de le foglie, le quali lo difendevano dai cocenti razzi del sole,
1108 Profez | all'altro sanza poter fare difesa alcuna.~ ~50. Le terre lavorate.
1109 Proemi | due volte per vedere le differenzie.~E se tu arai l'amore a
1110 Proemi | dell'oro!~ ~23. Com'è più difficile a 'ntendere l'opere di natura
1111 Besti | vendetta che vince ogni difficultà passando ogni esercito,
1112 Proemi | antichi, i quali hanno voluto difinire che cosa s[ia a]nima e vita,
1113 Proemi | per infiniti altori stato difinito in un modo, trovo per isperienzia
1114 Besti | La sciliva, sputa[ta] a digiuno sopra dello scorpione, l'
1115 Proemi | grandi alberi, scoperti dalle dilatate onde, componitrici delli
1116 Besti | piedi a' sua che a' nimici. Dilettansi de' fiumi e sempre vanno
1117 Pens | suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sadisfazione.~
1118 Favole | legne, di quelli a se stessi dilettevoli finestre fatto avea; e cacciato
1119 Favole | che lei li toglieva e sua diletti frutti, ilmeno non la privassi
1120 Favole | fare al noce suo vicino, diliberato fare il simile, si caricò
1121 Favole | essere legata - e fatta tal diliberazione, rizzò i sua rami inverso
1122 Favole | dilettevole fiamma della candela, diliberò volare in quella; e 'l suo
1123 Proemi | pazienza, che tu non sarai diligente.~Delle quali, se in me tutte
1124 Favole | armata casa; e io sono con diligenza tocco dalle mani, e non
1125 Profez | riservare.~ ~64. Della fossa. Dilla in torma di frenesia o farnetico,
1126 Proemi | questo, la fortuna con subiti dilu[v]i d'acque ebbe a sommergere
1127 Proemi | nevi, ti vengano alle case, dimandandoti limosina, come [a] lor tutore.~
1128 Pens | femmina è cedibile alla dimandata lussuria, e intendendo di
1129 Favole | bone parole, impetrò le dimandate semenze. E condottele al
1130 Facez | farina.~ ~12. Facezia. Fu dimandato un pittore, perché facendo
1131 Facez | diede i danari che colui dimandava ch'eran sua.~ ~26. Facezia.
1132 Favole | delle sue membra, l'olmo lo dimandò dicendo: «O fico, quanto
1133 Proemi | furore, cominciò co' piè, dimenati da la furia delle possenti
1134 Profez | Molta turba fie quella che, dimenticando loro essere e nome, staran
1135 Facez | cagione che lo avesse fatto dimenticare tanta amicizia. Al quale
1136 Proemi | spaventati e ridotti al fin dimesticamente in compagnia de' fuggiti
1137 Profez | molte fiere salvatiche e dimestiche.~La pietra del fucile che
1138 Profez | si ti faran vicino, più diminuiranno la loro immensa magnitudine.~ ~
1139 Profez | levata testa, immediate diminuiscan lor grandezza.~ ~66. Del
1140 Pens | più occupano di sito e più diminuiscano di lor valitudine.~ ~31.
1141 Proemi | trasparenti e oppachi, e non diminuisce però di sua figura.~ ~Confutare.
1142 Proemi | lor risguardatori. E così diminuiva tal nume[ro] di simulacri
1143 Proemi | obbietti oppachi, sanza diminuzione di sé.~La tramontana sta
1144 Facez | che l'aggravava, e disse: «Dimmi un poco, hai tu nessun dinari
1145 Besti | cosa vile, né trista, anzi dimora sempre in cose oneste e
1146 Proemi | del domo, e chiaramente vi dimosterò qual fussi sua intenzione,
1147 Proemi | così fussi, la pioggia si dimosterrebbe di minore oscurità che esso
1148 Proemi | coll'opere, alcuna volta dimostrando li effetti per le cagioni,
1149 Proemi | cose, che in tal disegni si dimostrano in una sola figura; nella
1150 Proemi | con orbi, o se pur tu voi dimostrar con parole alli orecchi
1151 Proemi | sommità di tali ripari come dimostrasi e segni infra le cose rimaste
1152 Proemi | lustri dell'onde non si dimostravano in que' luoghi, dove le
1153 Proemi | mancherà l'ordine delle dimostrazion geometriche e l'ordine delle
1154 Proemi | h) O io, o altri che lo dimostri me' di me, pigliatelo, mettete
1155 Proemi | Eccellenzia m'ha sempre dimostro, e benifizi ch'io ho ricevuti
1156 Proemi | simile opera non gli sa[rà] dinegata. Mo' guardate dove i miseri
1157 Proemi | monte Tauro. Non sono, o Diodaro, da essere da te imputato
1158 Pens | combatte, e dond'ella si diparte, vi lascia il dolore e '
1159 Besti | malattie che da essa gola dipendano e apr[e] la strada alle
1160 Proemi | ricorda della commessione del dipignere i camerini...~portavo a
1161 Besti | poi fori di quella colle dipinte e belle ali, con quelle
1162 Favole | mali.~ ~31. Andando il dipinto parpaglione vagabundo, e
1163 Favole | il foco.~ ~49. Favole. Il dipintore disputa e gareggia colla
1164 Proemi | quivi lavorava per altri; dipoi andava a desinare co' Svizzeri
1165 Proemi | 189. a) Signori padri diputati, sì come ai medici, tutori,
1166 Proemi | ruinare li alti edifizi, e diradicare le selve, e con quelle percotere
1167 Proemi | li animali? E più oltre direi, se 'l dire il vero mi fussi
1168 Proemi | mondo essere etterno, noi diren tali linguaggi essere stati,
1169 Proemi | che vedere tali disegni, diresti bene, se fussi possibile
1170 Proemi | salva;~dinanti dico, perché direto è calva.~ ~6. Se voi star
1171 Favole | fare declinare la elevata e diritta cima.~ ~22. Il persico,
1172 Facez | ammirazione donde tale rossezza dirivassi; al quale la femmina subito
1173 Proemi | del retto edificare hanno dirivazione, e quante e quali sieno
1174 Favole | curiosamente col timon della coda dirizzandosi, pervenne a una zucca, e
1175 Pens | Dio e inverso l'inferi si dirizzano.~ ~55. L'oro in verghe s'
1176 Favole | alla desiderata grandezza e dirizzarsi al cielo - per cagione della
1177 Favole | odoriferi fiori fare solìa; e, dirizzato suo volo, con ardito animo
1178 Favole | fatte grosse, unitamente si dirizzavano inverso l'aria, quando le
1179 Favole | lume, al quale subito si dirizzò, e, con vari circuli quello
1180 Proemi | loro soffizienzia, [sanza] dirne altro: chi è maestro da
1181 Profez | altri animali; cioè, le case disabitate passeran in pezzi per le
1182 Favole | rutilanti fiammelle, subito discaccia le oscure tenebre della
1183 Facez | che uno de' frati, essendo discalzi passasse sopra i suoi omeri
1184 Proemi | trita in minute particule la discen[den]te acqua; la qual, convertendosi
1185 Proemi | scogli circunstanti; ruvinosa discenda di tal deruppamento; con
1186 Proemi | cosa, scorrendo per l'aria, discendea sopra di noi; e in ultimo
1187 Proemi | la quale, cadendo ovver discendendo infra l'aria, acquista peso
1188 Proemi | nuvoli si movino contro alla discendente pioggia.~Ma la ringorgata
1189 Profez | dannoci l'olio che fa lume. Discenderà con furia di verso il cielo
1190 Pens | son due operazione umane.~Discernere giudicare consigliare sono
1191 Proemi | per [ve]dere se dentro vi discernessi alcuna cosa; e questo vietatomi [
1192 Facez | mostrò come, essendo tutti discesi del gran padre Adam, ch'
1193 Facez | era in bottega, sentendo dischiavare l'uscio, gridò: «Alla fede
1194 Facez | sopraggiunto, la bottega dischiavata dal gran catenaccio. E con
1195 Facez | disleghi, avendo le mani disciolte e possiedi libertà?».~Al
1196 Proemi | a tutte le traduzioni e discipline umane, nel campo della quale
1197 Favole | le zucche, cominciò, per disconcio peso, a tirare le cime de'
1198 Proemi | la mantiene, e così una discordanza di quelli la ruina e disfà,
1199 Profez | Vedrassi le parte orientali discorrere nell'occidentale, le meridionale
1200 Proemi | poveri son sempre tali discorsori, e se saran nati ricchi,
1201 Pens | ciò che non è 'n lei, si discosta dalla ragione.~ ~17. Come
1202 Proemi | corso delle acque quella si discosterà più delle opposite rive,
1203 Pens | se alcuno omo v'è ch'abbi discrezione e bontà, non alt[r]ementi
1204 Proemi | grande effetto, bisogna discrivere con bona forma la natura
1205 Pens | fine di quelle cose che son disegnate dalla mente tua.~ ~10. Dell'
1206 Proemi | venire (ad uno certo) & disegnato [loco]), ancora che bisognasse
1207 Proemi | un gigante che vien di la diserta Libia.~ ~b) Questo gigante
1208 Favole | aperta bocca disfacendoli e disertandoli coi duri denti, crollando
1209 Profez | inferno! Per costui rimarran diserte le gran selve delle lor
1210 Profez | de le legne, con che si disfa le selve, e cocerassi con
1211 Proemi | discordanza di quelli la ruina e disfà, e conosciuto ben le sopra
1212 Favole | metteva nell'aperta bocca disfacendoli e disertandoli coi duri
1213 Favole | in quella state dal sole disfatta fusse.~Detta per quelli
1214 Proemi | elementi con lor separazione disfeciono il gran caos, ch'elli riunissino
1215 Besti | accompagnati; che se per disgrazia l'uno di loro è morto, l'
1216 Favole | trovato compagnia al suo disiato proposito - imperò che quella
1217 Proemi | Naturalmente li omini boni disiderano sapere.~So che molti diranno
1218 Proemi | imprometteranno, arà il disiderato lor fine, e none aranno
1219 Proemi | con tutti li sua sudori disidererà libertà, la quale non sarà
1220 Facez | questa arme: perché non ti disleghi, avendo le mani disciolte
1221 Pens | sanza ordine e confusa, disordinato e confuso fia il corpo tenuto
1222 Proemi | disperati si toglievon la vita, disperandosi di non potere sopportare
1223 Proemi | morte. Altri con movimenti disperati si toglievon la vita, disperandosi
1224 Proemi | anzi sol quelli omini li dispiacciano che son di natura contraria
1225 Proemi | quelli a chi i sua vizi dispiaccino, anzi sol quelli omini li
1226 Favole | colto in iscambio; io non dispiacei mai a nessuno». Al quale
1227 Profez | simili. Molti figlioli da dispietate bastonate fien tolti delle
1228 Profez | più al cielo sì crudele e dispietato monstro.~ ~118. Del navicare.
1229 Favole | vendica.~ ~47. L'inchiostro displezzato per la sua nerezza dalla
1230 Besti | delle ave, il quale ordina e dispone ogni cosa con ragione, imperoché
1231 Favole | poi che a loro medesimi si dispongano potere comandare, e dare
1232 Facez | un giovane a un vecchio. Dispregiando uno vecchio pubblicamente
1233 Favole | ponessi oramai fine a tanto dispregio; che, poiché quello paese
1234 Proemi | poca valitudine. Io questa disprezzata e rifiutata mercanzia, rimanente
1235 Proemi | concedano; e se me inventore disprezzeranno, quanto maggiormente loro,
1236 Facez | fussi per nova».~ ~2. Uno disputandosi e vantandosi di sapere fare
1237 Pens | nella cosa morta riman vita dissensata, la quale ricongiunta alli
1238 Besti | tetta in modo che quasi la dissezza. Di questa spezie, a tempo
1239 Pens | spirituali sono di gran lunga dissimile per velocità a queste.~ ~
1240 Favole | profondo lago, il suo calore dissolvé esso diaccio, e l'asino
1241 Proemi | ogni sua parte equalmente distante al centro della sua spera;
1242 Proemi | si vede le disfatte onde distendersi inverso la loro uscita;
1243 Proemi | le sentenzie della quale, distese con gran circuizioni, io
1244 Proemi | per cave & vie secrete & distorte, facte senza alcuno strepito,
1245 Proemi | città, ma povere ville andrò distribuendo, pigliando tal premio qual
1246 Proemi | invidiosa antichità, tu distruggi tutte le co[se] e consummate
1247 Proemi | venti, li quali al continuo disuniscano e stracciano le parti unite
1248 Proemi | virtù spirituale sparsa si disunisce e altera sua natura, per
1249 Profez | in miseria.~ ~18. Le cose disunite s'uniranno e riceveranno
1250 Profez | palpiri che son fatti di peli disuniti e tengano memoria delle
1251 Proemi | questo io m'ingegnerò, non ditraendo, non infamando alcuno, di
1252 Proemi | colle varie percussioni di div[e]rsi corpi annegati, la
1253 Proemi | lasciato mare rimasi in secco, divenivano superchia e abbondante pleda
1254 Profez | Vedrassi molte volte l'uno omo diventare tre, e tutti lo seguano:
1255 Proemi | varia le semenze secondo la diversità delle cose che essa vole
1256 Pens | malagevolmente da esso pesce si divide e fa quello offizio col
1257 Pens | atto fu prima cominciato a dividere, ha passato più età, ma
1258 Proemi | varie figure, e quando dividersi in due o in tre parti, e
1259 Proemi | essa si sia, ella è cosa divina, [sì] che lasciala abitare
1260 Proemi | oscurità delle tenebre.~ ~b) Divisioni. Tenebre, vento, fortuna
1261 Favole | golosità e ingordigia quella divorando, quasi al fine condusse;
1262 Besti | peso non possan notare. Divorano le pietre, e tronchi delli
1263 Favole | crudele e rapace te voleva divorare; e per quelli riposi che
1264 Proemi | con sanguinosi morsi quel divorava, piegando sé col petto alle
1265 Facez | ch'io credevo che ogni divulgata cosa a te fussi per nova».~ ~
1266 Proemi | perché dov'è voce è corpo, e do' è corpo, è occupazion di
1267 Proemi | bisogna per soccorso di tal dobitazione chiamare il miracolo per
1268 Favole | uve, il quale per la sua dolcezza era molto visitato da ave
1269 Favole | me ordinò serrati i mia dolci figlioli, prima vestiti
1270 Facez | lasciato l'amico, un dì, dolendosi collo amico, e dopo il molto
1271 Proemi | ch'i' m'ho piuttosto da doler del bene intendere le cose,
1272 Proemi | sadisfatto.~ ~b) Non ti dolere, o Diodario, del mio tardare
1273 Facez | collo amico, e dopo il molto dolersi, pregò che li dicesse quale
1274 Favole | delle importune merle, si doleva con pietoso rammarichio
1275 Pens | è prolungamento di vita.~Dolo[r] è salvamento dello strumento.~ ~
1276 Profez | potrete isfogare li vostri dolori e perduta libertà mediante
1277 Proemi | scampo, con atti e movimenti dolorosi, pronosticanti di spaventevole
1278 Proemi | Giannicolò della guardaroba domanda'lo se 'l tedesco avea finito
1279 Facez | molti circunstanti, i quali domandando donde veniva tanta maraviglia,
1280 Proemi | alienare l'erede mio. Vol poi domandare a mia eredi e non come f.
1281 Pens | confessando fotte.~ ~26. Domandasi se tutti li infiniti sono
1282 Facez | sentì battere la porta e domandato uno de' sua servi chi era
1283 Proemi | mettino al naso, o che mi domandi[n] se è cosa mangiativa.~ ~
1284 Pens | ricoglie.~ ~89. Quando io feci Domene Dio putto, voi mi mettesti
1285 Profez | tettano. Molti Franceschi, Domenichi e Benedetta mangeranno quel
1286 Proemi(7)| Indirizzata al fratellastro Domenico. [Nota per l’edizione elettronica
1287 Proemi | città si ricerca si sono i domi di quelle, delli quali appressatosi
1288 Profez | tabernacoli, dove sta il Corpus Domini, si vederanno manifestamente
1289 Proemi | non s'affatica;~perfetto don non s'ha senza gran pena;~
1290 Proemi | appresso di sé la carta di tal donagione, e così scrissi al Corigero,
1291 Proemi | quel tempo ch'ella mi fu donata, era carestia d'acqua nel
1292 Proemi | quelle dodici once d'acqua donatomi dal Cristianissimo Re. Vostra
1293 Facez | acciò che potessi vedere una donna bona innanzi che esso morissi,
1294 Proemi | Presidente di quell'acqua che mi donò il Re, della quale non fui
1295 Besti | sospetto va alla sedente donzella, e se le addormenta in grembo;
1296 Besti | lo diletto che ha delle donzelle, dimentica la sua ferocità
1297 Facez | Ungheri tengan la croce doppia?~ ~22. Un certo merendon
1298 Profez | 125. Delli omini che dorman nell'asse d'albero. Li omini
1299 Besti | che 'nsieme intorno al re dormano, e ciò fanno ogni notte,
1300 Besti | che la notte, quando lui dorme, alcune vanno dintorno al
1301 Favole | spesse volte la vita.~ ~28. Dormendo il cane sopra la pelle d'
1302 Pens | paiano distanti.~ ~79. O dormiente che cosa è sonno? Il sonno
1303 Profez | nell'asse d'albero. Li omini dormiranno e mangeranno e abiteranno
1304 Proemi | strumenti nella camera dove dormiva, e quivi lavorava per altri;
1305 Proemi | moltitudine, subito sen[ten]dosi cuocere per le punture,
1306 Proemi | ne' medesimi tempi essere dotata di sì belle e magne opere
1307 Pens | memoria di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente
1308 Profez | virtù visiva.~ ~116. Delle dote delle fanciulle. E dove
1309 Besti | 46. Palpistrello. Questo, dov è più luce, più si fa orbo
1310 Profez | ché, evendoci a star poco, doverebbon farsi liberali. Vedrassi
1311 Favole | unta lana, giudicò quello doversi essere loco di migliore
1312 Favole | volevo vedere la luce, non dovev'io conoscere il sole dal
1313 Pens | impedimento, l'effetto che doveva seguire del predetto principio,
1314 Profez | seguiranno essi animali e omini, dovunche fuggiranno: e tal fia il
1315 Besti | nemico si vendica.~ ~63. Il dragone. Questi s'accompagnan insieme
1316 Favole | superba, avere me, picciola dramma di neve, posto in sì alto
1317 Proemi | pensa seco perché fu rapita du' volte.~ ~3. De' non m'avere
1318 Facez | camminando di notte per dubbiosa via, quello dinanzi fece
1319 Favole | insuperbito della sua bellezza, dubita delle piante che li son
1320 Proemi | dal predetto mare.~ ~6. Dubitazione. Movesi qui un dubbio, e
1321 Besti | pensava quando fu morso.~ ~61. Duco e civetta. Questi gastigano
1322 Favole | sopra la quale è posta la dura e foderata pelle, e non
1323 Favole | Le fiamme, già uno me[se] durato nella fornace de' bicchieri
1324 Proemi | le anticaglie, e questo durava insino a sera.~ ~d) Alfine
1325 Proemi | quiete in tale cerca quanto durerà questa mia piccola opera.
1326 Proemi | se è caldo o freddo, se è duro o molle, se è acuto o piano?~ ~
1327 Proemi | morte; e questa crudeltà durò finché la polvere mossa
1328 | é
1329 Proemi | colla destra mi feci ten[ebre] alle abbassate e chiuse
1330 Proemi | produzion di natura, ma la più eccellente, cioè l'oro, vero figliol
1331 Proemi | scrisse ornatamente tutti li eccellenti fatti delli sua antichi,
1332 Proemi | essere plorisso a Vostr'Eccellenze, dirò prima la invenzione
1333 Profez | grandezza.~ ~171. El fuoco. Eccene un'altra che quanto più
1334 | eccetto
1335 | Ecco
1336 Proemi | virtù. Quando il sole per lo eclipsi rimane in forma lunare,
1337 Besti | sua mali mangiando della edera.~ ~91. Serpe. Questa, quando
1338 Proemi | architectura, in composizione di edificii & pubblici & privati, &
1339 Profez | sesta delli casi ovvero editti ovver quistioni, settima
1340 Proemi | tempi opportuni, operare cum effecto circa tutte quelle cose
1341 Proemi | instrumenti di mirabile efficacia, & fora del usato; et insomma,
1342 Besti | È tutta bianca e pun[t]eggiata di macchie nere a modo di
1343 Besti | nemico all'aspido, nasce in Egitto, e quando vede presso al
1344 Proemi | contro A[r]taserse cogli Egizi e gli Arabi, Medi e Persi;
1345 Proemi | non pesando nel medesimo elemen[to], e' pesa nell'elemento
1346 Proemi | a poco con lenta morte. Elena, quando si specchiava, vedendo
1347 Pens | abitazione per uno tempo ha eletta.~Vedi il pesce che per la
1348 Favole | cagione di fare declinare la elevata e diritta cima.~ ~22. Il
1349 Favole | confortata dal foco elemento, elevatosi in sottile vapore, quasi
1350 Favole | il beuto vino da Maumetto elevò l'anima sua inverso il celabro
1351 Pens | somma de' peccati solo 'n ello trovati sono. E se alcuno
1352 Pens | discrezione e bontà, non alt[r]ementi che me dalli altri omini
1353 Proemi | porfidi e serpentini dentro a emicicli, e spanda[n] l'acqua in
1354 Favole | aveva dato dell'essere tanto eminente e magno e ricco di sì belle
1355 Profez | risguardare li oppositi emisperii e scoprire le spilonche
1356 Proemi | descriverai questo core che tu non empia un libro? e quanto più lungamente
1357 Proemi | e cosi allo spedale, e empiè di botteghe da specchi tutto
1358 Profez | ciberanno con gran gridore: empieranno i loro ventri di vermiglio
1359 Proemi | visivale, e ogni simile corpo empiere tutta la antiposta aria
1360 Proemi | navili, con grande ondamento empievi gli scoperti liti degli
1361 Proemi | di tale arte, e n'hanno empiuti i libri, affermando che
1362 Profez | parte miste col corso de' v[en]ti, seguirannolo per lunghi
1363 Proemi | disfazione. Ma questo desidero ene in quella quintessenza,
1364 Pens | Perché dato un principio, ènecessario che ciò che siguita di quello
1365 Profez | Delle ape. Vivono a popoli ensieme, sono annegate per torli
1366 Proemi | disfatto dal tempo, paz[i]ente diaci in questo chiuso loco.~
1367 Proemi | benché in bestia prima entran quelli che tal cosa affermano.
1368 Proemi | eredi, ma volete che paghi l'entrate che esso ha di tal possessione.~ ~
1369 Favole | pesci che sotto a quello entravano, venne la piena con rovinoso
1370 Besti | Pascesi di biade ne' campi; entravi allo 'ndirieto acciò che
1371 Proemi | sperica ha ogni sua parte equalmente distante al centro della
1372 Besti | cioè probità, prudenzia e equità e osservanzia in religione,
1373 Profez | 31. E quelli che pascan l'er[b]e, faran della notte giorno.~
1374 Proemi | andrà dal Signore e impet[r]erà tale lettere che per voi
1375 Favole | sassosa strada, in compagnia d'erbette, di vari fiori di diversi
1376 Favole | pesanti, ove, cadendo, la sup[erbia] si converte in fuga, e
1377 Proemi | lor prede sopra i monti erbosi. Questo è tutto sasso semplice,
1378 Proemi | fuggirsi da voi e ridursi nelli ermi o spelonche o altri lochi
1379 Proemi | e fa l'uffizio a questi Ermini come farebbe un bel lume
1380 Proemi | alcuni lo dicano di Santo Ermo, il quale nasce ne' liti
1381 Profez | capretti. Ritornerà il tempo d'Erode, perché l'innocenti figlioli
1382 Pens | 66. Chi poco pensa, molto erra.~ ~67. Più facilmente si
1383 Pens | dalla mente tua.~ ~10. Dell'error di quelli che usano la pratica
1384 Proemi | con voce composte di d[iv]ersi urlamenti riprendeva[n]
1385 Besti | e stando loro in verso l'erta rompono l'unito corso dell'
1386 Favole | quelli che s'aumiliano: son esaltati.~ ~18. Il falcone non potendo
1387 Profez | 144. Delle bombarde ch'escan della fossa e della forma.
1388 Besti | a sé la nova abitazione, esce poi fori di quella colle
1389 Favole | in modo ch'e frutti~tua escino stracciati e storpiati fora
1390 Proemi | cagioni. Gli animali sono esemplio de la vita mondiale.~Pro.
1391 Proemi | della quale lor non sono esenti, con ciò sia che con grande
1392 Pens | Ogni azione bisogna che s'esercita per moto.~Cognoscere e volere
1393 Besti | Il bruco, che mediante l'esercitato studio di tessere con mirabile
1394 Proemi | che con grande studio e esercitazione volendo creare, non la men
1395 Proemi | è men numero di libri ch'esista di medicina.~ ~21. Io ho
1396 Proemi | maraviglia, la quale serve alla espedizione del nostro proposito.~Questo
1397 Pens | li omini della innocente esperienzia quella accusando di fallacie
1398 Proemi | desiderio è 'n quella quinta essenza compagna della natura, e
1399 Besti | vizio, si legge del pagone esserli più che altro animale sottoposto,
1400 | esserne
1401 | esservi
1402 Proemi(5)| al cardinale Ippolito d’Este. [Nota per l’edizione elettronica
1403 Pens | ci lascia. Le robe e le esterne devizie sempre le tieni
1404 Pens | ccede le incertezze e bugie estese sopra li magni e altissimi
1405 Proemi | colle grosse labbra, da l'estremità de' quali era peli a uso
1406 Pens | Aristotile nel terzo dell'Etica: l'uomo è degno di lode
1407 Besti | Catoplea. Questa nasce in Etiopia vicina al fonte Nigricapo.
1408 Proemi | nessuna cosa creata è più etterna d'esso oro. Questo è esente
1409 Proemi | concedereno il nosto mondo essere etterno, noi diren tali linguaggi
1410 Proemi | col tridente, e vedeasi Eulo colli sua venti ravviluppare
1411 Besti | addormenta. Questo veduto dal eumone subito si li lancia in bocca,
1412 Profez | più si fanno avari, ché, evendoci a star poco, doverebbon
1413 Proemi | basa, e per questo son poco evidenti nel lor consumamento. Ma
1414 Pens | 58. Al traditore la morte evita, perché se usa lialtà non
1415 Besti | alie, esse lo portano, e s'evvi una manca di suo uffizio,
1416 | Ex
1417 Proemi | altro, farmi intender da V. Excellentia, aprendo a quella li secreti
1418 Proemi | qual loco piacerà a Vostr'Excellenzia, ad la quale humilmente
1419 Proemi | presente uno de' nostri excelsi Signori, ne' quali questa
1420 Proemi | alieni dal comune uso, mi exforzerò, non derogando a nessuno
1421 Pens | effetto tale che in e nostri experimenti causati non sono. Perché
1422 Proemi | offero paratissimo ad farne experimento in el parco vostro, o in
1423 | eziandio
1424 Proemi | disegno la larghezza, lun[gh]ezza e grossezza e figura di
1425 Proemi | domandare a mia eredi e non come f. ma come alienissimo; e io
1426 Proemi | Farai le scale da quattro facce, per le quali si perven[
1427 Facez | avessi a fare tanto viaggio e faccende quanto lui, ancora io sarei
1428 Pens | infra lo 'nfinito.~ ~2. Facciàno nostra vita coll'altrui
1429 Proemi | profondità d'alcuna valle, e faccisi argine della ringorgata
1430 Proemi | scotendo il capo, gli omini faceano non altrementi per l'aria
1431 | facendolo
1432 Besti | padre e tolli la mogliera facendosela sua.~ ~10. Crudeltà. Il
1433 | facendosi
1434 Profez | perché ti se' fatta parziale, facendoti ai tua figli d'alcuni pietosa
1435 | facendovi
1436 Facez | conosciuta dal mercatante facetamente la già fatta ingiuria essere
1437 Proemi | lor percussione. Questi si facevan basa de' predetti morti.
1438 | facevano
1439 | facevi
1440 Facez | FACEZIE~ ~1. Uno vede una grande
1441 Proemi | bombarde commodissime & facile ad portare, et cum quelle
1442 Proemi | inoffensibili da foco & battaglia, facili & commodi da levare & ponere.
1443 Proemi | forti, & atti ad portare facilissimamente, et cum quelli seguire, &
1444 Proemi | servare uno [te]stamento facto da tre anni in qua che è
1445 Proemi | de' grandi abeti, pini e faggi e altri simili alberi; dopo
1446 Favole | salice, e massimo che bisce o faine sopra sé mai non accettassi;
1447 Besti | sente morso dal ragno detto falange, mangia de' granchi e si
1448 Pens | esperienzia quella accusando di fallacie e bugiarde dimostrazioni.~ ~
1449 Favole | viso in alto, disse: «O falsa luce, quanti come me debbi
1450 Proemi | tanti seculi ignorate e falsamente credute. L'occhio, che così
1451 Favole | pigliare la mosca con sue false rete, fu sopra quelle dal
1452 Besti | non vegni a mancare.~ ~19. Falsità. La volpe, quando vede alcuna
1453 Profez | madri d'insieme colle sue famiglie esser da crudeli animali
1454 Pens | sono. Mal è se tu li se' familiare e peggio se da esso stai
1455 Profez | poi lacerati.~ ~131. De' fanciulli che stanno legati nelle
1456 Profez | zoccoli. Saran sì rande i fanghi, che li omini andranno sopra
1457 Facez | passare uno tristo passo e fangoso «Tre verità», ella nell'
1458 Proemi | grammatiche e le scienzie, e fansi cavalieri contro alli morti
1459 Proemi | questi poteranno seg[ui]re fanterie assai, illesi e senza alcuno
1460 Profez | Spegneransi innumerabili vite, e farassi sopra la terra innumerabili
1461 Proemi | che, se li piaccia, che i' farei co' lui mercato di ciascuna
1462 Pens | diacciano le parole in bocca e faresti gelatina in Mongibello.~ ~
1463 | farete
1464 Proemi | fa a similitudine della farfalla al lume, dell'uomo, che
1465 Facez | asino, che li portava la farina.~ ~12. Facezia. Fu dimandato
1466 Pens | improntitudine della povertà.~ ~104. Farisei frati santi vol dire.~ ~
1467 | farle
1468 | farne
1469 Profez | Dilla in torma di frenesia o farnetico, d'insania di cervello.
1470 Profez | che stanno legati nelle fasce. O città marine! io veggo
1471 Proemi | e prestezza riempiuto di fascine. Sempre quelli che hanno
1472 Favole | lustrante superfizie? Certo la fastidiosa e brutta ruggine l'ha consumata!»~
1473 Favole | con pianto e pentimento in fastidioso fumo si convertì, lascian[
1474 Favole | che li son d'intorno, e fattolesi torre dinanzi, il vento
1475 Proemi | cose danno più onore al suo fattore che al pagatore.~ ~2. Addì
1476 Proemi | ragione, ma expedizione favorevole, & io non dubito puncto
1477 Favole | lungo tempo incarcerata, fe' penitenzia del suo peccato.~ ~
1478 Facez | e domandò il tesorieri e feceli donare un soldo. Allora
1479 Pens | dove si vada.~ ~11. E molti fecen bottega con inganni e miraculi
1480 Besti | becco.~ ~96. Il ramarro, fedele all'omo, vedendo quello
1481 Besti | lialtà. Le gru son tanto fedeli e leali al loro re che la
1482 Proemi | fa' suo discepolo, la qual fedelmente ti guarirà della tua stoltizia,
1483 Besti | alla lor vera madre.~ ~18. Fedeltà ovver lialtà. Le gru son
1484 Profez | lavoratori della terra.~ ~14. Felici fien quelli che presteranno
1485 Favole | avere in te trovato la mia felicità; io piango indarno il mio
1486 Profez | troie. A gran parte delle femine latine fia tolto e tagliate
1487 Profez | E dove prima la gioventù femminina non si potea difendere dalla
1488 Proemi | infinite cose da offender & di[fendere].~ ~10. In tempo di pace
1489 Proemi | foco generato dalle saette fenditrici e squarciatrici delli nuvoli,
1490 Proemi | colle propie sue armi si feria, e uccidea se medesimi,
1491 Besti | all'erbe e le piante, e fermando in quelle la sua vista,
1492 Facez | ricordò de la sua regola; e fermatosi, a uso di San Cristofano,
1493 Favole | sua figlioli a ridere, e ferme le risa, disse: «Conosci
1494 Profez | le spiagge de' monti si fermerà per lungo spazio di tempo
1495 Proemi | che il nostro Altore abbia fermo lo intelletto a tale eccellenzia
1496 Profez | scoprire le spilonche a ferocissimi animali.~ ~51. Del seminare.
1497 Besti | donzelle, dimentica la sua ferocità e salvatichezza; ponendo
1498 Favole | rote de' carri, dai piè de' ferrati cavalli e de' viandanti,
1499 Proemi | compare de Messere Ambrosio Ferrere che à qualche commessione,
1500 Proemi | che la stanzia di questo ferreri dice convenirsi a lui per