| Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | ||
| Alfabetica [« »] epperò 1 eppure 22 equabilmente 1 era 863 eragli 1 eran 2 erano 202 | Frequenza [« »] 1035 una 945 del 873 con 863 era 853 d' 839 al 786 ma | Defendente Sacchi Novelle e racconti IntraText - Concordanze era |
grassetto = Testo principale
Parte grigio = Testo di commento
1 2 | I.~ ~La era una bella mattina di maggio,
2 2 | talchè dopo piccolo tratto s’era posato in terra: il venditore
3 2 | recente tolti dal bucato: era una bella giovinetta di
4 2 | pur colà quel vago.~Costui era Rafaello che incitato da
5 2 | sparse, quell’attitudine ond’era assisa, quel grazioso guardare
6 2 | rivolse una terza volta, era scomparso; ne fu dolente:
7 2 | vedesse: pure le sovvenne ch’era sconosciuto, e ritraendo
8 2 | proferirsi parole d’amore, ne era vivamente presa: il guardava
9 2 | salveregine. —~Intanto la figlia era prestamente corsa a prendere
10 2 | orciuoletto di vino: mentre tutta era in faccenda, ascoltava compiacente
11 2 | finalmente si levò, poichè l’ora era già [21] tarda e gli conveniva
12 2 | uno stropicciare di piedi; era Rafaello che giungeva; si
13 2 | il lembo d’un panno che era [24] vicino sur un cavalletto,
14 2 | rispose:~— Benedetti filosofi! era meglio che andassero nudi,
15 2 | Rafaellino del Colle che era sempre stato muto, si mise
16 2 | il Maestro disse loro che era tardi, di lasciare i lavori
17 2 | veduta la Fornarina e ne era preso; lo guardavano in
18 2 | affetti altrui; Rafaello era sì cieco nella novella sua
19 2 | follie. Nè la fanciulla era meno delirante d’amore,
20 2 | il forno: una casuccia s’era tramutata nello studio dell’
21 2 | Erano rapidi lavori, ma v’era il fuoco d’amore e le grazie
22 2 | spargeva la tavolozza, v’era quel soffio immortale di
23 2 | stanze e le loggie; ma tutto era nulla per l’innamorato Pittore;
24 2 | quali a piccole figure, era gran parte delle avventure
25 2 | di mano ad un pennello ch’era in una scodella con tinta
26 2 | guerriero grande quanta era la calce disposta, talchè
27 2 | Papa. Ora il Buonarotti era nell’anticamera del Pontefice
28 2 | piccola vendetta che si era presa.~— Perchè, diceva,
29 2 | pensiero in una carta che era sul tavolo; piacque maravigliosamente
30 2 | solito sorto all’alba, s’era tutto azzimato per porre
31 2 | dalla Fornarina ed ivi pure era mesto, pensoso; ai vezzi
32 2 | le mani, e diceva che se era qualche giuoco di Michelangelo,
33 2 | Fornarina, che Rafaello era fidanzato alla nipote d’
34 2 | stato per lei. Il padre ne era spaventato, che sapeva quanto
35 2 | non teme pericoli, ma ne era corrucciata fra la gelosia
36 2 | rispondere a quanto le dimandava; era un mistero nel guardare
37 2 | assecondare la sua melanconia. Era d’ogni intorno ingiuncato
38 2 | sosteneano un trofeo su cui era scritto: — Al Pittor delle
39 2 | fino dal giorno innanzi era partita per Loreto.~Mentre
40 2 | improvvisamente la folla ond’era cinto, un uomo che gli stendeva
41 2 | la mano in atto d’amistà. Era [43] Michelangelo: spogliata
42 2 | uno studiando ove l’altro era grande, miglioravano entrambi.~
43 2 | entrambi.~Intanto Ghigi era scomparso, e fattosi innanzi
44 2 | camminava ma il suo pensiere era altrove. Però appena pone
45 2 | quella grazia che in lei era sì cara, diceva: — Sia l’
46 3 | gli affanni? —~Serafina era figlia d’un commerciante,
47 3 | aveva prospera fortuna, era stata educata con ogni cura
48 3 | della persona e destra, era riescita mirabilmente abile
49 3 | prosperità e gli applausi era umile: accostumata, d’indole
50 3 | chiamava i varj cibi, insomma era un dottore. In questo modo
51 3 | recitativo dei drammi, ed era ascoltato con maravigliosa
52 3 | evviva la ballerina — ed era il ricreamento di tutta
53 3 | senza temere insidie, s’era fatta meno selvatica del
54 3 | vegliava di continuo, ma le era meno importuna. Non la abbandonava
55 3 | 54] bella compagna, ne era preso, e per que’ modi semplici
56 3 | migliorava nell’arte e gliene era riconoscente. Quando poi
57 3 | intrecciavano la danza di compagnia, era sì destro nel sussidiarla
58 3 | letizia. Il ballerino ne era lieto, che era di lunga
59 3 | ballerino ne era lieto, che era di lunga mano esperto in
60 3 | perchè il maestro già le era assai simpatico. Quando
61 3 | simpatico. Quando il ballerino era nella stanza, ella scordava
62 3 | crescente simpatia pel giovane, era sempre severa con sè; e
63 3 | ma il povero ballerino s’era acceso sì di lei che non
64 3 | volta di parlarle, ma non le era mai riescito, perchè sul
65 3 | che forse se la fanciulla era meno austera si passava
66 4 | chiarì un semplice caso. Era nel verno, e sedea in una
67 4 | Non vuol dir nulla. —~Era presente una zia, tutta
68 4 | hanno presto trecento anni, era in Milano un magnifico signore
69 4 | altri credono dei sacerdoti. Era inoltre sì audace che poco
70 4 | avevano fregiate le mazze, che era di tre pesciolini. Se non
71 4 | giovine si chiamava Ara ed era figlia dell’eccellenza Cornaro,
72 4 | fabbricati, mentre Venezia ne era doviziosa più che ogni altra
73 4 | vinceano, la loro insegna che era un leone, godeano chiamarsi
74 4 | e minacciava, se pure le era denegata, di sposarla nella
75 4 | governatore si avvide che era muovere pericolosa ventura
76 4 | la fanciulla colle armi, era mettere in sommossa la città.
77 4 | un savio cappuccino, che era [69] presso tutti in grande
78 4 | accertava che la di lui figlia era sempre stata in propria
79 4 | custodia, e che ella pure era desiderosa di esserle madre
80 4 | Salito il Marino co’ suoi ove era Cornaro, gli chiese per
81 4 | strada del nuovo mondo; se era figlia di un probo Veneziano,
82 4 | dolcissima beatitudine. E sì era fregiata di amabili virtù
83 4 | ingenuità e di modestia che le era sì naturale, riprese. —
84 4 | quel brutto soprannome, ond’era segnato quando aveva in
85 4 | appunto adorna di tante virtù era ella sempre stata, ed i
86 4 | con quella modestia che era del suo carattere; dandogli
87 4 | compagna con un fare che era una preghiera ed un comando: —
88 4 | ravvedimento. Oh! il cattivo era rotto a’ più turpi vizj
89 4 | il colore e le parole. Le era molesta e dolorosa quella
90 4 | quando sapeva che il Conte era in casa, tutta buona entrava
91 4 | d’un conforto.~Il padre era ritornato a Venezia, e mal
92 4 | quella saviezza che gli era di continuo rimprovero,
93 4 | taverna, ne’ trivi quei gli era sulle orme: ei si baruffava,
94 4 | lamento. Quando la borsa era esausta, Ara vi infondeva
95 4 | sposo: ei la guatò bieco, era gonfio gli fallasse l’inganno;
96 4 | cavallo, o uscissi di casa era per me la prima e l’ultima
97 4 | porterai alla Palazzina — Era una villetta che ei teneva
98 4 | all’uscio — Sarà Legorina — Era un uomo che entrava con
99 4 | palazzo colla cameriera: era commossa, aveva bisogno
100 4 | Si destò all’alba. Quando era in villa, non essendovi
101 4 | passo mosse al luogo usato: era ameno e quasi in una valletta;
102 4 | salvasse Legorina, finchè ne era in tempo: ondeggiò egli
103 4 | fu silenzio, ma fu breve; era il silenzio dei delitti.
104 4 | momenti che la tua ragione era vinta da violenti passioni,
105 4 | Comprese la misera che era finito per lei, levò supplice
106 4 | alquanto, chè fra delitti era sacra a que’ scellerati
107 4 | terreno.~Giunsero gli amici: era tardi, era deserto: il Marino
108 4 | Giunsero gli amici: era tardi, era deserto: il Marino fuggito;
109 4 | brigate con scene sanguinose.~Era corso alcun tempo e seguiva
110 4 | accarezzare un fanciullo che gli era vicino, gli prese una mano,
111 4 | dopo molti [112] anni che era stata chiusa e quasi deserta,
112 4 | impero del feudatario.~Non era l’antico signore, non era
113 4 | era l’antico signore, non era un novello; ne disputavano
114 4 | ai polsi, talchè quasi ne era nascosto tra l’ispido pelo
115 4 | raccolto, muto. Quando era in compagnia camminava più
116 4 | camminava più sicuro, ma quando era solo, vedeasi dopo percorso
117 4 | se alcuno lo chiamasse, era atterrito come se lo ferisse
118 4 | allungava una mano, ma era mirabile che spesso in questo
119 4 | continuo cicaleccio; ed omai era anche la novella de’ curiosi
120 4 | mistero di quel Signore, s’era cacciato ad udire i loro
121 4 | parecchi mesi in questo modo: era volto l’estate e capitato
122 4 | città che nominava. Minello era destro e tristo assai, ma
123 4 | che cercava, e solo gli era necessità indurne dai segnali;
124 4 | indurne dai segnali; quindi era in continue dubbiezze: però
125 4 | che freddo di mente quanto era bollente nella passione
126 4 | presso in ogni sua azione; si era accorto che ogni due o tre
127 4 | vedendo che il feudatario era d’alcun tempo meno rattenuto,
128 4 | Minello disse al Signore che era il merciajo ed ei lo fece
129 4 | si rivolse, osservò come era di consueto verso terra,
130 4 | avvenimento lo sconosciuto era più timido, incerto; ad
131 4 | mosse verso il lato ov’era uscita quella voce e nulla
132 4 | ora perchè vi si trovasse.~Era l’ora che di solito il feudatario
133 4 | domandava pietà, ma tutto era nulla: sempre bendati gli
134 4 | alcuni giorni, e più non era condotto a nuovo viaggio:
135 4 | Ha tutto confessato: era duro, ma il vedersi scoperto,
136 4 | oscurità ed uscì.~Il Conte era ancora nello sbalordimento
137 4 | senatoria colle calze rosse; era il Cancelliere grande. Questi
138 4 | ribellione degli Uscocchi, era condannato a morte, e si
139 4 | rispose con oltracotanza, che era un tradimento, che Venezia
140 4 | presero le solite paure ond’era agitato dopo che la precipitò
141 4 | coltelli del pozzo immane ov’era perita, e minacciarlo; tremava
142 4 | ritorno or sono pochi dì: era tripudiante come chi conseguì
143 4 | sorella. Non vi conosceva, era ignoto il luogo ove vi foste
144 4 | piedi con una catena cui era appesa una palla di piombo.
145 4 | nel loro tribunale, che era fatta la giustizia del delinquente:
146 5 | jeri sera, dì san Gennaro, era zeppo perchè ci si entrava
147 5 | 141] d’Arcadia. — Ah l’era piena l’arena per vedere
148 5 | acconcieranno meglio che non era quando usciste dal letto,
149 5 | recenti, dopo che la città era già in podestà dei Duchi;
150 5 | Cuvier mostrò nel 1811, che era lo scheletro di una grande
151 5 | che quella già venerata era d’un canonico don Desiderio:
152 5 | Desiderio: quindi o il canonico era anche pittore, o l’organo
153 5 | fatto dell’organo: Voltaire era nato senza quello dell’ortografia.~
154 5 | moltiplicarono; e il segno era posto su mobiglie e commestibili,
155 5 | cagnesco e tirasse innanzi.~L’era e non l’era: denari molti,
156 5 | tirasse innanzi.~L’era e non l’era: denari molti, prepotenze
157 5 | trarre un soldo dalle mani; era largo parlando sempre di
158 5 | Lesto di gambe e di lingua, era in ogni luogo, s’impacciava
159 5 | e suonò a stormo.~Lucio era sorto tra la poveraglia
160 5 | industria della madre, s’era fatto agio a studiare, e
161 5 | studiare, e da vent’anni era il letterato di Ripa grande,
162 5 | apparisse erudito. Quando non v’era alla sera molta comitiva,
163 5 | numero in partita, e quand’era solo gli tenesse tavola
164 5 | a termine il Minente, ed era un confuso ripetere di messer
165 5 | dimandò al signore romano se era vero che non aveva pagato
166 6 | ingegno pronto e vivace.~Era il settembre e s’approssimava
167 6 | aveva di guasto. Il Conte era in villa, e poichè all’alba
168 6 | ai lavori del falegname. Era questi un [167] uomo che
169 6 | sufficiente di legna, ed era l’uomo più lieto del mondo,
170 6 | la moglie colla quale s’era sposato da pochi anni: un
171 6 | io toccava ai quindici; era un buon maestro legnajuolo,
172 6 | maestro legnajuolo, e non vi era lavoro che non sapesse fare
173 6 | mio padre, avanzo non ce n’era, ed io non ereditai che
174 6 | ingegnavo d’imitarli. Io era sempre di buon umore, allegria
175 6 | notavano i lavori, ed io era costretto correre ad accomodare
176 6 | scuola, perchè diceva, che era il quinto falegname della
177 6 | Angiolina del suo fattore, che era proprio un bocconcino da
178 6 | restammo soli, io che non mi era perduto d’animo, e mi sentiva
179 6 | Allora divenni smorto: era giovedì e non aveva a capitale
180 6 | salvadanaio come usava quando era piccino, e ogni sera vi
181 6 | per l’Angiolina, e non vi era maniera di vederla fuorchè
182 6 | che aveva di sopprappiù; era una lira. — Vale anche questa,
183 6 | riportò un libretto sul quale era segnata quella lira: in
184 6 | che quindici giorni prima era stato fatto un furto in
185 6 | anch’io la bella novità. Era l’altro sabbato dopo la
186 6 | bisogna di parlare. —~Infatti era piena la piazza e tutti
187 6 | anche il giovane Conte era commosso già da qualche
188 6 | fu posta nel cimitero: era una iscrizione che il Conte,
189 7 | testimoniano gli antichi cronisti, era in ogni parte d’Italia.
190 7 | splendido palagio? E certo era donna avvenente nell’età
191 7 | alcuni anni, e Francesca era soave e affettuosa allo
192 7 | contadini, ne’ cui petti era ancora vergine la virtù.
193 7 | della Francesca, e siccome era sì universale, la chiamavano
194 7 | abbigliamenti; e perchè spesso era vaga di troppi ornamenti
195 7 | dicerie e le ripeteva quando era più frequente l’adunanza
196 7 | richiamo de’ curiosi: ma era invano; nessuno osava de’
197 7 | vicino, che la chiama. Egli era stato a lungo celato in
198 7 | biasimava all’onta che se le era usata.~Allora parecchi de’
199 7 | chino.~[201] Alla dimane, era di nuovo tutta fiorita la
200 7 | annunziavano per la città, che era sul Nirone la fiera dei
201 7 | attendeva come solea il tempo. Era prossimo l’ottobre ed ai
202 7 | tre notti, e la contrada era tutta ad ornamenti; in mezzo
203 8 | sonetto del poeta italiano — Era il giorno che al sol si
204 8 | sposo.~Dopo pochi giorni, era assente Guido, era deserta
205 8 | giorni, era assente Guido, era deserta la strada, era l’
206 8 | era deserta la strada, era l’ora inusitata; s’ode la
207 8 | mortali.~Ma la bella Laura era pur fida al marito e in
208 8 | labbro un sorriso [210] ond’era sì scarso, e sporge la mano
209 8 | discorsi, e sul volto del poeta era una letizia inusitata, una
210 8 | notizie di Laura e udiva che era mesta, timorosa di essere
211 8 | tempio, fra la devozione, ed era sempre raccolta, gli occhi
212 8 | si sovvenne che nel plico era una lettera; la trovò, la
213 8 | sopra tavola. Udì che Laura era triste, e se ne dolse: guardò
214 8 | Ricco di questo dono egli era beato: l’avea seco ne’ viaggi
215 8 | composto, e fuggitogli di mano, era sparso per tutta Italia,
216 8 | 213] Ma il Petrarca ne era lieto, e s’avvisava che
217 8 | sovente palpitare l’amante. Era il 19 maggio 1348, ed ei
218 8 | quel ritratto dal luogo ov’era in serbo e d’onde prima
219 8 | serbo e d’onde prima gli era sempre rifuggita la mano;
220 8 | alla luce nostra, mentre io era a Verona ignaro di tanta
221 8 | nuovo i monti e le città, era agitato tra le cure delle
222 8 | diffondesse su quella fronte: era un sogno di Laura che gli
223 8 | dolce nell’età matura gli era il riandare l’orme dell’
224 9 | risplendere fino nelle tenebre: era sì modesta che non li girava
225 9 | Portava la testa con grazia, era nell’aspetto piacente, simpatica:
226 9 | strisciarle un fianco: non era però selvatica come Madonna
227 9 | sua benefattrice.~Luben era bello siccome un Dio, direbbe
228 9 | fronte e sul cipiglio non era la melanconia d’un filosofo,
229 9 | un ballerino.~[219] Luben era il prediletto di due buoni
230 9 | ogni indulgenza; quindi era bizzarro, desiderava variare
231 9 | in tutta la vita.~Scery era sì manierosa che s’aveva
232 9 | agitava la ricca coda. Quando era bella e pulita pareva vagheggiarsi
233 9 | cenno d’aprirle; e tosto era sull’appoggio della sedia
234 9 | tuoi affanni. — In fine era il solo essere vivente che
235 9 | quell’angelica fanciulla; era fidanzata e contenta. Lo
236 9 | compagna: la sdegnosetta ch’era pudica come una pulcella
237 9 | padrona. Però in que’ dì era più allegra dell’usato vedendo
238 9 | la sua benefattrice, ed era anch’essa sovente in mezzo
239 9 | conjugi gentili; e il barone era uomo d’alto ingegno e fu
240 9 | continua pace conjugale era il prediletto, e vivacchiava
241 9 | Luben. Alla fidanzata che era un fior di modestia, parve
242 9 | ballo. Questo mariuolo non era novello al corso milanese,
243 9 | corso milanese, e sovente era stato fra la frequenza delle
244 9 | Ma l’impronto Luben non era tale da sgomentarne: aveva
245 9 | torretta d’un cammino che era verso la grondaja, e Luben
246 9 | il suo cuore appassionato era spumante come il vin di
247 9 | Sciampagna — stile romantico — era stato uso a vincere ogni
248 9 | sventura, sventura! il salto era veemente, era scoccato verso
249 9 | il salto era veemente, era scoccato verso il declivio:
250 9 | peso del corpo. Scery s’era ritratta: ei si confonde,
251 9 | innocente di tanta sciagura, si era ritirata dal tetto e parve
252 10 | grande giovamento all’arte. Era uomo di modi semplici e
253 10 | altre bisogne dell’arte sua. Era un giovanetto di sedici
254 10 | macinava i colori. Come gli era di grande giovamento ed
255 10 | di tempo, Colantonio gli era grato di questo servigio,
256 10 | spavento, talchè Colantonio se era di buon umore, si stava
257 10 | motto che aveva in uso, ed era abituale a’ napoletani,
258 10 | ispecie quando il padre era assente ed ei poneasi a
259 10 | mattina, mentre il Maestro era fuori per Napoli, e Agnese
260 10 | suo volto quel riso ond’era sì lieta, e fra mesta e
261 10 | accorse che sul loro volto non era la solita ingenua e quieta
262 10 | insolito squallore.~Colantonio era uomo di mite natura, amava
263 10 | cosa dicevate mentre io era assente? —~E l’altra, prendendo
264 10 | caro padre, io venni che l’era già compiuto, ei nol fece
265 10 | ad Agnese. —~Il pittore era commosso a quell’atto, ed
266 10 | reliquie dell’essenza ond’era molle, la poneva sul capo
267 10 | avere il Solario, ed ora che era presso a perderlo sentiva
268 10 | occhi ad Agnese; ma essa era mesta, e nulla risentiva
269 10 | della speranza, onde egli era animato, e talora aveva
270 10 | Tra que’ frati, uno che era Priore e chiamavasi Padre
271 10 | sovente soccorso quando era semplice frate, ei lo aveva
272 10 | piacque assai, perchè niuno era meglio esperto di lui nell’
273 10 | aveva molte ore in cui gli era libertà di darsi al disegno
274 10 | valesse loro d’ajuto, ma era già sì perito, che potè
275 10 | apparivano quali ei se le era create in mente in quel
276 10 | capo — Povero Zingaro! — ma era sì persuaso che mai non
277 10 | Colantonio il padre Priore, ed era a lei pure cortese di molte
278 10 | tre anni da che lo Zingaro era lontano e nulla sapendone,
279 10 | lontano e nulla sapendone, era caduta la derelitta in tanta
280 10 | parlargli, interrogarlo, ma egli era scomparso: guardò intorno,
281 10 | ritornata alla solitaria casa, era di continuo fra mille immagini
282 10 | mirabile, e quale prima non era uscita da pennello contemporaneo:
283 10 | e seco addusse l’Agnese.~Era la tavola divisa in due
284 10 | Agnese invece a quella vista era agitata da mille affetti,
285 10 | volte innanzi al tempio: ora era presa da sacro terrore parendole
286 10 | Colantonio e la figlia. Ma quegli era uomo d’animo generoso e
287 10 | da Firenze e da Roma, s’era accorto che procedeva la
288 10 | pellegrino: Agnese lo riconobbe, era quegli che già le era apparso,
289 10 | riconobbe, era quegli che già le era apparso, diè’ un grido ed
290 10 | innanzi a quel quadro ove era effusa la meraviglia d’un
291 11 | delle servili adulazioni, era lieto quando a tutta lode
292 11 | che non pativano rivali.~Era l’agosto, e già le vigne
293 11 | ma il pensiero del barone era più grande perchè non volgeva
294 11 | suoi servi il più fidato era il conservator delle cantine,
295 11 | faceva uno scoliaste che non era certo di quelli che immiseriscono
296 11 | si persuadea che l’Italia era la madre del sapere.~Dopo
297 11 | eroi a insegna d’osteria. Era rapito in bei pensieri il
298 11 | Ah signor barone! io ben era persuaso che si sarebbe
299 11 | salute! — E l’ingordo vase era presto ad accôrre nuovo
300 11 | il vino di Montefiascone era migliore di quello del mio
301 11 | che il barone ogni sera era cotto, temendo pel soverchio
302 11 | accortosi che il meno male era assecondarlo, faceva ogni
303 11 | cosa rara per un marito, era perdutamente innamorato;
304 11 | disgiunto da questa malattia. Era Sandrina giovane costumata,
305 11 | mite occhiata a costei. L’era grato ogni volta che andava
306 11 | pace di quanto gli accadea; era persuaso che il barone fosse
307 11 | innocenza della sposa, ma non vi era nella casa altra donna;
308 11 | cagionatogli pel soverchio bere era pessima giunta il presente
309 11 | peggiorava nel male; la febbre era continua ed ardente.~I medici
310 11 | gli udivano dire quando era solo, che non lasciava quegli
311 11 | degli scongiuri che si era messi a mente, e un coltello
312 11 | trasognato ristè.~Il barone era assiso sul letto col berretto
313 11 | guardarono tutti in viso, era tolto in parte il velo al
314 11 | medico, gli sentì i polsi; era convulso, ardeva per la
315 11 | sostenne la mia virtù; ma era l’ultimo... era l’ultimo!
316 11 | virtù; ma era l’ultimo... era l’ultimo! non ho più speranza...
317 11 | rimedio di togliergli il vino era peggiore del male e cambiò
318 11 | troppo fallaci, il misero era consunto da un interno malore
319 11 | inaridiva le fonti di vita: era il vino onde aveva fatto
320 11 | dissero che il barone Giovanni era pio e sobrio. Tello fu più
321 11 | bere onde morì; ma Tello s’era educato non cogli uomini,
322 12 | I.~Era l’alba d’un giorno d’aprile
323 12 | presente tempio gotico: era a tre navi, sorretto da
324 12 | Decumani. In san Giovanni vi era il battisterio pei maschi,
325 12 | Federico Barbarossa: innanzi era una piazza con molte casuccie
326 12 | pastore, perchè da alcun tempo era passato di questa vita,
327 12 | supplici gli occhi al cielo.~Era questi Bernardo di Chiaravalle,
328 12 | che aveva instituito. Alto era l’onore onde solevano insignirlo
329 12 | fra quelle commozioni si era a poco a poco ritratto nel
330 12 | inspirazione una donna; era grande nella persona, aveva
331 12 | a chiamare nuovi devoti; era un continuo andare e redire
332 12 | libro delle preci, e le era sempre al fianco, e la serviva
333 12 | porgono a’ beati. Se il luogo era deserto, si levava, e parlava
334 12 | quella donna.~Quivi non era lecito entrare a chi non
335 12 | colla Guglielmina quando era in vita. Alcuni credettero
336 12 | scoprirla e darle punizione. Era mosso parte per vendicare
337 12 | avere arsi molti eretici, si era innalzato una statua sulla
338 12 | vide mirabili cose. Vi era una stanza accomodata a
339 12 | insegnava che Guglielmina era lo Spirito Santo che aveva
340 12 | Costanza [305] di Boemia, era nata dopo un anno intero:
341 12 | messo dell’inquisizione era più volte rabbrividito a
342 12 | porte della carcere, e le era annunziato l’estremo supplizio
343 12 | piazza, e dicevasi Braida: vi era elevata nel mezzo una catasta
344 12 | sorgeva un cupo lamento: era la voce di due sgraziati
345 13 | per la sua grossezza che era fatta ad arte: però era
346 13 | era fatta ad arte: però era di mirabile lavoro, talchè
347 13 | volta annunziò uno solo. — S’era maschio o femmina, e accennò
348 13 | il regal padre; tutto le era concesso fuorchè vedere
349 13 | ricrearsi; sicchè la misera era dolente e spesso piangeva
350 13 | sola. Di consueto questo era il momento in cui lasciava
351 13 | melanconia: però quella sera era meno triste nel pensiero
352 13 | chiamare gente; ma quell’uomo era inginocchiato a’ suoi piedi,
353 13 | parola. Alcenia lo guardò: era un giovane di ventidue anni,
354 13 | celesti, un volto fiorente; era un amore: la guardava con
355 13 | rendeva più avvenente.~Alcenia era commossa, e parte invitata
356 13 | fra quelle mura. Alcenia era bella, e combattuta fra
357 13 | desiderava vedervi e ne era beato. Ma infelice! un folle
358 13 | abbattè ad una fonte su cui era scritto — Tutto si ottiene
359 13 | città e nessuno la conobbe, era sì tramutata: essa mi parlava
360 13 | giuochi all’oca, ma Alcenia era più discreta del dì innanzi
361 13 | rispose: — Sire, non se l’era messo il becco perchè non
362 13 | messo il becco perchè non era ancor fatto: di questo vi
363 13 | dissi innanzi partire, che era fatto il becco all’oca? —~
364 13 | l’assenso vostro, ma tale era il vostro desiderio se lo
365 13 | amore, già vel dissi, ch’era fatto il becco all’oca.~
366 13 | alzarono trofei, sopra i quali era l’oca col becco; ed ogni
367 14 | bilancio le due partite: era figlia d’un custode di formaggi.
368 14 | parole di lui, di lui che le era di sussidio e compagno,
369 14 | di sussidio e compagno, era il bastone della sua vecchiezza...
370 14 | fu lieta di scoprire ch’era una gallina. Ella poneva
371 14 | quella bestiuola, e questa era sì addimesticata con lei
372 14 | dilicati palati. Questa era la sola pietanza della povera
373 14 | companatico: la Checca ne era assai ghiotta, e Maria piacevasi
374 14 | il volo chiocciando, e le era sul braccio, e Maria l’accarezzava
375 14 | questa nella propria miseria, era la carità che faceva Maria,
376 14 | proprie profusioni; e Maria n’era lieta, nè voleva udirsi
377 14 | vecchierella, da sei anni era meno trista, divideva con
378 14 | innocente i suoi giorni ed era contenta; con lei parlava
379 14 | consolazione doveva esserti tolta. Era un dì sereno, ma spirava
380 14 | che alla vampa ardente s’era liquefatto; tetti cadenti,
381 15 | DEL CORREGGIO~Novella~ ~Era in Correggio una fanciulla
382 15 | vita futura. Il male non era estremo, ma con quella afflizione
383 15 | afflizione ella lo avvicinava: era ancora fresca, era avvenente,
384 15 | avvicinava: era ancora fresca, era avvenente, ma come rosa
385 15 | fidanzati.~Questo giovane era un pittore: già aveva condotte
386 15 | antichi e di moderni artefici. Era questo pittore Antonio Allegri,
387 15 | finalmente il dì sollecitato, era nel 1520, gli amanti furono
388 15 | cogli studj le ore beate. Era nel suo cuore la letizia
389 15 | erasi condotta in patria, era la fine d’aprile del 1521,
390 15 | nella casa del Correggio era una festa, era un tripudio;
391 15 | Correggio era una festa, era un tripudio; egli era padre
392 15 | festa, era un tripudio; egli era padre di vezzoso fanciullo
393 15 | propria prole.~Un dì Antonio era uscito di buon mattino,
394 15 | domestiche faccende, si era appunto assisa fra alcune
395 15 | acconciatura studiata: il volto era appena abbozzato e non aveva
396 15 | donna vedendo che in parte s’era scostato dal vero, viveva
397 15 | un viso ideale. Il quadro era omai sul finire e quel volto
398 15 | sul finire e quel volto era pur sempre incerto, abbozzato:
399 15 | riponeva. In que’ dì il pittore era tutto lieto, guardava di
400 15 | in borgo Pescara. Già si era sparsa notizia della Zingarella
401 15 | commendavano: l’Allegri era lieto di quel sorriso che
402 15 | piacevolmente gli narrò, che era il ritratto della propria
403 15 | propria sposa, e il modo onde era riescito a copiarla. Quell’
404 15 | silenzio naturale vaghezza; era invece un combattere di
405 15 | levare gli occhi dal dipinto, era preso alle avvenenze di
406 15 | rifiutò, aggiungendo che gli era caro quanto la sua famiglia:
407 15 | aveva tempo. Il viaggiatore era dolente, irrequieto, si
408 15 | difetto annunziatogli gli era una spina. — Eh! a Roma
409 15 | guardasse bene di dire che vi era un’altra persona.~La buona
410 15 | braccio, e così negletta come era, vola allo studio ed entrando
411 15 | il ritratto, vedendola s’era tramutata improvvisamente
412 15 | accertatosi che l’Allegri era sul ponte, volò alla casa
413 15 | ove da una moglie pudica l’era stata insegnata moderazione:
414 15 | sala, nel mezzo della quale era collocato un arredo ricoperto:
415 15 | stesso rimosse la cortina: era una copia della Zingarella
416 15 | il Duca rispondea, che era del pari bella e virtuosa.~[
417 16 | Intanto il primo che era il più elegante, faceva
418 16 | passo, sul cui limitare era una signora in buon assetto
419 16 | libro della Micheli, perchè era curiosa di sapere quella
420 16 | ascosi e gentili, e siccome era bel parlatore, narrò quel
421 16 | È legge bizzarra, ma la era così: que’ poveri sposi, [
422 16 | una volta sola all’anno l’era fare troppi scontenti, si
423 16 | lusso e pei disordini, l’era diventata una cuccagna.~
424 16 | baccanale, e l’andata del Doge era accompagnata da tutte le
425 16 | levarono, e gli ricordarono che era tardi; sicchè scambiati
426 17 | il peggio che mi cuoceva era di non potere alzare gli
427 17 | rovescio in tutto; perchè io era instancabile, destro a servire
428 17 | collo. Un dì Adibech ne era ito sopra mare; passato
429 17 | quietava in quella casa, ognuno era lontano, nè osava custode
430 17 | povero schiavo; e come ve ne era alcuna italiana, m’intese,
431 17 | Allora io le dissi che egli era lunge sul mare, che nessuno
432 17 | mi dicevano le loro, e ne era interprete l’italiana, sebbene
433 17 | amava tutte.~Beata stanza era quella, se alle sgraziate
434 17 | convenivano di consueto, era tutta a cortinaggi di seta
435 17 | vicino convento e perchè era dolente che i suoi monaci
436 17 | fossi stato frate; però era tanta la dolcezza che in
437 17 | ne calai per la via ond’era salito, dando promessa di
438 17 | di tornarvi. Nè certo io era restìo all’invito e sovente
439 17 | parevano ore beate quelle: era una simpatìa, un affetto,
440 17 | buon tempo. Un dì che io era nell’Harem e avea sorbito
441 17 | dividersi un bottino e il calare era l’essere tosto trafitto
442 17 | quel ritratto come egli era arredato in quel momento.~
443 17 | ringraziando e monna Lipaccia che era stata causa, io apprendessi
444 17 | fosse dolce quella vita era pur sempre servire; sicchè
445 18 | nostri militi, e sulle quali era scritto — durum in damnum —
446 18 | terra.~Il carro intanto era giunto innanzi alla porta
447 18 | innoltra, ritrae, sicchè era su quella piazza un commoversi
448 18 | l’ingresso della chiesa, era sempre stata immobile e
449 18 | di allontanarsi; ma tutto era niente per la discreta filatrice;
450 18 | porticella della propria casa; era la sola di quella terra
451 18 | giorno: al nuovo ognuno era tornato alle cure usate,
452 18 | nessuno pensava a quanto era seguìto, nè parlava di Berta
453 18 | capace poderetto.~Intanto era giunta alla povera Berta
454 18 | impero. —~La buona donna ne era meravigliata, chinava un
455 18 | formava un poderetto onde era tolta la buona donna da’
456 18 | sommessamente della Regina, se era giovane e avvenente, se
457 18 | desiderio di guadagno, ed era passato il tempo che Berta
458 19 | fondo poi di quella stanza era un rotondo tavoliere, intorno
459 19 | s’accorse che l’amico non era ignoto a quelle verginelle,
460 19 | avesse condotto, e se non era meglio andarsene. — Pazzo,
461 19 | Intanto il provinciale s’era fatto un po’ d’animo, e
462 19 | animo, e punto da curiosità, era inoltrato verso quelle deità
463 19 | ghignavano e il poveraccio era impicciato come un merlo
464 19 | conoscenza con quella signora, s’era ficcato fra quel gruppo
465 19 | ambizione. La signora che s’era già alquanto addimesticata
466 19 | al giovane milanese che s’era quatto quatto appostato
467 19 | giorno che passò, pure quando era fanciulla, non avrà udito
468 19 | vispe giovinette, ve ne era alcuna che forse millantava
469 19 | nel petto. La poveretta era novella ai misteri di quel
470 19 | primo che passa. —~Ma ella era innamorata e non si accomodava
471 19 | suo lavorìo fra le mani. Era una grazietta non molto
472 19 | sussidio. —~Il galante che si era alquanto turbato vedendola
473 19 | due avvocati. Il vecchio era stimolato in cosa che gli
474 19 | alla giovane signora che era alquanto impaziente, perchè
475 19 | signora di mezza età che era stata a lungo assisa sulla
476 19 | ritirasse, ma la passionata era rattenuta da una forza invincibile,
477 19 | aveva l’animo conturbato, era una navicella in burrasca,
478 19 | dei circostanti da quanto era seguito, si fece piacevolmente
479 19 | Almeno la bella civettina che era nella bottega della cuffiaja,
480 19 | smemorata disse: — Oh m’era scordato che mi abbisognavano
481 19 | intorno alla misera; vi era il vago un po’ commosso,
482 19 | vago un po’ commosso, vi era la bella che punta da curiosità
483 19 | meraviglia in chi lo vede. Era una povera stanza con due
484 19 | dissi, sposai il mio Andrea: era bravo lavoratore di oreficeria,
485 19 | benedetta la sua memoria, che era tanto savio e religioso,
486 19 | ma mia madre, che sì... era una buona donna, ma sentiva
487 19 | cresceva sì stentata che l’era una compassione a vederla;
488 19 | affetto di calmarlo, ma era invano; io non sapeva darmi
489 19 | della lingua alle parole. Era il ricreamento di mio marito
490 19 | marito dopo le fatiche, era il compenso de’ nostri affetti,
491 19 | compenso de’ nostri affetti, era il legame dell’amor nostro;
492 19 | senza fare parola perchè era agitata, accennò alla madre
493 19 | s’incontrarono ne’ suoi; era un giovane, e le parve avvenente
494 19 | e baciandola come quando era bambina, le raccomandai
495 19 | ma nol vedeva che quando era sola; se era accompagnata
496 19 | che quando era sola; se era accompagnata da me o da’
497 19 | legargliene alcuni nelle ore che era assente dalla bottega; gli
498 19 | però nell’ora che Teresina era dalla modista, per portare
499 19 | discreti ragionamenti, sicchè s’era alquanto addimesticato meco.~
500 19 | capitò mentre la figlia era in casa: essa vedendolo