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Gaspare Invrea (alias Remigio Zena) Le Pellegrine IntraText CT - Lettura del testo |
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L'INVITO DI LESBO
Pellegrini, venite a Mitilene, L'isola della pace; pellegrini, Venite a Mitilene.
Fioriscono le rose e le verbene In faccia al mar, nei pensili giardini,
Qui le fanciulle intrecciano corone
Cantando insieme: “Faone, Faone Come mi amavi allor, come mi amavi In quella che fu tua, dolce stagione!„
Pellegrini, venite a Mitilene. Non vi lusinga il nostro eterno invito: Venite a Mitilene?
Qui di Saffo e d'Alceo non vi sovviene, Voi anelanti d'imparare il rito, Giovani amanti, delle Dee Camene?
Noi fanciulle di Lesbo v'imploriamo Poi che morto è Faone, noi dai colli Di Lesbo v'imploriamo,
Tese le braccia in atto di richiamo. — Or più l'ora non è, timidi Apolli, Di ripeter fra noi: sorella, io t'amo!
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