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Defendente Sacchi Novelle e racconti IntraText CT - Lettura del testo |
§ I.
SCAPINO, TRUFALDINO, FRITELLINO ED ALTRI.
Poco appresso alla rinomanza che levò il primo Arlecchino, sorse un altro della valle di Bergamo a contendergli la palma sul teatro recitando un carattere buffonesco, e costui fu Scapino. Però esso forse per la stessa propria indole, prese il carattere di astuto furbo, mentre quello di Arlecchino è piuttosto alla buona e d’una astuzia che talora sente della stoltezza: quindi Scapino creò una maschera diversa a cui diede il proprio nome; però apparve di rado, e fu in breve confuso con Arlecchino. Fra gli Scapini ebbe gran credito Francesco Bonicelli, e forse fu l’inventore del carattere e del nome.
[698] Lo stesso avvenne di Trufaldino, che alcuni confusero con Arlecchino; lo stesso di Fritellino, di Mezzettino, di Giupino, e di Bortolino: quest’ultimo fu il nome che prese un comico bergamasco Nicolò Zecca, ed ora si confonde con Giupino nelle compagnie de’ burattini, sotto forma d’un contadino ignorante col gozzo.
Altri Zanni lasciarono il loro nome ad alcune maschere, come Pietro De Zecche, che volle chiamarsi Mescolino; Gian Paolo Trapolino comico e poeta che diede il proprio nome al personaggio che inventò, e morì verso il 1630 in un eremitaggio presso Mestre, essendosi ritirato dalle scene.