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ne 678
nè 259
ne' 85
nebbia 2
nebbie 1
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262 quelle
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259 nè
254 all'
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Defendente Sacchi
Novelle e racconti

IntraText - Concordanze


    Parte
1 2| metteva appena le penne, valeva a spiccar molto volo, 2 2| breve compito, partiva, si vedeva che assai tardi: 3 2| lunghe ore in amorose follie. la fanciulla era meno delirante 4 2| sua intimità colla figlia; in secolo corrotto, ed in 5 2| Sistina. Michelangelo non avea rancore, nè invidia del 6 2| Michelangelo non avea nè rancore, invidia del rivale, poichè 7 2| riescì colossale: indi partì, il vide che un fanciulletto, 8 2| stesso, maestro Michele! potete fermarvi un momento 9 2| rimediare a questo guaio.~ questi soli erano i triboli 10 2| stava sempre a capo chino, poneva più mano alla matita 11 2| non bisognavano teorie, tutti sentivano a suo modo. 12 2| chiuse nella sua stanza, più pensava ad uscirne; 13 2| palagio ospitale stanza, sdegnerà mutare con essa 14 3| ella chinava il capo.~—  mi rispondete, nè mi date 15 3| capo.~— Nè mi rispondete, mi date una speranza? —  16 4| prepotenti costumi del Marino, che avrebbe mai patito albergasse 17 4| consiglio di rubare la vergine; passarono molti giorni che 18 4| amata, ma non dargli paura il console, nè il veneto 19 4| dargli paura nè il console, il veneto senato.~Non parve 20 4| senza ch’ei la vedesse.~Ma quella freddezza, nè quella 21 4| Ma nè quella freddezza, quella non curanza, scemarono 22 4| buon animo. Ella non voleva togliersi allo sposo, nè 23 4| nè togliersi allo sposo, rivelarne le colpe, e si 24 4| gittasse a una vita galante, si curasse di lui, per essere 25 4| turbolento agogna a vendetta, tarda a tentarla. Cavalca 26 4| tremante nel suo gabinetto, per interrogare di servi, 27 4| per interrogare di servi, per farli richiedere da 28 4| timore non chiude la bocca: dispettò, chè commetteva 29 4| attitudine oltre a un’ora, più osò sollevarsi, nè più 30 4| nè più osò sollevarsi, più torcere il capo, che 31 4| che poteva pericolarti; il feci in mio nome, ma 32 4| nulla ah nulla! macchiò mai con pensieri, nè con atti 33 4| macchiò mai nè con pensieri, con atti la mia innocenza. 34 4| castello e non conoscevano d’onde venisse, nè chi si 35 4| conoscevano nè d’onde venisse, chi si fosse: Minello solo 36 4| non parlava mai a Minello del suo padrone, nè della 37 4| Minello nè del suo padrone, della Rocca; non parlava 38 4| muoveva, non si sconfortava di tempo, nè di traversìe, 39 4| sconfortava nè di tempo, di traversìe, purchè giungesse 40 4| Marino più non seppe nulla, dove fosse, nè in quali 41 4| seppe nulla, nè dove fosse, in quali mani, solo una 42 4| diligenza sai; un punto più nè meno; ove le linee 43 4| diligenza sai; un punto nè più meno; ove le linee s’intersecano, 44 4| 133] a’ miei consigli, avreste dei rimorsi, nè 45 4| nè avreste dei rimorsi, sareste a questo momento.~—  46 4| Ara sarà vendicata —  giunsi a sapere di più: 47 5| Addio, come la ti va? —  benemale. — Oh ti lamenti 48 5| come la ti va? — Nè bene male. — Oh ti lamenti di 49 5| origini e delle scoperte. io sì piccino oserò provarmici, 50 5| a negargli tale verità. teme gli accada quanto avvenne 51 5| Trovò modo a parlargli, gli cerimoniò intorno alquanto, 52 5| ove feriscano que’ detti, volere sentenziare se non 53 5| compensano le fatiche altrui, i servigi prestati; e quindi 54 6| pensare, ma non vi trovava capofondo. Mi venne 55 6| ma non vi trovavacapo fondo. Mi venne in mente 56 7| non resta nulla da sperare da temere, tiensi capovolta; 57 7| sapevano trovare in lei spirito, nè bellezza.~Francesca 58 7| trovare in lei nè spirito, bellezza.~Francesca sapeva 59 8| virtù che [204] la fregiano. falla quell’apparenza, poichè 60 8| gli occhi per devozione, vedi che poco lunge presso 61 8| col pensiero allo sposo, curi che quell’uomo ti attraversi 62 8| ognuno lo nomina a dito, donna o cavaliere presume 63 8| felicità della sua vita, pur mai aprì il cuore ai 64 8| e vi stettero a lungo, alcuno osò spiare i loro 65 9| privilegiati, non furono educati fra i fantasmi delle 66 9| di Fingallo e di Ossian, tremarono innanzi ad un 67 9| un inquisitore di Spagna, videro saltellare sulla 68 9| curiosità. Essi non sono eroi, nè volgo, nè padroni, 69 9| Essi non sono nè eroi, volgo, nè padroni, nè servi; 70 9| sono nè eroi, nè volgo, padroni, nè servi; non ostentano 71 9| eroi, nè volgo, nè padroni, servi; non ostentano titoli, 72 9| baciozzi alla disperata, ritornava che chiamata dalla 73 9| muoversi, senza prendere cibo: si seppe se fu in lei maggior 74 9| Certo ne fu dolente a lungo, fra i sentimenti che se 75 10| sapevano il perchè. Però il Solario mai si dilungava 76 10| volo e ritornava ansante; Agnese mai se ne scostava, 77 10| voglio dormire tranquillo, temere sempre qualche burrasca: 78 10| 245] Passarono alcune ore, vi ebbe fra loro che il 79 10| sapeva come accostarsi a lui, se l’avrebbe preso, udendo 80 10| essa nulla gli rispondeva, quegli mai le accennò di 81 10| dopo sei anni, mia cara, ritorna, nè manda ambasciata! 82 10| anni, mia cara, nè ritorna, manda ambasciata! forse 83 10| combattuta fra questi dubbj, osò alzare il desiderio 84 11| avrebbe a durare fatica; a spiegarla, bene si meriterebbe 85 11| del mondo.~Il lombardo cui quelle carezze nè il confortativo 86 11| lombardo cui nè quelle carezze il confortativo che aveva 87 11| proposito alcuni tristi amici. andò molto che gli accrebbe 88 11| nella camera del barone, sa ella negarglielo, perchè 89 11| quel vituperio in città, concedesse allo straniero 90 11| i quali più non volevano il fattucchiere, nè le sue 91 11| volevano nè il fattucchiere, le sue malìe. Allora il 92 11| inospitalità, è villania: certo io userei questa misura 93 11| può niuno vuole ritrarsi. dimorano molto, e odono 94 13| impose di chiarirsi meglio, avere a che fare quel suo 95 14| omai non ci si parla più delle colombe di Venere, 96 14| delle colombe di Venere, del gallo di Marte, e ci 97 14| profusioni; e Maria n’era lieta, voleva udirsi ringraziare, 98 14| Checca. Ella non lamentava, il letto arso, nè le masserizie 99 14| lamentava, nè il letto arso, le masserizie distrutte, 100 15| che non è in potere umano, definire, nè insegnare, 101 15| potere umano, nè definire, insegnare, ma che è un senso 102 15| idea della Madre d’Iddio. egli osava scontentarla, 103 15| impone ossequio. — Signore, l’oro, nè gli onori, nè 104 15| ossequio. — Signore, nè l’oro, gli onori, nè quelle insegne 105 15| nè l’oro, nè gli onori, quelle insegne allettano 106 15| errore e lo rimproverassero; si tenne quieto finchè ebbe 107 17| gli occhi sopra le donne, nere, nè bianche, perchè 108 17| sopra le donne, nè nere, bianche, perchè quei maledetti 109 17| casa, ognuno era lontano, osava custode penetrare 110 17| mai gustata in mia vita, avrei attinta se fossi stato 111 17| dando promessa di tornarvi. certo io era restìo all’ 112 18| avvide costei non essere scema, nè pazza, e mossa 113 18| costei non esserescema, pazza, e mossa da naturale 114 18| pensava a quanto era seguìto, parlava di Berta o del fuso. 115 19| seguiva come una capra, si scosse che al vedersi 116 19| trovandosi un po’ impicciato, convenendo ritirarsi, riprese: —  117 19| accomodava a quei consigli, più reggendo a starsi lontana, 118 19| lunghi mesi mi consumarono. qui terminarono i miei guai: 119 19| pericoli che la circondano: se ne meravigli signora, 120 19| se ne meravigli signora, creda che questo le ministrasse 121 19| sua madre; e mel promise, mai mi celò nulla di quanto 122 19| si tratteneva che poco, osò mai dirle una parola, 123 19| perigliarti d’uscire sola, di andare a quella bottega, 124 19| andare a quella bottega, [428] di vedere quel giovane: 125 19| capo: — Non mi si contenda l’ingresso, nè la parola 126 19| contenda nè l’ingresso, la parola come un malfattore: 127 19| apparso in questo tempo ai passeggi, nè alle conversazioni: 128 19| questo tempo nè ai passeggi, alle conversazioni: però 129 20| si fosse eretto l’altare, niente che sentisse di cristiano: 130 20| pel Barone non vi erano messa, nè orazioni: su quel 131 20| Barone non vi erano nè messa, orazioni: su quel ceppo 132 20| di Phenix senza conoscere l’animo del Barone, nè le 133 20| conoscere nè l’animo del Barone, le sue Credenze. La sgraziata 134 20| chiesetta; indi scomparve, più si seppe di lui. Alcuni 135 21| del seccatore! e non sarà la prima nè l’ultima volta; 136 21| e non sarà nè la prima l’ultima volta; chino il 137 21| anni, come appunto ei fece; la mia bella scadrebbe a 138 21| come le nostre fanciulle, balbettare poche ciance 139 21| invece di parlare italiano; disegnare, nè suonare il 140 21| italiano; nè disegnare, suonare il cembalo, o fare 141 21| da commuovere le viscere. ciò solo; essa vale ad accomodare 142 21| turco, non è certamente dell’Asia, nè dell’Affrica, 143 21| certamente nè dell’Asia, dell’Affrica, e tutti i 144 22| servissero gli avventori. vedendo giungere alcuno, 145 23| Però era nulla, ei fumava, alcuno giunse mai a scoprire 146 25| ovunque sol mi trovo.~ ~ solo procuri di sovvenirmi 147 25| tu mi ascolti pietoso, già mi rispondi con quel 148 25| che senta di passionato, vedranno questo tenue lavoro, 149 25| vedranno questo tenue lavoro, il cureranno: tal [498] 150 25| la religione, l’onore, gli lasciavano loro che 151 25| sguardo del dominatore: questi sdegnava scendere 152 25| ambizioso nel suo proposto, mai apparve a Teodote sì 153 25| che partiva innocente, sapea quale vi sarebbe ritornata.~ ~ ~ 154 25| Teodote perciò non ne prendea vanità, nè orgoglio; sempre 155 25| non ne prendeavanità, orgoglio; sempre eguale 156 25| avervi chi la vincesse, fra Sassoni suoi, nè fra 157 25| vincesse, nè fra Sassoni suoi, fra le donne d'Italia.~Conibert 158 25| cenno dovesse arrossire. ciò solo, ma non pativa 159 25| disprezzava tutti qual fango, andavane immune la stessa 160 25| l’addestrasse all’armi, infiacchisse nelle arti 161 25| degnarono appena udirla, le risposero che in brevi 162 25| alle sciagure de’ suoi, ardiva dubitare della ragione 163 25| salvare que’ perseguitati, rimettea il pensiero di 164 25| Sii giusto, sii clemente, si dica che invano volle 165 25| a lei, ora al principe, sapeano precorrere che ne 166 25| 532] grave, colle pupille chine, nè alzate, ma ferme, 167 25| colle pupille nè chine, alzate, ma ferme, senza 168 25| nemici che il minacciavano, all’irrequieto Alachis che 169 25| dunque un nuovo desiderio? sai come si compia? e t’ 170 25| figlia: costei non muovono gli onori, nè i vezzi; si 171 25| non muovono nè gli onori, i vezzi; si è cinta quasi 172 25| ferro, d’indomita fierezza, la diresti italiana. Sì, 173 25| dispettosamente lo sguardava, vedendolo pur anco svolto 174 25| sbalzò fra corno e corno; perchè quei più fiero il 175 25| allegria in loro favella.~ al calare della notte si 176 25| occasione per stargli lontana, avesse avuta la scorta del 177 25| rinnovarono le danze, i banchetti; mancò [550] chi con ischerzevoli 178 25| non si vide in palagio la damigella nè il servo, 179 25| palagio nè la damigella il servo, e ognuno credea 180 25| luogo, e parla forsennato, sa che si faccia e dica.~ 181 25| formare nuovi pensieri; per quanto si sollecitasse, 182 25| mutamento nella sua damigella, credere vi fosse spinta 183 25| altrui: desiderò parlarle, sapendo la badessa disdire 184 25| tutte le azioni della vita; tu sei sortita a un chiostro. 185 25| Egli accolse i miei voti, si scioglieranno giammai... —  186 25| sopra tutti gli Italiani. ciò solo, ma che a vendicarsi 187 25| consiglio.~[562]~ ~XII.~ ~ avea pur fine l’acerba prova 188 25| fosse ricordata fra’ suoi, ei più neparlò. Fu subito 189 25| le funzioni del tempio, riduceasi alla notte [565] 190 25| onori non la abbandonasse, la corrompesse tarlo di 191 25| efficace nella misericordia. si dimentichi che tu stai 192 25| sia una torre di fortezza, vi possa alcun nemico. —  193 25| incontaminati. Miseri! sapeano che la mutabil fortuna, 194 25| aveano fatta del regno.~ solo procurava qualche rimedio 195 25| il volere delle sorelle.~ limitando le sue larghezze 196 25| baciava i bianchi capegli. quei la scambiava di minore 197 25| figlia coll’amor tuo... —  più valendo a soffocare 198 25| grate memorie dell’infanzia, udire una nota voce d’amore. 199 25| adunata, e fino nelle celle: perchè queste vedendola 200 25| dalla debolezza estrema.~ collo scemare delle forze 201 25| belle delle antiche mura, vi hanno di simili al mondo 202 25| posteriori a lungo perduto: fu trovato che mercè una 203 26| mistero tutta quella faccenda, potei venirne a capo se 204 26| erano temuti ed ossequiati.~ son favole; la caccia e 205 26| voleva perdere il rispetto, cacciarlo lontano con un 206 26| Bernabò. Per lui non vi sono Santi, nè Papa, ed essendo 207 26| lui non vi sono nè Santi, Papa, ed essendo scomunicato, 208 26| salvare la propria pelle, volle spendere un obolo 209 27| cui non era il più grande in Italia, nè in Francia; 210 27| più grande nè in Italia, in Francia; poscia passato 211 28| gli aveva data a 26 anni. erano di minor animo i pavesi: 212 28| soccorrevano coll’opera propria; restarono neghittose le 213 28| amore per Clarice Visconti, vedeva altro spediente per 214 28| quando i nemici eran lontani; a questa troppa sicurtà 215 28| avamposti senza vantaggio scapito da ambe le parti.~ 216 28| spada, prigioniero, non era scoraggiato nè avvilito: 217 28| non era nè scoraggiato avvilito: attraversava il 218 28| aver rinegato il suo Re, sapea che l’attendeva sotto 219 29| dopo la sua adolescenza.~ dico fole: essa vi fa rapidamente 220 29| sarebbe il caratterista. è già moderno; la commedia 221 29| Alcuni però che non avevano il loro spirito, nè la loro 222 29| avevano nè il loro spirito, la loro feconda invenzione, 223 29| non ne sposa mai nessuna.~ però si creda che Arlecchino 224 29| perfetti non bisognerà essere uomodonna. —~— Si dice 225 29| bisognerà essereuomo donna. —~— Si dice che un 226 29| questa spada brilla e canta!~ sia chi frappatore me chiamasse~ 227 29| di drammi che non fanno riderepiangere, di tiranni 228 29| che non fanno nè ridere piangere, di tiranni che 229 29| ed il pudore.~No certo, quanto io so fare per ricreare 230 29| per ricreare il pubblico, la mia illustre origine, 231 29| la mia illustre origine, i benefizi che reco, devono 232 29| non muovano mai le gambe innanzi, nè indietro, come 233 29| mai le gambe nè innanzi, indietro, come alcuni vorrebbero 234 29| basso, come il telegrafo; questo è imperfezione dell’ 235 29| spiccheranno scambietti, sosterranno giritondi ripetuti, 236 29| direttori dei teatri; non vanno a pigliare per la marsina 237 29| pigliare per la marsina Romani, a fare un inchino a Mercadante, 238 29| invidie non s’abbaruffano si giurano eterno odio come 239 29| cielo invocando l’abisso, accennino al suolo annunciando 240 29| che è già alto il sole, rappresentino momenti d’ 241 29| certo nella comica non cedo a Vestri, nè a Bon. Se il 242 29| comica non cedo nè a Vestri, a Bon. Se il primo ha un 243 29| E poi io non sono l’uomo di jeri nè di dimani, sono 244 29| non sono l’uomo nè di jeri di dimani, sono l’uomo dei 245 29| voglia di dare nel patetico, rattristare i suoi lettori 246 29| secoli. Per una avventura bellabrutta, ma comune 247 29| Per una avventurabella brutta, ma comune fra le 248 29| francesi non ne sapevano nulla di pulcinella, nè di burattini, 249 29| nulla nè di pulcinella, di burattini, e pensò che 250 29| di queste dispute, certo i greci, nè i romani ebbero 251 29| dispute, certo nè i greci, i romani ebbero tanto senno 252 29| linguaggio che non sapeano Orazio, nè Cicerone, e di 253 29| che non sapeanoOrazio, Cicerone, e di questo almeno 254 31| miei fratelli, io non sono un santo, nè faccio miracoli; 255 31| io non sono nè un santo, faccio miracoli; non merita 256 31| privilegio dal cielo; non sono un mago, nè un impostore, 257 31| cielo; non sono nè un mago, un impostore, perchè arrossirei 258 31| lasciarvi per mia eredità beni di fortuna da distribuire 259 31| da distribuire ai poveri, la ricordanza di opere che


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