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Parte
1 3| affrettarono di esibirgliene in dono; ma la buona fanciulla seppe 2 5| altrimenti non le mandono in dono), [146] l’autore adunque 3 7| accorrevano e li aveano in dono: lo stesso seguì al terzo 4 8| applaude, e manda al cantore un dono: intanto passa per la via 5 8| della vita.~Ricco di questo dono egli era beato: l’avea seco 6 9| fanciulla, che l’ebbe in dono nata da un mese. Appena 7 10| gli andava debitore, e un dono, aggiunse ridendo: — Dunque 8 18| mani: degnate accogliere il dono della povera Berta. —~Spiccò 9 18| prese — Povera Berta! il tuo dono è prezioso più di quanto 10 18| accolse quel mio povero dono, mi diede parole di consolazione, 11 18| scudiere vi rimetterà il vostro dono, e ai bisognosi rifarà le 12 19| il soldo d’una lista; il dono d’un nastro al dì onomastico, 13 19| Carlo aveva ricevuto in dono da molti negozianti milanesi 14 21| reduci dall’Oriente, fecero dono alla loro patria d’una borsa 15 21| naturali lo offrirono loro in dono. In quelle regioni si valevano 16 21| molta melica: l’ebbe in dono da6 un altro genovese che 17 25| in quest’anno quanto sia dono prezioso un amico fra le 18 25| del regno. Era grazia, era dono che forse rendea men timorosa 19 25| timorosa la vita, ma era il dono de’ barbari e spesso comprato 20 25| non sapea apprezzare tal dono, perchè non credeva che 21 25| reale, e diede a Vigalf in dono nuove terre e nuovi Arimanni, 22 25| presentava un suo falcone, dono di cui [544] fra’ Longobardi 23 25| Benedetto. [568] Inviarono in dono per ciascuna due palme di 24 25| rimeriti il Cielo di tanto dono, che certo nelle loro preghiere 25 25| Prendi Teodote; questo è il dono che ebbi sul letto di morte 26 25| nella casa de’ grandi, che dono miserando è l’avvenenza, 27 25| impartiva loro l’ultimo dono d’amore. — Benedizione e 28 26| tosto gli mandò la trota in dono, talchè il Visconte ne fu 29 27| donne, col mandargli in dono ad Asti alcune belle signore 30 31| parroco in un paese è un dono del cielo, e tale fu a Val