Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
epperò 1
eppure 22
equabilmente 1
era 863
eragli 1
eran 2
erano 202
Frequenza    [«  »]
1035 una
945 del
873 con
863 era
853 d'
839 al
786 ma
Defendente Sacchi
Novelle e racconti

IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-863

                                                  grassetto = Testo principale
    Parte                                         grigio = Testo di commento
501 19 | e il fine onde colui s’era insinuato in casa e preso 502 19 | severo gli dissi, che non era luogo questo ov’ei potesse 503 19 | rispettarla, che mai non era apparso quando la sapeva 504 19 | sempre in ore che mia figlia era assente, e quando l’incontrava 505 19 | indizio che l’amicizia s’era convertita in amore; me 506 19 | bene? dalli dalli, colui era riescito a risvegliarle 507 19 | Forse la povera Teresina era prossima a un grande pericolo, 508 19 | quell’imprudenza, se non era, o signora, la sua pietà, 509 19 | la sua pietà, mia figlia era perduta... —~A queste parole 510 19 | capelli sulla fronte si era coperta [427] colla destra 511 19 | giudicata una statua, se non era il continuo movimento dei 512 19 | E la fanciulla che si era ricomposta dopo l’ultima 513 19 | ultima determinazione che le era costata uno sforzo: — Oh! 514 19 | ha mai detto, perchè non era abilitato con un’espressione 515 19 | ricorda e determina. Teresina era posta a dura prova, ma aveva 516 19 | parola... ed il vostro cuore era libero alla prima impressione... 517 19 | tua madre. — La fanciulla era commossa, alzava le mani, 518 19 | fu invano: la signora si era già involata per una vicina 519 19 | involata per una vicina porta, era scomparsa. Partirono tutti 520 19 | Il giovane galante non era mai apparso in questo tempo 521 19 | udito del matrimonio, ma non era mai giunto a scoprire quanto 522 19 | piede in quella casa, ove era convenuta molta comitiva 523 19 | tessuta di propria mano, e l’era stata involata in casa pochi 524 19 | giorni prima; s’avvide che era restituita. Tutti serbarono 525 20 | col capo accennavano che era il castello.~La Dama attese 526 20 | tacesse, e un giovanetto ch’era il meglio vestito della 527 20 | agli occhi di lei perchè la era avvenente, e gli studj avevano 528 20 | ideale. Intanto il canuto si era appoggiato al suo bastone, 529 20 | animo:~— Appunto allora era signore del castello di 530 20 | che veramente ne pativa era Bianca, la giovane sua moglie. 531 20 | di Signori, tutta buona, era venuta sposa nel castello 532 20 | Ma l’ho veduta, sentirà, era ancor giovane: adesso è 533 20 | Signora, quella sgraziata era infelice! visse due anni 534 20 | conforto nel Cielo, e quando era libera andava su quella 535 20 | capo al cielo: questo solo era la chiesa, era l’altare, 536 20 | questo solo era la chiesa, era l’altare, era l’immagine 537 20 | la chiesa, era l’altare, era l’immagine ch’ella adorava.~ 538 20 | nella notte quando il marito era assente, fu veduta travestita 539 20 | l’ombre si scoprì che ivi era un uomo; sovente nel bujo 540 20 | Una volta che il Barone era andato a Torino, Bianca 541 20 | attorno al collo, al quale era appeso come un amuleto, 542 20 | innocente, e più non disse. Però era inquieta, sovente si vedeva 543 20 | le faceva nuove domande; era niente. Un giorno accortosi 544 20 | quando il marito la raggiunse era vuota; ei s’accorse che 545 20 | partì.~La povera Bianca era agli estremi fra tanti affanni: 546 20 | addormentata. Una colomba le era vicina; spiccò il volo ed 547 20 | dormiva l’ultimo sonno. Era composta a dolce quiete, 548 20 | lasciò cadere e impetrò. Era una lettera diretta all’ 549 20 | cara memoria. —~La Signora era commossa, chiuse il libro 550 21 | alcuni libri m’accorsi ch’era un errore, e sebbene ne 551 21 | moneta nel commercio, ed erapregiato che con questo 552 21 | come la mora, indizio ch’era un’altra pianta. Di Polenta 553 21 | marchese di Monferrato, era la vera meliga, ossia il 554 21 | dei Beccaria e Del Verme. Era una società di signori indipendenti, 555 21 | tutta la persona, che l’era proprio a vederla una grazia 556 21 | quella pasta che prima era sgranata a frantumi, si 557 21 | spargeva un gratissimo fumo.~Io era stato sempre silenzioso 558 21 | accarezzava una figlia che le era vicina: io la sollecitava, 559 21 | un castello al Goreo, ed era signore di molte terre, 560 21 | portata dal nuovo mondo, dove era per la prima volta andato: 561 21 | altro [459] al gatto, che era spiccato sul tavolo, e con 562 21 | colla Polenta. —~Ella s’era già dimenticata del discorso, 563 21 | nel luogo più eminente era il castello del feudatario. 564 21 | occorreva un ajuto, ove era una disgrazia da riparare, 565 21 | una disgrazia da riparare, era presente: Rizzino di qua, 566 21 | Pregola e di Ottone, Rizzino era l’uomo il più [460] stimato 567 21 | sparse la notizia che Rizzino era ammalato, si commossero 568 21 | a suo modo, in pochi era guarito; ma seppe il marchese 569 21 | castello un suo segretario, che era un mago, e faceva succhi 570 21 | altre erbe amare, non vi era modo che ripigliasse forza 571 21 | una minestra al marito; ma era invano, il povero uomo non 572 21 | dopo che la povera donna era stata tutta la giornata 573 21 | poveretta a me!... —~Il malato era sì affievolito che quasi 574 21 | anche la mollica quando era fredda gli metteva un po’ 575 21 | Sì, Rosa dopo quanto era avvenuto, ragionò con se 576 21 | ed anche il marchese ne era curioso: Rizzino lo narrò, 577 21 | dissero che quella pietanza era il cibo dei poveri, e la 578 22 | milanese, il quale da tre anni era assente, e soleva farsi 579 22 | metteva a una stanza overa molta gente.~— Ho capito, 580 22 | penetrò nell’altra stanza. Vi era un tavolo con intorno assise 581 22 | annunziando che la Pasta era stata accordata pel Carnovale 582 22 | donna; brevemente la stanza era affollata di persone. Si 583 22 | aveva sloggiato, che quivi era l’ufficio d’un giornale 584 23 | brighe comarinai. Un era in un caffè di Napoli e 585 23 | finalmente se ne sdegnasse. Però era nulla, ei fumava, alcuno 586 23 | tacque, il capitano che era sul finire dello zigaro, 587 23 | vestito di tutto punto, era alla porta del marinajo: 588 23 | 476] In mezzo al tavolo era collocato un bariletto per 589 23 | scoperchiò il bariletto: era pieno di polvere da fuoco. 590 23 | bene accesa. L’uffiziale era pallido, cogli occhi immobili, 591 23 | candela o dalla pipa, tutto era finito: il suo coraggio 592 23 | finito: il suo coraggio era perduto; la favella gli 593 23 | perduto; la favella gli era fuggita, più non sapeva 594 23 | parve respirare, che non era tranquillo, finchè vedeva 595 23 | di polvere. Uscì, e com’era ciarliero, era anche di 596 23 | Uscì, e com’era ciarliero, era anche di buona coscienza, 597 24 | Novella~ ~Oh lat! Oh lat! —~Era una voce argentina di donna 598 24 | vedere chi levava quel grido.~Era una bella forosetta di forse 599 24 | giungere, fermavasi ove era dimandata, con una misura 600 24 | proporzione della moneta che le era data: indi lesta, snella, 601 24 | incominciò il conte, che era il padrone di casa:~— Ma 602 24 | prendeva un braccio, che era fresco e morbido come una 603 24 | dicendogli con mal piglio, che era povera, ma onorata.~In quel 604 24 | pollo caduto nell’acqua, era corso a uno specchio per 605 24 | della buona villanella: era di un paesello poco lontano 606 24 | giovenche di suo padre: era buona, savia, e sebbene 607 24 | offesa fattale all’amico che era già tutto attillato, e mentre 608 24 | conduceva al casale; vi era una chiesetta, e tre o quattro 609 24 | porta d’una casa che vi era aderente e dimandò:~— Don 610 24 | guardò con un sorriso che era in lui tanto naturale, e 611 25 | per farli servi la vita.~Era quindi fiera nimistà fra 612 25 | non restava che il nome, era squallido, tremante; ogni 613 25 | lagrimando la terra, della quale era stato un giorno padrone, 614 25 | Roma, in cui sola a que’ era posta la dignità della itala 615 25 | speranza.~Fra tante sciagure, era avventuroso cui men bieco 616 25 | e nelle cure del regno. Era grazia, era dono che forse 617 25 | cure del regno. Era grazia, era dono che forse rendea men 618 25 | men timorosa la vita, ma era il dono de’ barbari e spesso 619 25 | templi e nelle case: questa era d’argento, grande quasi 620 25 | parlargli dell’affanno ond’era agitata; si versò nel seno 621 25 | sua. —~Ma fermo di troppo era l’ambizioso nel suo proposto, 622 25 | come poi anche la regina era in verde età e d’indole 623 25 | però fosse senza viltà, era sollecita usarle quelle 624 25 | meno gravi gli uffici cui era richiesta, e la riguardava 625 25 | sempre appresso di overa frequenza di duchi o di 626 25 | festive, ai banchetti ove era neccessità condurla, la 627 25 | offriva ogni sua cura a cui era richiesta; avea gratitudine 628 25 | romana.~ ~ ~XI.~ ~Però ella era pur sempre siccome sola 629 25 | curavasi di vegliarla. Ne era ella di ciò dolentissima, 630 25 | linguaggio pei principj ne’ quali era cresciuto e la interrompeva. —  631 25 | delle nobili virtù onde era fregiata, e incauta ognora 632 25 | nel cuore del barbaro non era affetto senza voluttà. Faceale 633 25 | trionfi dei dominatori, non era però mai straniera alle 634 25 | sempre il torto e il danno: era chiuso ogni orecchio alle 635 25 | concessa al favore.~ ~ ~III.~ ~Era possente in corte Vigalf, 636 25 | superbo, e meno il re, cui era il più vile de’ servi nella 637 25 | la stessa regina. Quindi era in abbominio universale, 638 25 | di braccio e astuto, gli era compagno in campo, scorta 639 25 | stato: per suo consiglio era uscito vittorioso nella 640 25 | duca del Friuli che se gli era ribellato, [519] e tenea 641 25 | nelle arti romane.~Vigalf era andato messo di Conibert 642 25 | e adottala in Italia, ma era primo a dissuadergli che 643 25 | prendesse su lui forza d’impero. Era in fine costui il compagno 644 25 | Europa coll’armi al fianco; era in fine il compagno con 645 25 | pure avventurati quelli cui era dato gemere sulle zolle 646 25 | gemere sulle zolle native.~Era stata in quell’anno assai 647 25 | minaccia, ma la madre cui solo era il figlio di conforto e 648 25 | notizia per mezzo di Siro, che era sempre sollecito riferirle 649 25 | povera donna e ogni cuore era chiuso a’ suoi lamenti, 650 25 | sentiala il Longobardo overa sui vinti, concitato dall’ 651 25 | forse quella disgraziata era ancora nella chiesa. Inviò, 652 25 | accorsero che il re non era increscioso di questa querela 653 25 | istante in cui Ermelinda s’era accesa nel ragionare col 654 25 | Ivi nel riandare quanto era occorso, lamentava l’imprudenza 655 25 | spogliasse di quel rigore onde si era cinta. Non sapendo trovare 656 25 | conseguire le proprie brame, ne era di continuo sopra pensiero, 657 25 | contrastargli il regno: era un solo il desiderio della 658 25 | petulante rampogna, ma ella ne era pure ignara e dolente. Ben 659 25 | ruvido e di rampogna onde era scagliata, lasciava il destriero 660 25 | rispondeva:[537] — Oh amico! era ben meglio ch’io non uscissi 661 25 | movevi un sol cenno, e già era tua questa miserabile figlia 662 25 | sponde del Danubio.~[540] Era un bosco selvaggio lunge 663 25 | stanziavano sicuri, perchè n’era vietata ad ogni uomo la 664 25 | traevano tutti al castello, ove era apparecchiato notturno ballo 665 25 | moltiplici danze, diverse siccome era la nazione dalla quale le 666 25 | occhiavaprocace che ne era piena d’onta e di timore. 667 25 | alla domestica oscurità, ma era invano; quell’ambizioso 668 25 | caccie. Colse un momento che era sola con lei e amorevolmente 669 25 | Però allorchè la regina era presta a partire e prendea 670 25 | compagna que’ giorni, ne era Teodote increscevole; e 671 25 | dal petulante che se le era avvicinato.~— Vile serva 672 25 | e cerca invano; ella non era nella regia: si interroga 673 25 | anco la casa di Teodoro era deserta, non vi era tornato 674 25 | Teodoro era deserta, non vi era tornato alcuno, sicchè non 675 25 | cui perdesse la figlia.~Era già alto il giorno novello 676 25 | badessa che ivi allora reggea, era di stirpe longobarda, mentre 677 25 | e di Pavia-Ticino.~Però era mite Anselperga; e sposandosi 678 25 | nativa oltracotanza, ed era ossequiata qual madre fra 679 25 | temuta dai cittadini cui era noto stare per lei il volere 680 25 | da questa, che da due era apparsa col primo albeggiare 681 25 | il suo regno omai più non era di questo mondo.~[555] Tanto 682 25 | Tanto narrava Anselperga ed era tutta commossa pur pensando, 683 25 | regina, l’addusse a Teodote.~Era ella nell’interna chiesetta 684 25 | altra donna che pria non era.~Vestiva una nera roba di 685 25 | larga ricadente dal gomito. Era sovra imposto alla veste 686 25 | effigie del Salvatore che era sopra l’altare, le dicea 687 25 | ripeterle, vieni; ma Teodote era irremovibile, la udiva, 688 25 | spogliarlo della gloria onde era cinto sopra tutti gli Italiani. 689 25 | Ma il santo vescovo non era d’animo cui sgomentassero 690 25 | dissi che infausto luogo era la corte... Ah! perchè non 691 25 | fine l’acerba prova a cui era segnato fosse posta la infortunata, 692 25 | più ritornare alla regia.~Era calmato in lui il dispiacere 693 25 | religiosa comunità. Quindi era sorta innanzi l’alba per 694 25 | prestava tutti gli offici onde era bisognevole, la vegliava 695 25 | per lei.~Come poi Teodote era versata ne’ studj meglio 696 25 | regola nelle proprie azioni. Era l’amica, la consolatrice, 697 25 | di assumere il carico cui era segnata, e vi si arrese 698 25 | tempio del monastero che era di consueto aperto anche 699 25 | levava dall’umile stallo ove era stata silenziosa e a capo 700 25 | una per lato.~ ~ ~VI.~ ~Era la basilica intitolata all’ 701 25 | riposte le reliquie, ed era coperto dalla pietra sacra 702 25 | sul frontone del quale era raffigurato da una parte 703 25 | sinistra sulle cui pagine era scritto: — Io sonola luce 704 25 | Dissotto al baldacchino era sospesa nel mezzo una colomba 705 25 | di quella chiesa, a cui era commesso dirigere le ufficiature 706 25 | ricoperto di velluto, ed era la regola di san Benedetto; 707 25 | lagrime le lanose gote. Era Teodoro, che sempre stato 708 25 | mirandola sull’alto trono ne era tutto commosso. Il vide 709 25 | superiore del mistico libro era sculta la natività del Salvatore 710 25 | pergamena ripiegata su cui era stesa la donazione.~Intendevano 711 25 | servitù, e sovente quando era fanciulla nella paterna 712 25 | episcopio coll’egual pompa ond’era venuto a santa Maria. Alla 713 25 | Alachis rendea più venerando: era salutato dai cittadini, 714 25 | grazia divina; di tanto ella era amata, e sì rari in que’ 715 25 | luogo di capitolo d’onde era partita umile monaca, andavasi 716 25 | Teodote fra l’esultanza ond’era avvivata, improvvisamente 717 25 | di battifredi e di fosse; era generosa di sussidj a que’ 718 25 | soccorreva insperato sussidio. Era il provvido consiglio della 719 25 | gravi consigli su quanto era richiesta, e loro fornia 720 25 | convento, ed ella siccome era debito del suo grado, facea 721 25 | ragionamenti; pure quando era sola, quel pensiero se le 722 25 | tanta tristezza che quasi ne era sfinita, e ne le restavano 723 25 | sovente udita, allorchè era chiusa nella propria cella, 724 25 | col proprio nome. Quindi era la giovanetta nella confidente 725 25 | il cuore ed i pensieri. Era però vano che la interrogasse 726 25 | armi del potere; perchè si era accorto come la figlia mentre 727 25 | come solea quando ancora era fanciulla. Dopo baciato 728 25 | IX.~ ~Omai la derelitta era vedovata di ogni persona 729 25 | Allorchè nel sabbato, come era di legge, davasi assetto 730 25 | penitenza e del digiuno, ella era a tutte di esempio; nella 731 25 | poverelli a carico del cenobio, era fra quelle che distribuivano 732 25 | la cena degli apostoli, era contenta oltre il consueto, 733 25 | alcuni giorni nei quali era ordinato nella sacra comunanza 734 25 | silenzio, sicchè a niuna era lecito proferire una sola 735 25 | misteri della religione. Era poi seco sì rigorosa, che 736 25 | il fervido desiderio le era interdetto dalla debolezza 737 25 | affanno e l’amarezza; e se era colpa, a dividerne la penitenza 738 25 | le meste donne, ed ella era presa da un singhiozzo mortale. 739 25 | celesti, ne’ quali tanta era ancora eloquenza di vita 740 25 | ponesse nella chiesa come si era costumato con quelle che 741 25 | cupo, sublime; ne’ volti era dolore e pianto, nei cuori 742 25 | diffondesse novello pallore; era la nube di morte. Girò la 743 25 | suore, prima fra le quali era sempre la fida amica e alunna 744 25 | corrugata la fronte con chi era lieta di carattere. Le sue 745 25 | precisamente nell’anno 34 dell’era nostra. Pare che questo 746 26 | san Giovanni in Conca, ove era la casa di Bernabò signore 747 26 | capo chino.~[619] Per me l’era ancora un mistero tutta 748 26 | questa popolazione cagnesca era di soverchio dispendio, 749 26 | caccie. Perchè poi Bernabò era tenero della salute dei 750 26 | tutti gli averi. Questa era la giustizia di Bernabò, 751 26 | poveri cittadini. Tutto era nelle mani de’ canattieri, 752 26 | in omnibus terris meis?~Era nata controversia intorno 753 26 | intorno e videro che non vi era scampo se non col saltare 754 26 | erbe, foglie, frutta, tutto era a distruzione.~Fra tanti 755 26 | vene, e quando il signore era a Modena si formarono compagnie, 756 26 | ebbro, mentre il Genovese era pur sempre lesto sulle gambe. 757 26 | donò largamente: vedi dove era generoso!~Si spacciò destramente 758 26 | fosse in pescheria, se l’era pigliata AmbroginoBernabò 759 26 | nei boschi alla caccia; era tutto solo, venne il bujo 760 26 | lo fece, infangato com’era, condurre a un bel fuoco, 761 26 | tutto timoroso e rimesso; era una volpe e fingeva il coniglio: 762 26 | curò le armi del pusillo.~Era il 6 maggio; Giovan Galeazzo 763 26 | ei conobbe tardi che non era solo malvagio al mondo.~ 764 27 | Gioanni Galeazzo Maria Sforza: era questi giovane di bella 765 27 | E l’altro rispose: — Era meglio che si fosse fiaccato 766 27 | nel suo dolore. —~L’altro era commosso, si rasciugò una 767 27 | veniva in cocchio, che era un carro ricoperto a cortine 768 27 | esiste ancora molta parte, era un palagio magnifico e grande 769 27 | valesse di regia e di rocca: era a quattro lati, in angolo 770 27 | quando giunse il corteggio, era calato il ponte, e aperte 771 27 | innoltrò fino all’ultima che era nel seno della torre a sinistra, 772 27 | di eleganza. Splendida ne era la volta di specchi, entro 773 27 | fiori, animali; il pavimento era a mosaico ove si alternavano 774 27 | corteggio nel giardino, che era innanzi al castello tutto 775 27 | sant’Agostino di cui non era il più grande in Italia, 776 27 | giostra. Uscì, e in un tratto era adunato nella gran sala 777 27 | sinistra verso città; ivi era collocato il maraviglioso 778 27 | stanza il cui pavimento era a diversi colori, splendido 779 27 | bellissimo azzurro; ivi era raccolta la peregrina libreria, 780 27 | disse al suo signore che era un messo del Duca. Carlo 781 27 | lo raccolse e lo lesse: era Isabella che il pregava 782 27 | agli appartamenti del Duca: era lieto d’avere raggiunto 783 27 | donna giovane ed avvenente: era Isabella d’Aragona; inchinò 784 27 | giugnere a quella [647] ove era Giovan Galeazzo, e le parlava 785 27 | Re, guardò il marito, ma eraimperturbato che ella 786 27 | stanza del Duca: questi era vestito, ma adagiato sur 787 27 | inondati di lagrime, sicchè ne era commosso; ma tosto riprese 788 27 | sul capo al fanciullo, che era corso ad abbracciargli le 789 27 | esser posto ai piedi del Re: era l’amico dello scudiere del 790 27 | generosa azione più non s’era veduto uscire dal castello. 791 27 | annunziò che Giovan Galeazzo era spirato, e che Lodovico 792 27 | ed alla patria perduta: era il figlio di Giovan Galeazzo 793 28 | Pavia con amabile pendio, era nel 1524 tramutato in [652] 794 28 | gittarsi al corso e ritornare; era l’eroe de’ tornei, l’eroe 795 28 | l’eroe della cavalleria, era Francesco I re di Francia.~ 796 28 | avea stretta Pavia ove s’era chiuso Antonio di Leiva: 797 28 | posto ai 18 di ottobre ed era cinta la città in modo che 798 28 | mura, e sì strettala che era ridotta a fame ed alle più 799 28 | nelle milizie napoletane s’era levato col valore ai primi 800 28 | di giovani cittadini, ed era con loro pronto ad ogni 801 28 | ne compiacque, perchè gli era grato il fragore delle pugne; 802 28 | quel [655] suo fare che era di confidenza e d’impero 803 28 | e alla nostra gloria. —~Era intorno silenzio, il Re 804 28 | Allora si levò Bonnivet; era facile ad assecondare il 805 28 | aveva spirito cavalleresco, era acceso d’amore per Clarice 806 28 | tutto nel campo francese era movimento, e tutto annunziava 807 28 | con quel poco ordine che era quando i nemici eran lontani; 808 28 | Rangone, un uomo che forse era dolente di non poter levare 809 28 | ospitava dalle sciagure; era Bernardo Tasso, quegli che 810 28 | s’apparecchiò alla pugna. Era l’anniversario della nascita 811 28 | pazienza! —~La gendarmeria era in sella, le armature dei 812 28 | scudiere, il cui ufficio era quello di parare i colpi 813 28 | le bande mercenarie, ed era pertinace la resistenza.~ 814 28(11)| passo dove il Re francese — Era caduto nel passar d’un fosso —  815 28 | spada, prigioniero, non era scoraggiato avvilito: 816 28 | attraversava il campo, nel quale era una vergognosa fuga, con 817 29 | Zanni, e vi narrano che era un buffone da Commedia. 818 29 | antichi comici italiani, non era già un individuo, ma il 819 29 | che faceva commedie, ove era lo spirito e la modestia, 820 29 | quella valle stessa ove era la casa paterna del Tasso. 821 29 | visitare la valle del Brembo, era sollecito di domandarne 822 29 | e mi fu detto che quivi era nato Arlecchino. Fui più 823 29 | di san Giovanni Bianco vi era dipinto un Arlecchino. Questo, 824 29 | cappelli d’Arlecchino; uno che era artista, piglia quel coltello 825 29 | nazioni moderne, come quegli era forse l’Arlecchino degli 826 29 | Arlecchino di grande riputazione: era capo d’una compagnia comica: 827 29 | scrivesse Sautevil, [691] che era il poeta più riputato del 828 29 | ma sapeva che costui non era tanto arrendevole a simili 829 29 | Boncampe, ballerino di corte, era il miracolo delle gambe. 830 29 | compiacenza gli riescì fatale: era sudato, non potè mutarsi, 831 29 | parlassero francese. Arlecchino era in forte imbarazzo colla 832 29 | Udì poi che il ladro era forestiere. — Forse sarà 833 29 | Andreini fra questi capitani era sì chiassoso, che si chiamava 834 29 | drammatico, cioè la mia scienza, era installato sulle grandi 835 29 | mal umore, dissero che non era più Girolamo, mi fuggivano 836 29 | Napoli nominata Mariannetta. Era costei bella, fresca e ritonda 837 29 | un buco in una calzetta: era buona, e voleva marito come 838 29 | mercè cordicelle, quindi che era una marionetta. Questo fatto 839 29 | gioco a que’ prandi, ove era tanto splendore d’arti; 840 30 | FANCIULLE DI MILETO~RACCONTO~ ~Era primavera, e i primi raggi 841 30 | vagheggiata ed ossequiata. Tale era l’impero della bellezza 842 30 | assise sur un banco che ivi era a caso, e curva sulle ginocchia, 843 30 | cielo quasi imprecando.~Era accorso un magistrato a 844 30 | qualche guaio d’amore, poichè era sempre stata casta e pudica; 845 30 | come di cosa nota, ma gli era risposto esser novità; e 846 30 | ne’ giorni consecutivi ed era meno tristo quello in cui 847 30 | sola estinta.~Nella città era compianto e terrore: le 848 30 | suo giro, e quasi ogni era [728] segnato colla vittima 849 30 | fanciulla da tolta alla vita; era in Mileto lo squallore di 850 30 | inonorate pire, ove o non era il compianto de’ congiunti 851 30 | congiunti fuggitivi, o vi era accompagnato dalla disperazione.~ 852 30 | follìa, che come è solito, si era resa contagiosa, poichè 853 30 | al prossimo mattino, come era omai per costume, i cittadini 854 31 | aveva non più che un figlio; era la sua consolazione, il 855 31 | toccava con molta destrezza.~Era la primavera e si attendeva 856 31 | il sonno e l’appetito, ed eramacilente e livido, che 857 31 | nozze.~La povera madre ne era desolata, e già fra le incertezze 858 31 | quando il suo fidanzato era costretto restarsi per molti 859 31 | e gli disse che quella era stata la sua medicina, e 860 31 | ristabilirsi interamente. Non era passato un mese e il contadino 861 31 | passato un mese e il contadino era risanato: [735] aveva riacquistata 862 31 | suo passo, ogni sua azione era misurata; chi diceva egli 863 31 | Ma io sono guarito ed era moribondo; l’acqua è sempre


1-500 | 501-863

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License