0mero-biasm | bicch-delit | deliz-forni | fortu-leggi | legis-pales | palle-riman | rimar-stent | steso-zuppe
Libro
1003 2 | andare profumati e profumate deliziosamente; io rispondo, che voglio
1004 2 | imperatore a Cesare, luogo tanto delizioso e ameno, dove egli per diporto
1005 3 | crudele e perfido; non a Demofonte la sventurata Filli; non
1006 3 | Considerate che se Cicerone e Demostene avessero posto un freno
1007 3 | gli fosse, dice che molti denari aveva dato a' musici e a'
1008 3 | infami e pieni di vergogna, e denigra loro la fama loro vieppiù
1009 1 | perfezione di lei prendano denominazione di bellissimi e perfettissimi
1010 1 | de' denti di sopra un sol dente uguale a tutti quei di sotto,
1011 3 | Laodomia; non a Bacco la derelitta Arianna; Dafne al biondo
1012 2 | godersi. Alle altre parti deretane è tempo da ritirarsi, le
1013 3 | nostra primiera origine e descendenza, quando che sia un giorno
1014 Int| medievale di S. Gregorio Magno, descritta in versi in dialetto normando,
1015 Int| solo in quei tratti che descrivono il moto e la grazia. Ora,
1016 Int| santamente la vita.~ ~E deservit, après sa mort~Aveir el
1017 3 | infinite innamorate e leggiadre desiano d'averla per ornare di lei
1018 3 | aveva voglia e sommamente desiderava, incominciò (oh ostinazione
1019 3 | corpi, e di loro sempre desiderevole, di quest'altre a sapere
1020 3 | dice, a filo, e siccome desideriamo, se il giudicio mio, che
1021 1 | non vorrei a sodisfare al desiderio mio di sopra accennato,
1022 3 | superbo e sontuosissimo desinare, che vi si fece, vi si trovarono
1023 3 | mostrano di essere vaghe e desiose sì, che non potrebbero fare
1024 2 | usino? Veramente no, perchè destano in molti il concupiscibile
1025 2 | rose e i fioretti abbiano a destare in lei men che buoni pensieri
1026 2 | poi usando suo ufficio al destinato luogo la condusse, ove non
1027 1 | involto, e biasimando l'empio destino, a cui non era piaciuto
1028 2 | come se dal sonno si fosse desto e isvegliato allora allora,
1029 1 | al cacciare, speronammo i destrieri sì che arrivammo innanzi
1030 1 | ricadenti or sull'omero destro, e or sul manco. Virgilio
1031 3 | giudicio mio, che ciò mi va dettando, non erra e non esce di
1032 Int| gennaio dell'anno medesimo.» Dettata è quest'opera in forma di
1033 Int| molti proverbj, ed altri detti latini la sua erudita spiegazione.
1034 2 | delle donne, della quali si deveva quella giudicar più bella
1035 3 | questa ella ad un santo e devoto piacere, e alle volte a
1036 1 | signorie, ch'io colui sia che dia principio a questa donna,
1037 1 | si scorge quasi simile al diafano, o trasparente oro puro,
1038 Int| Magno, descritta in versi in dialetto normando, della quale parla
1039 1 | petto ferrigno e cuore di diamante verso coloro, i quali l'
1040 3 | come sono le croci dal diavolo, e più sono odiate, ch'egli
1041 3 | Perciocchè quelli quantunque dicano l'anima sola esser l'uomo,
1042 3 | centomila mie laudi, ch'io le dicessi di buon cuore? per giudicio
1043 3 | il parer suo come buono, dicevano così: Siccome questa voce
1044 2 | questo in noi, perchè non dicevate piuttosto che buono sarebbe
1045 3 | guardiamoci un poco noi, e diciam poi di loro. Ma io torno
1046 Int| abbandona tutto e fa penitenza diciassette anni. I Romani, per divina
1047 3 | prode dica?~— Che in prode diciate, risposero eglino, e quali
1048 1 | Tiresia, di Antipatro, di Didimo, di Omero, di Diodoro stoico,
1049 Int| lingua francese (Paris, Didot 1863). Gregorio nasce dall'
1050 | dieci
1051 3 | ricreazioni delle fatiche, e ci diero ancora le Muse, e Apollo
1052 3 | meraviglioso ancora.~Quelli, difendendo l'opinione e il parer suo
1053 1 | nostre con la donna che difendete, se perdevamo. E che? credete
1054 1 | di colei, che qui onoro e difendo. Ma rendo sì messer lo giudice,
1055 2 | prescriveva il tempo della difesa, come ancora agli accusatori
1056 2 | questa via di coprire molti difetti loro. Il che Marziale e
1057 3 | suole essere alle volte difetto nelle belle donne non altrimenti
1058 1 | non sarebbe in altro tempo differire i ragionamenti, e voi tutti
1059 1 | contentaronsi ch'egli sì differisse infino che fosse data intera
1060 3 | più pronta a nocere e più difficile a frenarsi che la lingua
1061 1 | che il principio può esser difforme, altri da questa, altri
1062 3 | l'uso buono che vi è, più diffusamente che le conviene il sonare,
1063 1 | fosse, gli dà sciolti e diffusi al vento. Ma il medesimo
1064 3 | il mondo, come veggiamo, diffuso. Ma non è piccola briga
1065 3 | savi del mondo intorno alla difinizione dell'uomo, onorato monsignor
1066 3 | bocca, perchè si sonasse, diformavano il musico, perciocchè gonfiando
1067 3 | vino raffrena il vomito, fa digerire, aita lo stomaco, e giova
1068 2 | piacere, e essa ne rimanesse digiuna e senza? Veramente qualunque
1069 1 | dico che alle donne tanta dignità e tanta bellezza arrecano
1070 2 | donne innamorate, che si dilettano di portare addosso i suoi
1071 3 | Orfeo, perchè col suo canto dilettava i maschi, facendoneli raggioire,
1072 3 | questo succeda, che elleno si dilettavano, quasi di suo ufficio, di
1073 3 | dedicare questo mio giocondo e dilettevele sogno.~Addio.~ ~FINE~ ~INDICE~ ~
1074 3 | E perchè mi sovviene una dilettevole facezia ora d'una femmina
1075 Int| ad ogni modo non è senza diletto l'indefinito che ci permette
1076 2 | passammo a certi giuochi dilettosi e dolci.~Ma venuta l'ora
1077 1 | anzi attenti che no.~A tal dimanda il signor Dottore, e per
1078 3 | quel vecchio, il quale, dimandando che ciò che in allevazione
1079 3 | mille anni a coloro che'l dimandarono, perchè egli non avesse
1080 3 | ragionato alquanto. E se mi dimandassero vostre signorie perchè qui
1081 3 | meraviglio di Zenocrate se dimandato e chiesto da un di quei
1082 2 | turbato viso, dice così: Seiti dimenticata de' primi gigli e delle
1083 3 | nulla aggiugnendo, nulla diminuendo, e nulla cangiando, di mandare
1084 3 | non viene a scemare e a diminuire la sua gloria, così parimente
1085 3 | trattenermi, perciocchè, qui dimorando, e restandomi a favellare
1086 3 | ivi tenesse il suo nido, e dimorasse come in propria stanza.
1087 2 | donna interiore, più vi dimoreremo, e non si mancherà di parlare
1088 1 | dello elettro o ambra si dimostra. Il perchè il Petrarca non
1089 3 | Pietro, chiarissimamente dimostrano, e non si contentando offendono
1090 3 | di stanchezza, o di pausa dimostrante di volere ancora dare.~Alla
1091 3 | non sarebbe se non loda il dimostrarsi a chiunque si fosse esorabili
1092 1 | eccellente Dottore, poichè già vi dimostrate stanco, non avendo appena
1093 1 | soggiungendo: Poichè ho dimostrato gli occhi di questa donna
1094 1 | essere state da lui dette in dimostrazione della fierezza che a voi,
1095 1 | cortese per lo innanzi vi si dimostrerà.~A questo: o me beato, gridò
1096 Int| Dolce che il poeta vi si dimostri perito della bellezza femminile,
1097 1 | sedere vi ci ponemmo al dintorno, dove, ragionate venticinque
1098 1 | di Didimo, di Omero, di Diodoro stoico, di Caio Druso, di
1099 3 | da' savi uomini. Il che Diogene affermò quando vide quel
1100 3 | de' suoi Fasti, appresso Dionisio al quarto, appresso Servio
1101 2 | egli non si allontana o diparte dal parere di costoro. E
1102 3 | padrone poi cercherà di dipingerla e d'inalzarla, non farà
1103 1 | ch'esso sì leggiadramente dipinse. Ma io per due rispetti,
1104 Int| imperatore Federigo III con diploma dato in Roma nel palazzo
1105 2 | passavano le cose nostre allora. Dipoi combattè tanto col cognato,
1106 2 | fanciullino, andando un giorno per diportarsi in certe campagne fiorite,
1107 2 | Dottore dir il vero, egli ci dirà che i suoi giureconsulti
1108 Int| singolarmente alla letteratura, direm così, femminile e galante.
1109 Int| suoni più delicati?»~Così diremmo del libro del Luigino; è
1110 3 | lodevoli o buone. Ma che diremo noi di quelle che, essendo
1111 1 | fra loro tanta concordia, direste ben, che la chioma donnesca
1112 3 | ragione appartengono alla diritta armonia della vita. Volle
1113 2 | fieno, come a me pare di dirittamente giudicare, picciole, tonde,
1114 3 | e con meravigliosa arte dirizzan, aveano di dentro, invece
1115 3 | avvicinarsi più alla donna, e poi dirizzarono a me gli occhi, desiosi
1116 1 | principiato l'arringo, e, per dirvi il vero, quello è avvenuto
1117 3 | senza mio e vostro gran disagio in ciò trattenermi, perciocchè,
1118 2 | disgrazia mi sarebbe tanto discara quanto saprei dire il più.
1119 2 | perocchè chi con occhio discernevole guarderà lei, giudicheralla
1120 3 | dalle celestiali armonie discesa ne' nostri corpi, e di loro
1121 2 | il signor Giacomo, poscia disciolse di nuovo la lingua in queste
1122 2 | subito disse: Non è cosa disconvenevole e vergognosa ai Troiani,
1123 3 | che dubiti, che più non disconvenga alla donna, che all'uomo?
1124 3 | piombo. Qui mi pare non disconvenirsi quel che del Piovano Arlotto
1125 1 | non mi si disdirà, nè mi disconverrà pur un punto. Dico adunque
1126 3 | come a noi la fatica non disconviene: oh come bene il Poliziano
1127 2 | come s'è veduto. Io, per discoprirvi il segreto dell'animo mio,
1128 3 | confermiamo questo; ma siamo discordanti in ciò che vogliamo, che
1129 2 | signor Pietro~— La picciola discordanza, ch'io tengo con voi è,
1130 2 | se in qualche particella discordo, che meraviglia n'è? quanti
1131 Int| che dipingere il bello, ne discorreva e teorizzava; e ad ogni
1132 2 | signori, gli uffici, non le discrezioni dar si dicono. Egli mi par
1133 Int| che risuonano soltanto le discussioni del parlamento.~Il Lessing,
1134 3 | piacciono) leggiadramente non si disdegnerà. Tenete certo che quelle
1135 3 | questo rossore momentaneo disdica, come piacque di dire ad
1136 2 | una donna disgrazia, e le disdice quando ella si mostra o
1137 3 | allora allora ch'ella si disdicesse, e incominciolle a dare
1138 3 | bellissimo e finissimo panno disdicevole è vieppiù, che in uno non
1139 3 | colonnelle, e a segnarlo di disdicevoli, e quali veggiamo nei vecchierelli
1140 1 | antidetti dottori, non mi si disdirà, nè mi disconverrà pur un
1141 2 | le signorie vostre come disdirebbono gli odori e le acque odorate
1142 1 | fatta menzione; perocchè disegnando egli di volere in Crotone,
1143 3 | presa, ruina, uccisione e disfacimento d'Aquileia trovossi un'altra
1144 3 | che tutte sursero dopo il disnare allegre. Andò poi nel mezzo
1145 3 | fosse inonesta e carca di disnore, tanto si converrebbe a
1146 2 | avvenne, i quali, avendo disobbedito l'Altissimo, subito si accorsero
1147 2 | differenza fra l'onestà e la disonestà. Il proverbio è che questi
1148 2 | ventre si celano, quasi disoneste si vengono da noi a celare,
1149 2 | membri ha voluto questo disonesto e quello onesto chiamarsi,
1150 1 | silenzio, ed io posto in disparte alquanto per udire, e giudicare
1151 2 | parlando poi egli quasi disperato alla sua diva, che l'avea
1152 3 | venne a godere, dico, al suo dispetto, non bestemmi a pieno lui,
1153 1 | vuol bella, di questi priva dispiacerà affatto; se fosse ben la
1154 2 | e amorosi ad uomo alcuno dispiacessero in veruna stagione. Virgilio,
1155 1 | dipinta. Ad alcuni non è dispiaciuta quella, che del colore dello
1156 2 | ne prendono. Questo non dispiacque di dire all'Ariosto in lode
1157 3 | inteneriva gli animi nostri, disponendoli alle lascivie, e a' vani
1158 3 | certi giovani accesi, e disposti ad isforzare e combattere
1159 2 | se l'animo nostro fie ben disposto, egli non ci lascerà mai
1160 2 | costantinopolitana, la quale disprezzando l'acqua comune, costumava
1161 3 | sono in grado allora che, disprezzate le sozze vie di farsi vaghe,
1162 Int| delle donne più che dalle disputazioni erudite ebbe il dialogo
1163 2 | di lasciare i litigi, le dispute e i ragionamenti nostri.
1164 3 | perchè a lui rivolto: o tu, disseli, usa parole conformi alle
1165 3 | egli in sozza persona e non dissimile animo si trovasse allogato,
1166 1 | queste parole quasi tutti dissolutamente ridemmo, sapendo che essi
1167 3 | il che può avvenire ai dissoluti, ma un freno, il quale i
1168 3 | mi tiene a freno, e mi dissuade, io mi andrei aggirando
1169 3 | il restio, dirò così alla distesa quattro parole in prima
1170 1 | Questi, secondo alcuni, distinguono la vita dalla morte. Mancar
1171 3 | alla lucidissima macchina distinta di tanti folgoranti e bellissimi
1172 1 | avranno quelli con bell'arte distinti, e sotto legge ridotti,
1173 1 | avete sempre con larga mano distribuiti; chè, non potendo in, alcun
1174 2 | Man d'avorio, che i cor distringe e fura;~ ~D'avorio fu quello
1175 3 | che si poteva mostrare col dito. Quinci è che Seneca chiamava
1176 2 | finalmente che pose gara tra le dive, delle quali abbiamo più
1177 3 | stato, elleno si fanno e divengono men belle e men riguardevoli
1178 Int| celebravano. Quella parte diveniva come loro, e forse era la
1179 2 | usciva fece che la rosa divenne colorita, e così dove in
1180 3 | loro ponendovi la biacca diventano bianche, e oltre a ciò colorite
1181 3 | rossore e vergogna nel viso divenuto vermiglio e colorito. E
1182 1 | pazzia la loro. Oh come diversamente da questi tempi camminava
1183 3 | queste due opinioni tanto diverse, e lontana l'una dall'altra,
1184 3 | forse altro giudicio, e diverso molto oggidì vi si leggerebbe
1185 3 | gonfia, e dove mucida pareva divien rilevata?~Non così per mezzo
1186 3 | in loro per natura egli diviene più bello s'egli si adorna,
1187 1 | il piede, e senza qui far divieto alcuno al cospetto onorato
1188 1 | benchè l'uno e l'altro divinamente, iscusimi l'ora tarda, e
1189 2 | volontà pura, e una creanza divinissima?~Si bene, rispose il signor
1190 3 | infamia cantando, anzi sonando divinissimamente con esso lei. La musica
1191 1 | il Sannazzaro e gli altri divinissimi spiriti, tanti poeti latini,
1192 3 | elle fanno all'altissima Divinità, presupponiate che vi fosse
1193 2 | delle poppe, e avendovi io divisato quali elleno debbono essere
1194 2 | tanta arte fece, e poi il divo Augusto dedicò nel tempio
1195 3 | mezzo di Laura nel sonetto, Dodici donne: Onde tolse Amor l'
1196 2 | scrive che Domenico Silvio, doge, XXXI secondo il Sabellico,
1197 Int| come Paride la viltà nelle dolcezze dell'involato talamo.~Plinio
1198 3 | carne, e così poi a ridere dolcissimamente dopo la lieve e non dolente
1199 3 | dolcissimamente dopo la lieve e non dolente puntura.~Alla fine, veggendo
1200 3 | qualche fiume per l'estremo dolore, come quella di cui l'esempio
1201 1 | Petrarca nel dialogo de' dolori de' denti, fra le altre
1202 2 | dai loro zibetti e odori domata e vinta, e intanto che infino
1203 2 | sabei aveva con le sue armi domati e vinti, fu dai loro zibetti
1204 2 | recitati da me. Si scrive che Domenico Silvio, doge, XXXI secondo
1205 3 | delle virtuti. Soleva dire Domiziano imperadore, che chi non
1206 3 | concedere e perfettamente donare. E perchè non debbo io sperar
1207 1 | porre l'idea di loro, e a donargli a questa donna nostra per
1208 2 | furono mai per l'addietro, e donarle a lui, e così donate, confessar
1209 1 | nativi è stata dalla Natura donata, di quali fu già mille e
1210 1 | fu già mille e mill'anni donato il biondissimo Absalone,
1211 2 | buono conoscitore delle donnesche e bruttezze e bellezze.~
1212 3 | perfezione del sesso femminile e donnesco, ella non vuole niuna di
1213 1 | ordini di denti gemini e doppi? che di Prusia re della
1214 3 | inavvertenza lasciato, e dormito un poco, non vogliate perciò
1215 1 | questa di perfetta beltà dotata e adorna donna, che tornato
1216 3 | spedita lingua e dolce parlare dotato, non poteva non sommamente
1217 Int| latine, leggiadramente e dottamente spiegate. Scrisse anche
1218 Int| Cividale del Friuli, uomo dotto, nacque il nostro Federigo;
1219 3 | giunta per appresso, elleno doverebbono, se avessero del saggio
1220 2 | passasse con dire quali dovevano nella donna essere le altre
1221 3 | magnanime e gentili questo dovrebbe essere, caso che non sia,
1222 2 | mio consiglio, elleno non dovrebbero in modo niuno cercare di
1223 3 | Colui, che meno di tutti dovrebbono offendere, io dico, l'artefice
1224 2 | a bastanza, e quanto si dovria, mai biasimare quello ch'
1225 2 | parlar mio, delle quali che dovrò dir io alla presenza delle
1226 1 | Giunone, elesse da tutto il drappello delle Crotoniate, o pur
1227 3 | taccio i vari e bellissimi drappi, le ricamate e preziose
1228 2 | vedessi terse e belle, e dritte appresso, come voglio ch'
1229 1 | Diodoro stoico, di Caio Druso, di Appio Claudio, di Sansone,
1230 3 | ancora le Muse, e Apollo loro duce, e Bacco, i quali con piacere
1231 3 | dentro una donna nomata Dugna, ricca di bellezza e possente
1232 3 | signore, massime ne' primi dui libri, avendo potuto porre
1233 | dunque
1234 Int| fraterque, sororque,~Hic duo sint quamvis, nomina plura
1235 1 | fu secondo alcuni l'anno duodecimo, il decimo mese e il secondo
1236 3 | che sempre gli era stata dura, non curando nè caldi prieghi
1237 2 | peregrini odori. Così fosse egli durato infinora; ma le scelleraggini
1238 3 | uomo è l'anima, perocchè è durevole e sempiterna, dove l'altra
1239 3 | amabile divenga infino ai duri e insensati sassi, nonchè
1240 1 | ciglia negre come indiano ebano, e tranquille anzi che no;
1241 3 | essere detta sobria, che ebbriaca dal mondo. Dal vino adunque
1242 3 | sue procacci di schifare l'ebbriachezza e ogni superfluità del bere,
1243 | ecc.
1244 3 | di Frigia, favoleggiatore eccelentissimo, niuna cosa ritrovarsi più
1245 3 | e cantatissima. Fu Arone eccellentissimo citaredo, il quale, repatriando
1246 2 | e di neve Stazio per la eccessiva loro candidezza. Voglio,
1247 2 | usava di posare, oliva tanto eccessivamente d'odori soavi, che di qualunque
1248 | eccolo
1249 Int| delicati. Se riguardiamo all'economia del libro è debole e inferiore
1250 3 | medesime, che siccome l'edera per sè viene assai più bella,
1251 2 | parlato, quasi un bellissimo edificio si siede, e stassi, io dico
1252 2 | nella tragedia intitolata Edipo, al Poliziano nell'Ambra,
1253 Int| gli animi la statua.~ ~gli Editori~DELLA BELLA DONNA~DI~M.
1254 2 | fieri e severi costumi ed editti si fece incontro; ma poco
1255 2 | edificazione, CCCCCLXV, fece un editto che in lei niuno recasse
1256 2 | Trasformazioni insieme con le sue eguali compagne intendere a rose
1257 Int| deservit, après sa mort~Aveir el ciel verai confort~E la
1258 1 | fatto che tra noi vi si eleggesse uno, il quale pigliasse
1259 2 | Virgilio, in una sua bella Elegia, comanda alle verginelle
1260 2 | al primo delle sue colte elegie, e il medesimo vostro Ovidio
1261 3 | mondo, siccome senza gli elementi non si può in vero in modo
1262 3 | proverbio essere ciò il quinto elemento) il dir mal d'altrui è vizio
1263 1 | collocare nel tempio di Giunone, elesse da tutto il drappello delle
1264 1 | fui (la loro buona mercè) eletto giudice, ma non mica senza
1265 1 | quella, che del colore dello elettro o ambra si dimostra. Il
1266 | ell'
1267 Int| suo amicissimo e parente.~Elpinice, sorella di Cimone, si lasciava
1268 1 | lodare, e l'invidia non emendare. Ora spedito così brevemente
1269 Int| alla spuma dell'acque, onde emerse Venere, era però un tratteggiar
1270 1 | sole era vicino al nostro emisfero, quando, lasciate le oziose
1271 1 | freschezza delle mattutine rose. Empiranno di vaghezza gli occhi, che
1272 2 | l'onore de' prati, e così empirsi il seno di fiori e violette.
1273 3 | nel primo altresì della Eneida sua induce nel convivio
1274 | enim
1275 3 | non a Paride la fedele Enone; non ad Oreste Ermione;
1276 Int| confort~E la corone pardurable~Ensemble o vie espiritable.~ ~Gli
1277 Int| VIII), la quale gli era entrata sì in cuore, che la recitava
1278 2 | soavi, che di qualunque v'entrava i sensi rimanevano vinti
1279 Int| era la breccia per onde entravano nella rocca.~Il Luigino,
1280 | entro
1281 3 | ricusò in un pasto la lira; e Epaminonda Tebano schifò questa infamia
1282 Int| maggior conforto che un epigramma del Luigini.~Il Luigini
1283 3 | non dello stolto e incauto Epimeteo, fuggirlo come gru falcone,
1284 2 | fanciullo le rifiuti là nell'Epodo ancora. Se così vi si vedranno,
1285 1 | seconda satira; in Mario Equicola in quell'opera ch'ei fece
1286 | eran
1287 | Erasi
1288 Int| un'operetta spirituale di Erasmo, un libro di Proverbj: Liber
1289 1 | rendere un gentiluomo, ed eravi altresì l'eccellente Dottore
1290 3 | pietre attorniata di verdi erbette, che tutte le altre ad arte
1291 3 | farneli con un suo figlioletto eredi di tutti i suoi beni stabili
1292 3 | ignudo scoglio, e là, dove l'eremita le pose arditamente le mani
1293 3 | fedele Enone; non ad Oreste Ermione; non a Protesilao la infelicissima
1294 3 | Tago, nè il Pattolo, nè Ermo, e meno le cave e mine di
1295 3 | ciò mi va dettando, non erra e non esce di via. Io adunque
1296 3 | fieno, e quinci e quindi errando come selvatica bestia e
1297 1 | donna dovere esser neri, non erranti e pietosi al guardo, io
1298 3 | qui hanno gli scrittori errato, di leggieri ponno nell'
1299 Int| quamvis, nomina plura jacent.~Error enim sceleri causam dedit.
1300 3 | fece usar forza. Non così Ersilia a Romulo; Sofonisba al buon
1301 Int| altri detti latini la sua erudita spiegazione. Del suo valore
1302 Int| più che dalle disputazioni erudite ebbe il dialogo allora una
1303 Int| sangue, che chiarissimo d'erudizione, come si vede da molte sue
1304 1 | come colui, cui egli vuole esaltare e a tutto suo potere innalzare.
1305 3 | fontana che naturalmente esca, dalle vive pietre attorniata
1306 2 | Pietro, seguì poi con questa esclamazione:~— Oh! chi potrebbe a bastanza,
1307 1 | in loro, onde continuo n'escono saette fuori d'invisibile
1308 Int| od altro ad una imagine esemplare, che poi crediamo, per singolare
1309 2 | avvenne che in Lesbo, ove esercitava sua arte, nacque de' suoi
1310 2 | in campo Marzo ignudi si esercitavano, queste parti secrete scoprivano.
1311 3 | inanimivi e accendevi gli eserciti spartani. Tu non fosti isprezzata,
1312 2 | suo prode e valentissimo esercito in sul mezzo delle guerre,
1313 3 | della quale soleva dire Esopo di Frigia, favoleggiatore
1314 3 | dimostrarsi a chiunque si fosse esorabili e arrendevoli quantunque
1315 3 | Girolamo instantissimamente ci esorta, la scacciò dalla chiesa,
1316 2 | quelli degli orti delle Esperidi? e quelli del fortunato
1317 3 | dica, che la verità e l'esperienza contraddice.~Adunque segue
1318 Int| pardurable~Ensemble o vie espiritable.~ ~Gli è maggior conforto
1319 1 | pacificate e quietate, esponendovi nelle mani di colui, che
1320 2 | Magno esser dipinto, di esporre agli occhi del popolo le
1321 1 | voi, ove fosse bisogno, esporrebbono la vita ad ogni pericoloso
1322 3 | peccati, soggetti a morire, esposti a mille sventure, miseri,
1323 Int| fratello con sua sorella ed esposto per nasconder l'onta, torna,
1324 Int| questo sentimento ed amore si esprime con tal gentilezza, che
1325 | essendosi
1326 2 | ch'io non scendessi ad esserle conforme in concedere queste
1327 Int| Luigino si lascia andare all'estasi di questa contemplazione
1328 3 | tanto perfette bellezze esteriori bella) sursero secondo l'
1329 Int| gentiluomini, non bene paghi delle esterne bellezze, s'internano altresì
1330 1 | alla donna, fia per la mia estima picciolo, che invero un
1331 1 | che per avventura non si estimerebbe giammai; e siccome finte
1332 3 | appressare, col fetore e con lo estrano puzzo suo. Così diedero
1333 3 | quelli, che osassero con estrema malvagità di torre quello
1334 3 | precipitate in qualche fiume per l'estremo dolore, come quella di cui
1335 3 | in ogni tempo e in ogni etate.~Potè con queste parole
1336 3 | di Lui figliuolo abbiano eternamente a godere delle delizie del
1337 2 | essere paragonata con le eterne Dee. Noi, se io diritto
1338 3 | cui l'esempio viverà in eterno nelle dotte carte dell'allegato
1339 3 | Astotile nel quarto dell'Etica ai vecchi ed agli attempati,
1340 3 | un volere imbianchire un Etiopo e lavare un mattone. Alla
1341 3 | contra la musica, oppure evvi in grado e in piacere, ch'
1342 | ex
1343 Int| un monte per servire alla fabbrica d'un palazzo, i quali, appena
1344 3 | nervi mi hai composto e fabbricato. Della seconda opinione
1345 3 | io voglio ben credere che faccenda ad ogni bocca sopra gli
1346 | facciamo
1347 | facciano
1348 1 | adunque, no; ma io sibbene, facendolavi vedere, scemerò con la prontezza
1349 3 | canto dilettava i maschi, facendoneli raggioire, e che i cento
1350 | facendosi
1351 | facenti
1352 | faceste
1353 | facevano
1354 1 | eccellente Dottore, e già facevasi, quando il signor Pietro
1355 3 | sovviene una dilettevole facezia ora d'una femmina ostinata,
1356 3 | nè manna quella antica, e faconda tanto, di cui ella n'ha
1357 3 | mille confezioni, mille fagiani, starne, quaglie, capponi
1358 3 | che ci sovrastano, e quasi falconiero col logoro ci chiamano e
1359 3 | vecchierelli antichi, solchi e falde assai; la bocca incomincia
1360 3 | corso, del sanseverino, del falerno, del fascignano, del roccese,
1361 2 | so ben io quel che è. Nei falli nostri noi siamo l'uccel
1362 1 | bisogna andare con ragioni false sofisticando che alcuni
1363 3 | io spero che una cotale falsissima opinione e credenza di ciò
1364 1 | di così ben attaccarne un falso in quella vece, che vero
1365 Int| Bartolomeo della nobile famiglia de' Lovisini o Luvigini
1366 1 | al fuoco, e, recate dai famigliari le sedie, a sedere vi ci
1367 3 | ancora di Pallade. Alle quali famosissime e nobilissime tanto gli
1368 2 | mani di Fidia o di Lisippo famosissimi scultori, ma da quelle della
1369 3 | delle rare bellezze d'una fanciulla padovana, che sempre gli
1370 3 | crescer degli anni suoi fanciulleschi ancora, signor mio caro,
1371 3 | antiqui volevano che i suoi fanciulli apparassero te; il perchè
1372 2 | bellezze Venere e il suo fanciullino, andando un giorno per diportarsi
1373 3 | mille mendici carichi di fango sono le donne nate e concette
1374 1 | Angelica. Il Pontano in Fannia nel primo libro de' suoi
1375 Int| divino, fondamento alla fantasia per ricreare la meravigliosa
1376 1 | crudeltà annidarsi, egli farebbe contro sè accennando questo,
1377 Int| rumore delle armi non lo farebbero avventarsi alla spada e
1378 3 | dell'antica Penelope? E che farebbono poi in servigio di lei centomila
1379 2 | perfettissima virtù sua. Il perchè faremmo gran senno ancora noi se,
1380 | faremo
1381 1 | dalla pargoletta turba de' faretrati Amori insieme, circondata
1382 3 | non viene in modo alcuno a farlasi maggiore e più ridondante
1383 1 | secondo capitolo della Morte farlene simili, parlando della sua
1384 3 | non temere) ad opporre, e farlisi allo 'ncontro, che quale
1385 | farlo
1386 1 | sforziamo ciascuno per sè di farnele rimanere le più belle e
1387 1 | speme più e più ognora di farnelo rimanere scornato e inferiore,
1388 1 | forza aprirvelo qui, e qui farvelo, quasi in purissimo specchio,
1389 1 | io voi poco men sin dalle fasce quasi aver avuto in sommo
1390 3 | cotanto pregiato, curano di fasciare l'esteriore, e delle più
1391 3 | sanseverino, del falerno, del fascignano, del roccese, dell'amabile,
1392 3 | terra e cenere, oppressi dal fascio di mille peccati, soggetti
1393 3 | fine del secondo de' suoi Fasti, appresso Dionisio al quarto,
1394 3 | avvenire che me ne verrebbe tal fastidio e nausea, che non che quello,
1395 3 | instituiro le ricreazioni delle fatiche, e ci diero ancora le Muse,
1396 3 | compassione a noi di questa faticosa vita, instituiro le ricreazioni
1397 1 | manco. Virgilio a Venere fattasi allo incontro al suo pietoso
1398 2 | salvo che delle ingiurie fatteli) qui lo vi perdono, e non
1399 2 | noi negasse giammai.~A ciò fattosi bello, quasi animoso sparviere
1400 3 | che grida: L'opra e la fattura di Dio non si dee adulterare
1401 1 | Non spiacquero a messer Fausto Andrelino nel terzo de'
1402 3 | parmi coloro essere stati fautori, che han detto che il corpo
1403 3 | voce cavaliero propriamente favellando non viene a significare
1404 3 | udire della musicale lode favellar lui, il quale quasi che
1405 3 | capelli di chi ha qualche faviluzza almeno di religione, e di
1406 2 | avorio? Questa è simile alla favola di Pelope, di cui Virgilio,
1407 3 | soleva dire Esopo di Frigia, favoleggiatore eccelentissimo, niuna cosa
1408 3 | femminili. Il che non è detto in favor vostro, ma bene in mio;
1409 1 | fine, fortunata uscita, e favorevole il cielo, di che io non
1410 3 | dall'acqua e dalla terra favorita in colmo, e giovani assai
1411 2 | Venere e la casta sorella di Febo, come scrive messer Tito
1412 3 | che proprio è un torre la fede alla verità, e però lasciata
1413 Int| Proverbj: Liber Proverbiorum Federici Luisini. Esso è a un di
1414 Int| DELLA BELLA DONNA~DI~M. FEDERICO LUIGINO~A~MONSIGNORE GIOVANNI
1415 3 | Deianira; non Ippolita e Fedra a Teseo crudele e perfido;
1416 2 | allora quando il principio felicemente da tutte le parti si mostra
1417 2 | cresciuta ed allevata, e ivi felicissimamente starsi e godersi. Alle altre
1418 1 | questa impresa, com'egli, un felicissimo fine, fortunata uscita,
1419 1 | come l'antidetta Elena, femina di mondo; cosa che a me
1420 3 | vili, meccaniche e plebee femminelle, e io rispondo che, oltre
1421 3 | si pongono gli strumenti femminili. Il che non è detto in favor
1422 2 | fiorentini industri tesser fenno,~Nè chi ricama fece mai
1423 Int| Friuli (Venezia, Modesto Fenzo, 1762) non potè accertare
1424 1 | con essa lei, che crudele, fera ed empia; non vi sarà giammai,
1425 2 | scopertosi un bell'agio, egli ferì Adone ed ucciselo. E correndo
1426 3 | cioè oggi essere meglio ferire Ercole, che pur un villano,
1427 3 | il marito di lei. Quivi fermatasi, e quello con lamenti abbracciato,
1428 3 | venuto, ella il prese, e fermatolo su uno scanno, mise dentro
1429 2 | condimento di tutte le cose.~Fermatosi qui alquanto il signor Pietro,
1430 3 | di via. Io adunque tengo fermissimo la musica, dove le tre cose
1431 2 | essere state fatte e uscite.~Fermossi qui alquanto il signor Giacomo,
1432 3 | e balia della madre del feroce Achille, Tetide, di recarle
1433 1 | ch'elleno abbiano petto ferrigno e cuore di diamante verso
1434 2 | costei parer decoro,~Se lo fesse Minerva, o 'l Dio di Lenno.~ ~
1435 2 | adunque picciolo e poco fesso, ma sì lascivo, giocondo
1436 1 | terra chinato il viso, tutto festevole incominciò:~— I crini il
1437 3 | a mandar fuori un fiato fetido, puzzolente, e quale n'esce
1438 3 | la lascivia, e pieni di fetori mattutini rutti, l'oblivione
1439 3 | e il vento spazia, e la fiamma monta e il rivo corre all'
1440 3 | dire, soldati pugliesi, o fiamminghi, s'hanno il filo della schiena
1441 3 | perchè mostrava di aver un fianco e una lena siffatta, che
1442 3 | amato nome del marito spessi fiate chiamando, non si potè mai
1443 3 | corrompersi, a mandar fuori un fiato fetido, puzzolente, e quale
1444 2 | pensare, non dalle mani di Fidia o di Lisippo famosissimi
1445 1 | lupo e chi di volpe per la fiera stagione, nella quale si
1446 1 | dette in dimostrazione della fierezza che a voi, monsignore, avesse
1447 1 | venner veduti gli occhi del figliastro, e vederete come amore più
1448 3 | signor mio caro, la vostra figlioletta, la quale è di voi e della
1449 3 | brieve farneli con un suo figlioletto eredi di tutti i suoi beni
1450 3 | fa dell'allevazione de' figliuoli, e troverete che un Sotade
1451 Int| indefinito che ci permette di figurarci leggendo la donna che più
1452 1 | bianche insieme verranno a figurare quelle della vergine e cacciatrice
1453 3 | appresso Virgilio la notte a filare, e la vecchierella appresso
1454 3 | filo ch'essa la sera aveva filato, perchè seguisse e n'andasse
1455 2 | un velo di sottilissimi fili tessuto e d'ogni intorno
1456 Int| nupsit~Illi, quem genait filia mixta patri.~ ~Notevole
1457 3 | musici per parassiti, e che Filippo biasmò Alessandro suo figliuolo,
1458 Int| patri, accipiente sponsum filium susceptum ex patre.~ ~Vir,
1459 3 | Demofonte la sventurata Filli; non a Giasone Isfile; non
1460 1 | quale si legge aver avuto le filze e gli ordini di denti gemini
1461 2 | che non avvenne giammai finchè egli la vide vestita. Il
1462 Int| cui villa di S. Martino si finge fatto il colloquio in tempo
1463 3 | mai non molliamo, mai non finiamo, dalle, dalle, dalle, dalla
1464 2 | può contentare, abbia a finir questa donna esteriormente;
1465 3 | precedenti notti solevano finire i ragionari, e dopo andarsene
1466 Int| a -confessarsi da lui, e finisce santamente la vita.~ ~E
1467 1 | della bellezza di Angelica.~Finito il riso, da che, soggiunsero
1468 2 | signor Giacomo che assai finora ha favellato, e vi si può
1469 Int| libero con le sue modelle, finse un sogno, dove alcuni gentiluomini,
1470 3 | assai, se la vera e non finta bellezza recò danno, non
1471 1 | estimerebbe giammai; e siccome finte treccie le donne, e gli
1472 3 | e similitudine fanno ne' finti loro conviti e banchetti
1473 2 | fresca e ancora intatta neve fioccata nuovamente dal cielo.~—
1474 3 | Bradamante, che fu colta da Fiordespina con la spada, e non con
1475 2 | bella seta, o sì fin oro~Mai fiorentini industri tesser fenno,~Nè
1476 2 | cimiterio, tornasse nella più fiorita età, e poi sì bello quale
1477 2 | in un cespuglio di spini fioriti, e foratosi l'un de' piedi,
1478 3 | è ciò che dicono questi fisici, che quel membro, il quale
1479 2 | consentimento, piacque a ciascuno di fissare gli occhi di dentro alla
1480 1 | siete malizioso più che il fistolo, che vi venga, ch'io non
1481 3 | Apollo antidetto strangolò un fistulaio, e che i Persi e Medi regi
1482 1 | adultero fosse stranamente flagellato, e l'adultera senza naso
1483 3 | cagione Pallade gittò nel flessuoso e indietro tornante Meandro
1484 3 | quanto ad un bellissimo fodero una spada di cattivissima
1485 2 | vergogne, le quali poi con foglie vennero a coprire così al
1486 3 | vieppiù dolcemente lucono e folgorano, così elle nè più nè meno
1487 3 | Pito che lo faceva tonare, folgorare e persuadere ogni impossibil
1488 1 | che siccome la spessezza e foltezza di lei accrescono grazia,
1489 1 | dorati, crespi, lunghi e folti, in bionde trecce avvolti,
1490 3 | quali portarono già i primi fondatori dell'Ordine Minore se sono
1491 3 | menti aggradevole più è una fontana che naturalmente esca, dalle
1492 2 | cespuglio di spini fioriti, e foratosi l'un de' piedi, col sangue
1493 1 | colore che s'assomigli al forbito, puro e ben fino oro, perchè
1494 3 | bianchi, i bramangieri e il formaggio di Parma. Vi si trovaro
1495 1 | di fuori incominciare a formar questa donna prima che da
1496 3 | che n'ha scritto di ciò il formator del Cortegiano, quel che
1497 3 | carte dell'allegato pur mò formatore del Cortegiano. S'io non
1498 Int| i goffi scherzi dei suoi formatori non la torranno di certo
1499 1 | ragione a quella che si formava cogli occhi, quale colle
1500 Int| visione popolata di belle forme e sembianze soavi. Ci sentiamo
1501 2 | ardire di succedere a lui e fornirlo) non sarebbe riuscito in
1502 2 | tirato dal desìo di vederlo fornito, non fare che non s'affatichi
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