Parte

 1   4|       mascherati gli è dato solo a cibo poco pane, formaggio ed
 2   4|           nella stanza cieca, quel cibo, quel supplizio e quel ricordo.
 3   4|       libertà, ed avendo più lauto cibo senza altra molestia, riprendeva
 4   9|           ne otteneva il latte suo cibo prediletto. Poi spiccava
 5   9|           muoversi, senza prendere cibo: nè si seppe se fu in lei
 6  11|           malato che sdegnava ogni cibo, pur seguiva a ingollarsi
 7  14|      deschetto vivandava lo scarso cibo, e la Checca ponevasi accanto
 8  14|      raspadura, ed ha sapore, ed è cibo che sovente non isgradisce
 9  14| sporgergliele di propria mano quel cibo, e talora ricreavasi di
10  14|        vecchierella ora s’aveva un cibo confortativo, ora un piccolo
11  14|           un giallo strato di quel cibo prezioso che alla vampa
12  17|            dalla stia, e vedono il cibo dopo lunga fame. Mi guardarono
13  20|       diede forza e tempo di farne cibo all’anima. Nulla or mi resta,
14  21|          Che giudizio! turbare col cibo del contadino palati che
15  21|            raccolta di sì prezioso cibo. Fu solo dopo questa scoperta
16  21|           ed al pastore; che dà il cibo più semplice dell’uomo;
17  21|           tutti nuova porzione del cibo; si compiaceva di vedere
18  21|         inghiottire il più piccolo cibo, perchè gli faceva un gran
19  21|           la giornata senza toccar cibo, fra tante angustie, si
20  21|       forno: Rizzino guardava quel cibo e lo divorava cogli occhi.
21  21|          cosa andò meglio, ma quel cibo sapeva troppo di farina,
22  21|         che quella pietanza era il cibo dei poveri, e la chiamarono
23  25|         grande Gregorio, che erano cibo dell’anima in que’ tempi
24  25|     penitente nelle due specie del cibo celeste.~Venuto a termine
25  25|            salute, le fuggivano il cibo e il sonno, e se le radicava
26  25|            sulla mistica patena il cibo eucaristico nelle due specie.~
27  29|        cibavano una buona polenta, cibo privilegiato di quella terra